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    Sinner batte Tsitsipas 6-3, 7-6 nell’Opening Week degli Australian Open

    Jannik Sinner vince la seconda partita di questo 2025 battendo nella Opening Week degli Australian Open il greco Stefanos Tsitsipas, che si arrende 6-3, 7-6. Un altro buon test per il n°1 del mondo in vista del debutto di lunedì contro Jarry. Il torneo in diretta su Eurosport, canali 210 e 211 del telecomando Sky e in streaming su NOW
    AUS OPEN, DOVE VEDERE SU SKY

    E due. Jannik Sinner vince anche la seconda esibizione della Opening Week in vista degli Australian Open. Dopo Alexei Popyrin, il n°1 del mondo batte anche Stefanos Tsitsipas, n°11 del mondo: 6-3, 7-5 i parziali per il campione in carica, che si prepara dunque nel miglior modo possibile in vista del debutto al primo Slam dell’anno, previsto per lunedì 13 gennaio contro Nicolas Jarry. Otto ace, una resa ottima del servizio e una buona condizione fisica, in un match giocato indoor alla Rod Laver Arena. Ancora 48 ore e poi si comincerà a fare sul serio: obiettivo uno storico bis.  LEGGI TUTTO

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    Sinner agli Australian Open 2025: lunedì 13 l’esordio contro Jarry

    Lunedì 13 gennaio: è questo il giorno del debutto di Jannik Sinner agli Australian Open 2025. Lo hanno comunicato gli organizzatori del primo Slam stagionale, al via domenica. Il campione in carica esordirà sulla Rod Laver Arena contro il cileno Nicolas Jarry, con orario ancora da definire. Sinner è nella parte alta del tabellone e nello stesso giorno sono previsti anche i debutti di Nardi (contro Diallo), Musetti e Arnaldi, che si affronteranno in un derby. Tra le donne lunedì 13 sarà il giorno di Swiatek e di Bronzetti. Questo significa che martedì sarà a volta di Berrettini, Alcaraz, Djokovic e Paolini.  LEGGI TUTTO

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    Bolelli/Vavassori in finale al torneo Atp di Adelaide: è la prima azzurra del 2025

    Se il buongiorno si vede da mattino, Simone Bolelli e Andrea Vavassori possono pregustare un 2025 da incorniciare. La coppia azzurra, al debutto stagionale, è infatti in finale nel torneo di doppio dell’Atp 250 di Adelaide, ultima prova prima degli Australian Open. I campioni di Davis, terzi favoriti del seeding, hanno superato in rimonta la rete la coppia formata dal salvadoregno Marecelo Arevalo e dal croato Mate Pavic, n.1 del ranking di specialità. 4-6, 7-6, 10-8 i parziali dopo quasi un’ora e 45′ partita per Simone e Andrea, che centrano così l’ottava finale insieme. Sabato Bolelli e Vavassori si giocheranno il quarto trofeo in coppia contro i tedeschi Kevin Krawietz e Tim Puez, seconde teste di serie e vincitori delle ultime Finals di Torino.  LEGGI TUTTO

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    Australian Open: il programma completo di Domenica 12 Gennaio 2025. In campo due azzurri. Gioca anche Aryna Sabalenka

