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    GP Francia, Petrucci: “Abbiamo ancora margine di crescita”

    LE MANS – “Nelle ultime due gare siamo riusciti a migliorare la nostra prestazione, ma credo che ci sia ancora del margine di crescita. Ogni gran premio è diverso e Le Mans è una pista molto particolare, dove lo scorso anno siamo riusciti a conquistare un doppio podio insieme ad Andrea”. Danilo Petrucci appare fiducioso in vista del Gran Premio di Francia in programma domenica.
    Qualifica fondamentale
    Il pilota ternano ha ottimi ricordi della pista transalpina dove ha centrato il podio sia nel 2018, con la Pramac, sia lo scorso anno con la Ducati ufficiale. Il numero 9 della Rossa a due ruote, parlando al sito ufficiale di Borgo Panigale, analizza la gara di domenica: “Le basse temperature e la pioggia, che probabilmente ci disturberà durante il fine settimana, sono due fattori che influenzeranno sicuramente il gran premio e inoltre, sarà la prima volta che correremo su questa pista nel mese di ottobre. Ancora una volta, sarà fondamentale riuscire a qualificarsi bene per poter lottare per un buon risultato in gara” conclude Petrucci. LEGGI TUTTO

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    GP Francia, Dovizioso: “Spero di riscattare la delusione di Montmelò”

    ROMA – “Dopo una gara frustrante come quella del Montmelò è stato sicuramente positivo avere a disposizione una settimana per poter recuperare non solo fisicamente, ma anche mentalmente”. Così Andrea Dovizioso analizza il nono appuntamento di MotoGP, in scena in Francia questo weekend. Dopo lo zero a Montmelò, il pilota forlivese è a caccia del riscatto sulla pista transalpina. “Ho molta voglia di tornare in pista a Le Mans, per due motivi: innanzitutto spero di potermi finalmente riscattare dopo la delusione dell’ultima gara e, inoltre, correremo su una pista della quale conservo i buoni ricordi dello scorso anno”, ha ribadito il pilota della Ducati. “Cerco di vedere ogni GP come una nuova opportunità, fiducioso di poter tornare ad essere competitivo. A Le Mans dovremo fare i conti con il meteo incerto, un fattore che sicuramente condizionerà molto il fine settimana. In ogni caso, siamo pronti per lottare fino alla fine”, ha concluso Dovi che ha sempre chiuso nella top five in MotoGP con Ducati, ottenendo il suo miglior risultato lo scorso anno con un secondo posto. LEGGI TUTTO

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    Nuovo Peugeot Metropolis, cambia il look e arriva l'Euro5

    Già da diverso tempo, e precisamente da ottobre 2019, Peugeot Motorcycles è stata acquistata dalla societò indiana Mahindra. Dal sodalizio tra l’azienda francese e il colosso con sede a Mumbai (e che ha diverse divisioni, tra cui la Mahindra Two Wheelers Europe e un valore 20,7 miliardi) è nato il nuovo Peugeot Metropolis, il maxi tre ruote aggiornato e rivisto praticamente ovunque ma soprattutto ora Euro5.
    Scooter tre ruote, via libera alla circolazione in autostrada
    L’estetica
    Che salta all’occhio è il suo nuovo look, molto più automobilistico e al passo con il diktat delle berlinone francesi. Guardate la sua firma luminosa (a Led, naturalmente): non l’avete già vista sulla Peugeot 508? Il lato estetico comunque viene declinato in maniera differente a seconda dell’allestimento: più classico in Allure (9.799 euro), più sportivo in Active (9.399 euro).

