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    Gilles Villeneuve: 40 anni fa l'addio di un poeta della Formula 1

    TORINO – Quel giorno non immaginavo che di lì a pochi anni avrei conosciuto il mondo della Formula 1 dall’interno, come inviato di Tuttosport. Quel giorno ero un tifoso come tanti altri, come loro ero attonito di fronte all’enormità della tragedia. Alle 13.52 dell’8 maggio 1982 la vita di Gilles Villeneuve era stata spezzata da un incidente nelle prove di qualificazione del Gran Premio del Belgio a Zolder. La Ferrari del canadese si era ritrovata di fronte, all’improvviso, la March di Jochen Mass, nell’impatto la 126 C2 era volata per aria, urtando le barriere, il pilota scaraventato fuori dall’abitacolo.Allora non sapevo chi fosse veramente Gilles, l’ho scoperto più tardi, grazie ai colleghi che lo avevano conosciuto, da Mario Poltronieri a Pino Allievi, da Franco Lini a Nestore Morosini e nei loro ricordi la figura del pilota passava in secondo piano, soverchiata dall’uomo. Innamorato della velocità, sempre pronto qualsiasi sfida, però con l’onestà come stella polare, a guidarlo in ogni sua scelta. Schiettezza e lealtà, per lui, erano il solo modo di essere concepibile, un’indole che certo non gli aveva facilitato la carriera.Anche in quegli anni, in cui l’ambiente del paddock era più familiare, erano doti rare, quasi fuori posto, e i tifosi percepivano il suo carattere dall’esterno, senza rendersene conto, amando l’Aviatore anche per il suo modo di essere uomo oltre che pilota. A capire un po’ di più il vero Gilles mi ha aiutato la frequentazione nell’arco della sua carriera con un altro pilota che non era mai sceso a compromessi con l’onestà: Michele Alboreto.

    DOMANI NON PERDETE SU TUTTOSPORT DUE PAGINE DI RICORDO DEL GRANDE GILLES LEGGI TUTTO

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    F1, Gp Miami: Leclerc secondo nelle terze libere tra le due Red Bull

    MIAMI – La terza e ultima sessione di prove libere del Gp di Miami, quinto appuntamento del mondiale F1, vede Sergio Perez firmare il miglior tempo. Alle sue spalle, a +0.194, Charles Leclerc, che è apparso parecchio conservativo nella guida per evitare incidenti che avrebbero irrimediabilmente le qualifiche. Rischi che invece si è preso Max Verstappen, terzo, che è andato a pochi centimetri dallo sbattere contro le barriere. Settimo Carlos Sainz. Anche questa sessione è stata interrotta per una decina di minuti da una bandiera rosssa, a causa dell’uscita di pista di Esteban Ocon, un incidente che ha ricalcato in tutto e per tutto quello dello spagnolo della Ferrari nelle sessioni del venerdì.
    La classifica della sessione

    Sergio Perez (Red Bull) 1:30.304
    Charles Leclerc (Ferrari) +0.194
    Max Verstappen (Red Bull) +0.345
    Fernando Alonso (Alpine) +0.732
    Sebastian Vettel (Aston Martin) +0.745
    Mick Schumacher (Haas) +0.746
    Carlos Sainz (Ferrari) +0.868
    Kevin Magnussen (Haas) +0.923
    Alexander Albon (Williams) +1.197
    Lando Norris (McLaren) +1.290 LEGGI TUTTO

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    F1, Gp Miami: Leclerc secondo nelle FP3 dietro a Perez, Verstappen terzo

    MIAMI – Sergio Perez fa segnare il miglior tempo nella terza sessione di prove libere del Gp di Miami, quinto appuntamento del mondiale F1. Alle sue spalle, a +0.194, Charles Leclerc, che è apparso parecchio conservativo nella guida per evitare incidenti che avrebbero irrimediabilmente le qualifiche. Rischi che invece si è preso Max Verstappen, terzo, che è andato a pochi centimetri dallo sbattere contro le barriere. Settimo Carlos Sainz. Anche questa sessione è stata interrotta per una decina di minuti da una bandiera rosssa, a causa dell’uscita di pista di Esteban Ocon, un incidente che ha ricalcato in tutto e per tutto quello dello spagnolo della Ferrari nelle sessioni del venerdì. 
    La top-10 delle FP3

    Sergio Perez (Red Bull) 1:30.304
    Charles Leclerc (Ferrari) +0.194
    Max Verstappen (Red Bull) +0.345
    Fernando Alonso (Alpine) +0.732
    Sebastian Vettel (Aston Martin) +0.745
    Mick Schumacher (Haas) +0.746
    Carlos Sainz (Ferrari) +0.868
    Kevin Magnussen (Haas) +0.923
    Alexander Albon (Williams) +1.197
    Lando Norris (McLaren) +1.290 LEGGI TUTTO

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    Ferrari, Motore 2 per voltare pagina a Miami