    Luciano Darderi ITA, 2002.02.14 – Foto Patrick Boren

    Rod Laver Arena – Ora italiana: 01:30 (locale: 11:30)(Q) A. Todoni vs (5) Q. Zheng (6) C. Ruud vs J. Munar (Ora italiana: 03:00 (locale: 13:00))
    Rod Laver Arena – Ora italiana: 09:00 (locale: 19:00)(1) A. Sabalenka vs S. Stephens (WC) L. Pouille vs (2) A. Zverev
    Margaret Court Arena – Ora italiana: 01:30 (locale: 11:30)O. Virtanen vs (20) A. Fils D. Parry vs (18) D. Vekic
    Margaret Court Arena – Ora italiana: 09:00 (locale: 19:00)(24) J. Lehecka vs (WC) L. Tu A. Blinkova vs (WC) D. Saville
    John Cain Arena – Ora italiana: 01:00 (locale: 11:00)M. Bouzkova vs (14) M. Andreeva K. Nishikori vs (Q) T. Monteiro
    John Cain Arena – Ora italiana: 07:00 (locale: 17:00)(11) P. Badosa vs X. Wang (14) U. Humbert vs (Q) M. Gigante
    Kia Arena – Ora italiana: 01:00 (locale: 11:00)Y. Starodubtseva vs (30) L. Fernandez (Q) G. Onclin vs R. Opelka D. Dzumhur vs A. Vukic (Ora italiana: 05:30 (locale: 15:30))(Q) N. Hibino vs (17) M. Kostyuk
    1573 Arena – Ora italiana: 01:00 (locale: 11:00)B. Pera vs T. Maria C. Tauson vs (29) L. Noskova S. Nagal vs (26) T. Machac
    Court 3 – Ora italiana: 01:00 (locale: 11:00)H. Gaston vs (WC) O. Jasika A. Walton vs Q. Halys C. Bucsa vs (WC) C. Paquet (27) A. Pavlyuchenkova vs Y. Yuan (Ora italiana: 07:00 (locale: 17:00))
    Court 5 – Ora italiana: 04:00 (locale: 14:00)S. Kartal vs J. Bouzas Maneiro Y. Nishioka vs (Q) A. Dougaz
    Court 6 – Ora italiana: 01:00 (locale: 11:00)(Q) V. Erjavec vs S. Lamens (Q) H. Habib vs Y. Bu J. Shang vs A. Davidovich Fokina
    Court 7 – Ora italiana: 03:00 (locale: 13:00)(Q) J. Faria vs P. Kotov J. Niemeier vs (Q) M. Chwalinska
    Court 13 – Ora italiana: 04:00 (locale: 14:00)(Q) T. Zidansek vs A. Potapova P. Martinez vs L. Darderi LEGGI TUTTO

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    Sinner: “Australian Open posto speciale, sono qui per vincere. Caso Clostebol? Ci penso”

    Jannik Sinner ha parlato alla vigilia degli Australian Open, al via domenica a Melbourne: “Questo è un posto speciale, ma non so cosa accadrà quest’anno. Caso Clostebol? Ci penso, ma sono qui per vincere uno Slam. Non voglio rispondere a Kyrgios, so di non aver fatto nulla di male. In questo momento non so molto di più sul ricorso, non ci sono novità”. Tutto in diretta su Eurosport, canali 210 e 211 del telecomando Sky e in streaming su NOW
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    Jannik Sinner è pronto. Il n°1 del mondo ha riconsegnato, almeno momentaneamente, il trofeo conquistato 12 mesi fa a Melbourne, ma ha in mente un unico obiettivo: ripetersi. Il campione in carica degli Australian Open debutterà lunedì o martedì contro Nicolas Jarry, potendo evitare fino alla potenziale finale i rivali più temuti come Djokovic, Alcaraz e Zverev. 

    “Melbourne è speciale, gli obiettivi non mancano”

    “Melbourne è un posto speciale – ha detto Sinner nella conferenza stampa del media day -, il ricordo di quello che è accaduto un anno fa rimarrà per sempre nella mia testa. Sono felice di essere di nuovo qui, non so cosa accadrà quest’anno, gli obiettivi non mancano, a cominciare dagli altri due Slam. Lo scorso anno avrei potuto gestire meglio qualche situazione ma ho 23 anni e non sempre sai quali siano le cose giuste da fare. Ho imparato molto e spero di riuscire a gestire meglio alcune situazioni fuori dal campo”. LEGGI TUTTO

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    Djokovic oltre il tennis: “Cerco di essere razionale e non seguire le correnti. Io in politica? Prima dovrei formarmi”

    Novak Djokovic (foto social GQ)

