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    ATP Stoccolma e WTA Osaka, le partite di oggi: programma e orari

    Non solo Six Kings Slam. Il circuito prosegue anche con le sue attività ufficiali in giro per il mondo. Italia sempre protagonista: a Stoccolma tornano in campo Matteo Berrettini e Lorenzo Sonego. Il romano, dopo aver fatto suo il derby con Darderi, affronta lo svizzero Dominic Stricker, in gara con il ranking protetto dopo essere scivolato fuori dalla Top-300. Impegno decisamente più complicato per Lorenzo Sonego, che sfida il n°8 del mondo Casper Ruud: il norvegese, però, è in un’importante crisi di risultati. Si gioca anche a Osaka, in Giappone, con Cocciaretto-Ito e Bronzetti-Lamens in campo per il 2° turno. 

    Tutti gli incontri con Sky Sport Plus ed Extra Match
    Per i clienti Sky è disponibile Sky Sport Plus, dove seguire lo spettacolo delle grandi sfide maschili e femminili in modo più ricco, coinvolgente e semplice. Basta andare sul canale Sky Sport Tennis al 203 e, con il tasto verde del telecomando di Sky Q via satellite o il tasto interattività di Sky Glass, se connessi alla rete internet, accedere alle immagini in diretta dai campi di gioco dei tornei acquisiti da Sky, curate e realizzate da ATP e WTA e in più, nella sezione Classifiche, visualizzare in tempo reale il ranking di singolare ATP e WTA. Per i clienti NOW è disponibile Extra Match, il servizio che mette a disposizione canali aggiuntivi per accedere alle immagini in diretta dai campi di gioco, curate e realizzate da ATP e WTA. LEGGI TUTTO

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    Holger Rune si confessa: “Non ero pronto per essere numero 4 del mondo”

    Holger Rune – Foto Getty Images

    Alla vigilia dell’prestigioso torneo di esibizione ‘Six Kings Slam’ in Arabia Saudita, Holger Rune ha rilasciato alcune dichiarazioni sorprendentemente sincere sulla sua carriera e sul suo percorso di crescita nel tennis professionistico.Il giovane danese, che si troverà a competere con stelle del calibro di Jannik Sinner, Carlos Alcaraz, Novak Djokovic, Rafael Nadal e Daniil Medvedev, ha ammesso che quando raggiunse la quarta posizione nel ranking mondiale nel 2023, non era realmente preparato per quel livello.
    “Onestamente, meritavo di essere tra i primi 7 o 8 per i miei risultati tra la fine del 2022 e l’inizio del 2023,” ha confessato Rune. “Ma raggiungere il quarto posto non fu frutto del mio lavoro, fu un regalo dovuto ai risultati degli altri giocatori che non difesero i loro punti dell’anno precedente. In quel momento non ero pronto, il mio gioco non era da top 4, e nemmeno la mia mentalità.”
    Rune ha anche parlato del suo controverso cambio di allenatori, che ha visto susseguirsi figure come Patrick Mouratoglou, Boris Becker e Severin Luthi. Contrariamente alle critiche ricevute, il danese vede questo periodo come un’opportunità di apprendimento: “Ho imparato molto da tutti gli allenatori. Dopo aver lavorato con lo stesso allenatore per 15 anni, credo fosse importante per me provare qualcosa di diverso e ispirarmi ad altri per poi capire cosa fosse meglio per il mio gioco e la mia carriera.”

    Ora, Rune si appresta a lavorare nuovamente con il suo allenatore d’infanzia, Lars Christensen, sentendosi più maturo e consapevole: “Ora mi sento molto più esperto e questa parte è importante perché devi adattarti nel modo giusto per mantenerti a quel livello. Alcune persone lo fanno più velocemente di altre, io ora mi sento a mio agio in tutti gli aspetti del gioco.”
    Il danese ha anche espresso il suo apprezzamento per la rivalità con i suoi coetanei, in particolare Jannik Sinner: “Mi piace giocare contro Sinner, sono sempre partite di alto livello. È molto professionale in tutto ciò che fa. Ovviamente mi piace di più quando vinco, come a Monaco l’anno scorso. Partite come quella possono andare in entrambe le direzioni ed è sempre piacevole giocarle.”
    Queste dichiarazioni mostrano un Rune più maturo e autocritico, consapevole del percorso necessario per consolidarsi ai vertici del tennis mondiale. Il ‘Six Kings Slam’ sarà un’occasione importante per misurare i progressi del giovane danese contro i migliori giocatori del circuito.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Italiani in campo all’Itf del Forte Village

