More stories

  • in

    Atp Dubai, i risultati di oggi: la finale sarà tra Tsitsipas e Auger Aliassime. HIGHLIGHTS

    Felix Auger-Aliassime e Stefanos Tsitsipas sono i finalisti del torneo Atp 500 di Dubai. Nella prima semifinale il canadese sconfigge in rimonta 5-7, 6-4, 6-3 il francese Halys. Il greco invece piega Griekspoor con un doppio 6-4 senza mai concedere una palla break. La finale sarà in diretta domani sui canali di Sky Sport e in streaming su NOW
    IL PROGRAMMA DI OGGI SU SKY

    Auger-Aliassime e Tsitsipas arrivano in finale a Dubai. Dopo i successi ad Adelaide e a Montpellier, il canadese approda all’ultimo atto del torneo emiratino e diventa il primo giocatore del 2025 a centrare tre finali nel circuito. Battuto 2-1 in rimonta il francese Halys, giustiziere ai quarti di finale di Nardi nel tie-break del terzo set. Tsitsipas invece, che aveva eliminato Berrettini, ha vita più facile contro l’olandese Griekspoor e trova la 30^ finale della carriera, la terza a Dubai e la prima sul cemento dal 2023. Domani la loro sfida sarà sempre in diretta su Sky Sport e in streaming su NOW. 

    Leggi anche
    Ma davvero vogliamo rinunciare al doppio?

    Tsitsipas elimina Griekspoor in due set
    Dopo aver sconfitto Berrettini ai quarti di finale in tre set, il greco approda in finale battendo Griekspoor in maniera molto meno sofferta. Il match si gioca prevalentemente sul servizio dell’olandese, costretto ad annullare due break point già nel settimo game. Nel nono però cede la battuta sbagliando una comoda volée e Tsitsipas è poi bravo a chiudere 6-4. Il numero 11 del mondo è sempre in controllo del match: comanda tutti gli scambi prolungati e in battuta non offre mai una palla break. Nel terzo gioco del secondo set strappa di nuovo il servizio al rivale, ancora impreciso nel gioco a rete e in difficoltà dal punto di vista fisico. È il momento decisivo, perchè Tsitsipas continua a non offrire possibilità a Griekspoor di rientrare in partita e chiude 6-4.

    Auger-Aliassime batte Halys nella prima semifinale
    Il primo set, salvo un break e un immediato contro-break ottenuti entrambi a zero nel quarto e quinto game, ha un vero sussulto sul 5-4 per Halys con Auger-Aliassime in battuta: il francese riesce a conquistare tre set point. Il canadese li annulla rischiando a rete e con la potenza della sua prima. Viene richiamato agli straordinari anche sul 6-5, ma due dritti fuori misura lo condannano alla resa, con Halys stavolta bravo a sfruttare subito il set-point. Nel secondo set Auger Aliassime è più aggressivo con la risposta e, grazie a dei punti in difesa di alto livello, strappa la battuta nel quinto gioco. Riesce a mantenere il vantaggio e a chiudere 6-4 il parziale nonostante la tensione lo costringa a salvare due break-point. L’inerzia della partita si sposta così dalla sua parte: nel terzo set strappa la battuta a zero al rivale sul punteggio di 1-1, ha altre 3 palle break non sfruttate sul 3-1 e poi ne cancella due nel game successivo grazie alla prima di servizio. Chiude così 6-3 strappando un’ultima volta la battuta a un esausto Halys.

