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    Tre azzurri ai quarti di finale al 48° ITF Under 18 Città di Firenze Raffaele Ciurnelli nel maschile e Ilary Pistola e Carla Giambelli nel femminile

    Carla Giambelli – Foto Piero Camel

    E’ l’azzurro Raffaele Ciurnelli a qualificarsi per i quarti di finale, in programma sabato 19 aprile dalle 10, del 48° Torneo Internazionale Under 18 Città di Firenze. Il giocatore toscano che gioca per il Ct Giotto Arezzo ha sconfitto il terzo favorito del seeding l’americano Nischal Spurling [3] per 61 61 e si conferma prospetto molto interessante. Ciurnelli lo scorso anno ha conquistato il Torneo Internazionale Under 16 al Foro Italico durante gli Internazionali Bnl d’Italia e dopo aver esordito in serie A con il club aretino è pronto per il grande salto nel tennis internazionale. Allenato dal maestro Alessandro Caneschi fa del servizio e del diritto i suoi colpi migliori. La giornata degli ottavi di finale si è giocata tutta al coperto sui campi del Club Sportivo Firenze e di San Giusto e nella parte bassa lo sloveno Ziga Sesko [7] ha superato lo svizzero Adam Knis (LL) in una partita molto combattuta terminata 57 76 63 per lo sloveno che affronterà il ceco Jakub Smejcky che ha facilmente avuto la meglio sul numero 4 del seeding lo svedese Victor Ryden per 60 62.
    Buone notizie per i colori azzurri al femminile con ben due atlete italiane che conquistano i quarti. Nella parte bassa del tabellone Ilary Pistola e Carla Giambelli entrano tra le prime otto. La marchigiana che lo scorso anno ha conquistato un poker di successi partendo dal J100 di Dubrovnik, i J60 di Pescara e L’Aia, e il Tennis Europe U.16 agli Internazionali di Roma ha sconfitto per 64 63 la tedesca Emily Victoria Eigelsbach e dopo la bella affermazione al primo turno con la svedese Lea Nillson favorita numero 3 l’atleta allenata da Andrea Ramundo grazie al suo gioco vario può essere considerata una vera e propria outsider. Mentre la lombarda Carla Giambelli già vincitrice del Torneo Avvenire e dei Campionati Europei Under 16 di Parma nel 2024 e qui grazie a una wild card e testa di serie numero 5 ha prevalso sull’ucraina Polina Skliar per 64 76 in un match molto bello e giocato a viso aperto dalle due contendenti. Ora per la campionessa europea under 16 la sfida con la seconda favorita del seeding la tedesca Victoria Pohle che ha superato non senza affanni la svizzera Noelia Manta 46 61 64. Una sfida da seguire con attenzione.
    Il torneo di doppio giocherà sabato 19 aprile le sfide di semifinale con lo svizzero Thomas Gunzinger in coppia con il tedesco Tom Sickenberger primi favoriti mentre la testa di serie numero due vede lo sloveno Ziga Sesko insieme allo svedese Victor RydenNel femminile da battere il duo tedesco Eva Bennemann e Victoria Pohle [1] con seconde favorite la coppia composta dall’Ucraina Mariia Drobysheva e dalla Ceca Denisa Zoldakova [2]
    L’accesso al torneo è libero e sarà una grande occasione per i tanti appassionati di poter vedere dal vivo i futuri campioni del tennis mondiale. Il Circolo del Tennis Firenze 1898 si trova nel polmone verde della città, all’interno del Parco delle Cascine, con la sua tradizione centenaria (quest’anno festeggia i 127 anni e nell’occasione del 125° anno è stato insignito del Fiorino d’Oro massima onorificenza fiorentina) e soprattutto un luogo dove è bello poter seguire incontri divertenti e appassionanti. Sabato 19 aprile gli incontri inizieranno alle 10 con i quarti di finale. Le semifinali verranno giocate il giorno di Pasqua (domenica 20 aprile) e le finali a Pasquetta (lunedi 21 aprile). LEGGI TUTTO

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    Atp Monaco di Baviera, Darderi fuori ai quarti: Shelton vince in due set