    Camilla Gennaro nella foto – Foto Antonio Burruni

    Sono cinque gli italiani che accedono al secondo turno del tabellone maschile del quinto dei sei tornei Itf Combined organizzati sui campi del Forte Village di Santa Margherita di Pula dalla Forte Village Sports Academy con il supporto dell’Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio della Regione Sardegna (300.000 euro di montepremi complessivo).
    Avanzano Gabriele Pennaforti (che elimina 6-7, 6-3, 6-1 il francese Arthur Gea, numero 6 del torneo), Marcello Serafini (7-5, 5-7, 6-1 su Fabrizio Andaloro), Tommaso Compagnucci (doppio 7-5 sul qualificato cileno Benjamin Torrealba), la wild card Iannis Miletich (3-6, 6-4, 6-0 su Gabriele Piraino) e Mariano Tammaro (2-6, 6-0, 6-2 su Luciano Carraro nel derby tricolore tra qualificati).Sconfitte per Federico Iannaccone (6-2, 6-3 dall’austriaco Lukas Neumayer, testa di serie numero 3), per il lucky loser Jacopo Bilardo (6-1, 6-2 dal bulgaro Yanaki Milev), per la wild card Massimo Giunta (4-6, 6-2, 6-2 dal qualificato uruguagio Joaquin Cardozo) e per i qualificati Giovanni Calvano (6-2, 6-0 dallo spagnolo Daniel Rincon, numero 1 del seeding) e Andrea Gola (6-0, 6-3 dallo spagnolo Pol Martin Tiffon, testa di serie numero 4). .Poker italiano nelle qualificazioni femminili. Volano nel main draw Noemi Basiletti (6-2, 7-5 sull’elvetica Fiona Ganz), Federica Urgesi (7-5, 6-3 su Jaeda Daniel), Jessica Ruggeri e Camilla Gennaro (vincenti nei derby tricolori, rispettivamente 7-5, 6-1 su Vittoria Paganetti, e doppio 6-3 su Greta Rizzetto).
    Sconfitta nel turno decisivo Angelica Raggi (6-3, 6-0 dall’austriaca Julia Grabher).Nel tabellone principale, ci sarà un derby italiano negli ottavi di finale: quello tra Diletta Cherubini (che ha sorpreso 6-2, 6-1 la bulgara Gergana Topalova, numero 6 del seeding) e Jessica Pieri (6-2, 6-3 sulla wild card Alessandra Mazzola).Ko all”esordio la wild card Camilla Zanolini (7-6, 6-3 dall’australiana Tina Smith, testa di serie numero 5). LEGGI TUTTO

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    Da Olbia: Sorride Bellucci. Sfortuna nera per Luca Nardi