    Il display è molto simile al Pulsion 125, uno schermo TFT a colori di 5 pollici ispirato a quello delle automobili. Il sistema iConnect è disponibile solo per l’allestimento Allure, ma le funzionalità e la forma sono le stesse della versione Active. Il tachimetro e il contagiri sono analogici e sono affiancati da molte informazioni, come le notifiche dei messaggi, le chiamate in entrata e il navigatore con tecnologia “turn-by-turn”. Non mancano dotazioni come la smart-key, il controllo di trazione (tre livelli: Sport, Urban, Off), l’ABS e la frenata combinata.
    Motore e prestazioni
    Per quanto riguarda le performance non ci sono cambiamenti degni di nota: il monocilindrico è tutto francese, dalla prima all’ultima vite, ed è tra i più potenti della categoria. Si chiama 400i LFE (Low Friction Engine) ed è stato rivisto per soddisfare i requisiti della normativa Euro 5 (migliorati gli attriti, la fasatura e la mappatura iniezione, oltre al nuovo catalizzatore). Eroga 36 CV a 7.250 giri e 38,1 Nm a 5.750 giri. Migliorano anche i consumi: con i 13,5 litri del serbatoio si percorrono 300 km invece dei 285 precedenti. Il peso a secco dichiarato però cresce di 3 kg, ora 271 kg. Sue caratteristiche rimangono anche la pedana piatta e la grande capacità di carico (17 litri sotto il sedile e un ulteriore bagagliaio buono per un casco integrale).
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    GP Francia, Dovizioso: “Ricaricato mentalmente, voglio riscattarmi”

    ROMA – “Dopo una gara frustrante come quella del Montmelò è stato sicuramente positivo avere a disposizione una settimana per poter recuperare non solo fisicamente, ma anche mentalmente”. Sono queste le parole di Andrea Dovizioso che analizza il nono appuntamento di MotoGP, in scena in Francia questo weekend. Dopo lo zero a Montmelò, il pilota forlivese è a caccia del riscatto sulla pista transalpina. “Ho molta voglia di tornare in pista a Le Mans, per due motivi: innanzitutto spero di potermi finalmente riscattare dopo la delusione dell’ultima gara e, inoltre, correremo su una pista della quale conservo i buoni ricordi dello scorso anno”, ha ribadito il pilota della Ducati. “Cerco di vedere ogni GP come una nuova opportunità, fiducioso di poter tornare ad essere competitivo. A Le Mans dovremo fare i conti con il meteo incerto, un fattore che sicuramente condizionerà molto il fine settimana. In ogni caso, siamo pronti per lottare fino alla fine”, ha concluso Dovi che ha sempre chiuso nella top five in MotoGP con Ducati, ottenendo il suo miglior risultato lo scorso anno con un secondo posto. LEGGI TUTTO

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    Nuovo Peugeot Metropolis, il tre ruote si rinnova

    A ottobre 2019 Peugeot è stata acquistata nella sua totalità dalla societò indiana Mahindra, colosso con sede a Mumbai e che ha diverse divisioni, tra cui la Mahindra Two Wheelers Europe (valore 20,7 miliardi). Premesso ciò, è il momento di raccontare qual è stato il primo prodotto realizzato dopo questo importante passaggio: si tratta del Peugeot Metropolis, il maxi tre ruote aggiornato e rivisto praticamente ovunque ma soprattutto ora Euro5.
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    Il look
    Che salta all’occhio è il suo nuovo look, molto più automobilistico e al passo con il diktat delle berlinone francesi. Guardate la sua firma luminosa (a Led, naturalmente): non l’avete già vista sulla Peugeot 508? Il lato estetico comunque viene declinato in maniera differente a seconda dell’allestimento: più classico in Allure (9.799 euro), più sportivo in Active (9.399 euro).

    Nuovo Peugeot Metropolis, il tre ruote si rinnova: le immagini Il display è molto simile al Pulsion 125, uno schermo TFT a colori di 5 pollici ispirato a quello delle automobili. Il sistema iConnect è disponibile solo per l’allestimento Allure, ma le funzionalità e la forma sono le stesse della versione Active. Il tachimetro e il contagiri sono analogici e sono affiancati da molte informazioni, come le notifiche dei messaggi, le chiamate in entrata e il navigatore con tecnologia “turn-by-turn”. Non mancano dotazioni come la smart-key, il controllo di trazione (tre livelli: Sport, Urban, Off), l’ABS e la frenata combinata.
    Dati tecnici
    Per quanto riguarda le performance non ci sono cambiamenti degni di nota: il monocilindrico è tutto francese, dalla prima all’ultima vite, ed è tra i più potenti della categoria. Si chiama 400i LFE (Low Friction Engine) ed è stato rivisto per soddisfare i requisiti della normativa Euro 5 (migliorati gli attriti, la fasatura e la mappatura iniezione, oltre al nuovo catalizzatore). Eroga 36 CV a 7.250 giri e 38,1 Nm a 5.750 giri. Migliorano anche i consumi: con i 13,5 litri del serbatoio si percorrono 300 km invece dei 285 precedenti. Il peso a secco dichiarato però cresce di 3 kg, ora 271 kg. Sue caratteristiche rimangono anche la pedana piatta e la grande capacità di carico (17 litri sotto il sedile e un ulteriore bagagliaio buono per un casco integrale).
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    Coronavirus, tamponi in auto: ore di lunghe attesa e disagi al drive-in di Milano

