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    Lancia Stratos, e se fosse una hypercar moderna?

    Se affermiamo che la Stratos è una delle Lancia più importanti di sempre, siamo certi di non incorrere in smentite. Innanzitutto perché presentava delle forme che finalmente rompevano con il passato e la tradizione del marchio torinese: stupì tutti, infatti, quando nel 1973 Marcello Gandini e la Bertone la presentarono al grande pubblico.
    Bertone, il famoso brand rinasce con due elettriche
    La regina dei rally
    Prima vettura Lancia ad essere lanciata subito dopo l’acquisizione del brand da parte di Fiat, la Stratos ha costruito la sua gloria nel motorsport, diventando protagonista nel Mondiale Rally, competizione per la quale venne effettivamente realizzata. Se Lancia, ad oggi, ha 10 titoli Costruttori WRC, ben 3 sono arrivati grazie ai successi della Stratos, che ha anticipato i trionfi della Delta Integrale di un decennio abbondante.
    Lancia L Concept Homage
    C’è chi ha deciso di rinverdire i fasti della Stratos, immaginandola come una hypercar moderna. Lo ha fatto il designer Guilherme Araujo, che ha pubblicato il suo lavoro sulla nota piattaforma web Behance. La sua Stratos, chiamata Lancia L Concept Homage, si ispira largamente alla Stratos Zero Concept del 1970 e anche alla Stratos HF che seguì l’anno successivo.

    Caratterizzata da una forma a cuneo, la Lancia L Concept Homage ha uno stile elegante e spigoloso allo stesso tempo. Gli enormi passaruota dominano il frontale, abbinati a un fanale triangolare formato da tre piccole brre di luce e uno spoiler in bella vista. Le minigonne conducono poi lo sguardo verso la parte posteriore, in cui l’elemento più evidente è l’ampio diffusore.
    Sogni e realtà
    Ad oggi, rivedere la Stratos nei listini Lancia è impossibile. La Casa ormai si dedica alla realizzazione di un solo modello, Ypsilon, con cui vince puntualmente le classifiche di vendita per quanto riguarda le segmento B.

    La macchina sportiva rimarrà invece simbolo di un tempo fatto di idee, coraggio e tanta fantasia. Per riviverlo, servono anche modelli immaginari come Lancia L Concept Homage.  LEGGI TUTTO

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    Tom Cruise a Roma fa impazzire i fan sulla moto della polizia

    Da quando Tom Cruise è arrivare a Roma per girare le scene del suo Mission: Impossibile 7 i fan sono andati in delirio (e molte strade della città sono state bloccate al traffico). Dopo aver dato grande prova di sé con le sue doti di pilota di auto, l’attore americano ha stupito curiosi e fan passando lungo la via dei Fori Imperiali in sella a una moto della polizia e salutando tutti. 

    Passerella per i fan
    Mission: Impossible 7 viene girato in alcuni dei punti più simbolici della Capitale: dal caratteristico quartiere Monti fino al Colosseo, passando per via Nazionale. Ed è proprio prima di arrivare a Largo Agnesi (quella sorta di piazza-terrazza sopra la fermata della metro Colosseo) che Tom Cruise ha fatto la sua passerella su due ruote, sulla moto della polizia e indossando il tipico completo grigio gilet-pantaloni con cui lo stiamo vedendo sempre durante questi giorni di set romano. La settima pellicola della saga ha trovato molte difficoltà nel corso delle riprese, prima lo stop forzato causa Covid-19, poi gli incidenti sul set: con Roma saranno finite le sfortune? LEGGI TUTTO

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    GP Francia, Quartararo: “Molto forte sull’asciutto, purtroppo il meteo è cambiato”

