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    F1, è ufficiale: Gp d'Australia in calendario fino al 2035

    ROMA – La Formula 1 ha annunciato oggi il nuovo accordo per il rinnovo in calendario del Gran Premio d’Australia. La gara di Melbourne, quest’anno vinta da Charles Leclerc su Ferrari, rimarrà nel circuito del Circus fino al 2035. In questo nuovo contratto sono inserite anche la Formula 2 e la Formula 3, che correranno in terra australiana a partire dal 2023. L’edizione appena trascorsa del Gp d’Australia ha registrato oltre 419.000 presenze lungo tutto il weekend, segnando il primato dell’evento sportivo più seguito nella storia del paese.
    Le parole di Domenicali
    Stefano Domenicali, presidente e CEO della Formula 1, ha spiegato così il valore dell’accordo appena raggiunto con il tracciato di Albert Park: “La gara è sempre stata una delle preferite dai fan, dai piloti e dai team e Melbourne è una città internazionale, pittoresca e vivace: un abbinamento perfetto per il nostro sport”. “Quest’anno – prosegue l’ex Ferrari – abbiamo visto un’affluenza significativa al Grand Prix e siamo molto entusiasti del nuovo accordo in Australia mentre il nostro sport continua a crescere”. LEGGI TUTTO

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    F1, Verstappen: “In Canada punteremo a un'altra doppietta”

    ROMA – Il Gran Premio del Canada, nono weekend di gara per la Formula 1, è alle porte e i piloti della Red Bull si godono il momento dopo la doppietta di Baku, la terza stagionale per Max Verstappen e Sergio Perez. In vista della gara sul circuito di Montreal, l’olandese iridato ha parlato così ai canali ufficiali della sua scuderia: “Sarà emozionante tornare lì e vedere com’è la pista, che ha un layout unico. Sarà interessante anche vedere come sarà l’asfalto, sperando che la nostra macchina funzioni bene questo fine settimana. Dopo l’1-2 di Baku, sarebbe bello lasciare il Canada con lo stesso risultato. È fantastico essere in testa in entrambi campionati, ma la strada è ancora lunga”.
    Le parole di Perez
    Dopo il “No fighting” di Christian Horner a Baku, Perez approda in Canada voglioso di rivincita. “Il momento è importante per la squadra. I punti di Baku sono stati ottimi per noi e. Per me è stata una giornata a tratti frustrante, ma comunque sono arrivato secondo con il giro più veloce, quindi non è andata così male”, spiega l’ex Sauber. “Questa vettura – aggiunge il messicano – si esalta sui cittadini, dunque siamo fiduciosi di poter mettere in pista un’altra prestazione ottima questo fine settimana. È bello tornare in Canada, il circuito mi piace e con una monoposto così sarà ancor più divertente”. LEGGI TUTTO

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    F1, ufficiale: Gp d'Australia rinnovato fino al 2035

    ROMA – La Formula 1 rende noto oggi che l’accordo per il Gran Premio d’Australia è stato rinnovato. La gara al circuito dell’Albert Park, quest’anno vinta da Charles Leclerc su Ferrari, sarà in calendario fino al 2035. In questo nuovo contratto sono inserite anche la Formula 2 e la Formula 3, che correranno in terra australiana a partire dal 2023. L’edizione appena trascorsa del Gp d’Australia ha registrato oltre 419.000 presenze lungo tutto il weekend, segnando il primato dell’evento sportivo più seguito nella storia del paese.
    L’entusiasmo di Domenicali
    Stefano Domenicali, presidente e CEO della Formula 1, ha spiegato così il valore dell’accordo appena raggiunto con il tracciato di Albert Park: “La gara è sempre stata una delle preferite dai fan, dai piloti e dai team e Melbourne è una città internazionale, pittoresca e vivace: un abbinamento perfetto per il nostro sport”. “Nell’edizione appena disputata – prosegue l’italiano – c’è un’affluenza straordinaria e siamo elettrizzati per questo nuovo corso per il Gp d’Australia. Il nostro sport non smette di crescere”. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, Sainz: “Non penso più al mondiale, serve pazienza”

    ROMA – “Dopo gli zero non penso più all’obiettivo Mondiale. Devo essere paziente e aspettare l’occasione propizia”. Così Carlos Sainz al quotidiano spagnolo “Marca”, mentre si avvicina il Gran Premio del Canada, nono fine settimana della Formula 1. Il madrileno della Ferrari sa di non essere al livello del compagno di squadra Charles Leclerc e afferma: “Quest’anno con le nuove macchine è come affrontare tutte le piste per la prima volta. La sensazione che ti da la vettura la appena la guidi è molto importante e ci sono degli anni in cui devi cambiare alcune cose o modificare l’assetto della monoposto”.Guarda la galleryDisastro Ferrari: sia Leclerc che Sainz si ritirano dal Gp dell’Azerbaijan FOTO
    Sul calendario lungo
    Con il doppio ritiro in Azerbaijan, la Ferrari è ora chiamata alla svolta a Montreal, ma con una Red Bull così in forma non sarà facile. “Domenica – ha aggiunto lo spagnolo – ci sono in palio punti pesanti. La paura di sbagliare c’è sempre: è logico”. Con la tappa azera, un terzo del mondiale è passato. Tuttavia la Formula 1 starebbe pensando ad ampliare ancora il calendario. Queste le parole di Sainz a tal proposito: “Serve cautela perché avere 24 o 25 gare potrebbe non essere fattibile sul lungo termine. Stare lontani dalle nostre famiglie 250 giorni l’anno non fa bene. La gara sprint? Se non determina la griglia di domenica può essere ancor più spettacolare”. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, Sainz: “Mondiale? Dopo gli zero non ci penso più”

    ROMA – “Io nella corsa al Mondiale? Dopo i ritiri non ci penso più. Meglio aspettare, devo essere paziente e aspettare il momento giusto”. Queste le parole di Carlos Sainz al quotidiano spagnolo “Marca”, a pochi giorni dal Gran Premio del Canada, nona tappa della Formula 1. Il madrileno della Ferrari sa di non essere al livello del compagno di squadra Charles Leclerc e afferma: “Quest’anno con le nuove macchine è come affrontare tutte le piste per la prima volta. La sensazione che ti da la vettura la appena la guidi è molto importante e ci sono degli anni in cui devi cambiare alcune cose o modificare l’assetto della monoposto”.Guarda la galleryFerrari, Gp Azerbaijan disastroso: si ritirano sia Leclerc che Sainz FOTO 
    Le parole di Sainz
    Con il doppio ritiro in Azerbaijan, la Ferrari è ora chiamata alla svolta a Montreal, ma con una Red Bull così in forma non sarà facile. “Domenica – ha aggiunto lo spagnolo – ci sono in palio punti pesanti. La paura di sbagliare c’è sempre: è logico”. Con la tappa azera, un terzo del mondiale è passato. Tuttavia la Formula 1 starebbe pensando ad ampliare ancora il calendario. Queste le parole di Sainz a tal proposito: “Dobbiamo stare attenti perché andare sulle 24 o 25 gare non potrebbe essere sostenibile a lungo termine. Non possiamo stare lontani dalle nostre famiglie 250 giorni l’anno. La sprint race mi piace, ma credo che debba essere una gara a sé, senza deteminare la griglia di partenza di domenica”. LEGGI TUTTO

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    F1, comandano i piloti Red Bull: non succedeva da 11 anni

    ROMA – La Red Bull si prende di forza il comando della Formula 1. Dopo il Gran Premio dell’Azerbaijan, Max Verstappen e Checo Perez, complice una Ferrari in netto calo, sono in vetta della classifica piloti. Erano ormai 11 anni che la scuderia anglo-austriaca non occupava le prime due posizioni del mondiale. Succedeva infatti nel 2011 quando Sebastian Vettel e Mark Webber guidavano il tabellone su Fernando Alonso (Ferrari) e Jenson Button (McLaren), con il tedesco che a fine annata raccoglierà il suo secondo titolo iridato consecutivo.
    Verso Montreal
    Allora fu il Gran Premio del Belgio a dare alla Red Bull il comando. La gara di Spa-Francorchamps era la 12esima tappa del mondiale, mentre in questa stagione il sorpasso di Perez su Charles Leclerc è avvenuto nell’ottavo weekend di gara, nella suggestiva cornice di Baku. Con il Gran Premio del Canada che si avvicina, i due piloti della casa di Milton Keynes vorranno approfittare dello scivolone della Rossa per andare in fuga e mettere ancor più in difficoltà il muretto italiano. LEGGI TUTTO

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    F1, Verstappen e Perez al comando: Red Bull mai così bene dal 2011

    ROMA – La Red Bull torna a fare la voce grossa in Formula 1. Max Verstappen e Checo Perez, anche approfittando dei vari blackout della Ferrari, conquistano – dopo il Gran Premio dell’Azerbaijan – la vetta della classifica piloti. Erano ormai 11 anni che la scuderia anglo-austriaca non occupava le prime due posizioni del mondiale. Succedeva infatti nel 2011 quando Sebastian Vettel e Mark Webber guidavano il tabellone su Fernando Alonso (Ferrari) e Jenson Button (McLaren), con il tedesco che a fine annata raccoglierà il suo secondo titolo iridato consecutivo.
    Verso il Canada
    Allora fu il Gran Premio del Belgio a dare alla Red Bull il comando. La gara di Spa-Francorchamps era la 12esima tappa del mondiale, mentre in questa stagione il sorpasso di Perez su Charles Leclerc è avvenuto nell’ottavo weekend di gara, nella suggestiva cornice di Baku. Ora il paddock si sposterà a Montreal per il Gran Premio del Canada con la Ferrari che vorrà accorciare le distanze sull’olandese e il messicano, entrambi in grande fiducia e carichi per una leadership tanto meritata quanto inaspettata. LEGGI TUTTO

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    F1, Mazepin punge Schumacher: “I risultati parlano per lui”

    ROMA – “Mick? I suoi risultati parlano da soli, non c’è altro da aggiungere”. Nikita Mazepin non si risparmia nel punzecchiare Mick Schumacher, ex compagno di squadra alla Haas, dopo le prime otto gare stagionali della Formula 1. Il pilota russo, intervistato dai russi di “Championat”, ha parlato anche della scuderia e del suo sostituto, Kevin Magnussen: “Di Magnussen non sono sorpreso, del team Haas invece sì, so quali sforzi abbiamo fatto insieme l’anno scorso e non mi aspettavo andasse così veloce in stagione, è più forte di altre squadre”.
    Sul licenziamento dalla Haas
    Mazepin è stato messo alla porta dalla Haas prima dell’avvio del Mondiale, in seguito allo scoppio del conflitto russo-ucraino che ha provocato reazioni a catena anche nel mondo dello sport. “Ognuno giudichi da solo – ha detto il pilota parlando del licenziamento da parte del team -. Se per qualche motivo venisse licenziato un meccanico con cui ho lavorato strettamente, gli manderei almeno un messaggio, indipendentemente dal mio atteggiamento nei suoi confronti. Ma nessuno si è fatto vivo con me. Non voglio lamentarmi. Ho una famiglia meravigliosa, 23 anni e spero che la mia carriera sportiva sia ancora lontana dalla conclusione. Credo che questa sia solo una pausa. Le persone della mia Fondazione, intanto, mi danno quella completezza che non ho mai avuto nemmeno nel mio sport”. LEGGI TUTTO