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    Caso Piquet: quattro associazioni denunciano l'ex pilota per le frasi su Hamilton

    ROMA – Nelson Piquet dovrà comparire davanti al giudice in tribunale per esporre la sua versione riguardo alle espressioni razziste rivolte a Lewis Hamilton, mentre in un’intervista emersa poche settimane fa parlava di un incidente tra il britannico e Max Verstappen in Formula 1. L’ex pilota brasiliano, come riportato da “Globo”, dovrà fornire entro 15 giorni una spiegazione dell’accaduto al giudice Felipe Costa da Fonseca Gomes. In Brasile è infatti arrivata una denuncia da parte di quattro associazioni.
    La richiesta delle associazioni
    Le associazioni che hanno effettuato la denuncia sono Educafro, Centro Santo Dias, Aliança Nacional LGBTI+ e Asociación Brasileña de Familias Homotransafectivas. La richiesta di quest’ultime è quella di “riparare il danno morale collettivo e sociale inflitto alla popolazione afroamericana, alla comunità LGBTQIA+ e al popolo brasiliano in generale”. In caso di ulteriori espressioni, l’ex pilota brasiliano, che si è già scusato pubblicamente per l’accaduto, rischierebbe di scattare una multa salatissima. LEGGI TUTTO

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    Frasi razziste su Hamilton: quattro associazioni denunciano Piquet in Brasile

    ROMA – Nelson Piquet dovrà comparire davanti al tribunale federale in Brasile per parlare delle espressioni razziste rivolte a Lewis Hamilton mentre in un’intervista emersa poche settimane fa parlava di un incidente tra il britannico e Max Verstappen in Formula 1. L’ex pilota brasiliano, come riportato da “Globo”, dovrà fornire entro 15 giorni una spiegazione dell’accaduto al giudice Felipe Costa da Fonseca Gomes. In Brasile è infatti arrivata una denuncia da parte di quattro associazioni.
    Rischio multa
    Le associazioni che hanno effettuato la denuncia sono Educafro, Centro Santo Dias, Aliança Nacional LGBTI+ e Asociación Brasileña de Familias Homotransafectivas. La richiesta di quest’ultime è quella di “riparare il danno morale collettivo e sociale inflitto alla popolazione afroamericana, alla comunità LGBTQIA+ e al popolo brasiliano in generale”. In caso di ulteriori espressioni, l’ex pilota brasiliano, che si è già scusato pubblicamente per l’accaduto, rischierebbe di scattare una multa salatissima. LEGGI TUTTO

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    F1, arriva l'annuncio: Michael Masi lascia la FIA

    ROMA – Le strade della FIA e di Michael Masi si separano definitivamente. L’ormai ex direttore di gara della Formula 1, che si è trovato a non ricoprire più la posizione nel 2022 dopo le polemiche dell’ultima stagione, tornerà in Australia dalla sua famiglia, come si legge nel comunicato della stessa FIA: “La FIA conferma che Michael Masi ha deciso di lasciare la FIA e di trasferirsi in Australia per stare più vicino alla sua famiglia e affrontare nuove sfide”.
    Il comunicato
    “Masi ha lavorato per un periodo di tre anni come Direttore di gara e Delegato alla sicurezza della Formula 1 dopo l’improvvisa scomparsa di Charlie Whiting nel 2019 – prosegue il comunicato -, svolgendo le numerose funzioni che gli erano state affidate in modo professionale e dedicato. La FIA lo ringrazia per il suo impegno e gli augura il meglio per il futuro”. LEGGI TUTTO

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    F1, ufficiale: Michael Masi lascia la FIA

    ROMA – La FIA ha annunciato che Michael Masi lascerà il suo posto in federazione in maniera ufficiale. L’ormai ex direttore di gara della Formula 1, che si è trovato a non ricoprire più la posizione nel 2022 dopo le polemiche dell’ultima stagione, tornerà in Australia dalla sua famiglia, come si legge nel comunicato della stessa FIA: “La FIA conferma che Michael Masi ha deciso di lasciare la FIA e di trasferirsi in Australia per stare più vicino alla sua famiglia e affrontare nuove sfide”.
    Il comunicato della FIA
    “Masi ha lavorato per un periodo di tre anni come Direttore di gara e Delegato alla sicurezza della Formula 1 dopo l’improvvisa scomparsa di Charlie Whiting nel 2019 – prosegue il comunicato -, svolgendo le numerose funzioni che gli erano state affidate in modo professionale e dedicato. La FIA lo ringrazia per il suo impegno e gli augura il meglio per il futuro”. LEGGI TUTTO

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    Track limits, multe, brutte figure: la Formula 1 ha perso la bussola

    TORINO – C’è stato un momenti in Formula 1, prima dello sciagurato finale 2021 ad Abu Dhabi, in cui l’operato del direttore di gara (di allora), ovvero l’australiano Michael Masi, veniva interpretato – e soprattutto criticato – come un “liberi tutti”. Così terribilmente scandaloso da indurre alcuni dei “pariti” della Formula (capitanati dagli uomini Mercedes) a chiederne la rimozione. Rimozione avvenuta. La Fia, da allora, ha rivoluzionato tutto: due direttori di gara (che si alternano, il tedesco Niels Wittich e il portoghese Eduardo Freitas), una squadra rivista e un super consulente in remoto (l’esperto Herbie Blash). E tuttavia, il malcontento è più o meno lo stesso che c’era al tempo di Masi. Il che significa due volte: o sono piloti e squadre ad essere sempre insoddisfatti (e l’australiano non era da cacciare) o il sistema deve essere rivisto, non è solo una questione di persone.
    PEREZ E QUEL “Q2” – In Austria – tanto per citare l’ultima gara – s’è vista una decisione che sta a metà tra il ridicolo e quasi-scandaloso (sportivamente parlando, s’intende), ovvero la mancata sanzione a Perez al termine del “Q2” (salvo poi punirlo in griglia). Sempre in Austria 43 tempi sul giro sono stati cancellati (per superamento dei track limits) e sono state comminate 4 penalità di 5 secondi per sanzionare queste comportamento. I piloti si sono lamentati, la Fia ha fatto sapere di non capire il malcontento visto che questo comportamento è stato deciso proprio per venire incontro alle loro richieste. se le cose stanno così, quantomeno viene da chiedersi se non si siano problemi di comunicazione.
    L’ALTERCO – Infine, un presunto alterco (le testimonianze sono di seconda mano, ovviamente) tra Sebastian Vettel e Wittich s’è risolto con il quattro volte campione del mondo che se n’è andato sbattendo la porta. Ha ricevuto una spropositata multa (25 mila euro) che però è stata congelata dopo presentazione di scuse. Il sospetto che non ci si capisca a questo punto diventa molto più che un sospetto. E forse, a questo punto, ci vorrebbe un “super summit” con un solo punto all’ordine del giorno: evitare inutili figuracce di fronte al pubblico, peraltro in costante ascesa… LEGGI TUTTO

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    Bernie Ecclestone a processo per frode fiscale nel Regno Unito

    ROMA – Bernie Ecclestone andrà a processo nel Regno Unito per non aver dichiarato beni detenuti all’estero, per un ammontare di 400 milioni di sterline, che ammontano a circa 473 milioni di euro. La notizia è stata lanciata dai media britannici, i quali affermano l’avvio del procedimento contro il 91enne ex proprietario della Formula 1. La prima udienza è in programma il prossimo 22 agosto al Westminster Magistrates Court di Londra.
    L’annuncio del procuratore
    Per quanto riguarda il processo, il procuratore capo Andrew Penhale ha affermato di aver “autorizzato un’accusa contro Bernard Ecclestone di frode per falsa dichiarazione in merito alla sua mancata dichiarazione all’HMRC dell’esistenza di beni detenuti all’estero che si ritiene valgano oltre £ 400 milioni”. LEGGI TUTTO

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    F1: Bernie Ecclestone andrà a processo per frode fiscale

    ROMA – Bernie Ecclestone andrà a processo nel Regno Unito per la mancata dichiarazione di beni detenuti all’estero, per un totale di 400 milioni di sterline, che ammontano a circa 473 milioni di euro. La notizia è stata lanciata dai media britannici, i quali affermano l’avvio del procedimento contro il 91enne ex proprietario della Formula 1. La prima udienza è in programma il prossimo 22 agosto al Westminster Magistrates Court di Londra.
    L’annuncio
    Per quanto riguarda il processo, il procuratore capo Andrew Penhale ha affermato di aver “autorizzato un’accusa contro Bernard Ecclestone di frode per falsa dichiarazione in merito alla sua mancata dichiarazione all’HMRC dell’esistenza di beni detenuti all’estero che si ritiene valgano oltre £ 400 milioni”. LEGGI TUTTO

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    F1, Perez dopo il Gp d'Austria: “Russell non è riuscito a controllare la sua auto”

    ROMA – Sergio Perez ha parlato dopo il ritiro a inizio gara nel Gran Premio d’Austria, valevole per l’undicesima tappa del Mondiale 2022 di Formula 1. Il pilota della Red Bull è stato costretto ad abbandonare dopo un’uscita causata da un contatto con la Mercedes di George Russell. “È un vero peccato per noi quello che è successo nella gara di oggi, all’esterno ho avuto la netta sensazione che abbiamo fatto tutto il possibile per evitare l’incidente – ha detto -. Era solo il primo giro, e spettava a George controllare la sua auto,ma chiaramentenon è riuscito a farlo, e a quel punto siamo entrati in contatto quando io ero palesemente davanti a lui”. 
    Le parole di Perez
    Perez, che accusa quindi il britannico della Mercedes per il suo ritiro, ha parlato anche della gara di Carlos Sainz, che come lui non è arrivato al traguardo: “Mi dispiace molto per quello che è successo a Sainz, ma il suo ritiro non ci consola per la classifica costruttori. Credo che la macchina in questo fine settimana non sia stata all’altezza, quindi c’è un’analisi da fare”. LEGGI TUTTO