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    F1, Norris: “Speriamo in una McLaren migliore, ma ora tocca a me”

    ROMA – Lando Norris punta alla Formula 1 con l’entusiasmo di chi ha imparato una severa lezione: avere fiducia nel proprio team. Il pilota della McLaren, infatti, non aveva ascoltato le istruzioni della sua scuderia e al Gran Premio di Russia la vittoria è sfumata: “Ho imparato tanto da quella gara. Ma lì ho scoperto – dice Norris al “The Guardian” – di essere pronto per vincere”. Il passato però è lontano e il futuro è vicino, con il Gran Premio del Bahrain che incombe: “Speriamo di avere un’auto leggermente più veloce quest’anno. Ma ora dipende solo di me e cercherò di mostrare a tutti il mio lato ??migliore, che sono abbastanza bravo da sfidare Hamilton e Verstappen”.
    Questione di chimica
    Tanto dei risultati in pista in Formula 1 passa dall’alchimia che pilota e team riescono a costruire fra loro. Un aspetto che Norris non tralascia, nonostante i suoi 22 anni: “Recentemente ho girato molto per il nostro quartier generale di Woking al mattino. Volevo vedere come stavano tutti. E questa è una cosa molto importante per me, perché un pilota deve stringere un legame con i propri tecnici per provare ad essere vincenti in pista”. Nel frattempo, Norris si prepara a concretizzare sull’asfalto i buoni segnali che la McLaren ha inviato durante i test pre-season. Magari provando a migliorare il sistema di frenata, non proprio affidabile nei test in Bahrain. LEGGI TUTTO

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    F1, Wolff senza segreti: dall'espulsione a scuola fino alla svolta con Hamilton

    ROMA – I fantasmi del passato possono assumere – anche inconsciamente – il controllo della nostra vita. Traumi infantili che pensavamo superati, ma che non lasciano in pace neanche Toto Wolff. Scheletri che dall’armadio del team principal della Mercedes proprio non vogliono andare via, svelati da lui stesso in un’intervista edita dal “Times”. “Avevo 12 anni, ero in aula al ‘Lycée Francais’ e il preside mi ha convocato nel suo ufficio. Nonostante la scuola avesse sollecitato i miei genitori, le tasse di me e mia sorella di 10 anni non erano state ancora pagate”, ricorda Wolff. Che continua: “Ho ancora negli occhi l’umiliazione di dover prendere tutte le mie cose dalla classe e andarmene tra le risate beffarde dei miei compagni. Cercare aiuto per migliorare la mia salute mentale mi aiuta a sbloccare un potenziale altrimenti soffocato dalla sofferenza”.
    Hamilton, la svolta
    Tutta una questione di testa, dunque, per un team principal capace di vincere otto titoli costruttori consecutivi in Formula 1. Tanti di questi successi glieli ha regalati Lewis Hamilton. Un rapporto che ha rischiato di incrinarsi nel 2016, quando la rivalità con Rosberg spinse fin quasi all’addio il britannico: “Era Natale – dice Wolff – e organizzai una cena. In cucina ero con Lewis e paragonai il nostro legame professionale a un matrimonio. A lui non piacque questa frase e discutemmo molto. Poi però ci trovammo sullo stesso piano”. Una chiacchierata in cucina che ha di fatto aperto l’era di Hamilton, interrotta dal trionfo di Max Verstappen sulla Red Bull. Anche per questo trauma, sportivo naturalmente, ci saranno volute ore di terapia, che però sembrano aver dato i frutti sperati. LEGGI TUTTO

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    F1, Wolff si racconta: dalle umiliazioni a scuola ai trionfi con la Mercedes

