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    F1, la Mercedes annuncia: “A Silverstone porteremo nuovi componenti”

    ROMA – “Porteremo aggiornamenti a Silverstone e cercheremo di superare i limiti della monoposto, lavorando sul passo gara. Dobbiamo essere onesti con noi stessi: al momento siamo un po’ indietro rispetto a Ferrari e Red Bull. Penso che Silverstone sarà un circuito un po’ più adatto a noi”. Queste le parole di Mike Elliott, direttore tecnico della Mercedes, che si prepara al Gran Premio di Gran Bretagna, decima tappa della Formula 1. “Spingeremo il più possibile. I nostri piloti vogliono tornare a vincere per i nostri tifosi”, ha concluso l’ingegnere.
    Le parole di Wolff
    La Mercedes vuole ora riprendersi la scena in Formula 1 e la pista britannica sembra la pista giusta per provarci. Afferma infatti Toto Wolff: “Silverstone è stato buono con noi in passato ed è un circuito più fluido degli ultimi tre. Dobbiamo gestire le nostre aspettative e lavorare sodo, analizzare i dati e trovare soluzioni che abbiano un senso. Non solo per Silverstone, ma anche per il futuro”. LEGGI TUTTO

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    F1, nuove indicazioni per la conferenza stampa piloti: ora è di giovedì

    ROMA – La Formula 1 cambia protocollo per la conferenza stampa piloti che inaugura le varie tappe del Mondiale: dal Gran Premio di Gran Bretagna si terrà di giovedì e non più di venerdì. Un ritorno al passato a partire dalla tappa di Silverstone per un format che sarà simile a quello del 2019: due gruppi da 5 piloti ciascuno che saranno a disposizione della stampa per 55 minuti circa. I piloti che non verranno scelti per la conferenza potranno dedicarsi ad altre attività coi media, organizzate dalle rispettive scuderie.
    La conferenza a Silverstone
    Con il circuito di Silverstone che farà dunque da apripista per questo ritorno alla vecchia conferenza, la FIA ha disposto che l’attivitò con la stampa inizierà alle 14:00 ora locale (le 15:00 in Italia), ossia 23 ore prima dell’inizio delle prime prove libere. Restano invece invariati l’orario e il giorno dedicato alla conferenza dei team principal che continuerà ad avere luogo sabato mattina prima della terza sessione di prove libere. LEGGI TUTTO

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    F1, la conferenza stampa piloti torna di giovedì: cosa cambia

    ROMA – A partire dal Gran Premio di Gran Bretagna, la consueta conferenza stampa piloti che apre ogni weekend di Formula 1 si terrà di giovedì e non più di venerdì. Per il Circus questo si tratta di un ritorno al passato per un format che sarà simile a quello del 2019: due gruppi da 5 piloti ciascuno che saranno a disposizione della stampa per 55 minuti circa. I piloti che non verranno scelti per la conferenza potranno dedicarsi ad altre attività coi media, organizzate dalle rispettive scuderie.
    L’orario per Silverstone
    Con il Gran Premio della Gran Bretagna che farà dunque da apripista per questo ritorno alla vecchia conferenza, la FIA ha disposto che l’attivitò con la stampa inizierà alle 14:00 ora locale (le 15:00 in Italia), ossia 23 ore prima dell’inizio delle prime prove libere. Non cambia nulla invece per la conferenza stampa dei team principal, che si terrà come sempre di sabato mattina prima dell’inizio delle prove libere 3. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, Binotto: “Ann Rao? Solo preoccupazioni, nessun dubbio”

    ROMA – Nervi tesi nel paddock per la questione porpoising. Sotto i riflettori degli analisti della Formula 1 ora c’è la figura di Shaila-Ann Rao, direttore esecutivo momentaneo, incaricata della FIA dopo la fuoriuscita di Peter Bayer. L’avvocatessa aveva lavoratò già in Mercedes al fianco di Toto Wolff e ci sono preoccupazioni per la sua integrità e imparzialità  “Questa è una domanda che mi è stata posta anche a Baku in conferenza stampa e posso solo ripetere quello che ho detto allora: è una preoccupazione, non un dubbio”, riponde Mattia Binotto, team principal Ferrari, a “Motorsport”, che lo interroga sulla questione.
    Le parole di Binotto
    Già dal momento della sua nomina, nel paddock si erano sollevati dubbi sulla nomina di Rao. Ma con il Gran Premio del Canada e la concessione tecnica “salva-Mercedes” per arginare il porpoising, i sospetti sono aumentati. Binotto però affema: “Ho piena fiducia nella FIA, che proverà la sua professionalità e che dimostrerà come alla fine la mia preoccupazione non avesse fondamento”. C’è però dell’altro sul tema del secondo tirante, soluzione che la Mercedes ha trovato in tempi record contro il porpoising: “Wolff ha detto che l’hanno installato durante la notte. Quello che posso dire è che la Ferrari non ne sarebbe stata in grado. E sono sorpreso che una squadra sia così capace di farlo dall’oggi al domani. Non possiamo fare altro che dare credito alle sue parole”, ha infatti aggiunto Binotto. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, Binotto su Ann Rao: “Sicuro che la FIA proverà la sua imparzialità”

    ROMA – “Questa è una domanda che mi è stata posta anche a Baku in conferenza stampa e posso solo ripetere quello che ho detto allora: è una preoccupazione, non un dubbio”. La domanda che “Motorsport” ha posto a Mattia Binotto, team principal della Ferrari, riguarda la figura di Shaila-Ann Rao, ora direttore esecutivo momentaneo, scelto della FIA dopo l’addio di Peter Bayer. L’avvocatessa aveva lavoratò già in Mercedes al fianco di Toto Wolff e ci sono preoccupazioni per la sua integrità e imparzialità.
    Le parole di Binotto
    Già dal momento della sua nomina, nel paddock si erano sollevati dubbi sulla nomina di Rao. Ma con il Gran Premio del Canada e la concessione tecnica “salva-Mercedes” per arginare il porpoising, i sospetti sono aumentati. Binotto però affema: “Ho piena fiducia nella FIA, che proverà la sua professionalità e che dimostrerà come alla fine la mia preoccupazione non avesse fondamento”. Il manager italiano, però, aggiunge dettagli sul processo che ha portato al tanto discusso secondo tirante: “Wolff ha detto che l’hanno installato durante la notte. Quello che posso dire è che la Ferrari non ne sarebbe stata in grado. E sono sorpreso che una squadra sia così capace di farlo dall’oggi al domani. Non possiamo fare altro che dare credito alle sue parole”. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, Sainz sogna il titolo. E Binotto lo sveglia

    «Il tuo giorno arriverà». Con questo messaggio ad accompagnare l’immagine di Hamilton che abbraccia Sainz subito dopo il GP del Canada, la Mercedes ha voluto consolare Carlos della vittoria mancata. Perché proprio così è andata: oltre alla sesta vittoria di Verstappen, Montreal ha mandato in scena una surreale contraddizione tra Carlitos nero per il secondo posto e Lewis entusiasta per il terzo. Questione di prospettiva. Nelle successive interviste, poi, Sainz s’è mostrato scuro in volto: un atteggiamento anche giusto per un pilota che è perennemente insoddisfatto di sé stesso e alza di continuo l’asticella da saltare, ma poi le sue parole hanno mostrato uno stato d’animo carico di insidie.

    Ossessione

    A Carlos i secondi posti pesano tremendamente perché li vive come vittorie mancate. Ne ha messi in fila cinque, due dei quali – Monza 2020, vinta da Gasly, e questo di Montreal – gli bruciano oltre misura. Il rischio, a questo punto, è che non aver ancora vinto (non gli succede da quasi tremila giorni: ultima volta il 28 settembre 2014 in Formula Renault 3.5 Series) possa trasformarsi per lui in un’ossessione capace di produrre solo tossine. Quando invece gli servirebbero endorfine.  «Ricordo che succedeva anche a me – ricordava di recente suo padre – Mi sembrava di non poter vincere, poi arrivò la prima volta, mi resi conto di saperlo fare e mi sbloccai». Lo stesso Carlos senior, fenomeno dei rally e in versione attempata nei raid desertici, ci ha spiegato: «Di Carlitos dicono sempre che sia un grande lavoratore, ma sembra quasi che con questa osservazione vogliano negargli il talento. Lo facevano anche con me, quando pareva che non volessero riconoscermi delle doti naturali». Senior, insomma, ci mette la faccia e in questa eguaglianza lui-come-me vorrebbe garantire per le qualità del figlio.

    Nel dopo GP in Canada, intervistato, Carlitos ha pronunciato la parola «vincere» più di quanto non faccia normalmente Ibrahimovic. E quando davanti al microfono di Sky, con riferimento al secondo posto, gli è stato detto “Dai, è una bella sensazione…”, apriti cielo.  «Noooo, volevo vincere. Mi sento un po’ meglio ma voglio la vittoria, la sento vicina. Ho provato di tutto per prendere Verstappen. Io quella vittoria la voglio più di tutti i tifosi a casa».

    Domanda scivolosa

    Poi è arrivata una domanda scivolosa, parente stretta del “sei disposto ad aiutare Leclerc?”. Non era quella ma “Credi nel Mondiale per la Ferrari?“ «Ci credo per la Ferrari, per Charles e per me». Poi, un supplemento di chiarezza: «Due settimane fa, quando vi ho detto che ragionerò gara per gara, si è capito che io non lotti per il Mondiale. Ma si è capito male. Ragionerò gara per gara perché io ogni gara voglio vincerla, e se questo mi porterà al Mondiale andrà benissimo. Può darsi che aiuterò Charles e la Ferrari, ma so che vincere ogni corsa porta al Mondiale. E’ questo che voglio fare».  Perdonate le ripetizioni, ma insomma: vincere, vincere, vincere; Mondiale, Mondiale, Mondiale. Da questo loop non s’esce. Mattia Binotto gli ha risposto con messaggi piuttosto chiari. Sulla ragione per cui non ce l’ha fatta: «E’ un po’ un peccato perché ne avevamo di più, credo che Carlos abbia pagato la qualifica». Sulle sue aspettative con vista sul titolo: «Sta migliorando e mi fa piacere poter contare su di lui per la corsa nel campionato costruttori». Tutto serve oggi, in Ferrari, tranne due piloti che si rubino punti a vicenda.  LEGGI TUTTO

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    Ferrari, Ecclestone: “Le scommesse sulla Rossa e su Leclerc sono soldi persi”

    ROMA – Bernie Ecclestone non crede nella rimonta Ferrari. L’ex presidente della FIA si è infatti concesso in un’intervista al portale svizzero “Blick” dove ha affermato: “Speravo, come tanti, che la Ferrari potesse tornare a vincere dopo più di 14 anni. Ora purtroppo devo avvertire gli scommettitori: i soldi che punterete sulla Ferrari o su Charles Leclerc saranno soldi persi, non frutteranno nulla”. La Ferrari ha perso terreno dalla Red Bull nelle ultime tappe della Formula 1 e dalle parti di Maranello si lavora per garantire ai piloti una F1-75 ancora più performante e, soprattutto, affidabile.
    Ecclestone punta su Verstappen
    Finora sono stati proprio i guasti tecnici a pesare di più sulla classifica della Ferrari, ora a 76 punti dalla casa di Milton Keynes. “In Ferrari – afferma Ecclestone – sono tornati a fare errori, l’affidabilità sembra essere tornata quella dei vecchi tempi e questo rende i piloti poco sicuri. Verstappen sta vincendo facile e ha già portato a casa sei trionfi”. A luglio il Circus farà rotta verso la Gran Bretagna per un circuito spesso decisivo per il mondiale e che incontra i favori di Charles Leclerc, sempre brillante a Silverstone. È lì che la Ferrari proverà a dare una svolta a una stagione che finora presenta luci e ombre. LEGGI TUTTO

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    F1, Ecclestone: “Scommesse sulla Ferrari? Soldi persi”

    ROMA – “Speravo, come tanti, che la Ferraripotesse tornare a vincere dopo più di 14 anni. Ora purtroppo devo avvertire gli scommettitori: i soldi che punterete sulla Ferrari o su Charles Leclerc saranno soldi persi, non frutteranno nulla”. Queste le parole pronunciate al portale elvetico “Blick” da Bernie Ecclestone, ex presidente della FIA. La Ferrari ha perso terreno dalla Red Bull nelle ultime tappe della Formula 1 e dalle parti di Maranello si lavora per garantire ai piloti una F1-75 ancora più performante e, soprattutto, affidabile.
    Le parole di Ecclestone
    Finora sono stati proprio i problemi tecnici a pesare di più sulla classifica della Ferrari, ora a 76 punti dalla casa di Milton Keynes. “In Ferrari – afferma Ecclestone – sono tornati a fare errori, l’affidabilità sembra essere tornata quella dei vecchi tempi e questo rende i piloti poco sicuri. Verstappen sta vincendo facile e ha già portato a casa sei trionfi”. Ora che la Formula 1 si sposterà in Gran Bretagna sul circuito di Silverstone, scopriremo se la Rossa sarà capace di rialzare la testa su un tracciato che piace molto a Charles Leclerc, che ora a disposizione una rotazione più ampia dei suoi elementi di power unit. LEGGI TUTTO