    Si ferma ai quarti di finale il cammino di Luciano Darderi all’Atp 500 di Monaco di Baviera. Reduce da sette vittorie consecutive, l’italoargentino è stato battuto da Ben Shelton con il punteggio di 6-4, 6-3 in poco meno di un’ora e un quarto di gioco. Una partita di alto livello del n. 15 al mondo, la migliore giocata finora a Monaco di Baviera con 29 vincenti a referto, 7 ace e il 77% di punti vinti con la prima. Qualche piccolo rimpianto per Darderi soprattutto nel secondo set, in cui era avanti di un break. 

    Il racconto del match

    Il primo set è all’insegna dell’equilibrio. Darderi mette in campo tante prime e riesce a tener testa al consueto gioco spumeggiante di Shelton. L’azzurro annulla una palla break nel sesto game, ma al decimo game perde il servizio che vale anche il set per Shelton. Sul 30-30 l’americano conquista un set point con un potente passante, poi lo converte con una risposta vincente. Nel secondo set parte meglio Darderi che va avanti di un break, ma dal 2-1 e servizio perde quattro giochi consecutivi. Un passaggio che indirizza e conferma il tabù top 20 per Darderi che non ha mai battuto in carriera un giocatore tra i primi 20 al mondo. Shelton accede così in semifinale dove affronterà Francisco Cerundolo, reduce dalla vittoria su David Goffin. LEGGI TUTTO

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    Wta Stoccarda, Paolini ai quarti: perché la gara non si gioca oggi

    È un venerdì senza partite al Wta 500 di Stoccarda. Mentre negli altri tornei in corso si stanno giocando regolarmente i quarti di finale, nel sud della Germania si tornerà in campo solo sabato. Non è a causa del maltempo, bensì della legge sui giorni festivi. In alcuni Stati federali della Germania, tra i quali il Baden-Wurttemberg del quale fa parte Stoccarda, non sono consentite le manifestazioni sportive in alcuni giorni dell’anno, tra cui il venerdì santo. La sfida tra Paolini e Gauff, dunque, si giocherà sabato, già programmata come ultimo incontro sul Campo Centrale, non prima delle 18.30. Uno schedule slittato di un giorno visto che la finale del torneo è in programma il lunedì di Pasquetta, 24 ore prima dell’inizio del Wta 1000 di Madrid.  LEGGI TUTTO

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    Sospensione Sinner, Vagnozzi: “Situazione che non auguro a nessuno”

    In una lunga intervista concessa al Venerdì di Repubblica, Simone Vagnozzi ha ripercorso le ultime settimane al fianco di Sinner durante la sospensione: “Staccarci dal tennis per un po’ di settimane non ci ha fatto male. La notizia della positività era stata uno shock, non auguro a nessuno di vivere una situazione del genere. Noi non potevamo far altro che accettare quello che sarebbe arrivato, cercando di tirare fuori il meglio da questo stop”

    “Il tennis è una metafora della vita, richiede capacità di adattamento in circostanze sempre nuove. Noi non potevamo far altro che accettare quello che sarebbe arrivato, cercando di tirare fuori il meglio da questo stop”. Parola di Simone Vagnozzi, coach di Jannik Sinner che in una lunga intervista concessa al Venerdì di Repubblica ha ripercorso gli ultimi mesi al fianco del n. 1 al mondo, durante la sospensione concordata con la Wada per il caso clostebol. “La notizia della positività era stata uno shock – ricorda Vagnozzi – Dopo aver ricostruito ciò che è accaduto ho detto a Jannik che dovevamo andare in giro a testa alta. Non aveva fatto nulla di sbagliato, chi ha letto i documenti lo sa. Non auguro a nessuno di vivere una situazione del genere”. Una situazione ormai alle spalle, con Jannik già tornato in campo per preparare il rientro agli Internazionali d’Italia: “Stiamo bene – ha aggiunto il coach – Staccarci dal tennis per un po’ di settimane non ci ha fatto male. Il circuito è una giostra che continua ad andare, ci sono poche pause. Quando sei in cima ti viene richiesto il 100 per cento ogni settimana”. 