    Luca Nardi – Foto Yuri Serafini

    Con Mattia Bellucci sale a cinque il numero di italiani al secondo turno dell’Olbia Challenger. Esordio sicuro quello del numero due del seeding, che ha avuto il pieno controllo delle operazioni nella sfida vinta 6-3 6-4 contro Maxime Janvier. Apprezza il pubblico della Cloto Arena, che già l’anno scorso aveva preso in simpatia il tennista lombardo. Nella serata del Tennis Club Terranova, teatro del torneo ATP Challenger 125 organizzato da MEF Tennis Events, è invece arrivato il ritiro di Luca Nardi. Il pesarese, numero 1 del seeding, si è infortunato dopo quattro giochi nel match contro Javier Barranco Cosano. Il classe 2003 ha provato a onorare l’incontro lottando nonostante il dolore alla caviglia, ma in svantaggio 7-5 4-1 ha alzato bandiera bianca.
    Bellucci torna a Olbia con il sorriso – “Mi rendo conto di essere migliorato. Adesso vinco partite che un anno fa forse avrei finito con i crampi. Il dritto mi sta dando una grande mano e sono contento di come sto gestendo allenamenti e partite. Le sensazioni della vigilia non erano le migliori, ma ne sono venuto a capo con una grande intensità”. In queste parole tutta la soddisfazione di Mattia Bellucci, vittorioso su Maxime Janvier nell’esordio all’Olbia Challenger. Il successo per 6-3 6-4 è arrivato senza patemi e lancia l’azzurro al secondo turno contro il qualificato Hynek Barton. Questa settimana numero 106 del mondo, Bellucci già da un po’ flirta con l’ingresso in Top 100: “Sto vivendo con abbastanza serenità questo momento. Parlando in Cina con il mio coach mi sono reso conto di aver fatto un salto di qualità in allenamento e nella vita di tutti i giorni. Questo si è tradotto in partita. Ora sono un po’ di mesi che ballo tra il numero 101 e il 110 e ogni volta penso che sia il momento. Alla fine però l’obiettivo primario è entrarci per fine stagione, così da garantirmi il main draw all’Australian Open”. Alla vigilia dell’Olbia Challenger, Bellucci è stato anche protagonista di una lezione di barca a vela: “È stato fighissimo. Sono contento perché adesso riesco a godermi di più i posti dove vado. La Sardegna è famosa e ogni anno mi riprometto di farci una settimana di vacanza. Spero di riuscirci, ma intanto penso al torneo”. LEGGI TUTTO

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    Da Olbia: Il resoconto di giornata con il programma di domani. Cinà lotta ma perde 7-5 al terzo set. Binaghi “Davis e rinnovo Finals fino al 2030? Mi aspetto due vittorie”

    Federico Cinà – Foto Yuri Serafini

    L’inizio di giornata non ha deluso le grandi aspettative del pubblico olbiese. Al Tennis Club Terranova proseguono le sfide di primo turno, con un programma ricchissimo che segna l’esordio degli attesi big. Buona la prima per Andrea Vavassori, che ha superato l’ottava testa di serie Jan Choinski per 6-4 6-0. Avanti anche Matteo Gigante con un netto 6-2 6-2 a Rudolf Molleker e Stefano Travaglia, vittorioso nel derby con Jacopo Berrettini con lo score di 7-5 