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    Formula 1, lo strano caso Bahrein: ecco perché il GP non si corre domenica

    MANAMA (Bahrain)  – La stagione 2024 della Formula 1 è alle porte, questo weekend inizia la caccia al campione del mondo Max Verstappen con una novità nel calendario. Infatti le prime due gare della stagione, Bahrain e Arabia Saudita (Gedda), non si correranno di domenica ma di sabato! La decisione presa dal Circus, con conseguente variazione dei calendari delle prime due tappe, deriva dalla volontà di rispettare il Ramadan, mese sacro per la cultura islamica.
    Domenica 2 marzo e 9 marzo si spegneranno i semafori eccezionalmente di sabato proprio per rispettare il mese sacro islamico. Queste due eccezioni non sono una novità nel Circus infatti solo nella scorsa stagione, ad esempio, il nuovissimo gran premio di Las Vegas si corse di sabato oltre a 75 precedenti.
    Gran Premo del Bahrain, gli orari
    Giovedì 29 febbraio- Ore 12:30: Prove Libere 1- Ore 16:00: Prove Libere 2
    Venerdì 1 marzo- Ore 13:30: Prove Libere 3- Ore 17:00: Qualifiche
    Sabato 2 marzo- Ore 16:00: Gara LEGGI TUTTO

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    “Hamilton in Ferrari magari porta un ingegnere che inizia con la N…”

    Capelli, dobbiamo ancora aspettarci un Verstappen assoluto protagonista? “Andiamoci piano, dobbiamo ancora iniziare. Max è il pilota perfetto che Adrian Newey (direttore tecnico Red Bull, ndr) vuole sulla sua vettura. Il pilota modello, prototipo dell’era moderna della Formula 1. Verstappen ha alzato l’asticella nella preparazione fisica e mentale dei piloti, un processo che aveva iniziato Senna, portato poi avanti da Schumacher”.

    “Detto ciò, 24 gare sono tante e ci sarà la difficoltà nel riuscire a gestirle tutte fino in fondo, anche se già l’anno scorso l’olandese ha dimostrato di saperlo fare, non sbagliando quasi mai. Max è uno che non si fa distrarre da quello che ha intorno, non penso sia uno che possa smarrirsi. Ma da qui a dire che abbia già vinto, andiamoci cauti”.  La Ferrari nei test dei giorni scorsi ha dimostrato di essere migliorata. Ma ha ridotto il gap con la Red Bull? “Alcuni problemi del passato sembrano essere stati risolti. Al di là del giro veloce, già buono nel 2023, ora c’è consistenza nel passo gara, quello che mancava. La Ferrari si è avvicinata più di altri alla Red Bull, che resta la candidata principale alla vittoria, ma a Maranello hanno fatto un deciso passo in avanti”. 

    Dunque i tifosi del Cavallino possono ambire a qualcosa in più di un solo successo come accaduto nel Mondiale passato? “La Ferrari può vincere di più, sì, ma l’obiettivo principale che sta ricercando Vasseur, la risposta per invertire la rotta, è avere una macchina che a metà stagione possa evolversi e migliorare perché queste auto resteranno anche l’anno prossimo, quindi la Ferrari deve arrivare ad avere questo sviluppo. Se ci riuscisse, il lavoro sarebbe a metà dell’opera perché non si può più assistere alla storia delle ultime stagioni, con il lavoro interrotto per concentrarsi sull’annata successiva”. 

    Verstappen è il pilota perfetto, Leclerc deve quindi compiere un salto di qualità per provare a contrastarlo? “Charles deve migliorare molto nella gestione della stagione, un problema che lui stesso ha più volte rimarcato. Non è facile tenere la barra dritta per nove mesi e 24 gran premi, considerando tutti gli impegni che si hanno, in pista, ma pure mediatici”.

    “Leclerc è intelligente e può crescere, lui per primo sa quanto questo 2024 sia un’opportunità per lui: oggi sembra impossibile, ma lui deve avere l’obiettivo di vincere il campionato mondiale, perché in questo modo fra un anno accoglierebbe Hamilton in scuderia con un peso diverso e non sarebbe messo subito nell’ombra di Lewis”.  A tal proposito: cosa si aspetta da Hamilton? “Prima di tutto, fossi la Mercedes gli vieterei di portare con sé il cellulare all’interno dei box… A parte le battute, Hamilton è un grande professionista. In Mercedes ha trovato il suo equilibrio, la zona di comfort e ha vinto sette mondiali. Però nel corso degli anni, e l’ha detto più volte, ha capito cosa rappresenta la Ferrari e cosa vuol dire vestirsi di rosso. Avrà nuove energie mentali, approderà in Ferrari carico, non per svernare”.  Le chiederebbe Gigi Marzullo: ci guadagnerà più la Ferrari con Hamilton o Lewis con la Rossa? “Hamilton potrebbe portare oltre alla sua grande esperienza, tanta tranquillità da un punto di vista dell’analisi della macchina e della strategia di lavoro. I grandi campioni portano con sé anche l’attenzione di altre figure, come degli ingegneri per esempio”.