    “Jannik può migliorare alcuni dettagli”

    Tra i tanti temi toccati da Vagnozzi c’è il rapporto con Sinner, diventati quasi amici: “Viviamo insieme 24 ore al giorno in certi periodo dell’anno, è normale instaurare un rapporto che va oltre la professione. Ma serve equilibrio, è fondamentale non diventare troppo amici, perché l’amicizia impedisce di prendere decisioni importanti, ma necessarie. È un compromesso dove non può prevalere l’aspetto tecnico, serve empatia. Siamo persone”. Poi aggiunge: “Cosa può migliorare ancora Jannik? Dettagli. Può lavorare ancora su alcune variazioni sulla terra e diventare più sicuro quando scende a rete. Di lui apprezzo che non si prende mai troppo sul serio, non si sente speciale. Insomma, non se la tira”.  LEGGI TUTTO

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    Simone Vagnozzi rivela: “Con Sinner il vero clic è avvenuto a Pechino 2023”

    Simone Vagnozzi nella foto

    Il coach marchigiano Simone Vagnozzi, a tre anni dall’inizio della collaborazione con Jannik Sinner, rivela i segreti della scalata che ha portato il tennista altoatesino al vertice del ranking mondiale. In un’intervista rilasciata a Giorgia Mecca per Il Venerdì di Repubblica, Vagnozzi racconta come sia nato e si sia sviluppato il rapporto professionale e umano con il campione italiano.
    “Il nostro è un vero lavoro di squadra, e nel tennis non è così scontato”, spiega Vagnozzi. “Quando ci siamo conosciuti Jannik era numero 10 al mondo. Oggi è il numero uno, ma il modo in cui lavoriamo non è cambiato di una virgola”. Una costanza che ha permesso a Sinner di crescere continuamente, mantenendo sempre gli stessi valori e la stessa etica del lavoro.L’incontro tra i due risale al 2022, con un obiettivo chiaro fin dall’inizio: “Abbiamo messo tutto sul tavolo. L’obiettivo era chiaro: vincere gli Slam e arrivare in cima”. Un proposito ambizioso che si è concretizzato con la vittoria agli Australian Open 2024 e la conquista del numero uno mondiale.Vagnozzi descrive il circuito come “una giostra che non si ferma mai” e rivela come il recente stop per la sospensione di Sinner, durato quasi tre mesi, sia stato gestito con intelligenza: “Ci ha fatto bene staccare. Ogni tanto è necessario scendere dalla giostra”. Una pausa che ha rafforzato ulteriormente il loro rapporto.
    Sul tema del rapporto tra coach e giocatore, Vagnozzi ha idee chiare: “Viviamo insieme 24 ore su 24 per molte settimane all’anno. È inevitabile creare un rapporto che va oltre il professionale, ma è fondamentale non diventare troppo amici”. Una distinzione sottile ma cruciale, perché “l’amicizia può ostacolare certe decisioni, serve equilibrio. Empatia, sì. Ma anche lucidità. Bisogna poter dire le cose giuste anche quando fanno male”.Sul nuovo coach al posto di Cahill: “Il nuovo coach dovrà essere una persona che sappia cosa significa stare accanto al numero uno del mondo, ma soprattutto, dovrà avere la stima di Jannik”.
    A colpire è anche la calma che contraddistingue il box di Sinner durante i match. “Il nostro compito è trasmettere serenità. Il giocatore in campo ha già abbastanza caos dentro di sé”, spiega Vagnozzi, che ricorda con emozione la finale degli Australian Open contro Medvedev, rimontata da 0-2 a 3-2: “Gli ho dato un consiglio sulla posizione in risposta. All’inizio non lo ha seguito. Poi, da lì, la partita è girata. Ma quel dritto lungolinea con cui ha chiuso? Lì c’è solo Jannik. Nessun merito nostro”.
    Il coach identifica in Pechino 2023 il momento della svolta: “Il vero clic è avvenuto nell’autunno del 2023. Contro Alcaraz e poi con Medvedev ha fatto cose che non gli avevo mai visto fare. Soprattutto la scelta di scendere a rete. Era uno dei nostri obiettivi”. E sui margini di miglioramento: “Quando l’ho conosciuto era un ottimo giocatore con poca visione tattica. Oggi ce l’ha, ha migliorato il servizio e la discesa verso rete. Può lavorare ancora su alcune variazioni sulla terra e diventare più sicuro quando scende a rete”.Inevitabile il paragone con i grandi campioni: “Si difende come Djokovic, ma riesce a essere più aggressivo. E ha qualcosa di raro: non si prende troppo sul serio. Non si sente speciale”. E sulla rivalità con Alcaraz: “Lo vedremo solo alla fine, quando conteremo i titoli. Sono entrambi straordinari, ma ogni partita è un mondo a sé”.
    Sulla vicenda sospensione che ha coinvolto Sinner, Vagnozzi è categorico: “È stato uno shock. Ma non abbiamo fatto nulla di sbagliato, chi ha letto i documenti lo sa. Ho detto a Jannik: dobbiamo andare in giro a testa alta”.L’intervista si chiude con un aneddoto significativo sull’incontro con Roberto Baggio: “Mi piace parlare con i fuoriclasse, capire come ragionano. Baggio, guardandomi, mi ha detto una sola cosa: Fallo stare bene”. Un consiglio che sembra riassumere perfettamente la filosofia di Vagnozzi: creare le condizioni ideali perché il talento possa esprimersi al massimo.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    ATP 500 Monaco di Baviera: la potenza e variazioni di Shelton fermano la corsa di Darderi

