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    F1, Alonso: “Devo prepararmi meglio dell'anno scorso”

    ROMA – “Penso che ci serva un buon inverno, questo è certo, devo prepararmi un po’ meglio dell’anno scorso. L’incidente di febbraio con la bicicletta non ha aiutato l’anno scorso”. Fernando Alonso si prepara alla nuova stagione di Formula 1, la seconda in cui correrà al volante della monoposto di Alpine. Il pilota spagnolo, tornato nel Circus dopo una breve assenza, è a tutti gli effetti il veterano del campionato, con i suoi 40 anni (41 il prossimo luglio) ma ha ancora intenzione di giocarsi le sue carte.Guarda la galleryF1, ecco il jet privato di Max Verstappen: il costo è da capogiro!
    Le parole di Alonso
    “A gennaio devo rimuovere le pacche dal viso, avrò due settimane libere ma anche senza intervento chirurgico avrei un momento di relax – ha aggiunto Alonso, come riportato dal sito ufficiale della Formula 1 -. Dobbiamo arrivare ai test invernali con un buon programma, fisicamente e anche con la macchina. Se la macchina è competitiva, sono sicuro che lo sarò anche io al 100%. Sta a noi fare una buona macchina. O la facciamo oppure impariamo dai nostri errori. Ma non ci sono più scuse. Dipenderà da noi”. LEGGI TUTTO

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    F1, Bottas: “Ho imparato molto da Hamilton”

    ROMA – “La qualità impressionante di Hamilton è la sua capacità di migliorarsi anno dopo anno. Sicuramente da lui in cinque anni ho imparato tantissime cose, sulla guida, sul set-up, e tanti altri piccoli particolari sul lavoro nel team”. Valtteri Bottas ha lasciato Mercedes per restare in Formula 1 con Alfa Romeo, ma in un’intervista a “crash.net” è tornato nuovamente a parlare dell’ormai ex compagno di squadra Lewis Hamilton, sette volte campione del mondo e vicecampione nell’ultima, discussa, stagione dietro a Max Verstappen.Guarda la galleryF1, ecco il jet privato di Max Verstappen: il costo è da capogiro!
    Le parole di Bottas
    “E’ davvero spettacolare vedere come lavora per trovare la perfezione, soprattutto quando non si sente al 100% – ha aggiunto Bottas, che ha corso in Mercedes dal 2017 al 2021 -. Chiede sempre di più a se stesso e alla scuderia, ogni anno migliora un po’ di più come pilota”. LEGGI TUTTO

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    Montoya punta al tris: correrà ancora la 500 Miglia di Indianapolis

    ROMA – Juan Pablo Montoya sarà in griglia per la 500 Miglia di Indianapolis. La McLaren e il pilota colombiano hanno infatti comunicato su Twitter la loro partecipazione alla gara endurance più famosa del mondo, giunta alla sua 106esima edizione. Per il team di Woking e il colombiano sarà la seconda volta insieme, dopo il nono posto della scorsa edizione. “Sono emozionato nel poter tornare a fare squadra con la Arrow McLaren per correre ancora il Gran Premio di Indianapolis e la 106esima 500 Miglia di Indianapolis. Continuiamo a fare la storia, team!”, cinguetta Montoya, che in Formula 1 ha corso con la McLaren nel biennio 2005-2006.
    Sempre in top 10
    Montoya vuole il tris. Il classe 1975 ha già trionfato nella storica competizione nel 2000 e nel 2015, rispettivamente con i team Ganassi e Penske. Con i quindici anni di distanza a separare le due vittorie che già di per sé costituiscono un record, il colombiano non ha mai mancato la top 10, tranne nel 2016, quando un incidente lo costrinse al ritiro. I 200 giri di Indianapolis scatteranno il 29 maggio prossimo. Il Gran Premio, che si correrà sul road course interno al catino, partirà invece due settimane prima. LEGGI TUTTO

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    Montoya ancora in pista, il colombiano correrà la 500 Miglia di Indianapolis

    ROMA – Juan Pablo Montoya correrà la 500 Miglia di Indianapolis. La notizia arriva da Twitter, dove McLaren e il pilota colombiano hanno comunicato la loro partecipazione alla gara endurance più famosa del mondo, giunta alla sua 106esima edizione. Per il team di Woking e il colombiano sarà la seconda volta insieme, dopo il nono posto della scorsa edizione. “Sono emozionato nel poter tornare a fare squadra con la Arrow McLaren per correre ancora il Gran Premio di Indianapolis e la 106esima 500 Miglia di Indianapolis. Continuiamo a fare la storia, team!”, cinguetta Montoya, che in Formula 1 ha corso con la McLaren nel biennio 2005-2006.
    Doppia vittoria
    Montoya vuole il tris. Il classe 1975 ha già trionfato nella storica competizione nel 2000 e nel 2015, rispettivamente con i team Ganassi e Penske. Con i quindici anni di distanza a separare le due vittorie che già di per sé costituiscono un record, il colombiano non ha mai mancato la top 10, tranne nel 2016, quando un incidente lo costrinse al ritiro. L’appuntamento per la Indy 500 è fissato per il 29 maggio prossimo, mentre il Gran Premio, che si correrà sul road course interno al catino, avrà luogo due settimane prima. LEGGI TUTTO

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    F1, Brown su Sainz: “Se la Ferrari torna competitiva vincerà”

    ROMA – Un esordio che non ha certo deluso le aspettative, anzi. Carlos Sainz si è dimostrato all’altezza della Ferrari. Tuttavia, prima di approdare alla Rossa, lo spagnolo ha corso per due anni in McLaren, sotto gli occhi vigili di Zak Brown, CEO del team di Woking. Il californiano, ex pilota, ha solo parole di stima per Sainz in un’intervista rilasciata a GpFans.com: “È un grande pilota ed è solo questione di tempo prima che inizi a vincere gare. Se ha una macchina per lottare al vertice, allora salirà sul gradino più alto del podio”. Dal 2019 al 2020, durante cioè il biennio alla McLaren, il ferrarista è salito sul podio solo una volta in Formula 1 a Monza, dove quest’anno ha invece chiuso sesto.
    Riscatto Ferrari
    La chiave di tutto è proprio in quella frase: “Se ha una macchina competitiva”. A Maranello stanno infatti perfezionando gli ultimi dettagli della monoposto che correrà nel 2022, anno in cui il nuovo regolamento vedrà la luce dopo il rinvio dovuto alla pandemia. La Ferrari è una delle candidate principali per assaltare Red Bull e Mercedes e lo farà ancora con la coppia Sainz-Leclerc, nel 2021 rispettivamente quinto e settimo. “In Ferrari – ha concluso Brown – hanno a disposizione due buoni piloti. Sainz ha fatto un lavoro sensazionale, ma questo non mi sorprende”. In virtù dei quattro podi dello spagnolo contro l’unico firmato dal compagno di scuderia, in molti hanno addirittura fatto notare come lo spagnolo si sia messo in risalto nonostante la presenza di Leclerc. La competizione fra i due, dopo una stagione di affiatamento, potrebbe essere un fattore nel 2022 della Rossa. LEGGI TUTTO

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    F1, Brown sicuro: “Sainz inizierà presto a vincere”

    ROMA – Carlos Sainz, al suo primo anno in Ferrari, ha dimostrato di essere all’altezza della scuderia di Maranello. Prima di approdare alla Rossa, però, lo spagnolo ha corso per due anni in McLaren, sotto gli occhi vigili di Zak Brown, CEO del team di Woking. Il californiano, ex pilota, ha solo parole di stima per Sainz in un’intervista rilasciata a GpFans.com: “È un grande pilota ed è solo questione di tempo prima che inizi a vincere gare. Se ha una macchina per lottare al vertice, allora salirà sul gradino più alto del podio”. Dal 2019 al 2020, durante cioè il biennio alla McLaren, il ferrarista è salito sul podio solo una volta in Formula 1, a Monza, dove quest’anno ha invece chiuso sesto.
    Incognita 2022
    La chiave di tutto è proprio in quella frase: “Se ha una macchina competitiva”. A Maranello stanno infatti perfezionando gli ultimi dettagli della monoposto che correrà nel 2022, anno in cui il nuovo regolamento vedrà la luce dopo il rinvio dovuto alla pandemia. La Ferrari è una delle candidate principali per assaltare Red Bull e Mercedes e lo farà ancora con la coppia Sainz-Leclerc, nel 2021 rispettivamente quinto e settimo. “In Ferrari – ha concluso Brown – hanno a disposizione due buoni piloti. Sainz ha fatto un lavoro sensazionale, ma questo non mi sorprende”. In molti hanno infatti sottolineato come lo spagnolo si sia messo in risalto nonostante la presenza di Leclerc, salito sul podio una sola volta nell’ultima stagione contro le quattro di Sainz. LEGGI TUTTO

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    F1, Wolff torna su Abu Dhabi: “Lo spettacolo ha avuto la precedenza sullo sport”

    ROMA – Toto Wolff è tornato sul Gran Premio di Abu Dhabi, che ha assegnato a Max Verstappen il titolo 2021 di Formula 1 a scapito di Lewis Hamilton, trascinandosi però dietro numerose polemiche per alcune decisioni della direzione di gara. “Tutti hanno visto cosa è successo, come lo spettacolo ha avuto la precedenza sullo sport. Questa delusione e frustrazione corrono nel profondo di tutti noi”. A un mese dalla gara di Yas Marina, però, il team principal di Mercedes cerca di voltare pagina. “Il venerdì dopo Abu Dhabi, invece, eravamo con i piloti in entrambi gli stabilimenti in Inghilterra per festeggiare il nostro campionato costruttori e per salutare Valtteri Bottas – le sue parole ai microfoni di “Allgemeine Zeitung” -. Almeno siamo stati in grado di celebrare il nostro reciproco successo con tutti i nostri compagni di squadra, è stato molto bello. Sfortunatamente, questo non cambia nulla degli eventi di Abu Dhabi, ma li stiamo convertendo in ulteriore slancio per la prossima stagione”.Guarda la galleryF1, Max Verstappen si gode il suo jet privato da 13 milioni di euro!
    Le parole di wolff
    “I trofei sono pericolosi,sono reliquie del passato, non contano più nel qui e ora. Non si dovrebbe mai riposare sui successi passati – ha aggiunto Wolff -. Personalmente ho solo due cimeli. Uno è il casco con il design Lauda che Lewis Hamilton mi ha regalato dopo la sua vittoria a Monaco poco dopo la morte di Niki nel 2019. L’altro è il trofeo della Coppa del Mondo costruttori. Su di esso si possono vedere tutti i loghi dei passati campioni del mondo e c’è ancora spazio per i futuri campioni del mondo.Metto sempre questo trofeo, questa grande coppa d’argento, con il lato davanti su cui si vede lo stemma bianco, dove non è ancora chiaro chi sarà il prossimo”. LEGGI TUTTO

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    F1, Raikkonen: “Correre non è mai stata la mia priorità”

    ROMA – Ora che la sua carriera in Formula 1 è finita, Kimi Raikkonen può commentare senza filtri verso competizione che lo ha accolto nel 2001, quando aveva 21 anni. “Solo il tempo – ha detto ‘Iceman’ parlando al quotidiano tedesco Bild – potrà dire quanto mi mancherà correre. La Formula 1 non è mai stata tutta la mia vita: ci sono sempre state cose più importanti per me”. Raikkonen, che quest’anno ha corso i suoi ultimi Gran Premi a bordo dell’Alfa Romeo, vuole ora aprire un altro capitolo, lontano dai box: “So solo che guidare era l’unica cosa che mi piaceva, ma non so se metterò ancora piede nel paddock”, ha detto.
    Ora solo relax
    La sua uscita di scena però non è stata degna della sua carriera. Un incidente nella tappa finale di Abu Dhabi gli ha infatti negato l’ultima bandiera a scacchi. Raikkonen, campione del mondo nel 2007, torna così alle ragioni che lo hanno spinto al ritiro: “Non è che abbia smesso perché non avessi più le forse – ha detto – ma perché ho cose migliori da fare rispetto a prendere voli e stare in hotel”. Il finlandese ora vuole solo immergersi nel meritato relax: “Per ora non ho piani per il mio futuro e non voglio progettare nulla. Voglio delle vacanze vere, non come quelle in Formula 1, dove dovevi comunque allenarti per due settimane e mezzo e pensare al ritorno nell’ordinaria follia”. Già critico nei riguardi della Formula 1 più volte, Kimi Raikkonen, pilota stimato fra gli addetti ai lavori, rivela così un aspetto meno luccicante del Circus, a volte insofferente verso i propri piloti e le loro esigenze. LEGGI TUTTO