    “Magari ci potrebbero essere delle persone che fino a qualche tempo fa pensavano che in Ferrari non ci potesse essere un cambiamento, invece Lewis sarà proprio il primo cambiamento. Chissà, potrebbe aprire le porte a ingegneri stranieri, magari inglesi con un cognome che inizia con la N e si vedrà…”.  Il rifermento è evidentemente ad Adrian Newey, il segreto della Red Bull. È stato sorpreso dalla sua scelta di stravolgere la vettura 2024? “Sì, perché di solito la “squadra che vince non si cambia”. Loro invece hanno avuto il coraggio di prendere un auto di successo e rivoltarla. Qualche giorno fa ho visto una vignetta in cui Adrian si trova davanti alla Mercedes di due stagioni fa, la guarda e dice: “Bene, adesso ho capito e l’aggiusto”. E costruisce la Red Bull vincente. Lui è capace di avere questi spunti, ha l’umiltà di capire se altri hanno fatto un lavoro migliore del suo, di prendere gli insegnamenti e farli propri, migliorandoli”.  Hamilton si lega a Sainz: cosa aspettarsi dallo spagnolo? “Non è bello quello che sta vivendo e vivrà, ci sono passato pure io. Sapere di far parte di una squadra, ma di essere già fuori per l’anno dopo, non è il massimo. Ti approcci con uno spirito diverso, perché sai che non ci sarà continuità. Sainz però è legato alla Ferrari e mi aspetto prestazioni importanti per dimostrare di essere un pilota top e richiamare su di sé le attenzioni di altri team”.  LEGGI TUTTO

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    “Leclerc punti al Mondiale. Cosa mi aspetto da Hamilton alla Ferrari”

    Capelli, dobbiamo ancora aspettarci un Verstappen assoluto protagonista? “Andiamoci piano, dobbiamo ancora iniziare. Max è il pilota perfetto che Adrian Newey (direttore tecnico Red Bull, ndr) vuole sulla sua vettura. Il pilota modello, prototipo dell’era moderna della Formula 1. Verstappen ha alzato l’asticella nella preparazione fisica e mentale dei piloti, un processo che aveva iniziato Senna, portato poi avanti da Schumacher”.
    “Detto ciò, 24 gare sono tante e ci sarà la difficoltà nel riuscire a gestirle tutte fino in fondo, anche se già l’anno scorso l’olandese ha dimostrato di saperlo fare, non sbagliando quasi mai. Max è uno che non si fa distrarre da quello che ha intorno, non penso sia uno che possa smarrirsi. Ma da qui a dire che abbia già vinto, andiamoci cauti”.  La Ferrari nei test dei giorni scorsi ha dimostrato di essere migliorata. Ma ha ridotto il gap con la Red Bull? “Alcuni problemi del passato sembrano essere stati risolti. Al di là del giro veloce, già buono nel 2023, ora c’è consistenza nel passo gara, quello che mancava. La Ferrari si è avvicinata più di altri alla Red Bull, che resta la candidata principale alla vittoria, ma a Maranello hanno fatto un deciso passo in avanti”. 
    Dunque i tifosi del Cavallino possono ambire a qualcosa in più di un solo successo come accaduto nel Mondiale passato? “La Ferrari può vincere di più, sì, ma l’obiettivo principale che sta ricercando Vasseur, la risposta per invertire la rotta, è avere una macchina che a metà stagione possa evolversi e migliorare perché queste auto resteranno anche l’anno prossimo, quindi la Ferrari deve arrivare ad avere questo sviluppo. Se ci riuscisse, il lavoro sarebbe a metà dell’opera perché non si può più assistere alla storia delle ultime stagioni, con il lavoro interrotto per concentrarsi sull’annata successiva”. 
    Verstappen è il pilota perfetto, Leclerc deve quindi compiere un salto di qualità per provare a contrastarlo? “Charles deve migliorare molto nella gestione della stagione, un problema che lui stesso ha più volte rimarcato. Non è facile tenere la barra dritta per nove mesi e 24 gran premi, considerando tutti gli impegni che si hanno, in pista, ma pure mediatici”.
    “Leclerc è intelligente e può crescere, lui per primo sa quanto questo 2024 sia un’opportunità per lui: oggi sembra impossibile, ma lui deve avere l’obiettivo di vincere il campionato mondiale, perché in questo modo fra un anno accoglierebbe Hamilton in scuderia con un peso diverso e non sarebbe messo subito nell’ombra di Lewis”.  A tal proposito: cosa si aspetta da Hamilton? “Prima di tutto, fossi la Mercedes gli vieterei di portare con sé il cellulare all’interno dei box… A parte le battute, Hamilton è un grande professionista. In Mercedes ha trovato il suo equilibrio, la zona di comfort e ha vinto sette mondiali. Però nel corso degli anni, e l’ha detto più volte, ha capito cosa rappresenta la Ferrari e cosa vuol dire vestirsi di rosso. Avrà nuove energie mentali, approderà in Ferrari carico, non per svernare”.  Le chiederebbe Gigi Marzullo: ci guadagnerà più la Ferrari con Hamilton o Lewis con la Rossa? “Hamilton potrebbe portare oltre alla sua grande esperienza, tanta tranquillità da un punto di vista dell’analisi della macchina e della strategia di lavoro. I grandi campioni portano con sé anche l’attenzione di altre figure, come degli ingegneri per esempio”.
    “Magari ci potrebbero essere delle persone che fino a qualche tempo fa pensavano che in Ferrari non ci potesse essere un cambiamento, invece Lewis sarà proprio il primo cambiamento. Chissà, potrebbe aprire le porte a ingegneri stranieri, magari inglesi con un cognome che inizia con la N e si vedrà…”.  Il rifermento è evidentemente ad Adrian Newey, il segreto della Red Bull. È stato sorpreso dalla sua scelta di stravolgere la vettura 2024? “Sì, perché di solito la “squadra che vince non si cambia”. Loro invece hanno avuto il coraggio di prendere un auto di successo e rivoltarla. Qualche giorno fa ho visto una vignetta in cui Adrian si trova davanti alla Mercedes di due stagioni fa, la guarda e dice: “Bene, adesso ho capito e l’aggiusto”. E costruisce la Red Bull vincente. Lui è capace di avere questi spunti, ha l’umiltà di capire se altri hanno fatto un lavoro migliore del suo, di prendere gli insegnamenti e farli propri, migliorandoli”.  Hamilton si lega a Sainz: cosa aspettarsi dallo spagnolo? “Non è bello quello che sta vivendo e vivrà, ci sono passato pure io. Sapere di far parte di una squadra, ma di essere già fuori per l’anno dopo, non è il massimo. Ti approcci con uno spirito diverso, perché sai che non ci sarà continuità. Sainz però è legato alla Ferrari e mi aspetto prestazioni importanti per dimostrare di essere un pilota top e richiamare su di sé le attenzioni di altri team”.  LEGGI TUTTO

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    Test in Bahrain, Hamilton alza un tombino e Leclerc lo colpisce: cosa è successo

    BAHRAIN – Seconda giornata di test in Bahrain e subito bandiera rossa con sospensione della sessione mattutina di prove. In curva 11 è infatti saltata la copertura di un tombino sul quale sono poi transitati prima Hamilton e poi Leclerc. Al momento i meccanici sono a lavoro sul fondo della rossa di Leclerc che però non dovrebbe aver riportato particolari danni. La classifica provvisoria che vede il pilota monegasco comandare con il tempo di 1’31”750, seguito da Piastri (+0.578) e Sargeant (+0.828). Quarto Perez, seguito da Alonso, Zhou, Gasly, Hamilton, Hulkenberg e Tsunoda. LEGGI TUTTO

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    Vasseur su Hamilton alla Ferrari: “Una mossa naturale, Sainz ha capito”

    In vista dei primi test della Formula 1 Frédéric Vasseur, team principal della Ferrari, ha voluto commentare a Sky la scelta di Lewis Hamilton e non solo: “Credo che sia stata una mossa piuttosto naturale alla fine quella che ha portato in Ferrari Lewis Hamilton. Ha fatto parte della famiglia McLaren e poi di quella Mercedes con due percorsi, ma penso che abbia sempre avuto in mente l’idea che, per chiudere il cerchio, sarebbe dovuto venire a Maranello”. LEGGI TUTTO

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    Leclerc e la nuova Ferrari: “Mi aspetto un passo avanti sulla guidabilità”

    La presentazione della SF-24 è l’oaccasione per raccogliere le prime impressione nel mondo Ferrari in ivsta della stagioen 2024. Il presidente John Elkann, il CEO Benedetto Vigna e il vicepresidente Piero Ferrari, oltre ai rappresentanti dei partner e alla squadra, hanno presentato la nuova monoposto che porterà Leclerc e Sainz alla ricerca di un netto miglioramento rispetto alla scorsa annata. Per lo spagnolo sarà l’ultimo anno sulla Rossa, mentre per Leclerc sarà l’anno della definitiva consacrazione in attesa di un 2025 che lo vedrà comapgno di squadra di Lewis Hamilton. Il monegasco ha parlato così della nuova vettura e della stagione che lo aspetta.
    Leclerc: “La SF-24 promette bene”
    “La macchina mi piace molto, compresi i dettagli in bianco e giallo della carrozzeria. Ovviamente però quello che mi interessa di più sono le prestazioni perché è in pista che ci si gioca tutto. La SF-24 promette di essere meno sensibile e più guidabile e direi che per noi piloti è proprio quello che serve per poter fare bene. Mi aspetto un passo avanti sotto molti aspetti e da quello che ho potuto capire al simulatore credo che siamo dove vogliamo essere. In questa stagione l’obiettivo è essere sempre davanti: voglio ripagare con tante belle gare i nostri tifosi e tornare a dedicare loro delle vittorie”. LEGGI TUTTO

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    Sainz e la SF-24: “Non vedo l’ora di guidarla in pista. Appena l’ho vista…”

    Finalmente è arrivato il giorno della nuova Ferrari: oggi alla presentazione della SF-24, la 70esima monoposto costruita per il campionato del mondo di Formula 1, c’erano i vertici aziendali, con il presidente John Elkann, il CEO Benedetto Vigna e il vicepresidente Piero Ferrari, oltre ai rappresentanti dei partner e alla squadra. La SF-24 è la terza vettura della nuova generazione ad effetto suolo introdotta due anni fa da Formula 1, ma rappresenta un punto di rottura con le monoposto che l’hanno preceduta, una discontinuità che si riscontra anche nelle forme.
    Le parole di Sainz
    “Quando ho visto la SF-24 per la prima volta avrei voluto salirci sopra e accendere il motore…Non vedo l’ora di guidarla in pista per verificare che, come ci dice il simulatore, questa vettura sia il passo avanti che tutti desideriamo. L’obiettivo è avere una monoposto più guidabile e quindi costante sul passo gara, che sono i requisiti di base per poter lottare per la vittoria. Noi piloti abbiamo dato il massimo per fornire indicazioni precise ai tecnici e sono sicuro che gli ingegneri che lavorano a Maranello avranno assecondato le nostre esigenze. Vogliamo dare qualcosa per cui esaltarsi ai tifosi che ci hanno sostenuto anche nei momenti più difficili della scorsa stagione”. LEGGI TUTTO

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    Alonso, frecciata a Hamilton: “Ferrari il suo sogno? Fino a due mesi fa…”

    “Forse Lewis può portare quel qualcosa in più per lottare per il campionato. La macchina è lì”. Nel giorno della presentazione della sua nuova Aston Martin, Fernando Alonso parla anche del passaggio del vecchio rivale e compagno ai tempi della McLaren, Lewis Hamilton, che nel 2025 andrà in Ferrari liberando un posto in Mercedes, buono anche per lo stesso spagnolo ex ferrarista. “E’ stata una sorpresa, Lewis era molto legato alla Mercedes. Non conosco i motivi per cui lo ha fatto, ma per ora non gli do tanto peso: manca ancora un anno prima che guidi in rosso”.
    Alonso, la stoccata a Hamilton
    Poi Alonso lancia una stoccatina al rivale storico, come riporta la Bbc: “Mi sembra che fino a due mesi fa non fosse nei suoi sogni da bambino guidare una Ferrari, aveva sogni diversi. Spero che si goda l’esperienza in Ferrari: è speciale, se vinci: lì devi vincere. Magari porterà quello che manca per conquistare il Mondiale: è da qualche anno che hanno una macchina competitiva”. Il 42enne pilota spagnolo ha aggiunto di non aver avuto finora “nessun contatto” con la Mercedes. “Sono consapevole della mia situazione, che è unica – le sue parole – Ci sono solo tre campioni del mondo sulla griglia, e campioni del mondo veloci, perché in passato forse c’erano alcuni campioni che forse non erano così impegnati ad essere veloci. E probabilmente sono l’unico disponibile per il 2025. Quindi sono in una buona posizione. Ma allo stesso tempo, quando deciderò se voglio continuare a correre in futuro, il primo e unico colloquio che avrò all’inizio sarà con l’Aston Martin. Questa sarà la mia unica priorità”. LEGGI TUTTO