    Luciano Darderi

    La striscia vincente di Luciano Darderi si ferma a sette, nei quarti di finale all’ATP 500 di Monaco di Baviera sotto la potenza e variazioni di Ben Shelton, bravo condurre il gioco e staccare il pass per la semifinale, dove trova l’argentino Cerundolo. Darderi gioca sostanzialmente alla pari con l’americano nel primo set ma incappa in un paio di errori gravi (anche un doppio fallo) sul 5-4 che gli costano il parziale, quindi spreca un break di vantaggio nelle prime fasi del secondo, subendo la reazione veemente dell’americano che con parziale di 5 giochi a 1 si aggiudica l’incontro per il 6-4 6-3. Qualche rimpianto per Luciano per una gestione forse non lucidissima di alcuni scambi quando sulle variazioni del rivale non è riuscito a trovare la contromossa adeguata, ma l’incontro è stato condotto da Ben, complessivamente più offensivo ed efficace, come dimostrano i 29 vincenti a 12 e pure un errore in meno (17 a 18). È la nona semifinale in carriera per Shelton.
    È stata una partita divertente, nonostante il freddo su Monaco (si è giocato con 9 gradi!) e un campo non velocissimo, condizioni che hanno esaltato la potenza in spinta di Shelton ma anche, udite udite, il suo tocco con il back di rovescio. Infatti oltre al servizio super del nativo di Atlanta, forse il colpo più decisivo dell’incontro è stata proprio l’abilità di Ben nel cambiare all’improvviso le carte in tavola col taglio sotto da destra. Darderi aveva impostato bene la partita: non c’è da inventare niente, giocare solido, sbagliare poco, spingere per non andare troppo sotto e se l’altro fa una magia, bravo lui. Così è andata per buona parte dei punti, con la strapotenza di Shelton con la battuta e diverse pallate col diritto, e con Darderi bravo a controbattere martellando duro sul rovescio dell’americano. Per una volta Ben ha usato in modo sapiente – in modo direi sorprendente – il taglio col rovescio: invece di cercare di reggere lo scambio entrando nella palla con velocità e così mettendo a nudo la relativa sicurezza in spinta, si è affidato molto spesso a un back che ha sorpreso Luciano, visto che non ne quasi mai giocati due uguali. Con ottimo tocco Shelton ha alternato dei back lunghi, lenti e quindi complessi da spingere, a tagli più vigorosi con smorzate spesso ben calibrate e pure qualche palla quasi in side-spin, un po’ storta che ha finito per mandare fuori posizione Darderi, non sempre pronto a scegliere cosa fare. Infatti in quelle situazioni alcuni suoi approcci sono stati non corretti, o la smorzata troppo lunga e non efficace. In generale, con quel taglio Shelton ha spezzato il ritmo e mandato fuori posizione Luciano.
    Darderi ha sbagliato qualche diritto di troppo in spinta, e col rovescio è stato meno efficace rispetto alle partite precedenti, ma è corretto attribuire merito a Shelton perchè per una volta è stato anche piuttosto paziente, scambiando e attaccando senza esagerare. Tante variazioni, alcuni tocchi clamorosi, del resto il suo talento e diversità sono note. È una prestazione molto interessante quella di Shelton, la conferma che se riesce a giocare su terra battuta senza esagerare può essere un avversario temibile. Ben infatti gestisce molto bene le rotazioni, è imprevedibile e col taglio sotto ha un gesto talmente corto e rapido che l’avversario non capisce se attacca o smorza. Fisicamente poi è una “bestia”, corre e rimette, copre il campo e attacca in contro tempo. Ha pure imbroccato alcune risposte eccellenti – vedi il set point del primo parziale. Shelton su terra rossa ha un margine clamoroso, e sarà molto interessante rivederlo contro Cerundolo, che alla fine ha un tennis non tanto lontano da quello di Darderi ma più continuo e con armi ancora più affilate.