    Ore e ore di attesa in auto, aspettando di poter effetture il tampone. E alla fine monta la polemica. Succede a Milano, dove in coincidenza con il rientro degli studenti nelle scuole, sempre più persone (soprattutto genitori) si recano nei famosi drive-in con la propria auto e attendono di verificare se risultano positivi o meno al Covid.
    Dalle 6 alle 7-8 ore di attesa in auto
    Il problema è che i tempi di attesa possono arrivare fino a 7-8 ore, facendo nascere polemiche e proteste, che hanno fatto scattare anche l’intervento della polizia municipale. Tanti genitori lamentano di dover fare 3 km di coda, costretti a far rimanere i loro bambini in macchina per ore con febbre e tosse. E c’è anche chi “soccombe” ai disagi nonostante abbia fissato un appuntamento. Una mamma ha infatti raccontato agli organi di informazione di aver prenotato il tampone al drive through dell’ospedale San Paolo: arrivata lì, le è stato detto che l’attesa sarebbe stata dalle 6 alle 8 ore, e si è quindi recata in un altro drive-in, quello del San Carlo, trovando tuttavia la stessa situazione.
    Milano Monza Open-Air Motor Show 2020, inizia il conto alla rovescia
    Una situazione di disagio estremo, quindi, che date le contingenze attuali, sembra lontana dal poter essere risolta in breve tempo. LEGGI TUTTO

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    Mercedes EQS: le auto elettriche protagoniste nel 2021 della Stella

    La premessa è un obiettivo: entro il 2030, oltre metà dei volumi di vendita dovranno essere frutto di modelli ibridi plug-in o elettrici a batteria. Così Mercedes nel guardare al futuro, da scrivere intorno a investimenti e sviluppi tecnologici che si focalizzano anzitutto sull’elettrico. Nuova Classe S ha da poco rivelato le proprie credenziali, di un’ammiraglia che avrà in Mercedes EQS l’interprete in chiave elettrica del concetto di massimo lusso e comfort.
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    Dal concept del 2019, Vision EQS, si andrà alla commercializzazione nel corso del 2021, quando i muletti di EQS attualmente impegnati nella fase di sviluppo si libereranno delle mascherature sulla carrozzeria per rivelare un’ammiraglia dalle proporzioni inedite.
    Debutta l’architettura EVA

    Potere di un’architettura dedicata, “elettrica nativa”, che ti consente di massimizzare lo spazio interno a ingombri esterni contenuti, specie negli sbalzi. La EVA sarà la base intorno alla quale scopriremo anche altri modelli, a seguire l’ammiraglia EQS. Toccherà alla grande berlina business EQE, poi al suv del medesimo segmento di EQS, per arrivare a un suv di segmento E. Suv le cui proporzioni rispolvereranno in parte gli equilibri dei grandi crossover come fu Mercedes Classe R.
    La modularità della piattaforma EVA consentirà di variare le dimensioni del passo, delle carreggiate, adottare differenti specifiche di pacco batteria. Un’ossatura elettrica sulla quale presentare configurazioni di carrozzeria molto diverse tra loro. La EQS avrà una cellula dell’abitacolo piuttosto avanzata – qui massimizza il potenziale dell’architettura dedicata – e una linea simil-coupé.

    Dai primi teaser, le differenze con EQE saranno nelle dimensioni complessive come nella linea, più spiccatamente sportiveggiante su EQE nel trattamento della linea di cintura, dei finestrini e lo sviluppo della coda, vicina a una fastback.
    Autonomia e ricarica ultraveloce
    Mercedes, nel prospettare le strategie future nel campo dell’elettrificazione, ha anticipato anche dati dell’architettura EVA e dell’ammiraglia EQS. Avrà un’autonomia di marcia fino a 700 km (ciclo WLTP) mentre le soluzioni di powertrain arriveranno a esprimere fino a 680 cavalli.

    Sviluppo tecnologico esteso alle soluzioni di ricarica, con un obiettivo dichiarato di una velocità tale da poter ricaricare in 15 minuti l’equivalente di energia necessario per coprire oltre 250 km.
    MMA la sigla per le elettriche medie e compatte
    Detto di Mercedes EQS, già con oltre 2 milioni di chilometri percorsi dalla flotta di sviluppo, nei consueti test estremi, l’ampliamento della gamma elettrica – dopo EQC ed EQV – vedrà il suv Mercedes EQA in produzione a fine anno (il debutto è atteso nel 2021), in quella che sarà la trasformazione elettrica sulla base GLA; 2021 sarà anche l’anno della presentazione di Mercedes EQB, a sua volta derivazione elettrica del GLB.
    Sfoglia il listino Mercedes: tutti i modelli sul mercato
    Modelli del segmento C sui quali Mercedes, in futuro, andrà a sviluppare un’architettura dedicata, battezzata MMA. Se oggi l’elettrificazione a batteria prevede l’adattamento intorno all’architettura pensata per motori termici e ibridi plug-in, in futuro si passerà a uno schema con “skateboard elettrico” (il sistema che racchiude motore elettrico, batteria, elettronica, caricatore, sospensioni) con la novità di una versatilità tale da permette anche l’installazione di soluzioni con motore termico ibrido plug-in. Sarà l’architettura destinata alle compatte e ai modelli di segmento D. LEGGI TUTTO

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    McLaren in arrivo la prima ibrida plug-in col V6

    Addio Sports Series, avanti con la prima di una serie di proposte ibride McLaren di nuova generazione. Nella prima metà del 2021 ci sarà il debutto del modello d’esordio di un’architettura inedita, composta dal telaio in fibra di carbonio, realizzazione curata dal reparto compositi della casa di Woking, sul quale andrà un sistema elettrificato composto dal motore turbo benzina V6 più la componente elettrica.
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    McLaren anticipa alcune caratteristiche, a cominciare dalla presenza di una modalità di funzionamento puramente elettrica che suggerirebbe un ibrido di tipo plug-in.
    L’equilibrio tra elettrico e peso
    Resta una supercar, votata alla prestazione, quindi con l’obbligo di contenere le masse in gioco e, di conseguenza, limitare all’essenziale i kWh di pacchi batterie che sappiamo quanto incidano sul peso.
    McLaren 765LT, animale da pista: il test
    Per potenze in gioco, con l’uscita di scena della gamma McLaren Sports Series – l’ultimo modello sarà l’edizione limitata della 620R, a fine anno porterà a termine la produzione – sono le Super Series le McLaren “d’accesso”. Il sistema McLaren High Performance Hybrid si collocherà al di sopra dei 620 cavalli di McLaren GT – termica V8 4 litri biturbo – e sotto i 720 cavalli della rabbiosa McLaren 720 S.

    Stile evolutivo
    I muletti impegnati nelle prove di sviluppo anticipano contenuti di stile che, sul frontale, si contraddistinguono per lo stilema McLaren dei fari a boomerang, seppur con i proiettori più simili alle linee della GT, incastonati nelle aperture. Al posteriore, doppi terminali di scarico in posizione alta e un diffusore che lascia libera l’evacuazione dell’aria dal vano motore al di sotto della fascia portatarga.
    Sfoglia il listino delle auto nuove: tutti i modelli sul mercato
    Lunotto dalla vetratura ridotta, dietro al quale si intravedono griglie di aerazione del cofano motore, con i fari incastonati in una fascia a maglie esagonali all’insegna della leggerezza visiva con la necessità di ottimizzare l’aerodinamica nelle pinne laterali estese, pensate per staccare i flussi e ridurre le turbolenze dietro l’auto. LEGGI TUTTO