    Girare pagina è la missione che Formula 1 e Ferrari si sono date per il primo GP di Miami. La Formula 1 lo fa con il primo GP veramente “ammerigano” in cui lo show dovrebbe liberare tutto il suo potenziale grazie al glamour di Miami, sempre attendendo il ritorno nel 2023 di Las Vegas, non meno promettente. Nell’occasione sono stati anche comunicati i numeri della trimestrale, che parla di un raddoppio secco dei ricavi rispetto allo stesso periodo del 2021: da 180 a 360 milioni di dollari. Per Stefano Domenicali è «un inizio fenomenale».A suo modo vuole girare pagina anche la Ferrari, per cancellare il molesto ricordo di Imola che s’era presentata recando le migliori promesse di felicità e poi se l’era rimangiate: l’errore di Charles Leclerc sul cordolo, il ritiro di Carlos Sainz (secondo GP di fila concluso nella ghiaia), e soprattutto l’en-plein ottenuto da Max Verstappen, 34 punti per effetto delle nuove regole sulla garetta Sprint, un bottino senza precedenti per un weekend di Formula 1. 

    Secondo motore

    Il primo modo di girare pagina è, per la Ferrari, lanciare il secondo motore della stagione: si tratta di un passo molto anticipato come avevamo preannunciato a inizio stagione, per la necessità di mettere in sicurezza l’affidabilità e i livelli di consumo del V6 riprogettato ex novo, e con idee innovative nell’alimentazione. A Miami lo montano la F1-75 di Leclerc e le quattro macchine clienti – Alfa Romeo e Haas -, non Sainz che ha già dovuto farvi ricorso a Imola e che, per inciso, è incappato nel disturbante imprevisto di un taglio alla fronte, incocciando contro una maglia di fil di ferro malmessa nella pitlane.«Quando le cose vanno come sono andate a Imola devi metterle alle spalle perché non puoi farci nulla – ha detto lo spagnolo – Sono episodi (la toccata con Ricciardo dopo il via; ndr) fuori dal tuo controllo. Ma tutto può succedere come ha dimostrato il mio Real Madrid. Alla fine contro il Manchester City mancavano cinque minuti, qui ancora diciannove gare, dunque c’è tutto il tempo che serve».

    Senza sconti

    Determinatissimo anche Leclerc, di solito capace di ripartire con grande convinzione dopo inciampi di cui s’incolpa sempre senza sconti. «Ho analizzato cosa è andato storto nell’errore che mi ha retrocesso dal terzo al sesto posto, sono stato troppo ottimista ma ora si guarda avanti, c’è un GP del tutto nuovo ed è l’occasione per tornare a concentrarmi sul futuro». C’è anche chi la pagina non vuol girarla per nulla e questa è la Red Bull, in stato di grazia a Imola e ora su un circuito che teoricamente dovrebbe avvantaggiarla. Ma ogni logica tecnica sembra saltata. «Con loro sarà una battaglia molto ravvicinata – dice Charles – Non so chi sarà davanti qui, ma ci siamo preparati bene e possiamo fare grandi cose. Se facciamo tutto alla perfezione, possiamo portare a casa la terza vittoria». Ed è questo che il popolo ferrarista vuole sentirgli dire.Le uniche perplessità riguardano l’asfalto, che già nella notte tra giovedì e ieri è stato riparato alla curva 17, quella in fondo al lunghissimo rettilineo dove in meno di tre secondi si passa da 326 a 77 km orari (fonte Brembo), e anche alla 7.

    Sullo stesso argomentoFerrariF1, Gp Miami: incidente per Carlos Sainz nelle prove libere 2 LEGGI TUTTO

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    F1, Leclerc: “Circuito impegnativo, ci sono presupposti per weekend interessante”

    MIAMI – Charles Leclerc è soddisfatto dopo il venerdì di prove libere nel Gran Premio di Miami 2022. Il pilota monegasco della Ferrari ha chiuso in seconda posizione le FP2, ma soprattutto è stato il migliore nella simulazione del passo gara. “È stata una giornata positiva. Ci siamo dedicati alla ricerca del passo, e abbiamo imparato parecchio sul circuito. È un circuito impegnativo, ma molto bello da guidare. Siamo riusciti a completare il programma effettuando tutte le prove che avevamo pianificato. I piloti sembrano tutti vicini tra loro, quindi ci sono i presupposti per un weekend interessante”, le sue parole al termine delle FP2. Leclerc ha poi aggiunto: “I sorpassi saranno complicati, perché c’è molto grip nella traiettoria ideale e poco fuori. In più l’asfalto è molto aggressivo con le gomme, la loro gestione potrà fare la differenza in gara”. 
    Sainz a muro: “Vettura mi sembra competitiva”
    L’altra faccia della medaglia in casa Ferrari è quella relativa a Carlos Sainz, che è andato a muro in FP2, terzo errore dopo quelli in Australia e a Imola. Lo spagnolo rimane però fiducioso: “Non il miglior modo di iniziare il weekend, ma la vettura mi è sembrata competitiva e sono fiducioso che possiamo ottenere una bella prestazione. Inutile rimuginare troppo, pensiamo a qualifiche e gara; quello che mi dispiace di più è il lavoro straordinario che dovranno fare i meccanici”.  LEGGI TUTTO