    Darderi interrompe la striscia vincente iniziata a Marrakech, ma sembra un tennista ritrovato ad alto livello. Fisicamente è tornato in gran spolvero, spinge tanto e si prende bei punti. Dovrà certamente alzare la qualità del servizio, non tanto come percentuali ma come efficacia. Stiamo per entrare nella fase calda della stagione sul “rosso”, Luciano ci arriva bello carico e in forma.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Shelton inizia la partita da… Shelton! Spara tutto fortissimo e sbaglia due diritti. Il servizio però è micidiale, anche la seconda palla talmente è veloce e carica di spin, si apre il campo e affonda. 1-0. Ottimo il primo turno di battuta di Darderi: prima palla in gioco e diritto pesante, con buon margine. 1 pari. La partita la fa l’americano, che avanza sulla rete e chiude, oppure cerca la smorzata. È imprevedibile, nel bene e nel male. Più complesso il secondo turno di servizio di Luciano, anche per una prodezza in risposta del rivale, che ci prova con il solito spirito offensivo. Un doppio fallo porta il game ai vantaggi, ma con servizio e diritto potente si porta 2 pari. La prima chance in risposta arriva sul 3-2. Darderi regala sul net con un tocco pessimo (15-30) e dopo un gran diritto vincente (30 pari) un’altra accelerazione col diritto dell’italiano non passa la rete. 30-40, prima palla break dell’incontro. Shelton se la gioca male cercando un diritto totalmente da destra che stecca malamente. Luciano impatta 3 pari, ma in risposta fa fatica a incidere, con Ben che veleggia sicuro sul 4-3. Il nativo di Atlanta mette in mostra tutta la dinamite del suo braccio con una risposta da sinistra incedibile, che provoca un sorriso anche nel suo team, ma non basta a cambiare le sorti del game, Darderi impatta 4 pari con un gran lob addirittura colpito sotto le gambe! Spettacolo a Monaco, nonostante il termometro sia 9 gradi… Il nativo di Villa Gesell di fa contagiare dall’esuberanza dello statunitense, e arrivano altri punti divertenti, con tocchi niente male. Buon livello, con Shelton che sotto rete chiude la porta con ottima sicurezza. 5-4. La tensione sale, e Luciano la sente tutta… prima sbaglia uno smash comodo, poi doppio fallo. 0-30, suona l’allarme rosso con Ben a due punti dal set. Rischia l’attacco con la “smorza” l’americano ma il tocco non è preciso, 15-30, poi un errore di rovescio, vero unforced in un momento topico. Il Set Point arriva lo stesso, Luciano non gestisce sul net un passante con poco angolo ma robusto del rivale. Che Risposta! Shelton tira una sassata col diritto lungo linea che fulmina l’azzurro. 6-4 Set Shelton, complessivamente più attivo e offensivo, parziale meritato con 16 vincenti a 3 e senza concedere alcuna palla break. Darderi paga a carissimo prezzo i due errori nel decimo game.
    Shelton inizia il secondo set con discrete bordate di servizio, non è affatto facile per Darderi incidere o… anche solo prenderla. Luciano da 40-0 si fa riprendere due punti ma chiude il game, 1 pari, quindi in risposta trova spazio per affondare col diritto, pesante e profondo. Ben sbaglia di volo, 15-30, poi sul 30 pari c’è un gran recupero in avanzamento dell’italiano, bravo a scivolare e toccare con precisione sorprendendo il rivale. 30-40, prima palla break per Darderi. Ben non mette la prima in gioco e poi ha poca pazienza, sparacchia un diritto con troppa fretta e sbaglia. BREAK Darderi, 2-1, ma non riesce a cavalcare il vantaggio. Commette infatti un doppio fallo, va sotto diritto vs diritto e poi sbaglia in scambio, scivolando 15-40. Bravo Luciano a salvare la prima palla break con una smorzata ben calibrata, 30-40; arriva uno scambio lunghissimo, per una volta Shelton è paziente, varia all’improvviso con un rovescio in back né lungo né corto e Darderi non lo gestisce bene cercando una smorzata che non va. Contro BREAK, 2 pari. Nel sesto game Darderi è impreciso col diritto, 15-30, e Shelton rischia e indovina un’altra risposta di diritto a tutta che trafigge l’azzurro, 15-40, due chance per il secondo break consecutivo. Non gioca bene la prima Ben, esagera col diritto, 30-40; trova una soluzione clamorosa sulla seconda, dove dopo il contenimento azzecca un lob con un tocchetto di diritto che rende inutile la rincorsa disperata di Darderi che, furibondo, si ritrova sotto 4-2. Shelton serve bene, 5-2, a un passo dalla vittoria. Chiude 6-3 senza patemi e vola in semifinale. Qualche rimpianto per Darderi che forse è uscito fin troppo dai suoi schemi in alcuni passaggi chiave, e ha commesso qualche errore di troppo, pagandolo a caro prezzo.

