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    GP Francia, Quartararo: “Vincere a Barcellona è stato bellissimo”

    LE MANS – “Posso dire che è stato bellissimo vincere a Barcellona, abbiamo avuto momenti difficili a Misano, ma anche in Austria e a Brno”. Fabio Quartararo, attuale leader del Mondiale di MotoGP, fa un primo bilancio della stagione alla vigilia del Gran Premio di Francia.
    Meteo fondamentale
    El Diablo, nel corso della consueta conferenza stampa di presentazione della gara, ha però già rivolto lo sguardo alla gara di domenica dove cercherà di difendere la testa della classifica dall’assalto dei rivali: “Non mi sono mai abbattuto, ho sempre pensato positivo, anche nelle situazioni difficili anche perché il passo è sempre stato buono. Speriamo di continuare così, sono fiducioso, vedremo come sarà il meteo” ha terminato Quartararo.
    Zarco: “La pressione è più per Quartararo”
    Poche pressioni invece per Johann Zarco che alla vigilia dell’appuntamento mondiale a Le Mans afferma: “L’infortunio al polso sta andando sempre meglio, anche se mi fa ancora un po’ male. Il corpo deve adattarsi e deve compensare questo problema. Dovrei fermarmi per qualche mese, ma non possiamo permettercelo. Ci stiamo lavorando. La gara? La pressione è più per Quartararo che per me, daremo il meglio. Speriamo che le condizioni meteo saranno buone”. LEGGI TUTTO

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    Mazda e l'elettrico con motore rotativo Wankel: su strada nel 2022

    Tratti di originalità tecnica in un pacco batterie “giusto”. Di cosa stiamo parlando? Dell’idea Mazda dell’elettrico a batteria, il cui debutto è segnato dal crossover MX-30. L’autonomia di marcia che serve davvero nell’utilizzo quotidiano, premiante perché varia anche l’incidenza del peso sull’intero progetto. E dell’equilibrio, tra architetture leggere e motori “right-sizing”, il marchio di Hiroshima ha avuto ragione negli anni con la produzione sviluppata intorno a motori e piattaforme SkyActiv.
    Cerchi un’auto usata? Sfoglia il listino di Auto
    Obiettivo 2022
    Ecco, Mazda MX-30, in Giappone, viene commercializzato adesso in versione mild-hybrid e sarà nel 2021 che debutterà con motore elettrico. La notizia più interessante, tuttavia, con riflessi potenziali sui mercati globali, è la conferma data dall’a.d. Akira Marumoto che nel 2022 verrà commercializzato il sistema elettrico con motore rotativo Wankel impiegato quale range extender.

    Un progetto tratteggiato da Mazda negli ultimi anni, che l’a.d. indica applicabile in primis sui modelli dei segmenti compatti e urbani.
    Allo statore e rotore del motore elettrico, così, si “sommerà” lo statore e rotore del Wankel, ottimizzato in chiave di generatore d’energia, ruolo nel quale rientra in gioco dopo le storiche parentesi sportive sulle varie generazioni di coupé RX.
    Sfoglia il listino Mazda: tutti i modelli sul mercato
    Una strategia di elettrificazione Mazda che conferma l’originalità tecnica distintiva e sulla quale Marumoto ha sottolineato l’idea di “multi-electric”, più strade tecniche da proporre in base all’impiego dell’auto da parte dei clienti e le regioni di commercializzazione. LEGGI TUTTO

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    90 anni di Pininfarina, nel francobollo speciale c'è la Modulo

