Jannik Sinner (foto Getty Images)
Jannik Sinner ha posato con la coppa degli Australian Open per le classiche foto di rito dei campioni in alcuni degli angoli più suggestivi di Melbourne. Nonostante il brutto tempo e qualche scroscio di pioggia, un Jannik sorridente e rilassato ha rilasciato alcune brevi dichiarazioni su come ha festeggiato il successo e i suoi prossimi programmi a breve termine. Riposo e poi tanto lavoro, lo aspetta una tirata importante tra febbraio e marzo.
“Il primo Slam è diverso, è un sollievo. Vedi le cose che puoi fare se giochi alla grande. Il secondo forse te lo godi un po’ di più, ma ogni Slam che vinci ha una storia diversa e le sue difficoltà”
“Dopo la partita ho chiamato a casa, era tutto ok” racconta Jannik, “poi dopo siamo andati a mangiare qualcosa insieme con tutto il team. Non abbiamo fatto niente di speciale, è stato un momento molto molto bello perché alla fine soprattutto nei Grande Slam, in mezzo a tanta gente per due settimane…, abbiamo ritrovato il nostro tempo per noi, con una cena tutti assieme, ed eravamo molto felici”.
I prossimi programmi: “Devo vedere, ora ci sta avere un po’ di tempo libero, poi quando ci rimettiamo al lavoro sarà 100% tennis. Meglio prenderci un giorno in più di pausa per poi essere di nuovo pronti per una lunga tirata. Dopo ci sono tanti tornei importanti dove devi essere al top se voglio essere competitivo, però il bilanciamento fuori dal campo è fondamentale”.
“Non so ancora se sarò al Quirinale da Mattarella, devo decidere”.
Come ha rincuorato Zverev sul palco della premiazione ha toccato tutti: “Il dolore della sconfitta è ancor più intenso della gioia per la vittoria. Noi siamo tutti più attaccati alle cose che non riusciamo, è forse un nostro difetto…”.
Sinner dovrebbe tornare in campo a Rotterdam, quest’anno anticipato al 3 febbraio, dove è campione in carica; quindi è iscritto al torneo ATP di Doha, passato quest’anno a categoria 500 e che presenterà un vero parterre de roi (Sinner, Alcaraz, Djokovic, Medvedev). Poi il volo negli USA per i primi due Masters 1000 della stagione, Indian Wells e Miami, con l’antipasto della esibizione a Las Vegas appena prima dell’avvio del torneo californiano.
Due mesi che si prospettano impegnativi per il n.1, anche solo per i tanti spostamenti nel giro di pochi giorni, oltre che per i 1500 punti da difendere (ha perso quelli della semifinale a Indian Wells per la nota vicenda Clostebol). Chissà che la sua frase “Ora un po’ di tempo libero” non presuma un ritiro da Rotterdam per riposare ed allenarsi. Lo scorso autunno ricordiamo la scelta di saltare il torneo di Vienna, del quale era campione in carica nel 2023, per riposare ed allenarsi in vista del gran finale di stagione. Per i risultati raggiunti a Torino e Malaga, il suo programma è stato ineccepibile.
Mario Cecchi LEGGI TUTTO