    Luciano Darderi vs Ben Shelton ATP Munich Luciano Darderi43 Ben Shelton [2]66 Vincitore: Shelton ServizioSvolgimentoSet 2B. Shelton 15-0 30-0 40-0 40-15 40-303-5 → 3-6L. Darderi 15-0 30-0 30-15 40-30 ace2-5 → 3-5B. Shelton 15-0 30-0 30-15 40-15 ace2-4 → 2-5L. Darderi 0-15 15-15 15-30 15-40 30-402-3 → 2-4B. Shelton 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 ace2-2 → 2-3L. Darderi 15-0 15-15 df 15-30 15-40 df 30-402-1 → 2-2B. Shelton 0-15 15-15 15-30 30-30 30-401-1 → 2-1L. Darderi 15-0 30-0 40-0 40-15 40-300-1 → 1-1B. Shelton 15-0 15-15 30-15 30-30 df 40-30 ace0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1L. Darderi 0-15 0-30 df 15-30 30-30 30-404-5 → 4-6B. Shelton 0-15 15-15 30-15 40-154-4 → 4-5L. Darderi 15-0 15-15 40-153-4 → 4-4B. Shelton 15-0 30-0 40-0 40-153-3 → 3-4L. Darderi 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-402-3 → 3-3B. Shelton 15-0 ace 15-15 30-15 40-15 ace2-2 → 2-3L. Darderi 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 df A-401-2 → 2-2B. Shelton 15-0 15-15 df 30-15 40-151-1 → 1-2L. Darderi 15-0 30-0 40-00-1 → 1-1B. Shelton 0-15 15-15 15-30 30-30 40-300-0 → 0-1

    Statistica
    Darderi 🇮🇹
    Shelton 🇺🇸

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Valutazione del servizio
    245
    285