    TAG: LEGGI TUTTO

  • in

    28 febbraio 1983: Lendl diventa n.1 del mondo, prima di aver vinto uno Slam

    Ivan Lendl

    Sono passati ben 42 anni esatti da quando il ranking mondiale del tennis salutò un nuovo n.1: Ivan Lendl. Il campione di Ostrava riuscì a completare una lunga rincorsa partita nel 1982, quando vinse ben 15 tornei in stagione, ma nessuno Slam. E il diritto più potente dell’epoca fu costretto ad attendere ancora un anno bello lungo prima di coronare il suo sogno a Parigi 1984, rimontando in finale due set ad un John McEnroe quasi imbattibile nel suo anno d’oro e finalmente iscriversi al club dei campioni Major.
    A fine 1982 ormai era chiaro che Lendl fosse a un passo dallo scalzare i suoi due grandi rivali, McEnroe e Connors, avvicinati tantissimo a furia di ottimi risultati e una grande costanza di rendimento, frutto dei suoi allenamenti maniacali e un tennis molto potente da fondo campo. Ivan sconfisse i due americani uno dopo l’altro vincendo il Masters di fine anno, titolo più importante del suo straordinario 1982. Lendl iniziò la stagione 1983 al numero 3 al mondo, ma dopo poche settimane salì al primo posto dopo una corsa vincente a Detroit e la finale a Philadelphia. “Ero tra il secondo e il terzo posto da due, tre anni. Non era esattamente dove volevo essere”, affermò Lendl dopo aver coronato la sua rincorsa.
    McEnroe e Connors si erano divisi il primo posto in classifica dall’agosto 1981 fino al 27 febbraio 1983. Da lì in avanti ci furono cambi repentini al vertice, fino all’annata quasi intoccabile di McEnroe nel 1984, quando vinse 82 partite perdendone solo 3, e restando n.1 ATP per 53 settimane tra 1984-85. Con il calo di John e la definitiva consacrazione di Lendl dopo il successo a Roland Garros, il ceco regnò sul trono del tennis maschile per 157 settimane, esattamente dal 9 settembre 1985 (dopo il suo titolo a US Open) fino all’11 settembre 1988, quando uno straordinario Mats Wilander lo sconfisse clamorosamente nella finale di New York e lo scalzò anche dal vertice della classifica.
    Lendl ha trascorso 270 settimane da numero 1 in otto periodi. Le sue 270 settimane al vertice rimasero il record assoluto fino all’agosto del 1999, quando fu sorpassato da Pete Sampras (che finì la carriera con 286 settimane da leader). Il record di Pete fu superato da Roger Federer (310 settimane), poi a sua volta scavalcato da Novak Djokovic (428).
    Lendl quando divenne n.1 nel 1983 non era il tennista più amato, soverchiato dalla maggior personalità di Connors e fantasia di McEnroe, con ancora in quegli anni il “fantasma” di Borg che aleggiava nel ricordo degli appassionati, ma certamente il ceco era uno tra i giocatori più temuti e assai rispettato. Ivan era un prodotto totalmente nuovo per la disciplina: il suo avvento ha letteralmente alzato l’asticella della competizione nel gioco da fondo campo. È stato a suo modo un rivoluzionario, stabilendo nuovi standard per consistenza e pesantezza dei suoi colpi, una rottura rispetto ai canoni del tennis dell’epoca che vedevano una netta dicotomia tra gli attaccanti proiettati a rete e i difensori, ancorati dietro. Leggendario fu il suo diritto in top spin, esecuzione mai vista prima per potenza e continuità di rendimento, soluzione eccezionale sia nel chiudere il punto dalla riga di fondo che nel tirare dei passanti vincenti e sfidare (spesso punire) i tantissimi giocatori di volo dell’epoca.
    Lendl era in grado come nessun altro di spingere la palla con meccanica costanza per ore ed ore, forte di una condizione fisica portata a nuovi livelli applicando metodologie di allenamento scientifiche, quasi fanatiche vista l’attenzione maniacale ad ogni aspetto, dalla dieta al riposo passando anche per i capi di abbigliamento. Una vera leggenda del tennis.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