    Novant’anni e non sentirli. Famosa in tutto il mondo come atelier di design automobilistico – e non solo – Pininfarina festeggia il suo 90° anniversario entrando a far parte della storia della filatelia italiana. Allo storico marchio torinese è stato infatti dedicato un francobollo celebrativo, su iniziativa del Ministero dello Sviluppo Economico e raffigurante la concept car Modulo. Una festa per il passato ma anche un augurio per il futuro visto che Pininfarina sta vivendo un momento di grande fermento, nel mondo dell’auto e oltre.
    Pininfarina, nuovo logo per i 90 anni
    Mezzo secolo di Modulo
    Per il francobollo dei 90 anni, Pinifarina e il Ministero hanno concordato facilmente sul soggetto da raffigurare: la Modulo, coraggiosissima concept car che proprio quest’anno festeggia il suo 50° anniversario. Una vettura che, come racconta il presidente dell’azienda, Paolo Pininfarina, ha alle sue spalle una storia travagliata e molti giudizi contrastanti.
    La Modulo, racconta l’ingegner Pininfarina, venne tenuta in un cassetto per mesi perché giudicata addirittura troppo innovativa. Poi, nel 1970, si decise finalmente di presentarla, prima al Salone di Ginevra e poi nel Padiglione Italia dell’Expo di Osaka, in Giappone. Il pubblico restò subito colpito da quella vettura così futuristica, che in breve diventò il simbolo del design italiano nel mondo.

    “Ci sono due correnti di pensiero riguardo alla Modulo – ha raccontato Paolo Pininfarina, presidente dell’azienda – per alcuni si trattava quasi di un disco volante, ispirato a grandi film come Odissea nello Spazio o Alla conquista della Luna, un oggetto che si muove in verticale e che atterra. Poi c’è una corrente di pensiero che ritiene la Modulo una vettura dinamica, del futuro, che si muove in orizzontale. Quest’auto è un concentrato di idee, un animale a parte” ha concluso l’ingegnere.
    L’esemplare messo in mostra nella sede di Pininfarina durante l’evento, di colore bianco, è stato prestato dal collezionista James Glickenhaus. Attore, regista, sceneggiatore e possessore di una eccezionale collezione di vetture storiche, che oltre alla Modulo e a mille altre vanta la Ferrari P3/4 vincitrice di Le Mans, la 166 Spyder Corsa, e la P4/5, esemplare unico realizzato su sua richiesta proprio da Pininfarina.
    Pininfarina, eleganza senza limiti
    Emissione speciale
    L’iniziativa di realizzare il francobollo celebrativo arriva direttamente dal Ministero dello Sviluppo economico, che ha voluto festeggiare i 90 anni di Pininfarina in quanto una tra le più importanti eccellenze italiane, simbolo del Paese in tutto il mondo. A sottolinearlo è stato direttamente il viceministro Stefano Buffagni: “Pininfarina è una bellezza che ci rende orgogliosi nel mondo – ha detto – che con vetture come la Modulo ha rappresentato l’innovazione e il passato, ma che disegna un grande futuro”.
    Il francobollo, come ha spiegato il responsabile commerciale filatelia di Poste Italiane, Enrico Menegazzo, sarà stampato il 400mila esemplari, una tiratura che lo renderà ambito dai collezionisti e di valore crescente. L’emissione è di tariffa B, ovvero quella riservata per corrispondenza con peso inferiore ai 20 grammi. Il design è essenziale, ed è stato curato direttamente da Pininfarina.

    Il francobollo è stato “inaugurato” dall’ingegner Paolo in persona, che eseguito il primo annullo. Per quest’operazione sono stati creati due timbri speciali, uno dei quali verrà presto distrutto, mentre il secondo sarà destinato al museo delle telecomunicazioni di Roma.
    Top 10 delle Ferrari più costose ed esclusive
    Un futuro luminoso
    Nonostante una storia così lunga alle spalle, Pininfarina ha ancora molta strada davanti a sé. Non solo nel mondo dell’auto. Oltre al progetto della hypercar Battista e alle consulenze di design per altri Costruttori (per ultimo la vietnamita Vinfast) l’atelier italiano è impegnato in numerosi altri campi, incluso quello dell’architettura. Sono progetti by Pininfarina, infatti, la torre di controllo dell’aeroporto di Instanbul, il grattacielo residenziale Cyrela a San Paolo e la torre Sixty6 a Cipro, fresca vincitrice dell’International Architecture Award.
    Lancia Florida: la sua storia LEGGI TUTTO

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    UNRAE e Federauto: il Governo deve intervenire con nuovi incentivi auto

    Gli ultimi dati sulle immatricolazioni, parlano chiaro: il mercato auto sta dando segni di ripresa dopo un lunghissimo periodo di profondo rosso, che la pandemia non ha fatto altro che peggiorare.
    Il numeri di settembre dicono che è stato venduto il 9,5% di auto in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, segno che il meccanismo degli incentivi, seppur non perfetto, funziona.
    Guida agli incentivi auto 2020
    La ripresa, però, rischia di essere periodica, non di sistema, perché legata a una misura che sta esaurendo la sua spinta. Infatti, i fondi destinati alle auto con emissioni di CO2 tra i 91 e 110 g/km  – ovvero quelle con motorizzazioni benzina e Diesel più richieste sul mercato – sono esauriti da tempo, mentre non manca moltissimo alla fine delle riserve destinate vetture nella classe compresa tra 61-90 g/km, le quali hanno a disposizione 51 milioni su 150. Per elettriche e plug-in, invece, la situazione è completamente diversa, potendo contare su un bottino ancora talmente cospicuo che rischia di non essere completamente utilizzato entro i termini della sua scadenza, il 31 dicembre 2020.
    Una situazione paradossale, peggiorata dalla decisione del Governo di non rifinanziare – per ora – gli incentivi, e che ha scatenato la reazione di UNRAE e Federauto. Le due associazioni di categoria, in segno di protesta, hanno emanato il seguente comunicato congiunto per denunciare “una scelta che sfiora l’autolesionismo”.
    Il comunicato
    “Il Governo non ha ritenuto di inserire il rifinanziamento degli incentivi per lo svecchiamento del parco auto nel testo di conversione in legge del ‘Decreto Agosto’ approvato dal Senato.
    “Si tratta di una scelta che sfiora l’autolesionismo, visto che gli incentivi già varati e presto esauriti non solo hanno ravvivato un mercato in fortissima crisi e salvato posti di lavoro, ma hanno prodotto in poche settimane un maggiore incasso per lo Stato e contribuito positivamente al PIL.
    Le misure, che si sono complessivamente autofinanziate, hanno infatti fruttato ulteriori 58 milioni di euro incrementali in gettito IVA, oltre ai maggiori introiti legati all’immatricolazione dei veicoli, tra cui l’IPT”. Così FEDERAUTO e UNRAE hanno stigmatizzato il mancato rinnovo degli incentivi per il rinnovo del vetusto parco auto italiano. 
    “I dati diffusi nei giorni scorsi sulla confortante ripresa del mercato grazie agli incentivi – hanno aggiunto le Associazioni rappresentative della filiera industriale e commerciale del settore automobilistico italiano – sono la dimostrazione tangibile di quanto sia stato efficace questo strumento. Rispetto al mese di settembre dello scorso anno assistiamo, nello stesso periodo, all’immatricolazione di oltre 13.600 vetture in più (+9,5%) e ad un incremento del 47,4% di auto rottamate. Inoltre, il beneficio ambientale è palpabile: le emissioni medie di CO2 delle vetture immatricolate sono scese a livelli minimi (da 118,4 a 105,6 g/Km), circa l’11% in meno”.
    Secondo FEDERAUTO e UNRAE a questo punto è necessario un intervento urgente, da parte del Governo e della politica, per sostenere un settore, come quello dell’auto, che vale il 10% del PIL nazionale e da cui dipendono migliaia di piccole e medie aziende, con decine di migliaia di posti di lavoro attualmente a rischio.
    “In questa fase particolarmente delicata per l’economia nazionale, non rifinanziare una misura così importante sarebbe un errore imperdonabile” – concludono FEDERAUTO e UNRAE – “Vanno garantite norme efficaci e di lungo periodo che consentano al consumatore la necessaria chiarezza per non deprimerne la propensione all’acquisto e agli operatori del settore una adeguata pianificazione delle proprie attività produttive e commerciali. Chiediamo, pertanto, al Governo di assicurare che i fondi esauriti o in via di esaurimento vengano rifinanziati per i restanti mesi del 2020 con l’obiettivo di non disperdere i volumi incrementali ottenuti con gli incentivi e quindi assicurare un ritorno certo sull’investimento pubblico fatto continuando anche il cammino virtuoso intrapreso di riduzione delle emissioni ambientali”. 
    FEDERAUTO e UNRAE, infine, si dichiarano fin da subito pronte a condividere con il Governo le proprie proposte strategiche e pluriennali per sostenere il processo di decarbonizzazione in atto e accompagnare la transizione della mobilità verso le emissioni zero”. LEGGI TUTTO

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    Bonus bici, il vademecum di ANCMA per la procedura online

    Il prossimo 3 novembre è la data da cui verrà reso disponibile il cosiddetto bonus bici, ovvero la possibilità di richiedere il buono mobilità o il rimborso per gli acquisti effettuati di biciclette, e-bike, monopattini e servizi di mobilità condivisa a uso individuale. E ANCMA ha così deciso di presentare ai cittadini una sorta di raccomandanzione per un’efficace procedura online.
    ANCMA: ecco come procedere online
    Procedura che sarà divisa in due parti: la prima, relativa al rimborso delle spese sostenute dal 4 maggio al 3 novembre 2020 (60%, fino a un massimo di 500 euro), e la seconda, rivolta a coloro che ancora non hanno effettuato acquisti e prevede un vero e proprio buono di spesa digitale che i beneficiari potranno generare direttamente sull’applicazione web del Ministero dell’Ambiente. Dato che per la prima fase sarà necessario essere rapidi e tempestivi (in quanto farà fede la data d’inserimento della richiesta e non quella del documento di acquisto), l’Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori ha stilato un vademecum con tre consigli essenziali:
    1) Ricordarsi di attivare prima del 3 novembre prossimo un’identità SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) se non già in possesso;
    2) Scannerizzare il documento di acquisto intestato a proprio nome (fattura o scontrino parlante) e farne uno documento in formato pdf;
    3) Avere pronta evidenza delle proprie coordinate bancarie per ricevere il rimborso.
    Bianchi e la moda delle bici: ”Un momento d’oro che ci darà soddisfazioni”
    Per coloro che richiederanno invece il buono di spesa digitale da utilizzare dopo il 3 novembre sarà ugualmentenecessaria l’identità SPID, e in questo senso è importante sottolineare che la durata dello stesso è di 30 giorni (per spese effettuate entro 31 dicembre 2020). LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Valentino Rossi: “Mi sono divertito molto a girare a Portimao”

    PORTIMAO – “Girare qui è molto interessante, perché la pista è bella e ma, al tempo stesso, molto impegnativa da un punto di vista tecnico. Si tratta di un circuito molto particolare, per via dei molti cambi di elevazione: ma è bello e l’asfalto ha una buona aderenza”. Valentino Rossi non nasconde la propria soddisfazione al termine della giornata di test sul circuito di Portiamo dove il 22 novembre è in programma il Gran Premio del Portogallo, tappa conclusiva del Motomondiale 2020.
    Grandi salti
    Il tracciato portoghese, una novità assoluta per il circus a due ruote ma da anni tappa fissa della Superbike, è una sorta di montagne russe stradali visti i tanti sbalzi di elevazione. Bella e spaventosa l’ha definita il nove volte campione del mondo che ha girato con una Yamaha R1 stradale, come impone il regolamento, per familiarizzare con il circuito: “Una pista molto divertente. In televisione sembrava più difficile, un po’ più complessa, ma in realtà è bello” le parole del Dottore.
    I campioni della MotoGP si sono trovati davanti un tracciato impegnativo ma bellissimo fatto di curve e saliscendi che ha trovato l’approvazione di tutti: “Ci sono tre o quattro punti che potrebbero mettere timore a causa dei grandi salti che si compiono. Sarà impegnativo tenere le moto a contatto con l’asfalto qui, ma in generale è una pista molto dolce da guidare, quindi è di mio gradimento. Il tempo poi era perfetto per un test: elemento questo fondamentale quando si familiarizza con una pista nuova” ha concluso Valentino Rossi. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Valentino Rossi: “Portimao pista bella e impegnativa”

    PORTIMAO – “Girare qui è molto interessante, perché la pista è bella e ma, al tempo stesso, molto impegnativa da un punto di vista tecnico. Si tratta di un circuito molto particolare, per via dei molti cambi di elevazione: ma è bello e l’asfalto ha una buona aderenza”. Sono queste le prime impressioni di Valentino Rossi dopo la giornata di test sul circuito di Portiamo dove il 22 novembre si concluderà la stagione di MotoGP.
    Montagne russe
    Il tracciato portoghese, una novità assoluta per il circus a due ruote ma da anni tappa fissa della Superbike, è una sorta di montagne russe stradali visti i tanti sbalzi di elevazione. Bella e spaventosa l’ha definita il nove volte campione del mondo che ha girato con una Yamaha R1 stradale, come impone il regolamento, per familiarizzare con il circuito: “Una pista molto divertente. In televisione sembrava più difficile, un po’ più complessa, ma in realtà è bello” le parole del Dottore.
    I campioni della MotoGP si sono trovati davanti un tracciato impegnativo ma bellissimo fatto di curve e saliscendi che ha trovato l’approvazione di tutti: “Ci sono tre o quattro punti che potrebbero mettere timore a causa dei grandi salti che si compiono. Sarà impegnativo tenere le moto a contatto con l’asfalto qui, ma in generale è una pista molto dolce da guidare, quindi è di mio gradimento. Il tempo poi era perfetto per un test: elemento questo fondamentale quando si familiarizza con una pista nuova” ha concluso Valentino Rossi. LEGGI TUTTO

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    Autovelox Torino: ecco l'elenco delle postazioni fisse e mobili dove si rileva la velocità

    Massima attenzione quando si guida, sempre. Non solo per una questione di sicurezza, ma anche perché vanno rispettate le norme del Codice della Strada. Spesso, però, c’è chi si dimentica dei limiti di velocità e le conseguenze per questo tipo di violazione possono essere decisamente spiacevoli, e non solo dal punto di vista economico. A segnalare i trasgressori che superano la velocità consentita ci pensano gli autovelox, fissi e mobili.
    E a Torino dove sono le postazioni, fisse e mobili? Ecco la mappa con le vie e gli indirizzi al dettaglio.
    Nuovo Codice della Strada, perché i netturbini possono multare le auto?
    Limiti e sanzioni
    Secondo quanto riportato all’articolo 142 del Codice della Strada, chi supera il limite di velocità fino a 10 km/h in più rischia una multa compresa tra 41 e 168 euro. Se il limite viene superato oltre i 10 e fino a 40km/h la sanzione è compresa tra 168 e 674 euro, a cui si aggiunge la decurtazione di 3 punti dalla patente. Quando il guidatore supera di oltre 40 km/h e fino a 60, la multa sarà tra 527 e 2.108 euro, oltre alla decurtazione di 6 punti sulla patente e alla sanzione accessoria della sospensione della licenza di guida da uno a tre mesi. Infine, se il limite viene superato di oltre 60 km/h la multa è compresa tra 821 e 3.827 euro, c’è poi la decurtazione di 10 punti sulla patente e la sanzione accessoria della sospensione della licenza di guida da sei a 12 mesi. Va ricordato che le sanzioni sono aumentate per i neopatentati e per i conducenti professionali e che, ai sensi dell’Art. 195 c. 2 bis C.d.S., l’importo della sanzione per le suddette violazioni commesse dopo le ore 22 e prima delle ore 7 è aumentato di un terzo.
    Autovelox fissi
    Ecco le postazioni fisse degli autovelox a Torino
    C.so Unità d’Italia n.96/A – Direzione Centro Città -civico n. 96/A AFR- Direzione Tangenziale -civico n.96/A AFRN
    C.so C.so Regina Margherita n. 401/A- Direzione Centro Città -civico n. 401AFR- Direzione Tangenziale -civico n.401AFRN
    Autovelox mobili fino all’11 ottobre 2020
    La Polizia Stradale, attualmente, ha rilasciato la posizione delle postazioni mobili fino all’11 ottobre.
    Oggi, 8 ottobre
    A / 06 Torino-Savona TO
    Strada Regionale SR / 589 dei Laghi di Avigliana TO
    9 ottobre
    A / 06 Torino-Savona TO
    A / 55 Tangenziale di Torino TO
    10 ottobre
    A / 06 Torino-Savona TO
    11 ottobre
    A / 06 Torino-Savona TO
    Automobilista a 85 km/h, ma l’autovelox lo beffa e segna il doppio LEGGI TUTTO