    Ace
    1
    7

    Doppi falli
    4
    2

    Prima di servizio
    37/55 (67%)
    31/55 (56%)

    Punti vinti sulla prima
    23/37 (62%)
    24/31 (77%)

    Punti vinti sulla seconda
    9/18 (50%)
    14/24 (58%)

    Palle break salvate
    3/6 (50%)
    0/1 (0%)

    Giochi di servizio giocati
    9
    10

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Valutazione della risposta
    174
    171

    Punti vinti sulla prima di servizio
    7/31 (23%)
    14/37 (38%)

    Punti vinti sulla seconda di servizio
    10/24 (42%)
    9/18 (50%)

    Palle break convertite
    1/1 (100%)
    3/6 (50%)

    Giochi di risposta giocati
    10
    9

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti a rete
    7/13 (54%)
    5/8 (63%)

    Vincenti
    12
    28

    Errori non forzati
    18
    17

    Punti vinti al servizio
    32/55 (58%)
    38/55 (69%)

    Punti vinti in risposta
    17/55 (31%)
    23/55 (42%)

    Totale punti vinti
    49/110 (45%)
    61/110 (55%) LEGGI TUTTO

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    Italiani in Campo (ATP-WTA-Challenger): I risultati completi di Venerdì 18 Aprile 2025

    ServizioSvolgimentoSet 2Aleksandra Krunic / Sabrina SantamariaServizioSvolgimentoSet 1Aleksandra Krunic / Sabrina Santamaria 0-15 0-30 15-30 15-405-2 → 6-2Nuria Brancaccio / Camilla Rosatello 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-404-2 → 5-2Aleksandra Krunic / Sabrina Santamaria 0-15 0-30 0-403-2 → 4-2Nuria Brancaccio / Camilla Rosatello 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-402-2 → 3-2Aleksandra Krunic / Sabrina Santamaria 0-15 15-15 30-15 30-30 30-401-2 → 2-2Nuria Brancaccio / Camilla Rosatello 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-401-1 → 1-2Aleksandra Krunic / Sabrina Santamaria 0-15 15-30 30-30 40-30 40-400-1 → 1-1Nuria Brancaccio / Camilla Rosatello 0-15 0-30 15-30 30-30 30-400-0 → 0-1 LEGGI TUTTO

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    Fognini nelle qualificazioni di Madrid: ‘Dopo 20 anni… voilà!’ – L’ironia del tennista italiano sulla sistemazione del torneo”

    Fabio Fognini nella foto

    Fabio Fognini parteciperà la prossima settimana alle qualificazioni del Mutua Madrid Open 2025. Il tennista italiano è già arrivato nella capitale spagnola e ha condiviso sui social media un’immagine della sua sistemazione nell’alloggio messo a disposizione dal torneo.
    Lo scatto pubblicato da Fognini mostra un letto singolo piuttosto stretto, accompagnato da un commento ironico: “Dopo 20 anni… voilà! Cosa mi state suggerendo?”. Il messaggio sembra riferirsi al fatto che, dopo tanti anni di carriera ad alto livello, il tennista si trova ora a dover affrontare le qualificazioni di un Masters 1000, con sistemazioni logistiche probabilmente diverse rispetto a quelle riservate ai giocatori ammessi direttamente al tabellone principale.

    🎾 Dopo 20 anni di carriera… voilà! Fabio Fognini ironizza sulla “luxury suite” ricevuta a Madrid per il Masters 1000. #master1000room #Madrid #WeCanDoBetter

    La presenza di Fognini nelle qualificazioni del prestigioso torneo madrileno segna un momento particolare nella carriera del tennista ligure, che in passato ha raggiunto anche la posizione numero 9 del ranking mondiale e che ora dovrà conquistarsi l’accesso al tabellone principale attraverso le quali.Nonostante la nota ironica sulla sistemazione, Fognini si prepara ad affrontare questa nuova sfida sulla terra rossa della Caja Mágica, superficie su cui ha ottenuto pochi risultati di rilievo. Infatti l’azzurro ha come miglior risultato un terzo turno ottenuto nel 2019 quando perse da Dominic Thiem per 64 75.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO