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    Williams, Russell al miele su Albon: “Lavoro eccezionale, felice che sia tornato in F1”

    ROMA – Uno dei protagonisti di quest’inizio di stagione in Formula 1 è sicuramente George Russell, che sta facendo molto bene in Mercedes al punto da arrivare spesso davanti ad un sette volte campione del mondo come il suo compagno di squadra Lewis Hamilton. Il britannico non dimentica però il suo passato e, ai microfoni di Motorsport.com, è tornato a parlare della Williams, in cui ha trascorso tre anni. In particolare, Russell si è soffermato su Alexander Albon, pilota che ha preso il suo posto una volta ultimato il passaggio alla Mercedes ed apparso in gran spolvero in quest’avvio di stagione. Nonostante la Williams non sia una macchina che possa competere per le posizioni di vertice, Albon ha già conquistato tre punti nel mondiale 2022, regalando grandi soddisfazioni alla scuderia.
    Russell elogia Albon
    “Alex ha fatto un lavoro eccellente. Ovviamente tutti sappiamo dei problemi che ha avuto con la Red Bull, ma il suo talento non è mai stato messo in discussione. Sono davvero felice che sia tornato in Formula 1 e che abbia consolidato la sua posizione. É da sempre uno dei migliori, perciò non posso dire di essere sorpreso dal suo rendimento” ha dichiarato Russell. Ha parlato di Albon anche il suo compagno di squadra nel box Williams Nicholas Latifi, che ha affermato: “Siamo stati compagni di squadra nel 2018 ed ero al corrente di quanto fosse veloce. Sia lui che Russell lo sono ed è stato bello averli come compagni”. LEGGI TUTTO

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    F1, Aston Martin. Krack: “Vogliamo proseguire con Vettel anche nel 2023”

    ROMA – Il Mondiale 2022 di Formula 1 non è iniziato nel migliore dei modi per l’Aston Martin, che occupa attualmente il penultimo posto della classifica costruttori. In particolare, nelle ultime settimane si è parlato molto del futuro di Sebastian Vettel, che a partire dal prossimo anno potrebbe lasciare spazio al suo connazionale e amico Mick Schumacher. A smentire tali voci ci ha pensato Mike Krack, team principal Aston Martin, che in un’intervista al canale RTL/ntv ha preso le difese del tedesco: “Vogliamo continuare con lui, tutto il resto lo valuteremo in futuro. Quando si ha un pilota come Seb l’obiettivo è tenerlo. E’ una persona positiva che ci spinge avanti, garantendo un misto di guida estrema ed esperienza. Se non vuole guidare? Nessuno si comporterebbe né guiderebbe in questo modo se non volesse farlo”.
    Krack non perde la fiducia
    “Non siamo neppure ad un terzo del campionato e, aritmeticamente, possiamo ancora essere campioni del mondo. La stagione è tutt’altro che persa. Nel nostro team abbiamo persone molto valide e la squadra è in grado di reagire dopo i risultati della vecchia direzione, diversi da quelli sperati. Ammetto che sarei sorpreso se finissimo il mondiale dove siamo ora – ha aggiunto Krack in un’altra intervista alla Reuters. Per concludere, in merito alla polemica con Red Bull, Krack ha detto: “Non abbiamo fatto niente di male, perciò non c’è alcuna preoccupazione. A mio avviso le loro indagini interne non porteranno a niente”. LEGGI TUTTO

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    F1, Aston Martin. Krack: “Vettel? Vogliamo continuare con lui”

    ROMA – Negli ultimi giorni si è parlato molto del futuro di Sebastian Vettel, attualmente sotto contratto con l’Aston Martin ma insidiato da Mick Schumacher in vista della prossima stagione di Formula 1. A smentire tali voci ci ha pensato Mike Krack, team principal Aston Martin, che in un’intervista al canale RTL/ntv ha preso le difese del tedesco: “Vogliamo continuare con lui, tutto il resto lo valuteremo in futuro. Quando si ha un pilota come Seb l’obiettivo è tenerlo. E’ una persona positiva che ci spinge avanti, garantendo un misto di guida estrema ed esperienza. Se non vuole guidare? Nessuno si comporterebbe né guiderebbe in questo modo se non volesse farlo”.
    L’ottimismo di Krack
    In un’altra intervista, alla Reuters, Krack ha poi fatto un bilancio della stagione per l’Aston Martin finora: “Ero a conoscenza dell’ambiente difficile e non mi aspettavo che fosse una passeggiata, ma sto bene. Non siamo neppure ad un terzo del campionato e, aritmeticamente, possiamo ancora essere campioni del mondo. La stagione è tutt’altro che persa. Nel nostro team abbiamo persone molto valide e la squadra è in grado di reagire dopo i risultati della vecchia direzione, diversi da quelli sperati. Ammetto che sarei sorpreso se finissimo il mondiale dove siamo ora”. Infine, sulla polemica con Red Bull ha tagliato corto: “Penso che le loro indagini interne non portino a niente. Non abbiamo fatto niente di male, perciò non c’è alcuna preoccupazione”. LEGGI TUTTO

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    F1, Ben Sulayem: “La FIA non può essere vecchia, bisogna stare al passo”

    ROMA – Mohamed Ben Sulayem è approdato in Formula 1 solamente a partire da questa stagione, ma sembra avere le idee molto chiare. Il nuovo presidente della FIA non ha certo trovato una situazione facile, visto l’incandescente finale dello scorso Mondiale con protagonista – in parte – anche Michael Masi, ma l’uomo non ha peli sulla lingua ed ha fatto chiarezza in merito alle sue intenzioni. “Ammetto di aver ereditato una FIA debole dal punto di vista finanziario. Per via di comportamenti negligenti ci troviamo ad avere 23 milioni di euro per le nostre operazioni. Tuttavia con la squadra giusta ed il giusto piano torneremo in pareggio nel giro di due anni” ha dichiarato fiducioso in un’intervista a GrandPrix247.
    “Tra 5 anni vedo una F1 più sana”
    “Inoltre, i dati dei revisori sottolineano che la FIA è vecchia in termini di pensiero. E in uno sport dinamico come questo è una cosa inaccettabile; bisogna stare al passo e aggiornarsi di continuo – ha aggiunto Ben Sulayem – Attualmente determinate cose non mi soddisfano, ma tra cinque anni vedo una F1 più sana. Fortunatamente il successo sta aumentando e credo che il merito sia in parte della pandemia. La gente vuole tornare a vivere dopo esser stata chiusa in casa lungo a causa del virus. Inoltre, gran parte di tutto ciò è dovuto all’appeal degli Stati Uniti”. LEGGI TUTTO

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    F1, Ben Sulayem: “FIA troppo vecchia, deve reinventarsi di continuo”

    ROMA – Una delle nuove figure della Formula 1 in questa stagione è Mohamed Ben Sulayem, che ha preso il posto di Michael Masi come direttore della FIA. L’uomo non ha avuto vita facile fin da subito per via delle polemiche legate allo scorso finale di Mondiale e per le difficoltà a livello internazionale con il conflitto Russia-Ucraina, ma se la sta cavando discretamente. “Ammetto di aver ereditato una FIA debole dal punto di vista finanziario. Per via di comportamenti negligenti ci troviamo ad avere 23 milioni di euro per le nostre operazioni. Tuttavia con la squadra giusta ed il giusto piano torneremo in pareggio nel giro di due anni” ha detto in un’intervista a GrandPrix247.
    “La FIA è troppo vecchia”
    “Attualmente certe cose non mi soddisfano, ma tra cinque anni vedo una F1 più sana. Fortunatamente il successo sta aumentando e credo che il merito sia in parte della pandemia. La gente vuole tornare a vivere dopo esser stata chiusa in casa lungo a causa del virus. Inoltre, gran parte di tutto ciò è dovuto all’appeal degli Stati Uniti – ha aggiunto Ben Sulayem – Inoltre, i dati dei revisori sottolineano che la FIA è vecchia in termini di pensiero. E in uno sport dinamico come questo è una cosa inaccettabile; bisogna stare al passo e aggiornarsi di continuo”. LEGGI TUTTO

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    F1, Steiner: “Tenere sul budget cap. Per Schumacher ora diventa difficile”

    ROMA – La Formula 1 fa i conti con i limiti del budget cap. Dopo alcuni mesi della nuova stagione, sono emerse le prime problematiche legate al tetto di spesa per i team. Su questo aspetto si è espresso Gunther Steiner, team principal della Haas, che a “motorsport.com” ha detto: “Se si cedesse a questa richiesta, il solo risultato sarà quello di aumentare il divario con le altre scuderie. Siamo come delle aziende, quindi come ogni buon amministratore delegato dobbiamo risparmare. Se saliamo a ogni stagione dell’8%, torneremo presto a superare i 170 milioni”.Guarda la galleryGran Premio di Monaco, paura per Schumacher: la sua Haas si spezza in due!
    Su Schumacher
    La stagione della Haas non è iniziata sotto i migliori auspici. Esattamente 100 giorni fa, infatti, scoppiava la guerra in Ucraina con Nikita Mazepin e la Uralkali messi al bando dalla scuderia statunitense. Steiner ricorda quei giorni e confessa: “Non sapevamo se saremmo riusciti a rialzarci, ma ce l’abbiamo fatta. Abbiamo chiamato noi Kevin Magnussen, l’ho trovato più sicuro di sé e ora è una sorta di eroe”. Stenta a decollare la carriera di Mick Schumacher, con Steiner che ha confessato: “Se il tuo compagno è sempre a punti devi esserlo anche tu, altrimenti è dura. Qui contano solo i risultati”. LEGGI TUTTO

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    F1, Steiner: “Il budget cap funziona. Schumacher? Ora si fa dura”

    ROMA – La questione del budget cap sta assumendo sempre più rilevanza in Formula 1. Su questo aspetto si è espresso Gunther Steiner, team principal della Haas, che a “motorsport.com” ha detto: “Se si cedesse a questa richiesta, il solo risultato sarà quello di aumentare il divario con le altre scuderie. Siamo come delle aziende, quindi come ogni buon amministratore delegato dobbiamo risparmare. Se saliamo a ogni stagione dell’8%, torneremo presto a superare i 170 milioni”.Guarda la galleryMick Schumacher, brividi a Monaco: la sua Haas si spezza a metà!
    Sui piloti
    La stagione della Haas non è iniziata sotto i migliori auspici. Esattamente 100 giorni fa, infatti, scoppiava la guerra in Ucraina con Nikita Mazepin e la Uralkali messi al bando dalla scuderia statunitense. Steiner ricorda quei giorni e confessa: “Non sapevamo se saremmo riusciti a rialzarci, ma ce l’abbiamo fatta. Abbiamo chiamato noi Kevin Magnussen, l’ho trovato più sicuro di sé e ora è una sorta di eroe”. Chi invece stenta a trovare i suoi primi punti in Formula 1 è Mick Schumacher. Sul tedesco Steiner ha detto: “Qui i risultati sono tutto. Mancano anche alla squadra i suoi punti e se hai un compagno di squadra sempre in top 10 allora devi esserlo anche tu. Se non lo fai, diventa dura”. LEGGI TUTTO

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    F1, Horner: “Perez strepitoso, ha le stesse possibilità di Verstappen”

    ROMA – Dopo Gran Premio di Monaco di Formula 1 tutto è più aperto che mai in casa Reb Bull. Il campione del mondo Max Verstappen, a 125 punti, vede ora avvicinarsi Checo Perez (110), distante solo 6 lunghezze da Charles Leclerc. Ora saltano le gerarchie per la Red Bull, con Perez – confermato fino al 2024 – che ha avuto rassicurazioni sul fatto che non ci saranno più ordini di scuderia per favorire Verstappen. Promessa che trova verità nelle parole di Chiristian Horner, team principal della casa di Milton Keynes, riportate da “Motorsport Total”: “Non conta chi possa essere campione, sono entrambi nostri piloti e hanno le stesse possibilità”.
    Anno zero 2022
    Il numero uno del muretto Red Bull ha poi elogiato Perez: “È nel pieno della sua carriera e sta facendo un ottimo lavoro. Non è un caso isolato e sta attraversando un periodo di forma strepitosa. Dopo Montmeló (dove Perez fu costretto dai box a lasciare la vittoria a Verstappen, ndr) abbiamo discusso apertamented. Ha capito il quadro della situazione e devo dire che al momento è molto più vicino a Verstappen di quanto non lo fosse nel 2021”. La macchina più veloce però è sempre la F1-75 della Ferrari: “Va forte nelle qualifiche, quindi dobbiamo lavorare tutti insieme per mettere dietro i loro piloti”. LEGGI TUTTO