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    Mazda 100th Anniversary, il colore che racconta la storia

    Mazda e il colore. Un binomio che va avanti da sempre, fondato sull’idea che la Casa giapponese ha di questo concetto: non la minima parte delle migliaia di grammi del peso complessivo delle vettura, bensì una delle fasi più elaborate della produzione automobilistica. Un elemento caratterizzante, insomma, così tanto da spiengere Mazda a inventare “Takuminuri” (l’unione dei termini giapponesi Takumi, ovvero maestro artigiano, e Nuri, vernice), l’avanzato processo di verniciatura del brand. Takuminuri nasce per arricchire le superfici della carrozzeria dei veicoli Mazda: basta pensare al Soul Red Crystal o al Polymetal Grey, presenti sulla Mazda3 vincitrice del World Car Design of the Year 2020.

    Innovazione dagli albori
    Il processo attuale è il risultato di decenni di esperienza con materiali e tecniche. Già nei primi modelli Mazda troviamo combinazioni di colori progressivi. Per la prima auto prodotta in serie, la Mazda R360 (sul mercato nel 1960), furono scelti colori rinfrescanti – dal verde menta al blu cielo, passando per il rosso brillante – che la distinguevano dalla concorrenza, caratterizzata soprattutto dal bianco. Nonostante fosse una microcar economica, inoltre, veniva offerta anche con finiture bicolore.
    Negli anni ’60, ampliando la gamma di modelli, il marchio giapponese ha messo a disposizione dei clienti, per le vetture compatte e di medie dimensioni, anche finiture metalliche esclusive. Un esempio? La Mazda Luce (’66-’73) che poteva essere ordinata in oro e argento. Sempre in quegli anni, poi, grazie alla scelta di adottare vernice a base di resina alchidica e di nuove camere di essiccazione, Mazda riesce a produrre finiture durevoli evitando lo sfarinamento e la conseguente perdita di lucentezza superficiale, problemi piuttosto diffusi all’epoca. Negli anni ’70, il marchio continua a innovare, facendosi pioniere del rivestimento per immersione catodica (o verniciatura a immersione cataforetica), tecnica che utilizza una carica elettrica nella vernice per migliorare la copertura e una distribuzione più uniforme e proteggere l’auto dalla corrosione.
    Mazda 100th Anniversary, la serie speciale sbarca in Italia
    Con la prima generazione della Mazda 323 (dal 1977) arrivano colori intensi come Muscat Green, Impulse Blue, Grand Prix Red e Sunbeam Silver Metallic. Ma l’apice della brillantezza viene raggiunto nel 1991 con la Mazda 787B verde e arancione. I colori vivaci continuano a essere proposti negli ultimi tre decenni: dagli standard delle auto sportive come Classic Red e British Racing Green a colori più vistosi in edizione speciale come Sunburst Yellow (1995), Spirited Green (Karai, 2011) e Racing Orange (30th Anniversary, 2019).
    Sistema a tre strati
    Mentre le tradizionali finiture a due strati hanno un rivestimento di base colorato e un rivestimento trasparente, i colori metallici di Mazda utilizzano un sistema a tre strati che incorpora un rivestimento riflettente e uno strato traslucido sotto il rivestimento trasparente finale. Tutto questo per arricchire la profondità e la saturazione del colore della vernice. La vivacità e la fluidità del design, di conseguenza, aumenta e lo fa anche l’interazione di luci e ombre. Il risultato finale sono superfici che sembrano in movimento anche quando l’auto è ferma.
    Sfoglia la gamma Mazda: tutti i modelli sul mercato
    Per il rosso menzione a parte
    Focus speciale sul rosso. Quest’anno il marchio ha deciso di far rivivere il look bicolore bianco-bordeaux della Mazda R360 su modelli in edizione speciale per commemorare il suo centenario. Due pacchetti distinti: buona parte dei modelli avrà esterni completamente bianchi e interni bordeaux, mentre per un’edizione limitata MX-5 e per la nuova Mazda MX-30 ci saranno anche tetti bordeaux. 
    Mazda, sfide senza tempo in 100 anni di storia LEGGI TUTTO

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    Gp Aragon, Mir: “Io leader del mondiale? Fantastico”

    ARAGON – Joan Mir è entusiasta del terzo posto nel GP di Aragon che lo ha portato al primo posto della classifica piloti del Motomondiale. “Fantastico essere in testa al mondiale, ma ragiono gara dopo gara cercando di rimanere il più costante possibile”, ha detto. “Congratulazioni ad Alex Rins che ha fatto una grande gara”, ha ammesso il nuovo leader della MotoGp, ancora a zero vittorie. “Proverò a vincere, credo che prima o ci riusciremo”, ha sottolineato
    La gara
    “Non sono molto contento della gara, ho faticato negli ultimi giri e abbiamo avuto problemi all’avantreno.E’ stata dura, pensavo che potessi trionfare ma quando ero dietro a Rins ho avuto un problema con la moto e ho perso tanto. In certi settori mi sentivo molto bene, riuscivo a stare molto interno nelle curve ma negli ultimi giri andavo troppo largo e mi ha passato anche Marquez. Sono un po’ deluso perchè ero sicuro fosse la mia giornata, ma sono contento del podio”, ha spiegato. Poi sulla corsa al titolo. “Penso che tutti e 4 i piloti che sono dietro di me sono pericolosi. Dovizioso ha l’esperienza per vincere tutte le gare che rimangono e dobbiamo fare i conti anche con lui. Come si diventa campioni del mondo? Vincendo almeno una gara e, se non dovessimo riuscirci, arrivando sempre a podio”, ha concluso. LEGGI TUTTO

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    Gp Aragon, Mir: “Fantastico essere leader”

    ARAGON – “Fantastico essere in testa al mondiale, ma ragiono gara dopo gara cercando di rimanere il più costante possibile”. Lo ha detto Joan Mir dopo il terzo posto nel GP di Aragon che lo ha portato al primo posto della classifica piloti del Motomondiale. “Congratulazioni ad Alex Rins che ha fatto una grande gara”, ha spiegato il nuovo leader della MotoGp, ancora a zero vittorie. “Proverò a vincere, credo che prima o ci riusciremo”, ha sottolineato
    La gara
    “Non sono molto contento della gara, ho faticato negli ultimi giri e abbiamo avuto problemi all’avantreno.E’ stata dura, pensavo che potessi trionfare ma quando ero dietro a Rins ho avuto un problema con la moto e ho perso tanto. In certi settori mi sentivo molto bene, riuscivo a stare molto interno nelle curve ma negli ultimi giri andavo troppo largo e mi ha passato anche Marquez. Sono un po’ deluso perchè ero sicuro fosse la mia giornata, ma sono contento del podio”, ha spiegato. Poi sulla corsa al titolo. “Penso che tutti e 4 i piloti che sono dietro di me sono pericolosi. Dovizioso ha l’esperienza per vincere tutte le gare che rimangono e dobbiamo fare i conti anche con lui. Come si diventa campioni del mondo? Vincendo almeno una gara e, se non dovessimo riuscirci, arrivando sempre a podio”, ha concluso. LEGGI TUTTO

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    Gp Aragon, Espargarò: “Ero partito bene, peccato”

    ARAGON – Aleix Espargarò è deluso dopo la gara al Motorland de Aragòn, conclusa al tredicesimo posto in zona punti. “Una gara non facile. Sono partito bene ma poi davanti a me c’è stato un contatto che mi ha fatto perdere parecchie posizioni. Il mio ritmo non era male ma non al livello che mi sarei aspettato, purtroppo durante le prove a causa di qualche inconveniente non siamo riusciti a lavorare al meglio sulla gestione delle gomme. Ho sofferto in particolare in accelerazione, non riuscivo a sorpassare e questo mi ha limitato per tutta la gara”. 

    “La mia gara si è decisa nel primo giro. A causa di un errore nella selezione della marcia mi sono ritrovato in fondo al gruppo, con 4-5 secondi di distacco. A quel punto era piuttosto difficile recuperare, anche se sono riuscito a mantenere il passo che mi aspettavo e questo mi fa vedere il bicchiere mezzo pieno. Il grip al posteriore rimane un aspetto su cui possiamo migliorare, avere una gara tra pochi giorni sullo stesso circuito ci darà la possibilità di provare qualcosa di nettamente diverso”, ha aggiunto Bradley Smith, che ha tenuto comunque un buon ritmo, ma si è invece fermato alla diciannovesima posizione finale. LEGGI TUTTO

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    Gp Aragon, Espargarò: “Una gara non facile”

    ARAGON – “Una gara non facile. Sono partito bene ma poi davanti a me c’è stato un contatto che mi ha fatto perdere parecchie posizioni. Il mio ritmo non era male ma non al livello che mi sarei aspettato, purtroppo durante le prove a causa di qualche inconveniente non siamo riusciti a lavorare al meglio sulla gestione delle gomme. Ho sofferto in particolare in accelerazione, non riuscivo a sorpassare e questo mi ha limitato per tutta la gara”. Così Aleix Espargarò commenta la gara al Motorland de Aragòn, conclusa al tredicesimo posto in zona punti.

    “La mia gara si è decisa nel primo giro. A causa di un errore nella selezione della marcia mi sono ritrovato in fondo al gruppo, con 4-5 secondi di distacco. A quel punto era piuttosto difficile recuperare, anche se sono riuscito a mantenere il passo che mi aspettavo e questo mi fa vedere il bicchiere mezzo pieno. Il grip al posteriore rimane un aspetto su cui possiamo migliorare, avere una gara tra pochi giorni sullo stesso circuito ci darà la possibilità di provare qualcosa di nettamente diverso”, ha aggiunto Bradley Smith, che ha tenuto comunque un buon ritmo, ma si è invece fermato alla diciannovesima posizione finale. LEGGI TUTTO

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    Gp Aragon, Petrucci: “Dispiace lite con Dovizioso”

    ALCANIZ – “Fino a 10 giri dalla fine ero lì, poi Pol Espargaro mi ha toccato e sono andato in mezzo al campo, peccato perché non ci voleva. Ho fatto una modifica stamattina che non ha pagato, ma ero abbastanza contento”. Danilo Petrucci non può essere soddisfatto della sua gara sul circuito di Alcaniz concluso in quindicesima posizione.
    Gara decente
    Il pilota ternano ha vissuto un weekend tutt’altro che semplice sulla pista spagnola: “Stavo facendo una gara decente e quando un pilota ti colpisce e perdi 4 posizioni non è il caso di stappare lo spumante. Sono soddisfatto della prima metà gara, di più era difficile fare” ha dichiarato il numero 9 della Ducati ai microfoni di Sky Sport. “La lite con Dovizioso? Mi dispiace per quello che è successo, non so quanto abbia penalizzato la gara ma lui ha fatto una buona partenza oggi, per evitare Crutchlow e Miller ho dovuto frenare. Sono stato metà gara dietro di lui. Rimane il problema, in rettilineo perdo ed è il motivo per il quale ho cercato la scia. Avremo modo di chiarirci”, ha concluso Petrucci. LEGGI TUTTO

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    Gp Aragon, Petrucci: “Bene solo la prima parte di gara”

    ALCANIZ – “Fino a 10 giri dalla fine ero lì, poi Pol Espargaro mi ha toccato e sono andato in mezzo al campo, peccato perché non ci voleva. Ho fatto una modifica stamattina che non ha pagato, ma ero abbastanza contento”. Sono queste le parole di Danilo Petrucci al termine del GP di Aragon terminato al quindicesimo posto.
    Chiarire con Dovi
    Il pilota ternano ha vissuto un weekend tutt’altro che semplice sulla pista spagnola: “Stavo facendo una gara decente e quando un pilota ti colpisce e perdi 4 posizioni non è il caso di stappare lo spumante. Sono soddisfatto della prima metà gara, di più era difficile fare” ha dichiarato il numero 9 della Ducati ai microfoni di Sky Sport. “La lite con Dovizioso? Mi dispiace per quello che è successo, non so quanto abbia penalizzato la gara ma lui ha fatto una buona partenza oggi, per evitare Crutchlow e Miller ho dovuto frenare. Sono stato metà gara dietro di lui. Rimane il problema, in rettilineo perdo ed è il motivo per il quale ho cercato la scia. Avremo modo di chiarirci”, ha concluso Petrucci. LEGGI TUTTO

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    Ducati, Dovizioso: “Ho fatto il massimo, ancora in corsa per il Mondiale”

    ALCANIZ – E’ un Andrea Dovizioso non particolarmente soddisfatto per il settimo posto nel Gran Premio di Aragon di MotoGP, ma allo stesso tempo ancora convinto di poter dire la sua nella lotta per il Mondiale più incerta degli ultimi anni: “La lotta mondiale? Le possibilità ci sono perchè in gara spesso succedono cose impreviste. Continuiamo a lavorare anche se oggi come passo ero messo benino, ma non ero più veloce dei primi. Recuperare posizioni all’inizio e anche il gap dai primi una persona obiettiva fa fatica a crederci. Dobbiamo partire più avanti, ma con quella gomma avremmo fatto massimo una o due posizioni meglio”.

    Il commento del pilota della Ducati
    Quarto posto provvisorio per il forlivese, che considera le gomme come il motivo principale per spiegare tutte le difficoltà incontrate: “Oggi abbiamo fatto il massimo che potevamo fare perchè nella MotoGP di oggi a partire dietro si fa fatica. Purtroppo per noi la gomma media non si è comportata come ci aspettavamo. Speriamo di trovare delle temperature migliori nel prossimo weekend. Le gomme morbide, per noi, si distruggono. Non capiamo il perchè e quindi non riusciamo a lavorare la mattina. Yamaha e Suzuki, ad esempio, scorrono molto a centro curva portando molta velocità in uscita. Spero non continui così”. E sul litigio con Petrucci: “Io credo di aver rispettato Petrucci, quello che è successo in qualifica è stato fuoriluogo. Chiudiamola qui. Ho avuto molto piacere di aiutarlo in questi anni, ma in certi momenti bisogna usare la testa. Il rapporto con lui non è compromesso, non sono rancoroso”. LEGGI TUTTO