    ROMA – Alcuni traumi infantili rimangono sopiti nella nostra memoria, non ci abbandonano mai e ci influenzano in maniera spesso inconscia. Anche nell’armadio di Toto Wolff ci sono scheletri che non possono essere rimossi e lo confessa in un’intervista edita dal “Times”. “Avevo 12 anni, ero in aula al ‘Lycée Francais’ e il preside mi ha convocato nel suo ufficio. Nonostante la scuola avesse sollecitato i miei genitori, le tasse di me e mia sorella di 10 anni non erano state ancora pagate”, ricorda Wolff. Che continua: “Ho ancora negli occhi l’umiliazione di dover prendere tutte le mie cose dalla classe e andarmene tra le risate beffarde dei miei compagni. Cercare aiuto per migliorare la mia salute mentale mi aiuta a sbloccare un potenziale altrimenti soffocato dalla sofferenza”.
    Il rapporto con Hamilton
    Tutta una questione di testa, dunque, per un team principal capace di vincere otto titoli costruttori consecutivi in Formula 1. Tanti di questi successi glieli ha regalati Lewis Hamilton. Un rapporto che ha rischiato di incrinarsi nel 2016, quando la rivalità con Rosberg spinse fin quasi all’addio il britannico: “Era Natale – dice Wolff – e organizzai una cena. In cucina ero con Lewis e paragonai il nostro legame professionale a un matrimonio. A lui non piacque questa frase e discutemmo molto. Poi però ci trovammo sullo stesso piano”. Una chiacchierata in cucina che ha di fatto aperto l’era di Hamilton, interrotta dal trionfo di Max Verstappen sulla Red Bull. Un trauma, questa volta sportivo, che Wolff pare aver superato. LEGGI TUTTO

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    F1, Ricciardo negativo al Covid: via libera per il Gp del Bahrain

    ROMA – Il Covid smette di tormentare Ricciardo, ora pronto a correre per il Gran Premio del Bahrain. Il pilota australiano della McLaren è dunque guarito e ora non gli resta che scaldare i motori verso il suo esordio stagionale. La scuderia della Papaya tira così un sospiro di sollievo dopo le preoccupazioni sia per la salute del suo pilota, che per il pensiero di dover affontare la prima gara della Formula 1 con il solo Lando Norris in pista. Ricciardo era risultato positivo lo scorso sabato, traendo il lato positivo da questa vicenda: “Meglio questo weekend che il prossimo”, aveva infatti detto.
    La nota della McLaren
    È la stessa casa di Woking a riportare con una nota la notizia della guarigione di Ricciardo: “Il team McLaren F1 conferma che, dopo essere risultato positivo al Covid-19 la scorsa settimana, Ricciardo è ora risultato negativo a una serie di test. Tornerà quindi nel paddock giovedì (domani, ndr), pronto per competere nel Gp del Bahrain di questo fine settimana. Il pilota acquisiva forze giorno dopo giorno e continuava il suo percorso riabilitativo seguendo le normative sanitarie del Bahrain”. LEGGI TUTTO

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    F1, Ricciardo negativo al Covid: potrà correre in Bahrain

    ROMA – Daniel Ricciardo è guarito dal Covid ed è pronto a correre per il Gran Premio del Bahrain. Il pilota australiano della McLaren si è dunque ristabilito e ora non gli resta che scaldare i motori verso il suo esordio stagionale. La scuderia della Papaya tira così un sospiro di sollievo dopo le preoccupazioni sia per la salute del suo pilota, che per il pensiero di dover affontare la prima gara della Formula 1 con il solo Lando Norris in pista. Ricciardo era risultato positivo lo scorso sabato, traendo il lato positivo da questa vicenda: “Meglio questo weekend che il prossimo”, aveva infatti detto.
    Il comunicato della McLaren
    È la stessa casa di Woking a riportare con una nota la notizia della guarigione di Ricciardo: “Il team McLaren F1 conferma che, dopo essere risultato positivo al Covid-19 la scorsa settimana, Ricciardo è ora risultato negativo a una serie di test. Tornerà quindi nel paddock giovedì (domani, ndr), pronto per competere nel Gp del Bahrain di questo fine settimana. Il pilota si sentiva meglio giorno dopo giorno e continuava a ristabilirsi in isolamento, seguendo le normative in materia vigenti in Bahrain”. LEGGI TUTTO

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    F1, Binotto: “Non firmo per il secondo post, si punta al top”

    ROMA – Puntare al massimo, sempre. Questo è il Binotto-pensiero per la Ferrari nel 2022. Il team principal del Cavallino puntella il morale dei suoi per il Gran Premio del Bahrain, il primo di questa nuova Formula 1. “Non firmo per il secondo posto. Andremo lì con l’idea di lottare per la posta massima. Ci vorranno alcune gare per capire il potenziale di ogni squadra. Quindi non mi illuderò, anche se dovesse arrivare una grande prestazione”, afferma infatti Mattia Binotto. Il manager della Rossa poi passa in rassegna i team che lo hanno impressionato di più durante i test pre-season, nei quali – però – anche la Ferrari è stata costante e affidabile: “La Red Bull è parsa molto forte, magari Verstappen sarà davanti, ma non mi aspetto gap incolmabili”.
    Le ambizioni di Binotto
    La Ferrari si approccia dunque a questa stagione con una sicurezza diversa rispetto agli scorsi anni. Le prove hanno confermato i passi avanti fatti dalla F1-75, che raccoglie anche tanti pareri positivi per quanto riguarda il design: “La power unit – ha detto Binotto – ha certificato i nostri passi avanti. Era questo uno dei nostri obiettivi, visto che lo sviluppo dei motori è rimasto fermo a fine febbraio. Ma mentre l’anno scorso avevamo di 20-25 cavalli in meno, ora siamo a livello degli altri. E, stando ai dati Gps, non abbiamo niente da invidiare a Mercedes e Honda: forse abbiamo addirittura qualcosa in più”. La stagione però inizierà con lo spegnimento del semaforo e tutto ciò che è stato prima non varrà più. Conteranno solo piloti, asfalto e cronometro. LEGGI TUTTO

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    F1, Binotto: “Non firmo per il secondo posto, si punta al massimo”

    ROMA – Accontentarsi? Neanche per sogno. Mattia Binotto, team principal della Ferrari, suona la carica ai suoi per il Gran Premio del Bahrain, il primo di questa Formula 1 2022. “Non firmo per il secondo posto. Andremo lì con l’idea di lottare per la posta massima. Ci vorranno alcune gare per capire il potenziale di ogni squadra. Quindi non mi illuderò, anche se dovesse arrivare una grande prestazione”. Il manager della Rossa poi passa in rassegna i team che lo hanno impressionato di più durante i test pre-season, nei quali – però – anche la Ferrari è stata costante e affidabile: “La Red Bull è parsa molto forte, magari Verstappen sarà davanti, ma non mi aspetto gap incolmabili”.
    Sulla power unit
    La Ferrari si approccia dunque a questa stagione con una sicurezza diversa rispetto agli scorsi anni. Le prove hanno confermato i passi avanti fatti dalla F1-75, che raccoglie anche tanti pareri positivi per quanto riguarda il design: “La power unit – ha detto Binotto – ha certificato i nostri passi avanti. Era questo uno dei nostri obiettivi, visto che lo sviluppo dei motori è rimasto fermo a fine febbraio. Ma mentre l’anno scorso avevamo di 20-25 cavalli in meno, ora siamo a livello degli altri. E, stando ai dati Gps, non abbiamo niente da invidiare a Mercedes e Honda: forse abbiamo addirittura qualcosa in più”. Saranno però l’asfalto e il cronometro a dire la verità su quanto visto finora nei test. Si inizia a fare sul serio. LEGGI TUTTO

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    F1, Gp Bahrain. Le statistiche: Hamilton il più vincente, Ferrari e Mercedes a quota sei successi

    ROMA – La Formula 1 torna per la stagione 2022, che prende il via con il Gran Premio del Bahrain. Il campionato riparte a diversi mesi dal trionfo di Max Verstappen in Arabia Saudita, dove l’olandese della Red Bull ha conquistato il primo titolo in carriera. Il campionato che si aprirà a Sakhir, però, porta con sé numerose novità, dovute al cambio di regolamento che darà vita a una sfida tutta nuova con monoposto diverse da quelle viste in precedenza ed equilibri che potrebbero cambiare.
    Le statistiche
    Il circuito di Manama ha visto correre nel 2004 il suo primo Gran Premio del Bahrain. A vincere furono la Ferrari e Michael Schumacher. Tra i piloti, il più vincente è Lewis Hamilton, che con Mercedes si è imposto in ben cinque occasioni. Quattro, invece, le vittorie di Sebastian Vettel, divise equamente tra Red Bull e Ferrari. Il Cavallino è, assieme alla Mercedes, la scuderia più vincente su questa pista grazie ai cinque successi firmati appunto da Schumacher, Massa (2), Alonso e Vettel (2). LEGGI TUTTO