6-0. Il match di giornata, in attesa degli esordi di Bellucci e Nardi, è stato invece quello tra Remy Bertola e Federico Cinà. Il diciassettenne si è arreso all’elvetico al termine di uno splendido match che ha evidenziato ulteriormente il suo potenziale (6-4 6-7 7-5). Sugli spalti anche il presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel, Angelo Binaghi, che ha assistito ai match al fianco del sindaco di Olbia, Settimo Nizzi e del presidente del TC Terranova Giuseppe Bianco.
    Binaghi elogia MEF e il TC Terranova: “Si può creare una grande tradizione” – Il successo in campo dell’Olbia Challenger, è rimarcato dalle parole del presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel, Angelo Binaghi: “Sui Challenger abbiamo costruito il successo del nostro tennis. Da tornei come questi sono passati i migliori. La Sardegna è sempre stata vicina al tennis e il TC Terranova può creare una tradizione di lungo periodo con questo evento. I giocatori si trovano bene. Non dobbiamo farci inebriare dai risultati di Jannik, bisogna programmare già il futuro e per questo rassegne come questa sono importanti”. Il 2024 è certamente l’anno del tennis italiano, e l’obiettivo è chiudere forte la stagione: dalle ATP Finals alla Coppa Davis: “Cosa mi aspetto da Malaga? Una vittoria. So che è difficilissimo, anche perché la formula non aiuta le squadre più forti come noi. Giocare al meglio dei 3 rende i risultati molto più incerti. Però siamo i detentori, abbiamo il più forte al mondo e una grande squadra – rimarca Binaghi, per poi agganciarsi al futuro delle Finals di Torino -. Vinceremo anche sul rinnovo. Partire con il prolungamento fino al 2027? Io voglio il rinnovo completo dell’ATP fino al 2030 e sono fiducioso”.
    Cinà a un passo dalla prima vittoria Challenger – Dopo 2 ore e 52 minuti di grande spettacolo, sulla Cloto Arena si è arreso sul più bello Federico Cinà. Al settimo main draw Challenger della carriera, il classe 2007 azzurro deve rimandare l’appuntamento con il primo successo. Alla fine nei momenti cruciali fa la differenza lo svizzero Remy Bertola, che si porta a casa il match con lo score di 6-4 6-7(3) 7-5, bravo ad avere recuperato un break di svantaggio in ogni parziale. Il tennis di Cinà ha impressionato per l’aggressività, specialmente in risposta dove riesce a impattare avvicinandosi alla riga. Di contro ancora qualche errore e una gestione perfettibile dei momenti cruciali, ma a 17 anni il tempo è decisamente dalla parte del palermitano.
    Risultati martedì 15 ottobre1° turnoEmilio Nava b. Oleksii Krutykh (Q) 5-7 6-3 7-5Laurent Lokoli (Q) b. Steven Diez (Q) 4-6 6-3 6-0Matteo Gigante (7) b. Rudolf Molleker 6-2 6-2Stefano Travaglia b. Jacopo Berrettini (Alt) 7-5 6-0Daniel Merida (Q) b. Enrico Dalla Valle 6-4 6-3Andrea Vavassori b. Jan Choinski (8) 6-4 6-0Samuel Vincent Ruggeri b. Benoit Paire 6-3 6-2Constant Lestienne (6) b. Sergey Fomin 6-0 6-3Remy Bertola b. Federico Cinà (WC) 6-4 6-7 7-5Hynek Barton (Q) b. Denis Novak (Alt) 6-1 3-6 7-5