    ROMA – “Ero molto forte sull’asciutto, ma purtroppo il meteo è cambiato”. Inizia così l’analisi di Fabio Quartararo dopo il nono posto nella gara MotoGp del GP di Francia 2020. Il pilota della Yahama, che ha perso qualche punto nella classifica mondiale ma ancora leader, spiega i motivi del risultato di Le Mans: “È stata la mia prima gara in MotoGP con il bagnato, non ho esperienza in queste condizioni, ma alla fine sono finito davanti a Mir e Viñales”. Ma alla fine “sono soddisfatto, perché sembrava che la gara dovesse finire in un modo molto peggiore per me, ma quando Mir mi ha passato alla 8, ho pensato che avrei dovuto fare subito qualcosa alla curva nove”, prosegue il pilota francese. “E anche in uscita dall’ultima piega a destra sono rimasto calmo: alla fine è un buon risultato”, conclude Quartararo. LEGGI TUTTO

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    GP Francia, Quartararo: “Non ho esperienza con il bagnato”

    ROMA – “Ero molto forte sull’asciutto, ma purtroppo il meteo è cambiato”. Inizia così l’analisi di Fabio Quartararo dopo il nono posto nella gara MotoGp del GP di Francia 2020. Il pilota della Yahama, che ha perso qualche punto nella classifica mondiale ma ancora leader, spiega i motivi del risultato di Le Mans: “È stata la mia prima gara in MotoGP con il bagnato, non ho esperienza in queste condizioni, ma alla fine sono finito davanti a Mir e Viñales”. Ma alla fine “sono soddisfatto, perché sembrava che la gara dovesse finire in un modo molto peggiore per me, ma quando Mir mi ha passato alla 8, ho pensato che avrei dovuto fare subito qualcosa alla curva nove”, prosegue il pilota francese. “E anche in uscita dall’ultima piega a destra sono rimasto calmo: alla fine è un buon risultato”, conclude Quartararo.

    Moto GP, Francia: gioia Petrucci, 4° Dovizioso. Rossi caduto LEGGI TUTTO

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    Roberto Baggio, la compagna di lavoro è Fiat Panda 4×4

    Le sue prodezze in campo lo hanno reso uno dei più forti calciatori italiani (e non solo) di tutti i tempi. Fuori dal terreno di gioco, una riservatezza estrema, che lo ha contraddistinto per tutta la vita. Lontano dalle luci della ribalta, ogni volta che Roberto Baggio veniva o viene pizzicato da qualche scatto, il popolo del calcio si accende nella celebrazione del ricordo di una della sue stelle luminose.
    Al lavoro con la Panda 4×4
    L’ultimo episodio in tal senso è emblematico. Nello scorso weekend infatti una foto pubblicata sui social dalla figlia del Divin Codino, Valentina, ha scatenato i commenti del web. L’immagine ritrae Baggio con alcuni strumenti di lavoro accompagnato dalla sua fedele Fiat Panda 4×4.

    Il commento più gettonato è stato “Quindi Dio ha una Panda 4×4”. Ha fatto di certo grande effetto rivedere il Pallone d’Oro 1993 accanto alla mitica utilitaria off-road Fiat.

    Un’immagine molto italiana, sia che si ami la Nazionale che la storia automobilistica del nostro Paese. LEGGI TUTTO

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    Aquileia, tutti i tesori della Storia

    La Basilica di Aquileia potrebbe benissimo essere una motivazione sufficiente per decidere di visitare il Friuli. Con i suoi straordinari mosaici pavimentali, la Cripta degli Affreschi e quella degli Scavi sintetizza la storia e la grandezza quella che fu considerata una seconda capitale dell’Impero Romano e che, nonostante sia stata distrutta da Attila, conserva testimonianze archeologiche tra le più ricche del nord Italia.

    Fondata nel 313 dal vescovo Teodoro, la Basilica Patriarcale dedicata a Santa Maria Assunta è famosa soprattutto per i preziosi mosaici che ne ricoprono l’intero pavimento, corrispondente all’aula meridionale del complesso originario. Realizzati con minuscole tessere multicolore e nere per dare rilievo alle figure, raffigurano persone, animali, natura e scene religiose, tra cui la storia biblica del profeta Giona. All’antica aula settentrionale corrisponde invece l’attuale Cripta degli Scavi, autentico scrigno di tesori, con resti e mosaici, perfettamente conservati, che risalgono a quattro epoche diverse. Sotto al presbiterio si apre la Cripta degli Affreschi, interamente decorata con immagini del XII secolo.
    A fianco della basilica si trovano il campanile, alto 70 metri ed eretto nel 1031, e il Battistero del IV secolo con la Südhalle, l’aula meridionale, il cui nome tedesco risale alla fine dell’Ottocento, quando fu scoperta dagli austriaci. Dopo un lungo periodo di chiusura, un nuovo allestimento offre oggi ai visitatori un affascinante percorso alla scoperta dei mosaici, perfettamente restaurati, che ne ricoprono il pavimento.

    Completano l’esplorazione di Aquileia romana, la visita al Foro, di cui sono ancora visibili una parte del colonnato e dei portici, e la magnifica passeggiata lungo la Via Sacra, viale realizzato durante gli scavi del 1934, verde e costeggiato da cipressi, che parte dal retro della Basilica e raggiunge l’antico porto fluviale sul fiume Natissa, oggi poco più che un rivolo. All’esterno delle mura cittadine, come era usanza, il Sepolcreto, con are, sarcofagi, iscrizioni e statue, i cui originali sono custoditi al Museo Archeologico Nazionale. LEGGI TUTTO

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    GP Francia, Dovizioso: “Pensavo di ottenere qualcosa di più”

    LE MANS – Andrea Dovizioso ammette di essere un po’ deluso dopo il quarto posto conquistato al termine del Gran Premio di Francia di MotoGP in cui si era anche ritrovato in testa alla gara: “Sono un po’ deluso, perché oggi credevo di poter ottenere un risultato migliore. Danilo era molto veloce e stava guidando veramente bene. Sono riuscito a stare con lui per quasi tutta la gara, ma sul finale abbiamo forse pagato una scelta di gomma errata”. 

    Le parole del pilota forlivese
    Dovizioso sale comunque al terzo posto della classifica piloti e resta in lotta per il Mondiale: “Montavo una soft sia all’anteriore che al posteriore e negli ultimi giri non riuscivo più a curvare correttamente. In queste condizioni è sempre difficile fare la scelta corretta, perché non sai mai se la pista rimarrà completamente bagnata o inizierà ad asciugarsi. In ogni caso, oggi abbiamo guadagnato punti preziosi per il campionato e sono contento per la vittoria di Danilo. Ora siamo già concentrati sulla prossima gara ad Aragón”. LEGGI TUTTO

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    GP Francia, Dovizioso: “Sono un po' deluso, pensavo di far meglio”

    LE MANS – “Sono un po’ deluso, perché oggi credevo di poter ottenere un risultato migliore. Danilo era molto veloce e stava guidando veramente bene. Sono riuscito a stare con lui per quasi tutta la gara, ma sul finale abbiamo forse pagato una scelta di gomma errata”. Andrea Dovizioso non è particolarmente soddisfatto del quarto posto ottenuto al termine del Gran Premio di Francia di MotoGP in cui il forlivese della Ducati si era ritrovato anche in testa.

    Le parole del pilota della Ducati
    Dovizioso sale comunque al terzo posto della classifica piloti e resta in lotta per il Mondiale: “Montavo una soft sia all’anteriore che al posteriore e negli ultimi giri non riuscivo più a curvare correttamente. In queste condizioni è sempre difficile fare la scelta corretta, perché non sai mai se la pista rimarrà completamente bagnata o inizierà ad asciugarsi. In ogni caso, oggi abbiamo guadagnato punti preziosi per il campionato e sono contento per la vittoria di Danilo. Ora siamo già concentrati sulla prossima gara ad Aragón”. LEGGI TUTTO