    Anticonformista? No, Djokovic non si sente affatto uno che rema “contro”, piuttosto uno che non si adegua al mainstream e pensiero comune poiché cerca di capire il mondo intorno e farsi una idea precisa. Questo e tanto altro Novak ha raccontato in una bella e interessante intervista rilasciata a GQ, nella quale spazia in moltissimi temi della sua vita e carriera. Tralasciando quelli stra-noti agli appassionati e suoi sostenitori, è interessante riportare altri passaggi, dove “Nole” focalizza la sua attenzione sulla politica, sul sociale, oltre alle immancabili domande su Sinner-Alcaraz e Federer-Nadal.
    La lunga intervista inizia con una dichiarazione sorprendente di Novak. Nell’anno che lo vedrà spegnere 38 candeline, con due rivali fortissimi che l’hanno superato nei grandi appuntamenti, il tema del ritiro inizia a farsi pressante. Curioso che la persona che più di ogni alto lo sta spingendo a dire basta sia il padre. «E non so se sarà contento che lo sveli. Comunque lo dirò ugualmente. Tutto inizia da mio padre. Da un po’ di tempo sta cercando di mandarmi in pensione. Sorrido. Davvero! Ma senza essere invadente. Rispetta la mia decisione di continuare. E ovviamente capisce perché non voglio fermarmi, ma è come se dicesse: “Cos’altro vuoi dimostrare? Lui conosce bene la quantità e l’intensità di pressione e tensione presenti nell’ambiente. Senza contare lo stress che si ripercuote sulla salute, sul mio corpo e, di conseguenza, su tutti quelli che mi circondano, compreso lui. Ecco perché mi ha consigliato: “Figlio mio, inizia a pensare a un modo per porre fine a questa storia”.
    In realtà, sul futuro ritiro la pensa così: “Penso più al come che al quando. Sul quando, non ci penso ancora così intensamente. Come… come vorrei chiudere? Immagino che se dovessi iniziare a perdere troppe volte, ad avvertire un divario sempre maggiore con gli avversari e ad avere più difficoltà a superare i veri ostacoli nei tornei di Slam, allora probabilmente la farei finita. Al momento, però, sto bene e continuo ad andare avanti”.
    L’intervista passa alla brutta faccenda dell’Australian Open 2022. Novak rivive quei momenti difficili, e rivela di esser stato avvelenato dal cibo: “Ho avuto dei problemi di salute. E mi sono reso conto che in quell’hotel di Melbourne mi hanno dato del cibo tossico. L’ho scoperto appena sono tornato in Serbia. Non l’ho mai rivelato a nessuno pubblicamente: dalle analisi è venuto fuori che avevo in corpo un livello di metallo pesante davvero alto. C’erano piombo e mercurio” Qualcosa che ha ingerito era contaminato. “È l’unico modo. Ero decisamente malato. Sulle prime sembrava un’influenza, una banale influenza. Tuttavia, nei giorni successivi, quello che pensavo essere un male passeggero mi ha debilitato così tanto”. Racconta di esser stato così male da indurlo a farsi curare a casa da un’équipe medica di emergenza. “Ho avuto diverse ricadute, finché sono stato costretto a sottopormi a una serie di esami tossicologici”.
    Niente vaccino, quindi. “Perché sento di non averne bisogno. Non ritengo di averne la necessità. Sono una persona sana, mi prendo cura di me stesso, sto sempre attento alle mie esigenze di salute e sono un atleta professionista. E proprio perché sono un atleta professionista, sono estremamente cauto su cosa assumo e mi sottopongo regolarmente a esami, analisi del sangue e a qualsiasi altro tipo di controllo. So esattamente cosa sta succedendo. Perciò, non ho sentito il bisogno di farlo. Questo non significa che per me fosse ininfluente sapere di non essere un pericolo per gli altri. Perché non lo ero: avevo gli anticorpi”.
    Interessante un lungo passaggio in cui Djokovic si sofferma su questioni geopolitiche dei Balcani, le sue radici. In merito alla tante ferite aperte tra i popoli dell’ex Yugoslavia, il serbo ha un pensiero molto forte. “Sono sempre stato pacifista nell’approccio e nel modo di comportarmi nei confronti di tutte le persone e le Nazioni della regione», afferma. «Una volta eravamo lo stesso Paese. La famiglia di mia madre è croata. Lei è nata a Belgrado, ma tutti i suoi parenti sono croati. La parte di mio padre? Montenegro e Kosovo. Io sono nato in Serbia. Quindi, mi viene naturale trattare ognuno allo stesso modo. Il mio pensiero parte dal presupposto che eravamo un’unica Nazione, abbiamo tante somiglianze culturali, linguistiche e tradizioni comuni, di conseguenza perché non concentrarsi su quanto ci lega?”.
    Novak ha un approccio pienamente olistico alla sua vita: cerca di essere in uno stato di equilibrio generale, informandosi a fondo su questioni che ritiene importanti. Un apprendimento da autodidatta che lo ha portato all’ossessione per tutti gli aspetti del benessere: nutrizione, fitness e persino medicina. “Che si tratti di guerre, politica, sport o qualsiasi altro ambito, la cosa più facile da fare è arrendersi alla corrente, seguire il mainstream. È la mentalità del gregge, giusto? “Lo fanno tutti, lo farò anch’io”. Non intendo passare per il tipo di persona che va sempre contro corrente: non lo faccio. Cerco solo di essere il più razionale possibile. E quando un ragionamento è sensato, ovviamente lo seguo e lo rispetto. Ma se qualcosa non ha senso, allora mi oppongo“.