    Il programma di domaniCloto Arena – ore 10:30Daniel Merida vs Andrea Vavassori Martin Landaluce vs Stefano Travaglia Dalibor Svrcina vs Duje Ajdukovic (Non prima 15:30)Marco Trungelliti vs Samuel Vincent Ruggeri (Non prima 17:30)
    Campo 1 – ore 10:30Sergio Martos Gornes / Szymon Walkow vs Sergey Fomin / Federico Salomone Oleksii Krutykh / Vitaliy Sachko vs Matteo Gigante / Giorgio Ricca Andrea Vavassori / Matteo Vavassori vs Vladyslav Orlov / Augusto Virgili
    Campo 2 – ore 10:30Vasil Kirkov / Emilio Nava vs Carlos Sanchez Jover / Carlos Taberner Javier Barranco Cosano / Bruno Pujol Navarro vs Milos Karol / Ivan Liutarevich (Non prima 12:00)David Stevenson / Marcus Willis vs Andrea Picchione / Stefano Travaglia LEGGI TUTTO

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    La favola di Jacob Fearnley: +1795 nel ranking dallo scorso settembre, è in top100

    Jacob Fearnley

    Partire un po’ più tardi, concentrandosi sullo studio, può essere una via altrettanto interessante per crescere come persona e anche come tennista, seguendo una strada un po’ diversa ma non per questo meno interessante. Tutto questo si addice allo scozzese Jacob Fearnley, autore di una scalata incredibile in classifica nell’ultimo anno. Il 23enne di Edimburgo lo scorso settembre era praticamente senza classifica ATP, una manciata di punti alla posizione n.1.893. Da lì in avanti, la sua scalata è stata inarrestabile, tanto da portarlo a fine settembre nella top100 ATP (n.98 come best ranking, questa settimana un posto indietro) e vincere il suo secondo match sul tour maggiore a Stoccolma, dove ha battuto Moutet per 6-2 7-6(5), regalandosi un bel secondo turno nell’evento svedese contro Griekspoor. Fearnley ha attiva un striscia di 13 vittorie consecutive: ha vinto infatti gli ultimi due Challenger disputati, quello di Rennes, dove ha sconfitto tra gli altri Mannarino, e poi quello di Orleans (dove ha lasciato un solo game a Gigante nei quarti di finale).
    Alla scorsa edizione di Wimbledon (entrato con una wild card) aveva vinto il primo match ufficiale nel tour maggiore, battendo lo spagnolo Moro Canas, prima di arrendersi a Djokovic, al quale tuttavia ha strappato un set. Era piaciuta l’attitudine positiva e velocità in campo dello scozzese, forte di una crescita impetuosa che l’aveva portato ad iniziare il 2024 già come n.646 e quindi scalare quindi oltre 500 posizioni nell’anno. Jacob tuttavia non è spuntato letteralmente “dal nulla”. Infatti ha studiato alla Texas Christian University, dove grazie ai suoi risultati è diventato per 4 volte All-American, nonostante vari infortuni subiti (tra gli altri vari strappi muscolari, una frattura da stress alle costole e pure lesione alla parte inferiore della schiena per una sofferenza ad un nervo). Lo scozzese ha tirato fuori la dura scorza da “Highlander” e ha superato ogni ostacolo, giocando con regolarità gli ultimi 12 mesi che l’hanno portato sino ai migliori cento al mondo, praticamente partendo da zero a livello di tornei Pro.
    Nel 2024 ha vinto 4 Challenger, 1 Futures oltre ad altri buoni risultati, che l’hanno portato anche all’attenzione dei media britannici, orfani di Andy Murray ma rinfrancati dalla ascesa di Draper. Murray, suo conterraneo, è ovviamente il suo idolo: “Andy è unico, non ci sarà mai un altro Murray. È un modello per tutti noi, incluso me ovviamente. Avere un giocatore come lui a cui ispirarsi da piccolo è stato molto prezioso. Sentire in lui quel legame scozzese lo rende ancora più speciale. Il tennis scozzese è fantastico. Hanno scelto nuovi allenatori che stanno davvero cercando di dare una spinta verso il tennis di alto livello, facendo crescere nuovi giocatori buoni per tutte le superfici. Il clima in Scozia è piuttosto rigido, per questo è necessario investire su più campi indoor se vogliamo produrre giocatori” conclude Jacob in una dichiarazione alla BBC.D
    Decisiva alla rapida ascesa di Fearnley l’aver potuto sfruttare la spinta dell’”accelerazione” dell’ATP. Il programma, in collaborazione tra l’ATP e l’Intercollegiate Tennis Association (ITA), offre ai giocatori classificati tra i primi 20 nella classifica finale singolare ITA e a coloro che hanno raggiunto i quarti di finale o meglio al campionato di tennis NCAA Division I, posti Accelerator negli eventi Challenger 50 e 75. Un sistema che diventa un vero “boost” per entrare rapidamente in tornei di maggior livello e far valere il proprio talento, Proprio come ha fatto lo scozzese. “Poter usufruire di questa opportunità, subito dopo aver lasciato il college, è davvero splendido” dichiara Jacob. “Ci sono così tanti incentivi e la differenza è enorme. Puoi entrare nel tabellone principale di grandi tornei, hai incentivi finanziari, tutto è più grande. Fissare obiettivi visto il supporto poteva essere una trappola perché, se non ce l’avessi fatta, avrei potuto percepire quest’anno come un fallimento quando in realtà è stato l’esatto contrario”.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Rune cambia ancora coach: torna Christensen. La turbolenta storia del danese con gli allenatori

    Holger Rune (foto Getty Images)