  • in

    Nadal apre un’accademia a Marbella

    I campi della nuova struttura a Marbella

    Rafael Nadal continua a investire nel mondo del tennis annunciando un nuovo Rafa Nadal Tennis Center. La nuova Academy sorge a Marbella all’interno del prestigioso Hotel Don Carlos, con sette campi in terra battuta, due campi da padel e programmi di allenamento altamente professionali pensati per giocatori di tutte le età e livelli. Questa espansione conferma la dedizione di Nadal nel promuovere il talento oltre la sua carriera agonistica, portando i suoi metodi di allenamento in una delle destinazioni tennistiche più ambite della Spagna, la costa del sol.
    Il Marbella Center seguirà totalmente la filosofia di allenamento della Rafa Nadal Academy di Maiorca, diventata un punto di riferimento a livello globale per i Pro attuali e tanti giovani che ambiscono a seguire le orme del gigante della terra battuta.
    La novità di Marbella diventa la sesta espansione dei Rafa Nadal Tennis Center in tutto il mondo, unendosi alle sedi già attive in Messico a Cancun, in Grecia a Sani, Hong Kong, Kuwait ed Egitto (al Cairo). Oltre alle accademie, ricordiamo che Nadal è diventato ambasciatore della federazione tennistica saudita, per promuovere lo sviluppo dello sport nel ricchissimo paese arabo, molto attratto dalle potenzialità del tennis.
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

  • in

    WTA 500 Merida e WTA 250 Austin: I risultati completi con il dettaglio dei Quarti di Finale (LIVE)

    Paula Badosa nella foto – Foto Getty Images

    🇺🇸

    WTA 250 Austin
    USA

    Cemento

    QUARTI DI FINALE

    ☀️ Sereno23°C/9°C

    Center Court – ore 19:00Ena Shibahara vs Ajla Tomljanovic Inizio 19:00Il match deve ancora iniziare
    (1) Jessica Pegula vs Anna Blinkova Il match deve ancora iniziare
    (5) McCartney Kessler vs Sorana Cirstea Non prima 01:00Il match deve ancora iniziare
    Greet Minnen vs Caroline Dolehide Il match deve ancora iniziare

    🇲🇽

    WTA 500 Merida
    Messico

    Cemento

    QUARTI DI FINALE

    ☀️ Sereno31°C/18°C

    Akron Stadium – ore 21:00Maya Joint vs Elina Avanesyan Inizio 21:00Il match deve ancora iniziare
    Emiliana Arango vs Rebecca Sramkova Il match deve ancora iniziare
    (1) Emma Navarro vs Zeynep Sonmez Non prima 01:00Il match deve ancora iniziare
    Daria Saville vs (2) Paula Badosa Il match deve ancora iniziare

    Court 1 – ore 23:00Sabrina Santamaria / Qianhui Tang vs (2) Alexandra Panova / (2) Ellen Perez Inizio 23:00Il match deve ancora iniziare
    (1) Anna Danilina / (1) Irina Khromacheva vs (3) Timea Babos / (3) Nicole Melichar-Martinez Il match deve ancora iniziare LEGGI TUTTO

  • in

    “Shapo”, un record personale significativo

    Denis Shapovalov (foto Getty Images)