    “Credo che la storia di cui siamo a conoscenza sul nostro Paese non sia vera al cento per cento. La storia è scritta dai vincitori” osserva Djokovic. La Serbia ha subito molte sconfitte. “Tanta verità è stata distorta a causa delle guerre. Le biblioteche sono state bruciate. Se bruci una biblioteca, bruci la storia, bruci le radici di quella Nazione. Esiste la storia ufficiale e poi c’è forse, la storia che definirei occulta, un passato probabilmente taciuto… Perciò desidero personalmente andare a fondo e saperne di più. Non lo dico solo a titolo teorico. Così, negli ultimi 20 anni ho imparato non solo dai libri e dalla visita ad alcuni centri teologici, ma anche parlando con persone esperte del settore da decenni”.
    Novak ipotizza una riunione dell’ex Jugoslavia? “Non ne sono sicuro. Probabilmente ne dubito. Ma almeno avvicinerà tutte le persone. E mi piacerebbe vedere relazioni più pacifiche e amichevoli nella regione, una maggiore collaborazione. Perché ora, ogni estate, in occasione delle commemorazioni delle grandi date di guerra, la mente va solo a quello. I media e la politica continuano a insistere su questo tema ogni anno e con maggiore enfasi. Così, ovviamente, non riusciamo ad avvicinarci e ci si allontana sempre di più. Non dico che le persone debbano dimenticare, perché è molto difficile chiedere una cosa del genere. Le vittime vanno essere sempre ricordate. Ma alla fine, vogliamo andare avanti? E come lo faremo?”
    Molti ipotizzano per Djokovic un futuro da politico nel paese. Lui nega, ma ascoltando le sue parole… “Per come la vedo ora: fuori dalla politica. Molte persone mi chiedono se voglio entrare in politica un giorno perché ritengono che dovrei candidarmi alla presidenza della Serbia. Al momento, non sono interessato perché credo che la scena politica nella nostra regione non sia buona. Non voglio usare parole più dure, ma non vedo come potrei essere utile e dare al mio Paese ciò che merita senza essere… come posso dire? Manipolato. C’è così tanta pressione in questo momento che, anche se entri in politica con buone intenzioni… poi voglio sottolinearlo, non ho una formazione politica. Perciò, anche in futuro, se dovessi pensare a una scelta del genere, affronterei prima un periodo di formazione. Al momento, però, non credo che senza istruzione, riuscirei a lanciarmi nell’attività politica e a ottenere i risultati che ritengo giusto raggiungere”.
    Chiedono a Novak di dire la prima parola che gli viene in mente sentendo il nome di un suo grande rivale. Eccole: “Roger Federer: “Eleganza”. Rafael Nadal: “Tenacia”. Carlos Alcaraz: “Carisma”. Jannik Sinner: “Sci”.
    I pensiero di Djokovic sul futuro Alcaraz e Sinner. “È troppo presto. La gente dice che i miei record non saranno mai battuti. Ne dubito. Voglio dire, Carlos potrebbe già essere il prossimo. Anche Jannik. Se si prendono cura del corpo, se fanno le cose nel modo giusto, se si concentrano sulla longevità, se si concentrano sul lungo termine, allora possono farcela. Carlos ha fatto qualcosa che nessuno ha mai fatto nella storia a un’età così giovane. Quindi le probabilità sono a suo favore. Completerà il suo Career Grand Slam molto presto”.
    Un pensiero ai suoi due grandi rivali del passato, Nadal e Federer. “Beh, non li vedo. Non mi capita spesso di incontrarli. Ma la rivalità che c’era tra noi tre credo sia eterna. È qualcosa che ha lasciato un segno e un’eredità incredibile nel mio sport. Un’impronta destinata a durare. Sono molto orgoglioso e felice di avere fatto parte di quel gruppo. Sono stati parte integrante del mio successo e della strada che ho fatto in campo. Le battaglie contro di loro mi hanno fortificato come nessun’altra cosa in carriera. Questo per quanto riguarda il tennis”.
    “Sul piano personale, a dire il vero, la situazione è altalenante. Cerco di essere rispettoso e amichevole con loro fuori dal campo, anche se all’inizio non sono stato accettato, perché entravo in campo troppo sicuro di vincere. Un atteggiamento che non è piaciuto a entrambi nei primi tempi, soprattutto perché la maggior parte dei giocatori li affrontava senza la stessa convinzione. A causa di ciò, probabilmente, si sono allontanati ancora di più da me. E va bene così. L’ho accettato. Ho capito il messaggio: siamo rivali e nient’altro. In tutta onestà, è molto difficile essere amici nel giro. Se sei un grande rivale in continua competizione e sei il numero uno, due e tre del mondo, è difficile aspettarsi di essere vicini, andare insieme a cena o in gita con le famiglie. Tuttavia, ognuno di noi ha intrapreso la propria strada sia privata sia professionale. A mio avviso, con Roger, la collaborazione è stata molto forte. Le ultime volte che l’ho visto, abbiamo parlato di famiglia e di viaggi. In effetti, vorrei entrare più in contatto con loro, a un livello più profondo. Lo voglio davvero. Non so se accadrà o meno, non so neppure se loro condividono lo stesso desiderio o la stessa volontà. Io sì” conclude Nole.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Adelaide: Bolelli-Vavassori in finale dopo aver battuto i numeri uno al mondo