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    F1, Verstappen: “Abbiamo zero informazioni”. Horner: “Giornata orribile”

    MIAMI – Venerdì da dimenticare per Max Verstappen, per quanto riguarda il Gran Premio di Miami di Formula 1. Il campione iridato in carica, infatti, ha dovuto fare i conti prima con dei problemi di surriscaldamento in FP1, e poi con un problema di natura meccanica in FP2 che ha portato a un principio di incendio con vere e proprie fiamme sprigionate soprattutto dai freni della posteriore destra. “È stata una giornata estremamente dolorosa. Oggi era importante girare per imparare la pista e invece ho fatto solo 4 o 5 giri veloci. Abbiamo ottenuto zero informazioni sulla mia macchina qui in questo venerdì all’insegna dei problemi”, il commento di Verstappen a De Telegraaf.
    Il commento di Horner
    Sul difficile venerdì della Red Bull è intervenuto anche Christian Horner, che ai microfoni di Sky Sports ha dichiarato: “È stata una giornata orribile. Max ha avuto un problema che ci ha convinti a sostituire il cambio, poi ne ha avuto un altro che ha causato dei danni ai freni posteriori. Abbiamo portato a termine solo cinque giri, ma per fortuna con le bandiere rosse non abbiamo perso troppo tempo”, in riferimento alla due volte in cui le FP2 sono state interrotte, prima per l’incidente di Sainz e poi per il problema di Latifi, che si era fermato a bordopista.  LEGGI TUTTO

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    Formula 1, altro errore pesante per Sainz: ora c'è da riflettere

    TORINO – Errore di Carlos Sainz nella seconda sessione di prove libere. Non il primo quest’anno. Lo spagnolo aveva sbattuto in qualifica a Imola (poi finì fuori nel primo giro, ma non per colpa sua). In  Australia, prima di Imola, la gara sua gara  concluse per un testacoda nelle fasi iniziali. Esiste un problema Sainz?

    CRONOMETRO – A giudicare dai tempi, verrebbe da dire no, anche ieri – quando ha sbagliato – era il più veloce in pista. E in gara ha mostrato la sua consueta solidità. Ma gli errori cominciano a essere tanti e certamente peseranno, se non altro nella sua mente E a livello di fiducia nei suoi mezzi.

    CONTRADDIZIONE – Sainz ha negoziato a lungo il suo rinnovo con la Ferrari, infine ha firmato, con piena soddisfazione sua o della squadra. Ma paradossalmente anziché “scaricare” la tensione, questo rinnovo è coinciso con l’aumento degli errori. E’ solo un caso? Certo, l’anno scorso sia lui sia Leclerc dovevano lottare con un’auto poso competitiva. Quest’anno la Rossa funziona bene, è veloce e vincente. E Leclerc, che ha classe istintiva, la interpreta alla perfezione. Che sia anche questo – ossia un paragone difficile da gestire – a creare difficoltà a Sainz? Lo spagnolo, sinora, ha dimostrato di sapere sempre reagire alle difficoltà e ai momenti critici. Ma ora si sta facendo davvero dura per lui. LEGGI TUTTO

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    F1, Verstappen: “Giornata dolorosa, sarebbe stato importante girare”

    MIAMI – Il venerdì del Gran Premio di Miami ha restituito un Max Verstappen scuro in volto. Il campione iridato in carica, infatti, ha dovuto fare i conti prima con dei problemi di riscaldamento in FP1, e poi con un problema di natura meccanica in FP2 che ha portato a un principio di incendio con vere e proprie fiamme sprigionate soprattutto dai freni della posteriore destra. “È stata una giornata estremamente dolorosa. Oggi era importante girare per imparare la pista e invece ho fatto solo 4 o 5 giri veloci. Abbiamo ottenuto zero informazioni sulla mia macchina qui in questo venerdì all’insegna dei problemi”, il commento di Verstappen a De Telegraaf.
    Horner: “Giornata orribile”
    Sul difficile venerdì della Red Bull è intervenuto anche Christian Horner, che ai microfoni di Sky Sports ha dichiarato: “È stata una giornata orribile. Max ha avuto un problema che ci ha convinti a sostituire il cambio, poi ne ha avuto un altro che ha causato dei danni ai freni posteriori. Abbiamo portato a termine solo cinque giri, ma per fortuna con le bandiere rosse non abbiamo perso troppo tempo”, in riferimento alla due volte in cui le FP2 sono state interrotte, prima per l’incidente di Sainz e poi per il problema di Latifi, che si era fermato a bordopista.  LEGGI TUTTO