    Mica facile trovare continuità di risultati quando il faro che guida il tuo talento è l’istinto, una visione del tutto personale e divergente del campo, delle traiettorie e dell’impatto con la palla che ti porta a vedere cose che la maggior parte dei rivali nemmeno immaginano, ma pure a commettere troppi errori e produrre prestazioni inconsistenti, senza un filo logico tatticamente accettabile. Denis Shapovalov è sempre stato tutto questo e molto di più, un coacervo inestricabile di giocate da highlight in mezzo ad un caos tanto colorito quanto difficile da imbrigliare in una condotta di gioco efficace e, alla lunga, vincente. Il canadese ha illuso moltissimi appassionati del tennis effervescente e creativo con le magie del suo braccio mancino, ricavando una manciata di grandi vittorie e troppe brutte sconfitte, ma forse qualcosa è cambiato. Ne avevamo parlato di recente dopo il suo bel successo a Dallas, primo ATP 500 in carriera, e torniamo a farlo con piacere perché il buon “Shapo” sta marciando molto bene anche ad Acapulco, con l’accesso alle semifinali del 500 messicano dopo aver superato nei quarti Marcos Giron, rimontando un set allo statunitense. Denis con le tre vittorie in riva al Pacifico (Basavareddy, Michelsen e Giron) porta a 8 la sua striscia di successi consecutivi, non gli era mai accaduto in carriera.
    È un piccolo primato personale molto, molto significativo poiché è la conferma che il suo tennis, anzi la sua mentalità e focus, forse sono davvero cambiate, portandolo ad un livello assai superiore di competitività e consistenza. In Messico Shapovalov ha continuato, addirittura con maggior vigore, quel che di buono si era visto a Dallas. Fisicamente sta benissimo, il problema al ginocchio che l’ha tormentato per mesi e portato ad un lungo stop sembra del tutto archiviato, e questo è decisivo visto quanto il suo tennis si nutre di energia, potenza e spinta che nasce proprio da una forza notevolissima nelle gambe. Quando Denis arriva sulla palla infatti riesce a scaricare grande forza grazie ad un’elasticità innata che lo porta ad essere esplosivo, sia quando è aderente al terreno che quando spicca il volo e colpisce in aria trovando un controllo della palla unico. A volte persino misterioso… pochi o nessuno riescono a tirare quelle bordate col rovescio ad un mano, in salto, senza mai scoordinarsi. Roba mai vista.
    Il servizio sta sostenendo molto bene la sua prestazione e questo è decisivo perché non solo gli porta diversi punti gratis, ma perché gli apre il campo all’affondo successivo e allo stesso tempo, forte di molti turni di battuta vinti in sicurezza, lo rende più libero di aggredire in risposta e procurarsi le chance per l’allungo.
    Ma il vero salto di qualità è nel focus, in quel briciolo di pazienza e lucidità in più che consente a Denis di non sparacchiare tutto a tutta, ma attendere la palla buona per sfoderare quella velocità di braccio spaziale che può diventare incontenibile. Il Denis prima maniera, beh, chiudeva gli occhi e via, voleva vincere le partite 48 punti a zero, o niente. Non funziona così… e l’ha imparato (finalmente!) dopo aver sbattuto il muso a terra tante, troppe volte. Mai castrare l’istinto di un purosangue, ma aver un minimo di raziocinio per non scappare dallo scambio immediatamente e combinare disastri era la condizione necessaria a diventare un tennista più consistente e vincente. Forse, piano piano, ci siamo arrivati e questa striscia di 8 vittorie di fila lo dimostra. Come sempre è necessario attendere altre verifiche, magari nei due Masters 1000 americani ormai alle porte, dove l’asticella salirà ancora. Sarà interessante anche vedere come andrà a finire in semifinale ad Acapulco contro Davidovich Fokina, un altro che ha discreta difficoltà nel contenere l’esuberanza in spinta e si perde spesso e volentieri quando la pressione sale. Shapovalov invece sembra aver trovato più equilibrio dentro, meno paura e più calma del gestire emozioni e situazioni di gioco sotto stress. I risultati parlano chiaro: “Shapo” c’è.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

  • in

    Mirra Andreeva: la nuova stella del tennis russo pronta a raccogliere l’eredità di Sharapova?