    SImone Bolelli e Andrea Vavassori nella foto – Foto Getty Images

    Bella impresa di Simone Bolelli e Andrea Vavassori che hanno raggiunto la finale del torneo ATP 250 di Adelaide, superando in rimonta la coppia numero uno del mondo formata dal salvadoregno Marcelo Arevalo e dal croato Mate Pavic con il punteggio di 4-6 7-6(3) 10-8 dopo quasi due ore di battaglia.
    Per gli azzurri, teste di serie numero 3 del torneo, si tratta dell’ottava finale ATP insieme. In finale affronteranno i tedeschi Kevin Krawietz e Tim Puez, vincitori delle ultime ATP Finals di Torino, che hanno superato in semifinale Heliovaara/Patten per 7-6(4) 7-5.Il cammino della coppia italiana ad Adelaide è stato impeccabile: dopo il bye al primo turno, hanno superato le wild card locali Fancutt/Romios, poi nei quarti hanno avuto la meglio su Ebden/Vliegen in due tie-break, prima dell’impresa in semifinale contro i numeri uno del ranking.Per il 39enne di Budrio e il 29enne torinese questa finale rappresenta un’ulteriore conferma del loro ottimo momento, con l’obiettivo di fare ancora meglio nel 2025, a partire proprio dall’imminente Australian Open dove dovranno difendere la finale raggiunta lo scorso anno.
    Semifinali ATP 250 Adelaide03:30 Heliovaara H. (🇫🇮)/Patten H. (🇬🇧) – Krawietz K. (🇩🇪)/Puetz T. (🇩🇪)ATP Adelaide Harri Heliovaara / Henry Patten [4]65 Kevin Krawietz / Tim Puetz [2]77 Vincitore: Krawietz / Puetz ServizioSvolgimentoSet 2H. Heliovaara / Patten 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 df 40-405-6 → 5-7K. Krawietz / Puetz 15-0 30-0 40-0 40-155-5 → 5-6H. Heliovaara / Patten 15-0 30-0 40-0 40-154-5 → 5-5K. Krawietz / Puetz 15-0 30-0 30-15 30-30 40-304-4 → 4-5H. Heliovaara / Patten 15-0 ace 30-0 30-15 40-153-4 → 4-4K. Krawietz / Puetz 15-0 30-0 40-0 40-153-3 → 3-4H. Heliovaara / Patten 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 df2-3 → 3-3K. Krawietz / Puetz 15-0 30-0 40-02-2 → 2-3H. Heliovaara / Patten 15-0 15-15 30-15 30-30 df 40-301-2 → 2-2K. Krawietz / Puetz 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-401-1 → 1-2H. Heliovaara / Patten 0-15 15-15 30-15 40-150-1 → 1-1K. Krawietz / Puetz 15-0 30-0 30-15 40-150-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0*-0 0-1* 0-2* 0*-3 1*-3 1-4* 1-5* 1*-6 2*-6 3-6* 4-6*6-6 → 6-7K. Krawietz / Puetz 0-15 15-15 15-30 df 30-30 40-30 40-406-5 → 6-6H. Heliovaara / Patten 0-15 0-30 15-30 30-30 ace 40-305-5 → 6-5K. Krawietz / Puetz 15-0 30-0 40-0 40-155-4 → 5-5H. Heliovaara / Patten 0-15 15-15 30-15 40-154-4 → 5-4K. Krawietz / Puetz 0-15 15-15 30-15 40-15 ace4-3 → 4-4H. Heliovaara / Patten 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 df ace3-3 → 4-3K. Krawietz / Puetz 15-0 30-0 30-15 40-153-2 → 3-3H. Heliovaara / Patten 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 ace2-2 → 3-2K. Krawietz / Puetz 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-402-1 → 2-2H. Heliovaara / Patten 0-15 15-15 30-15 ace 40-151-1 → 2-1K. Krawietz / Puetz 0-15 15-15 30-15 40-151-0 → 1-1H. Heliovaara / Patten 15-0 ace 30-0 40-00-0 → 1-0

    05:00 Arevalo M. (🇸🇻)/Pavic M. (🇭🇷) – Bolelli S. (🇮🇹)/Vavassori A. (🇮🇹)ATP Adelaide Marcelo Arevalo / Mate Pavic [1]668 Simone Bolelli / Andrea Vavassori [3]4710 Vincitore: Bolelli / Vavassori ServizioSvolgimentoSet 3S. Bolelli / VavassoriM. Arevalo / Pavic 0-1 1-2 1-3 1-4 2-4 2-5 2-6 2-7 3-7 4-7 4-8 4-9 5-9 6-9 7-9 8-90-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0*-0 0-1* 0-2* 0*-3 0*-4 1-4* 2-4* df 2*-5 2*-6 3-6* ace6-6 → 6-7S. Bolelli / Vavassori 15-0 30-0 ace 40-06-5 → 6-6M. Arevalo / Pavic 0-15 15-15 30-15 40-155-5 → 6-5S. Bolelli / Vavassori 15-0 30-0 40-05-4 → 5-5M. Arevalo / Pavic 15-0 30-0 40-0 ace4-4 → 5-4S. Bolelli / Vavassori 15-0 15-15 30-15 40-15 40-304-3 → 4-4M. Arevalo / Pavic 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-403-3 → 4-3S. Bolelli / Vavassori 15-0 30-0 40-0 40-153-2 → 3-3M. Arevalo / Pavic 15-0 15-15 30-15 ace 40-152-2 → 3-2S. Bolelli / Vavassori 15-0 15-15 df 30-15 40-15 40-30 df2-1 → 2-2M. Arevalo / Pavic 0-15 0-30 0-40 15-40 30-402-0 → 2-1S. Bolelli / Vavassori 0-15 15-15 ace 30-15 30-30 40-30 40-401-0 → 2-0M. Arevalo / Pavic 0-15 15-15 30-15 40-150-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1S. Bolelli / Vavassori 0-15 15-15 15-30 15-40 30-405-4 → 6-4M. Arevalo / Pavic 15-0 15-15 15-30 30-30 ace 40-304-4 → 5-4S. Bolelli / Vavassori 15-0 15-15 30-15 30-30 40-304-3 → 4-4M. Arevalo / Pavic 15-0 15-15 15-30 df 30-30 30-40 40-403-3 → 4-3S. Bolelli / Vavassori 15-0 30-0 40-0 40-153-2 → 3-3M. Arevalo / Pavic 15-0 30-0 30-15 df 40-152-2 → 3-2S. Bolelli / Vavassori 15-0 15-15 30-15 40-152-1 → 2-2M. Arevalo / Pavic 15-0 30-0 30-15 40-15 ace1-1 → 2-1S. Bolelli / Vavassori 15-0 30-0 40-0 40-151-0 → 1-1M. Arevalo / Pavic 0-15 0-30 15-30 30-30 40-300-0 → 1-0

    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Australian Open 2025, il montepremi: ecco quanto può guadagnare Sinner

    Introduzione
    Gli Australian Open sono sempre più ricchi. Anche in questa edizione del 2025, al via il 12 gennaio (tutto in diretta su Eurosport, canali 210 e 211 del telecomando Sky e in streaming su NOW) il montepremi sarà da record, superando i 58 milioni di euro (96,5 milioni di dollari australiani), con un incremento dell’11,6% rispetto a dodici mesi fa. Chi vincerà il titolo si metterà in tasca un premio maggiorato di circa 200mila euro rispetto a quanto vinto nel 2024 da Sinner e Sabalenka. L’Happy Slam cresce nei numeri e anche nel prize-money: dal 2016, infatti, il montepremi del primo Slam dell’anno è aumentato del 119%, con un’inflazione del 36% nell’ultimo quinquennio. Vediamo dunque nel dettaglio cosa guadagneranno i giocatori impegnati a Melbourne.  LEGGI TUTTO