    Il tennis è uno sport complesso. Per eccellere è necessario riuscire a portare in campo una prestazione importante dal punto di vista tecnico, fisico, tattico e mentale. Solo con una certa continuità di lavoro è possibile raggiungere e mantenere un alto livello di gioco e appartenere all’élite della disciplina. Questo è il mantra dei più importanti allenatori al mondo, quelli che hanno portato giovani talenti a vincere i maggiori tornei. Un concetto che non sembra appartenere ad Holger Rune, da due anni protagonista di un tourbillon vorticoso di coach al suo angolo, un andirivieni che non sembra aver fine. Dopo la trasferta asiatica, nella quale è stato seguito da Benjamin Ebrahimzadeh con risultati altalenanti (semifinale a Tokyo), il giovane danese ha deciso di affidarsi nuovamente a Lars Christensen, colui che l’ha portato dall’infanzia al tennis Pro.
    Parlando al secondo canale tv danese, così Rune si è espresso: “Sono felice di lavorare di nuovo con Lars. Ci conosciamo da molti anni e abbiamo sviluppato insieme il nostro linguaggio tennistico. Durante il mese scorso, mi sono allenato un paio di volte con Lars quando ero in Danimarca e, tra le altre cose, ha avuto un effetto davvero positivo sul mio servizio”.
    Lars, ufficialmente allenatore della Tauson in questa stagione, si è detto felice di tornare a lavorare con Holger. “Lo conosco da quando era un ragazzino con grandi sogni. Non vedo l’ora di lavorare di nuovo con lui e di impegnarmi duramente per raggiungere gli obiettivi ambiziosi che entrambi abbiamo per la sua carriera. Tutti conoscono l’enorme potenziale di Holger. La sua dedizione e passione sono qualcosa di assolutamente unico, è un privilegio tornare a lavorare con lui come suo allenatore”.
    Davvero incredibile la storia negli ultimi due anni di Rune con i suoi continui cambi di rotta tecnica. La ripercorriamo insieme.
    – Alla fine dell’estate 2022, Patrick Mouratoglou assume il ruolo di allenatore del Rune. È una scelta che porta successi immediati. Il carisma del coach francese ha l’effetto di una fionda sul tennis del teenager danese, che chiude l’anno con quattro finali e due titoli, culminati con la vittoria nel torneo Masters 1000 di Parigi, nel quale segna un record la per aver sconfitto uno dopo l’altro 5 top 10 (Hurkacz, Rublev, Alcaraz, Auger-Aliassime, Djokovic in finale). Sembra destinato a prendersi tutto, potente, aggressivo, con ampi margini di miglioramento. Invece, le cose andranno in modo diverso…
    – Nella prima parte del 2023 decide di alternare Christensen e Mouratoglou, per esempio a Wimbledon è con il suo storico coach, Mouratoglou lo segue agli US Open.
    – A fine agosto 2023, Rune esce mestamente da US Open e decide di interrompere la collaborazione con Mouratoglou. “Il francese non si dedica abbastanza al lavoro con me”, questa la spiegazione di Rune.
    – Settembre 2023 Holger afferma che Lars Christensen sarà ancora una volta il suo unico allenatore. Per poco..
    – Ottobre 2023, ecco la grande novità: Boris Becker. La leggenda tedesca entra a far parte della squadra, ancora con Christensen.
    – Novembre 2023, forse per divergenze con Becker o per aver un unico punto di riferimento, Christensen esce di scena.
    – Dicembre 2023, altra novità: a sorpresa lo staff del danese annuncia che l’ex allenatore di Roger Federer Severin Luthi entra nel team, come nuovo uomo a fianco di Becker.
    – Luthi dirige il lavoro come allenatore capo agli Australian Open nel gennaio 2024, ma alla fine del torneo la collaborazione si interrompe, dopo appena un mese.
    – La turbolenza continua: una settimana dopo, il 6 febbraio, anche Becker lascia il ruolo di allenatore di Rune con effetto immediato.
    – 21 febbraio 2024: Mouratoglou viene annunciato nuovamente come allenatore del Rune. Nello stesso comunicato si precisa che anche Kenneth Carlsen fa parte della squadra, con Mouratoglou al vertice della gerarchia.
    – Mouratoglou segue Holger per tutta la primavera, ma in estate è più spesso Carlsen nel box di Rune. Si avverte di nuovo tempesta, infatti…
    – Il 29 luglio Rune annuncia di aver posto fine alla collaborazione con Mouratoglou di comune accordo, e che d’ora in poi sarà Kenneth Carlsen ad accompagnarlo in tutti gli allenamenti e nei tornei.
    – Passano due mesi, e precisamente il 20 settembre Rune annuncia che Benjamin Ebrahimzadeh si unirà come allenatore ai prossimi tornei in Asia.
    – Solo poche settimane di lavoro con il coach tedesco: il 14 ottobre Rune dichiara alla tv nazionale che lavorerà di nuovo con Lars Christensen e che Kenneth Carlsen fa ancora parte della squadra.
    Tutte queste mossa all’ombra dell’onnipresente mamma Aneke, che ufficialmente si è fatta da parte da qualche mese per lasciare totale spazio di manovra agli allenatori, ma che presenzia ogni match ufficiale del figlio in tribuna, con sguardo assai vigile. Quale sarà la prossima mossa di Holger?
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO