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    Sinner, Alberto Tomba: “Potevo fare il tennista, lui lo sciatore: è un n°1 come me”

    Un numero uno che parla di un altro numero uno. Alberto Tomba e Jannik Sinner, simboli azzurri dei loro sport anche se in epoche diverse. “Tomba la Bomba” è stato intervistato dal quotidiano La Repubblica, e ha raccontato il suo rapporto con il numero uno del tennis mondiale, che da bambino ha iniziato con ottimi risultati sugli sci: “Ogni tanto ci sentiamo -le parole di Tomba a Repubblica- In fondo lui è un ex sciatore. Ci voleva uno come lui, ho sognato anni fa che sarebbe arrivato qualcuno in grado di diventare il numero uno del mondo, ed ecco qua Jannik. In questo anno di Olimpiadi e Paralimpiadi, per lo sport italiano i suoi Slam sono qualcosa di inavvicinabile. Lui e io siamo divisi da epoche lontane e sport diversi. Lui ha lasciato lo sci perché non si può sbagliare, commettere un singolo errore, ma è come se ci fossimo scambiati i ruoli: io potevo fare il tennista, avevo il campo nel parco di casa, e lui lo sciatore”. Poi una domanda sul trionfo della squadra azzurra a Malaga: “Cosa ho ha pensato quando ho visto l’Italia del tennis vincere la Coppa Davis? Che quella parte della Spagna porta fortuna, si atterra a Malaga per salire verso Sierra Nevada dove ho vinto due ori ai Mondiali ’96”. LEGGI TUTTO

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    Halep denuncia: “Il Consiglio WTA ha rifiutato il mio ranking protetto”

    Simona Halep nella foto – Foto getty images

    La vicenda di Simona Halep continua a far discutere, con nuovi sviluppi. In un’intervista al Telegraph, Halep ha rivelato: “Dopo il mio ritorno in campo dopo nove mesi di sospensione, ho chiesto il ripristino del mio ranking poiché è molto difficile dipendere dalle wild card. Ho scoperto che il Consiglio delle giocatrici WTA non voleva assegnarmi il ranking che avevo lo scorso luglio, e la WTA non era d’accordo.”
    La situazione di Halep assume contorni ancora più interessanti se confrontata con altri casi recenti, come quello di Iga Swiatek. Tiriac aveva precedentemente suggerito di “leggere tra le righe” riguardo al caso Halep, sottolineando come essere una giocatrice rumena potesse rappresentare, secondo lui, uno svantaggio in certe situazioni.
    Il Consiglio WTAIl Consiglio delle giocatrici che ha respinto la richiesta di Halep è composto da:– Victoria Azarenka– Caroline Garcia– Jessica Pegula– Madison Keys– Donna Vekic– Daria Saville– Gabriela Dabrowski– Alexandra Krunic
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Struff: “Il migliore del 2024? Sinner, non ci sono dubbi”

    Jan-Lennard Struff

    Jan-Lennard Struff non ha dubbi: il miglior tennista del 2024 è Jannik Sinner. Anche Alcaraz ha trionfato in due Slam, ma Sinner ha vinto molto altro, ha dominato nel ranking, ha perso pochissime partite e gioca un tennis più completo e consistente di tutti. Il tedesco ha preso parte lo scorso weekend al “Gran Final” dell’Ultimate Tennis Showdown (UTS) a Londra, prendendo il posto dell’infortunato Shapovalov (problemi al gomito per il canadese). Parlando a Tennishead nel corso dell’evento, ha tracciato un bilancio della sua annata, impreziosita dal bel successo sulla terra di casa a Monaco di Baviera, e sull’annata tennistica in generale.
    “Ovviamente il successo a Monaco, il mio primo titolo in carriera, è stato il momento più bello della mia annata”, racconta Struff. “Ho aspettato un bel po’ per questo successo ed è stato pazzesco ottenerlo in Germania, è stata un’emozione incredibile. Era importante per me arrivarci, mancava nella mia carriera un titolo, Ce l’ho fatta e sono molto felice che sia successo. Di sicuro mi ha incoraggiato e mi ha anche dato una spinta in termini di autostima. Andiamo sempre di corsa, non abbiamo molto tempo per festeggiare, infatti siamo andati subito dopo a Madrid per giocare. Ma è stato un grande momento”.
    Struff aveva perso le sue tre precedenti finali sul tour, ma finalmente cancellato lo zero alla voce titoli vinti battendo Taylor Fritz sulla terra battuta in Baviera, un successo che l’ha fatto diventare il terzo giocatore più anziano a vincere il suo primo titolo ATP, visti i suoi 33 anni. Curioso tra l’altro che ci sia riuscito su terra, visto il suo tennis potentissimo ma le sue capacità di spostamento non eccezionali. Struff ha poi condiviso la sua idea sul migliore del 2024 e la rivalità tra Alcaraz e Sinner.
    “Giocatore dell’anno? Dico Sinner assolutamente, ha vinto due Slam, è un tennista incredibile”, continua il numero 42 del mondo. “Carlito anche ne ha vinti anche due di Slam, quindi in quello sono pari nel 2024, ma Sinner ha vinto anche la Coppa Davis e molto altro, non ha perso quasi mai. Sì, è una stagione per lui incredibile.”
    “La loro è una grande rivalità per il tennis, giocano partite eccezionali ed è bello assistere ai loro incontri. Jannik è così costante, è fortissimo dalla linea di fondo. Colpisce così forte che non lo reggi e poi cerchi in qualche modo di cogliere un suo punto debole, ma non ne trovi uno. È molto dura contro di lui. Anche Carlito è fortissimo, ha così tanta varietà nel gioco e gioca in modo così fisico, anche lui è un tennista pazzesco.” conclude Struff.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Classifica ATP Italiani: +11 per Lorenzo Giustino. +40 per Facundo Juarez

    In chiusura d’anno provo a dare i voti ai nostri 13 classificati nei primi 200, (con l’aggiunta di Gliulio Zeppieri, che è ora fuori dei 200 ma che era dentro prima dell’infortunio): che sono la media fra tre indicatori:– miglioramento (o peggioramento) di ranking (dato oggettivo)– miglioramento tecnico (secondo il mio giudizio soggettivo, quindi non oggettivo)– programmazione dell’anno (parzialmente oggettivo)Ad ognuno scriverò nell’ordine: posizione (fra parentesi quella dello scorso anno a fine anno), il voto medio e, fra parentesi i voti parziali, nell’ordine: miglioramento ranking, miglioramento tecnico, programmazione. Di ciascuno scriverò alcune note. Ci sarà anche una breve menzione su chi lo scorso anno era nei 200 e sui gli under 20. Spero di non annoiarvi, ma nessuno vi obbliga.Sinner 1 (4) 9,83 (10, 10, 9,5). Poco da dire il mezzo punto in meno sulla programmazione è dovuto al fatto che è un poco mancato nella fase centrale. Ma è un piccolo dettaglio.Musetti 17 (27) 8,00 (9,8,7). Significativo miglioramento della classifica, a dispetto di molti denigratori che lo vedo fra i 30 ed i 50, miglioramento tecnico soprattutto nella tenuta mentale, mentre la programmazione non è quella di un top. Resto dell’idea che abbia bisogno di uno staff all’altezza di un top player.Cobolli 32 (101) 9,50 (10, 10, 8,5). Quasi lo stesso voto di Sinner, programmazione che dovrà tenere conto della sua nuova dimensione.Berrettini 34 (92) 8,33 (9, 8, 8). Non do il massimo per il miglioramento di classifica perchè è pur sempre un ex top10, due buoni voti per il miglioramento tecnico, che c’è stato, soprattutto su i colpi difensivi, ed una programmazione abbastanza sensata, tenuto conto che ha iniziato a Marzo, anche se ha avuto almeno due periodi (terra battuta e cemento di fine anno) decisamente sotto tono.Arnaldi 37 (44): 6,5 (8, 6,5, 5). Sufficienza piena, ma nulla di più. Salire di 7 posizioni nel primo vero anno di ATP è un buon risultato, merita 8. Sufficienza nel miglioramento tecnico, ha perso qualcosa (costanza battuta) ma guadagnato altro (varietà dei colpi). Il punto debole è stata la programmazione, assolutamente sbagliata, tagliata su quella di un top10, che non è, e che difficilmente sarà. Impossibile migliorare senza giocare anche i tornei minori. Credo che sia stato un anno d’esperienza per lui ed il suo staff, il prossimo ci dirà se può puntare alla top 20.Darderi 44 (128): 8,66 (10, 9, 7): nulla da aggiungere sul miglioramneto di ranking e su quello tecnico, anche se limitato alla terra battuta. Programmazione limitata, di fatto non ha giocato sul cemento fino a dopo le Olimpiadi, quando ha cominciato a scricchiolare anche la condizione. Dall’anno prossimo deve cambiare molto.Sonego 53 (46) 6,00 (6, 6, 6). Come direbbe il grande Rino Tommasi, 6 periodico per il torinese, che è più o meno dove era partito, nessun sostanziale miglioramento tecnico, e d’altronde sarebbe stato strano, visto che ha solo mollato il suo maestro di lunga data, Gipo Arbino, ma non lo staff, dimostrazione del fatto che gli insegnamenti dell’allenatore torinese aveva ormai poco effetto su Lorenzo. Vedremo se il (a quanto sembra limitato) apporto di Vincenzo Santopadre servirà a qualcosa. La mia opinione è che Sonego abbia ormai accettato una collocazione intermedia, e magari si veda, nel lungo periodo, unirsi al vecchio amico Andrea Vavassori, in un doppio che potrebbe darci delle soddisfazioni.Fognini 91 (107) 8,66 (9, 8, 9). Qualcuno penserà che il voto di Fabio sia spropositato, ma essere uno dei 5 over 35 ancora nei 100 (ed il secondo più vecchio dopo Monfils, a pari merito con Djokovic), deve essere premiato, dopo che ne era uscito lo scorso anno. Ho persino rilevato qualche miglioramento, ha rischiato di raggiungere il miglior risultato di carriera a Wimbledon. La programmazione è stata valida, se è riuscito a vincere un Challenger a fine stagione. L’impressione è che due anni fa volesse ritirarsi, adesso vada di anno in anno a vedere come va e se ne ha ancora voglia, aspettiamoci sorprese.Nardi 92 (118) 6,00 (6,50, 7,50, 4). Sufficienza conseguita solo perchè è riuscito a rientrare nei 100, ma anno semi-buttato nel cesso (semi-cit. dello stesso Nardi). Spicca il 4 di programmazione, che, assieme alla mancanza di un team all’altezza, continua da anni ad essere il suo punto debole. C’è poco da dire, o si trova un coach ed un team all’altezza, nel qual caso la top10, come dico da anni, non gli è preclusa, oppure vedo un futuro mediocre. E gli anni passano, due anni fa dicevo le stesse cose, non è cambiato da allora praticamente nulla.Bellucci 103 (179): 8,00 (9, 9, 6). Grande anno se si valuta da Giugno in poi. Quindi buon voto, ma se, come gli è capitato lo scorso anno e due anni fa, avesse avuto qualche risultato nella prima metà, oggi sarebbe nei primi 70, e non a dover partire per l’Australia con l’obbligo di giocare (a meno di molti ritiri) ancora la Q degli AO, che già aveva vinto due anni prima, e di non poter giocare i 250 che precedono lo slam. Il 6 della programmazione è persino regalato, a mio parere. Speriamo che l’anno prossimo cambi.Passaro 108 (202): 8,33 (10, 8,7). Partiva da oltre i 200, ha rischiato, a metà stagione, di entrare nei 100, risalendo di oltre 100 posizioni in 6 mesi. Poi, un po’ di “passarismo”, ed un infortunio, dal quale ha ricuperato solo a fine stagione, hanno un po’ vanificato questa rimonta. La speranza è che, a parte le Q degli AO, nei primi mesi giochi solo sulla terra battuta. Un po’ alla Darderi.Gigante 142 (183) 6,00 (7, 6, 5). Sufficienza anche per lui, è salito di 40 posizioni, ma frutto dei primi 3 o 4 mesi della stagione, per cui rischia di finire fra qualche settimana fuori dei 200. Credo che anche lui abbia bisogno di un diverso team. Il talento c’è, ma manca tutto il resto.Napolitano 167 (230): 7,00 (8, 7, 6). dopo aver fatto il BR, a 29 anni, non ha più praticamnte giocato. Riacutizzarsi di vecchi problemi? Se riesce a venirne a capo può fare una chiusura di carriera dignitosa.Zeppieri 236 PR 139 (135). 7,00 (7, 8 ,6). Incidente a metà stagione, quando, dopo il grande risultato del RG, sembrava in rampa di lancio. Giulio continua ad esser la “grande incompiuta” di questo gruppo, a 17 anni era allo stesso livelo di Musetti, con migliori, a mio parere, prospettive, per il suo tennis. Peccato che il fisico resti il suo principale limite, insieme ad un’indole perdente. Chissà che questi sei mesi ce lo restituiscano cambiato.
    Chi è uscito dai 200: Pellegrino, crisi profonda, urge cambio allenatore se no fa la fine di Brancaccio. Travaglia, sta provando a rientrare nei 200 (addirittura il suo nuovo coach parla di 100): buona fortuna! Brancaccio, lo seguo poco, soprattutto da quando è uscito dall’area Q Slam, probabilmente non è solo un fatto tecnico. Vavassori, punta ormai al doppio, è giovane per la disciplina, deve fare ancora esperienza, un anno fa giocava ancora i challengers.Gaio, Mager, Cecchinato, Agamenone, Giannessi, Bonadio: fra di essi ci sono dei ritirati e dei “quasi ritirati”. Mi spiace per Mager, che in fondo compie trent’anni in questi giorni, e gli altri hanno poco più di trenta, a parte Giannessi. Credo che questa generazione e quella successiva (Fonio, Dalla Valle, Weis, ed i già citati Napolitano, Pellegrino e Brancaccio) paghi il fatto di non avere avuto, in una fase cruciale della crescita, gli strumenti tecnici e fisici per competere ad un livello decisamente superiore a quello di 15/20 anni fa, quando iniziarono il loro apprendistato da junior.
    Giovanissimi: come tutti sanno, raramente mi espongo: oltre a quelli più conosciuti (Cinà, Carboni, Romano, Basile, Rapagnetta) vorrei fare una segnalazione per Cadenasso (20) e Bondioli (19). Segnalo infine, perché molti lo dimenticano, ma in fondo è solo del 2000, Federico Arnaboldi, che nell’ultimo anno è molto cresciuto. Speriamo che riesca ad inserirsi anche lui nella “new wave” italiana. LEGGI TUTTO

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    Verso l’Australian Open 2025: Le diverse strade dei campioni

    Jannik Sinner nella foto – Foto Getty Images

    A poche settimane dall’inizio della stagione 2025, i tre principali protagonisti del tennis mondiale – Jannik Sinner, Carlos Alcaraz e Novak Djokovic – hanno delineato percorsi diversi per preparare il primo Slam dell’anno.
    Sinner: Preparazione MeticolosaIl numero uno del mondo ha scelto Dubai come base per la sua preparazione. Dopo solo due settimane di riposo post-Davis Cup, Sinner si allenerà negli Emirati con Vagnozzi e Badio. Come Alcaraz, anche l’italiano non disputerà tornei prima dell’Australian Open, trascorrendo il Natale in famiglia prima di volare in Australia.
    Djokovic Sceglie la CompetizioneIl serbo è l’unico dei tre a optare per un torneo di preparazione, scegliendo l’ATP 250 di Brisbane (30 dicembre). Una scelta in linea con le sue abitudini recenti, che gli permetterà di trovare il ritmo partita prima di Melbourne. A Brisbane, dove potrebbe incontrare giocatori come Dimitrov, Rune e Tiafoe, non sarà ancora affiancato da Andy Murray, che si unirà al team solo per l’Australian Open.
    Alcaraz: Focus sulla PreparazioneDopo le esibizioni negli Stati Uniti con Shelton e Tiafoe, lo spagnolo ha programmato quattro settimane intense di preparazione alla Ferrero Tennis Academy. Niente tornei di preparazione per Alcaraz, che ripete la formula del 2024: doppia sessione giornaliera di allenamento, Natale e Capodanno a casa, e arrivo in Australia una settimana prima dello Slam.
    Sinner, Alcaraz e Medvedev saranno gli unici membri della top-20 a non giocare tornei ufficiali prima dello Slam australiano, una scelta che riflette la loro fiducia nella preparazione diretta al grande obiettivo.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Il Tc Crema vince lo scudetto di A1 al termine di 12 ore di emozioni

    Il Tc Crema festeggia lo scudetto 2024 (foto Sposito/FITP)

    Crema – Il quarto scudetto arriva col batticuore. In un epilogo da film che, a scriverlo apposta, non sarebbe stato così bello. Uno scudetto, per il Tc Crema, giunto dopo dodici ore di tennis, dopo un testa a testa costante per tutta la domenica contro il Tc Rungg Südtirol (Bolzano), degno avversario in una finale indimenticabile, chiusa col punteggio di 4-3. Un ultimo atto – quello giocato al Circolo della Stampa Sporting di Torino – deciso dal doppio di spareggio, con Samuel Vincent Ruggeri e David Ionel capaci di rimontare due volte di fronte a Federico Gaio e Maximilian Figl, dopo aver perso il primo set e dopo essere andati sotto per 7-4 nel super tie-break decisivo. Sei punti di fila hanno permesso al club cremasco di prendersi il 10-7 e il tricolore, il primo dal 1987. Un risultato storico che premia un gruppo coeso, sempre capace di buttare il cuore oltre l’ostacolo. Un gruppo messo in piedi anno dopo anno da un presidente competente e appassionato come Stefano Agostino, e guidato da uno staff che ha sempre saputo trovare la soluzione più corretta alle difficoltà incontrate lungo il cammino.
    Una giornata lunghissima, quella che ha portato Crema al tricolore. Cominciata alle 10 del mattino con una partita che non lasciava presagire nulla di buono: Andrea Arnaboldi, in lotta punto a punto con l’altro ex pro Federico Gaio, è stato costretto infatti a lasciare il campo per un infortunio quando era sotto per 5-4 nel terzo. Una tegola durissima da sopportare, per i lombardi, tanto più che il mancino di Cantù era in lizza anche per giocare i doppi. Il morale, tuttavia, è subito tornato alto grazie a un’altra impresa di Leonardo Cattaneo: come già era accaduto in semifinale, il giovane del vivaio cremasco ha tirato fuori un’altra prova di grande carattere, rimontando un set di svantaggio contro Maximilian Figl, sconfitto col punteggio di 6-3 al terzo dopo due ore e mezza di battaglia per dare ai suoi il punto dell’1-1.
    Una parità rimasta viva dopo gli altri due singolari. Perché se il rumeno Ionel confermava l’ottimo momento di forma regolando Weis, Samuel Vincent Ruggeri doveva cedere con lo stesso risultato (6-4 6-4) al solido argentino Rodriguez Taverna. Tutto rimandato ai doppi, dunque, con ulteriori colpi di scena. E con un avversario durissimo da affrontare, quel Marco Bortolotti (schierato con Weis) che a 33 anni è tra i migliori azzurri della specialità ed è numero 108 Atp. Ebbene, pur dovendo annullare un set-point nel secondo parziale, Vincent Ruggeri e Ionel hanno avuto la meglio in due frazioni, consegnando a Crema un importantissimo punto del 3-2. Ideale trampolino di lancio per Bonadio e Bresciani. Peccato però che la seconda coppia del team lombardo non sia riuscita a capitalizzare quell’onda positiva: complici anche quattro set-point mancati nel secondo parziale, Riccardo e Lorenzo sono usciti con tanti rimpianti dal Training Center dello Stampa Sporting di Torino, lasciando il 3-3 a Gaio e Figl.
    Una parità che dunque è rimasta una costante della giornata. Fino al doppio di spareggio, con Rungg che schierava a sorpresa nuovamente Gaio e Figl, e Crema che puntava su Vincent Ruggeri e Ionel. Partita durissima, come tutta la domenica. Con due set risolti, quando erano appena passate le 22, da una manciata di punti e poi un super tie-break finale da infarto, con Samuel e David capaci di risalire la corrente, da uno svantaggio di 7-4. Alla fine è solo gioia, orgoglio e festa. Per un’annata indimenticabile, chiusa con il trionfo più bello. “Grazie ai miei ragazzi – il commento a caldo del capitano Zanotti – perché si sono confermati grandi professionisti e grandi lottatori. Grazie anche agli avversari: abbiamo vissuto una grande giornata di tennis, oggi abbiamo vinto noi ma ha vinto anche lo sport. E grazie al nostro presidente Stefano Agostino, che non è mai mancato una domenica, a prescindere dal luogo in cui giocavamo: è il nostro punto di riferimento. Infine, grazie agli sponsor e al pubblico, ai nostri tifosi che ci hanno seguito e a quelli del Tc Rungg”.
    TENNIS CLUB CREMA – TC RUNGG-SÜDTIROL/YOGURTERIA 4-3Federico Gaio (TC Rungg) b. Andrea Arnaboldi (TC Crema) 3-6 6-3 5-4 ritiroLeonardo Cattaneo (TC Crema) b. Maximilian Figl (TC Rungg) 4-6 7-5 6-3Nicholas David Ionel (TC Crema) b. Alexander Weis (TC Rungg) 6-4 6-4Santiago Rodriguez Taverna (TC Rungg) b. Samuel Vincent Ruggeri (TC Crema) 6-4 6-4Vincent Ruggeri/Ionel (TC Crema) b. Bortolotti/Weis (TC Rungg) 6-3 7-6Gaio/Figl (TC Rungg) b. Bonadio/Bresciani (TC Crema) 6-4 7-6Vincent Ruggeri/Ionel (TC Crema) b. Gaio/Figl (TC Rungg) 5-7 7-5 10/7 LEGGI TUTTO

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    Rune su Murray-Djokovic: “Un’alleanza inaspettata ma potenzialmente vincente”

    Holger Rune nella foto – Foto Patrick Boren

    Durante il recente torneo UTS, Holger Rune, numero 13 del mondo, ha condiviso le sue riflessioni sulla sorprendente collaborazione tra Andy Murray e Novak Djokovic, offrendo un’interessante prospettiva sul futuro di questa partnership.L’opinione condivisa sembra essere che questa insolita partnership potrebbe rivelarsi sorprendentemente efficace, unendo l’esperienza di due delle menti più brillanti del tennis moderno.
    “È una configurazione interessante, questo è certo,” ha dichiarato Rune a Tennis Majors. “Non credo che molti di noi l’avessero previsto. Penso che possa essere potenzialmente positivo per entrambi. Djokovic non aveva un allenatore prima, quindi era naturale che ne cercasse uno, ma non mi aspettavo che scegliesse qualcuno come Andy.”Il danese ha sottolineato il potenziale intellettuale di questa collaborazione: “Andy è ovviamente un giocatore super intelligente, e anche uno che ha battuto Novak in alcune occasioni. Mi chiedevo: ‘Perché proprio loro due insieme?’ E credo sia perché possono parlare molto di strategia e di come battere i migliori giocatori. Entrambi hanno un QI tennistico molto alto.”
    Anche Thanasi Kokkinakis ha espresso il suo supporto: “Non ci sono molte persone che possono dire qualcosa a Novak, ma se qualcuno può farlo, quello è Andy. Ha giocato nella stessa era e contro di lui, quindi sono sicuro che conosca alcuni aspetti che potrebbero aiutarlo. Credo che Andy farà un ottimo lavoro.”
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Raducanu sulla situazione doping (dopo i casi Swiatek e Sinner): “Noi giocatori siamo in apprensione, e tutti sulla stessa barca”

    Emma Raducanu

    Le contaminazioni di integratori e cibo, o qualsiasi tipo di sostanza che può entrare nel corpo in modo accidentale, fanno davvero paura ai giocatori dopo i casi Sinner e Swiatek e questo crea allarme ed apprensione. Ne ha parlato Emma Raducanu incontrando la stampa nazionale, consapevole che i controlli antidoping sono in grado di rilevare tracce talmente piccole da rendere potenzialmente difficilissimo o addirittura impossibile stabilire dove si è contratto tali sostanze, con il rischio di finire in un vortice terribile. Serpeggia vera preoccupazione tra i giocatori.
    “Dopo questi casi non solo io ma molti tennisti che conosco e con cui ho parlato, siamo tutti piuttosto apprensivi”, afferma la britannica, come riporta tennis365. “In tutto ciò che prendiamo, siamo consapevoli della situazione e di quanto facilmente le cose possano essere contaminate. E ci sono alcuni integratori che potrei voler prendere ma che non posso prendere perché sono da banco e non sono testati in batch (pre-testati per sostanze proibite)”.
    Si può far testare privatamente un prodotto, ma c’è un costo e non una certezza assoluta dei risultati per essere totalmente tranquilli. “Per testare in batch qualcosa c’è un costo di 1.000 sterline anche per una cosa minima, quindi è un processo costoso. Per le cose di cui hai davvero, davvero bisogno, allora ovviamente ne vale la pena, ma alla fine per non rischiare sei costretto ad eliminare dal possibile uso un sacco di cose delle quali puoi fare a meno”.
    La soluzione? In realtà non c’è, solo cercare di prendere le massime precauzioni. “Cosa fare? Si cerca di stare più attenti possibile. In particolare a cosa bevo, a cosa mangio. Se lascio l’acqua in giro, sono molto nervosa. Ma fa parte dello sport. Siamo tutti sulla stessa barca.”
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO