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    F1, livrea speciale per Alpine in Arabia Saudita per festeggiare le 100 gare con Castrol

    JEDDAH – Per la 100^ gara insieme, il gruppo Renault ha voluto omaggiare nel migliore dei modi la partnership con Castrol. Nel Gran Premio d’Arabia Saudita, infatti, la scuderia francese sfoggerà una monoposto il cui posteriore sarà colorato di verde. Inoltre, la vettura che guideranno Fernando Alonso ed Esteban Ocon potrà vantare il logo “100 gare” sul cofano motore, accompagnato dalla scritta “Renault raccomanda Castrol” sulle ali posteriori.
    Il CEO Rossi: “Guardiamo con fiducia al futuro”
    Molto entusiasta Laurent Rossi, CEO di Alpine, che ha dichiarato: “Siamo orgogliosi della partnership e dei progressi in campo tecnologico e delle prestazioni. Guardiamo fiduciosi ad un futuro luminoso”. Altrettanto felice il vice presidente marketing Castol, A.S. Ramchander: “Siamo ben più di un semplice logo sull’auto. Auguriamo il meglio al team per la gara”. L’accordo con l’azienda britannica di lubrificanti industriali va avanti dal 2017 ma non si è limitato solamente al rifornimento di carburanti, olio motore ed altri materiali per la vettura, bensì anche a livello globale nel servizio post vendita delle monoposto stradali.  LEGGI TUTTO

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    F1, Alpine con livrea speciale in Arabia Saudita per le 100 gare con Castrol

    JEDDAH – In occasione del Gran Premio d’Arabia Saudita, 100^ gara della partnership tra il gruppo Renault e Castrol, la scuderia transalpina ha voluto celebrare questa ricorrenza in maniera speciale. I due piloti Fernando Alonso ed Esteban Ocon, infatti, guideranno una monoposto il cui posteriore sarà colorato di verde. Inoltre, in occasione della gara di domenica, il logo “100 gare” sul cofano motore sarà accompagnato dalla scritta “Renault raccomanda Castrol” sulle ali posteriori.
    Il CEO Rossi: “Orgogliosi della partnership”
    L’accordo con l’azienda britannica di lubrificanti industriali va avanti dal 2017 ma non si è limitato solamente al rifornimento di carburanti, olio motore ed altri materiali per la vettura, bensì anche a livello globale nel servizio post vendita delle monoposto stradali. Il vice presidente marketing A.S. Ramchander ha commentato entusiasta: “Siamo ben più di un semplice logo sull’auto. Auguriamo il meglio al team per la gara”. Sulla stessa lunghezza d’onda Laurent Rossi, CEO di Alpine: “Siamo orgogliosi della partnership e dei progressi in campo tecnologico e delle prestazioni. Guardiamo fiduciosi ad un futuro luminoso”. LEGGI TUTTO

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    F1 Gp Arabia Saudita, diretta qualifiche: dove vederle in tv

    JEDDAH – Scattano le qualifiche del Gran Premio dell’Arabia Saudita, ventunesimo appuntamento stagionale della Formula 1. La terza sessione di prove libere del Gran Premio sul nuovo circuito di Jeddah è in programma alle ore 15, mentre le qualifiche saranno trasmesse in diretta su Sky Sport F1 (canale 207), alle 18 e in differita su TV8 a partire dalle 20.15. La gara, invece, è in programma domani, domenica 5 dicembre, alle ore 18.30.  LEGGI TUTTO

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    Diretta qualifiche F1 Gp Arabia Saudita: dove vederle in tv

    JEDDAH – L’Arabia Saudita è pronta ad ospitare le qualifiche del Gran Premio, ventunesimo appuntamento stagionale della Formula 1. La terza sessione di prove libere del Gran Premio sul nuovo circuito di Jeddah è in programma alle ore 15, mentre le qualifiche saranno trasmesse in diretta su Sky Sport F1 (canale 207), alle 18 e in differita su TV8 a partire dalle 20.15. La gara, invece, è in programma domani, domenica 5 dicembre, alle ore 18.30.  LEGGI TUTTO

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    F1: Hamilton comanda le libere 2 a Jeddah. Leclerc a muro: sessione interrotta

    JEDDAH – E’ di Lewis Hamilton il miglior tempo nelle prove libere 2 al Gran Premio dell’Arabia Saudita, valevole per la ventunesima e penultima tappa del Mondiale 2021 di Formula 1. Il britannico, con il tempo di 1:29.018, precede l’altra Mercedes di Valtteri Bottas e l’AlphaTauri di Pierre Gasly, in una sessione interrotta a pochi minuti dalla fine per una bandiera rossa esposta dopo un incidente a Charles Leclerc. Quando ci si avvicina al termine delle FP2, infatti, il monegasco della Ferrari perde il controllo della monoposto e finisce a muro alla curva 22, distruggendo esteriormente la monoposto. Da capire, invece, eventuali conseguenze per le componenti interne, in particolare la power unit. Il pilota, uscito dall’auto senza troppi problemi, sembra stare bene, ma per precauzione si è diretto immediatamente al centro medico.
    Gli altri tempi
    Max Verstappen chiude la sessione con il quarto tempo, davanti alle due Alpine di Fernando Alonso ed Esteban Ocon. Settimo tempo per l’altra Ferrari di Carlos Sainz, mentre Charles Leclerc prima dell’incidente deteneva il decimo tempo dietro a Yuki Tsunoda e alla Red Bull di Sergio Perez. LEGGI TUTTO

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    F1, prove libere 2 Gp Arabia Saudita: Hamilton davanti. Leclerc a muro nel finale

    JEDDAH – Lewis Hamilton è il più veloce nella seconda sessione di prove libere al Gran Premio dell’Arabia Saudita, ventunesimo e penultimo appuntamento stagionale della Formula 1. Il britannico, con il tempo di 1:29.018, precede l’altra Mercedes di Valtteri Bottas e l’AlphaTauri di Pierre Gasly, in una sessione interrotta a pochi minuti dalla fine per una bandiera rossa esposta dopo un incidente a Charles Leclerc. Quando ci si avvicina al termine delle FP2, infatti, il monegasco della Ferrari perde il controllo della monoposto e finisce a muro alla curva 22, distruggendo esteriormente la monoposto. Da capire, invece, eventuali conseguenze per le componenti interne, in particolare la power unit. Il pilota, uscito dall’auto senza troppi problemi, sembra stare bene, ma per precauzione si è diretto immediatamente al centro medico.
    Gli altri piloti
    Max Verstappen chiude la sessione con il quarto tempo, davanti alle due Alpine di Fernando Alonso ed Esteban Ocon. Settimo tempo per l’altra Ferrari di Carlos Sainz, mentre Charles Leclerc prima dell’incidente deteneva il decimo tempo dietro a Yuki Tsunoda e alla Red Bull di Sergio Perez. LEGGI TUTTO

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    Valtteri Bottas: “Nel 2014 ero fissato con il peso, ho pensato di lasciare la F1”

    ROMA – Valtteri Bottas, ospite del podcast “Direct talk about me”, ha raccontato di uno dei momenti più bui della sua carriera in Formula 1, confessando di aver avuto problemi nell’accettare il suo peso. Il pilota finlandese ha spiegato come sia nata una vera e propria ossessione, che lo ha portato ad avere anche conseguenze sulla forma fisica: “Dovevo pesarmi ogni mattino e sera e il peso era sempre minore – ha raccontato -. Ero fissato e ossessionato, delle volte completavo un esercizio di corsa due volte, una con il mio allenatore, l’altro da solo senza farmi vedere. Pensavo che mi avrebbe fatto bene, ma alla lunga ovviamente non è stato così. Mi stancavo molto facilmente e non riuscivo a dormire, ogni notte mi svegliavo alle 4 del mattino e non riuscivo a riaddormentarmi. Questo ha influito sul mio benessere mentale: quando hai tolto ogni briciolo della tua forma fisica, anche il tuo lato mentale si svuota”.
    Le parole di Bottas
    I problemi hanno avuto risvolti pesanti anche sull’umore di Bottas, che con un aneddoto spiega la situazione in cui si trovava: “Dovevo prendere un aereo e la mia ex moglie mi ha augurato che il volo andasse bene. Io le ho risposto dicendo che non mi importava se l’aereo si fosse schiantato, in tal caso sarei semplicemente morto. Questo è il tipo di pensieri che ho iniziato ad avere, come se niente avesse avuto più importanza. Ho sofferto di un grave stato di affaticamento, puramente per la mia testardaggine. Allora dovevo ridurre il mio peso al minimo e ho perso completamente il controllo”. Uno degli eventi che ha influito sulla situazione di Bottas è anche stato l’incidente che ha poi portato alla morte di Jules Bianchi: “Fu un colpo duro, mi ci sono voluti due anni per recuperare: ho sofferto di aritmia e alcune volte ho pensato che fosse la fine. Ho cominciato a sentirmi svuotato, tutta la mia vita era la F1 e non mi piaceva per niente. Ho pensato di smettere”. Fortunatamente, la situazione con il tempo è migliorata: “Qualcosa doveva cambiare, ho preso troppe cose troppo sul serio. Mi sono fatto aiutare, ho cominciato a prendere tutto con più leggerezza e pian piano ho ritrovato la mia forma”. LEGGI TUTTO

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    F1, la confessione di Bottas: “Ero ossessionato dal peso, ho pensato di smettere”

    ROMA – “Dovevo pesarmi ogni mattino e sera e il peso era sempre minore. Ero fissato e ossessionato, delle volte completavo un esercizio di corsa due volte, una con il mio allenatore, l’altro da solo senza farmi vedere. Pensavo che mi avrebbe fatto bene, ma alla lunga ovviamente non è stato così”. Valtteri Bottas, ospite del podcast “Direct talk about me”, ha raccontato di uno dei momenti più bui della sua carriera in Formula 1, confessando di aver avuto problemi nell’accettare il suo peso. Il pilota finlandese ha spiegato come sia nata una vera e propria ossessione, che lo ha portato ad avere anche conseguenze sulla forma fisica: “Mi stancavo molto facilmente e non riuscivo a dormire, ogni notte mi svegliavo alle 4 del mattino e non riuscivo a riaddormentarmi. Questo ha influito sul mio benessere mentale: quando hai tolto ogni briciolo della tua forma fisica, anche il tuo lato mentale si svuota”.
    Il racconto di Bottas
    I problemi hanno avuto risvolti pesanti anche sull’umore di Bottas, che con un aneddoto spiega la situazione in cui si trovava: “Dovevo prendere un aereo e la mia ex moglie mi ha augurato che il volo andasse bene. Io le ho risposto dicendo che non mi importava se l’aereo si fosse schiantato, in tal caso sarei semplicemente morto. Questo è il tipo di pensieri che ho iniziato ad avere, come se niente avesse avuto più importanza. Ho sofferto di un grave stato di affaticamento, puramente per la mia testardaggine. Allora dovevo ridurre il mio peso al minimo e ho perso completamente il controllo”. Uno degli eventi che ha influito sulla situazione di Bottas è anche stato l’incidente che ha poi portato alla morte di Jules Bianchi: “Fu un colpo duro, mi ci sono voluti due anni per recuperare: ho sofferto di aritmia e alcune volte ho pensato che fosse la fine. Ho cominciato a sentirmi svuotato, tutta la mia vita era la F1 e non mi piaceva per niente. Ho pensato di smettere”. Fortunatamente, la situazione con il tempo è migliorata: “Qualcosa doveva cambiare, ho preso troppe cose troppo sul serio. Mi sono fatto aiutare, ho cominciato a prendere tutto con più leggerezza e pian piano ho ritrovato la mia forma”. LEGGI TUTTO