    Mirra Andreeva RUS, 29.04.2007 – Foto Getty Images

    Sono passati cinque anni da quando il tennis russo è rimasto orfano del suo simbolo con il ritiro della “zarina” Maria Sharapova. Ma la vincitrice di cinque tornei del Grande Slam sembra aver trovato finalmente un’erede: Mirra Andreeva. A soli 17 anni, nata anch’essa in Siberia nella regione di Krasnoyarsk, la giovane tennista ha appena incassato 600.000 dollari per il suo trionfo a Dubai. In appena due anni da professionista, ha già guadagnato più di 4 milioni di dollari. Essendo ancora minorenne, non può avere un conto bancario e suo padre gestisce la sua carriera.Come suggerisce il suo nome – che richiama uno dei tre doni portati dai Re Magi a Gesù Bambino, secondo la Bibbia – la siberiana è una benedizione, un prodigio destinato a inserirsi tra le migliori tenniste del mondo già in questa stagione, quando raggiungerà la maggiore età.
    Una maturità sportiva precoce, ma ancora una ragazzaAndreeva è maturata sportivamente molto rapidamente. A 16 anni aveva già raggiunto le semifinali del Roland Garros (2024), ma – come lei stessa ammette – rimane ancora una ragazzina.“Non so cosa fare con così tanti soldi… Chiedete a mio padre… Non posso avere un conto bancario perché non ho ancora 18 anni”, ha confessato con disarmante franchezza giovanile dopo la vittoria a Dubai, tra le risate dei presenti.Durante la finale, oltre ai suoi colpi, ciò che ha attirato l’attenzione delle telecamere è stato il quaderno che consultava tra un gioco e l’altro, come una studentessa che ripassa la lezione all’ultimo momento prima di un esame.“Tu puoi farcela! Andrà tutto bene! Io credo in te!”, recitavano le pagine del quaderno, che conteneva anche la tattica che la russa doveva seguire per sconfiggere la danese Clara Tauson: “Non prestare attenzione ai suoi, a volte, buoni colpi. Servi ovunque, ma più sul diritto”. Tutto era scritto a penna con la sua calligrafia. “Prontezza, Intelligenza e Aggressività” era la principale raccomandazione in russo per la sua prima grande finale. L’ha applicata alla perfezione e ha portato a casa il trofeo.
    Un successo straordinario a Dubai“È incredibile! Mi ero posta come obiettivo di entrare tra le prime dieci in questa stagione. Siamo ancora a febbraio e l’ho già raggiunto”, ha confessato in conferenza stampa.La minore età le ha anche impedito di celebrare la vittoria come aveva sognato, con lo champagne. “Peccato che abbia ancora 17 anni”, ha detto. Ha dovuto accontentarsi di una Coca-Cola senza zucchero.Andreeva aveva già dato prova del suo talento nel 2024, ma la sua vittoria a Dubai è la sua conferma definitiva. La russa ha battuto, nella scorsa settimana, tre campionesse del Grande Slam: Iga Swiatek, Marketa Vondrousova ed Elena Rybakina. In questo modo, è diventata la tennista più giovane a sconfiggere tre campionesse in un solo torneo dal 2004 e anche la più giovane a vincere un evento WTA 1000.“Non credo più che sia una promessa. Considero che sia al vertice del nostro gioco”, ha dichiarato Tauson.
    Mirra è una dichiarata ammiratrice di LeBron James, non solo per i suoi successi sportivi e la sua nota longevità, ma per la sua mentalità incrollabile.“Ho ascoltato molte interviste di LeBron dove dice che è molto facile giocare bene quando tutto va bene, ma ciò che ti rende un campione è dare tutto quando non ti senti bene, quindi è quello che cerco di fare”, ha commentato.Si è ispirata al cestista per superare i momenti difficili, che è quando le grandi stelle dimostrano la loro grandezza e non quando tutto va secondo i piani. Per un’adolescente, tenere i piedi per terra e non crollare al primo rovescio è fondamentale.“Oggi ho sbagliato cose che normalmente non sbaglio, ma mi sono detta che non potevo lasciarmi uccidere dalla negatività”, ha sottolineato.In un’altra dimostrazione che Mirra non è una so-tutto-io, prima della partita ha cercato ispirazione nella storica finale che nel 2017 hanno disputato Roger Federer e Rafa Nadal in Australia, con vittoria per il genio svizzero.“Ho pensato: mio Dio, come può giocare così bene? È qualcosa di straordinario”, ha detto. E proprio il cammino degli dei è quello che la russa dovrà percorrere se vuole essere la nuova zarina del tennis.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

  • in

    Aumentano i costi, ma l’ITF W35 resta a Solarino

    Renato Morabito direttore del Torneo

    Aumentano i costi, ma l’ITF W35 resterà a Solarino. Lo ha deciso il tournament director, Renato Morabito, che a 3 mesi dall’ultima edizione dei tornei, ha dovuto far fronte ad un aumento dei costi quantificato in circa 8 mila euro a settimana. Un aggravio che non fermerà la tappa ITF solarinese, nonostante, inoltre, la perdita del patrocinio da parte del Comune causata dalle ultime vicende amministrative.A pesare sulla sostenibilità del torneo è la recente decisione dell’ITF di aumentare il montepremi settimanale, il compenso degli ufficiali di gara e revocare la copertura streaming dei tornei W35 femminili.
    L’assenza dello streaming non riguarda solo il torneo di Solarino, ma impatta l’intero circuito femminile di questa fascia di montepremi, privando le tenniste di un’importante vetrina. Una scelta che, oltre a ridurre l’esposizione mediatica del torneo, rischia di penalizzare la crescita dell’intero movimento tennistico femminile.
    “I tornei maschili con lo stesso montepremi – ha sottolineato il direttore del torneo, Renato Morabito – continuano ad avere la diretta streaming, mentre per il circuito femminile la situazione è cambiata radicalmente. È difficile comprenderne le ragioni. Questa decisione non solo penalizza gli organizzatori, ma riduce anche l’accessibilità per gli appassionati di tennis e, soprattutto, priva le giocatrici di una visibilità che, a parità di montepremi, resta invece garantita ai loro colleghi uomini”.
    Con queste premesse si svolgerà sabato 1 marzo, alle ore 11, alla sala riunioni dello Zaiera Resort, la conferenza stampa di presentazione della 12^ edizione dell’ITF World Tennis Tour di Solarino. Prenderanno parte all’appuntamento il direttore del torneo Renato Morabito e la consigliere regionale Fitp Vincenza Ciraolo. LEGGI TUTTO

  • in

    l’MGM Rewards Slam, il torneo esibizione che vedrà protagonisti alcuni dei più grandi nomi del tennis mondiale, trasmesso in diretta su DAZN, anche gratuitamente, da sabato 1° marzo

    Un evento imperdibile è pronto a infiammare Las Vegas: l’MGM Rewards Slam, il torneo esibizione che vedrà protagonisti alcuni dei più grandi nomi del tennis mondiale, trasmesso in diretta su DAZN, anche gratuitamente, da sabato 1° marzo.
    Una manifestazione unica nata per celebrare l’eccellenza del tennis, con partite che promettono di regalare momenti indimenticabili. L’appuntamento prenderà il via sabato alle 16:30, con la numero 1 del mondo Aryna Sabalenka, che affronterà Naomi Osaka, vincitrice di 4 titoli del Grande Slam. A seguire, il pubblico assisterà a una serie di avvincenti doppi misti, con un atteso ritorno sulle scene: il leggendario Andre Agassi, membro della International Tennis Hall of Fame e uno dei tennisti più famosi e amati di tutti i tempi, scenderà di nuovo in campo per affrontare l’ex rivale Mardy Fish, ex capitano della squadra statunitense di Coppa Davis.
    «L’ingresso di DAZN come partner per la trasmissione del “MGM Rewards Slam Presented by Stella Artois” e la partecipazione di Andre daranno un ulteriore valore all’evento» ha dichiarato Lance Evans, Senior Vice President of Sports and Sponsorships di MGM Resorts International. “Abbiamo già collaborato con DAZN in occasione di diversi eventi sportivi e siamo certi che la sua audience globale contribuirà a rendere questo appuntamento ancora più coinvolgente per i fan del tennis. Andre porterà in campo un’energia unica, sostenuto dal pubblico di Las Vegas».
    L’arrivo di questo torneo su DAZN – insieme al recente ingresso dei tornei internazionali dell’ATP Challenger Tour – arricchisce ulteriormente l’offerta multisport della piattaforma, già punto di riferimento per gli appassionati di calcio, basket, volley e molto altro. In particolare, per gli amanti del tennis, grazie alla partnership con Eurosport, DAZN ospita anche le emozioni dei tornei del Grande Slam: dopo l’Australian Open andato in scena lo scorso gennaio, a fine maggio sarà la volta del Roland Garros. LEGGI TUTTO