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    MotoGp, P. Espargarò: “Fondamentale la sinergia tra i team”

    ROMA – “Il team Tech 3 ci ha aiutato, soprattutto Iker Lecuona, ha lavorato molto bene durante il fine settimana e alla fine abbiamo usato il suo assetto”. Pol Espargarò è onesto nell’ammettere che il rookie portoghese ha svolto un ruolo fondamentale negli ultimi weekend.
    Sinergia tra i team
    Il pilota spagnolo elogia il lavoro della KTM e i continui progressi fatti dall’azienda austriaca. In questo senso si è rivelata fondamentale la sinergia tra il team factory e quello satellite Tech 3. Tutti hanno dato il proprio contributo e ora la KTM è una moto altamente competitiva: “Ad Aragon abbiamo dovuto affrontare dei problemi e capire di cosa si trattasse” ha affermato Espargarò al sito specializzato Speedweek.com. “Nella seconda gara però abbiamo apportato delle modifiche al settaggio e alle gomme”.
    I dati raccolti da Oliveira e Lecuona, con il team Tech 3, si sono rivelati determinanti: “L’assetto scelto da Iker ha aiutato tutti: di colpo sono migliorate le prestazioni di tutti e il pacchetto ha funzionato alla grande” ha concluso Espargarò. LEGGI TUTTO

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    Ford Bronco Hennessey VelociRaptor, il tuning da V8 e 750 cavalli

    Finalmente qualcuno il V8 ce lo mette sul Bronco. Tuning di razza per il nuovo, e subito apprezzatissimo, fuoristrada duro e puro: ecco il Ford Bronco Hennessey VelociRaptor, chiaro riferimento all’F-150 Raptor (e Ranger Raptor) della Casa dell’Ovale Blu.
    Hennessey porta Dodge Durango SRT Hellcat a oltre 1.000 cavalli
    Sarà per pochi, solo 24 esemplari, la creatura di Hennessey Performance Engineering, che avrà un prezzo di 225.000 dollari, qualcosa meno di 195.000 euro.
    Da zero a cento in quattro secondi e mezzo
    Prezzo alto, ma Ford Bronco Hennessey VelociRaptor, comunque ordinabile a due e quattro porte, dispone del V8 Ford di 5 litri, esaltato dal compressore volumetrico, che porta la potenza a 750 cavalli. Abbinato al cambio automatico a dieci marce, esaltato da uno scarico in acciaio in ossidabile che libera di fatto il ruggito dell’otto cilindri, permette una accelerazione da 0 a 100 km/h in 4,5 secondi.
    Una belva, esaltata anche nello stile, comunque indovinato a parer nostro nel modello originale. Gli interni sono personalizzabili con vari tipo di pelle.
    Ford Bronco, prezzo da 28.500 euro negli USA
    Bronco Hennessey VelociRaptor esibisce un colore esterno dedicato, come le grafiche e i cerchi in alluminio, abbinati a pneumatici maggiorati. Una bella presa d’aria non passa inosservata sul cofano: anche le sospensioni sono dedicate. Sarà proprio un VelociRaptor, di nome e di fatto.
    Hennessey, 1.200 cavalli per Corvette C8 LEGGI TUTTO

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    Ferrari Purosangue, i muletti indicano l'evoluzione del SUV

    Ferrari Purosangue (nella foto i rendering di Auto) comincia a mostrarsi per com’è in realtà, lungo un percorso che parte dai muletti della GTC4Lusso a una carrozzeria quattro porte. Suv per semplificare, dove sarà un progetto necessariamente diverso dall’ordinario: supercar su strada, alto da terra per passare sugli sterrati con la trazione integrale, versatile nei 4 posti e un bagagliaio per un (gran)turismo.
    Il debutto guarda al 2022, ancora sufficientemente lontano per registrare altre forme rispetto a quelle immortalate di recente, che tradiscono elementi di una scocca Maserati Levante, chiari nei fari posteriori, nel tre quarti al retrotreno, sebbene risulti di gran lunga più bassa di quanto non faccia il suv del Tridente.

    Ecco, più del design finale conta leggere quanto Ferrari Purosangue sarà in grado di abbassare il baricentro e offrire una dinamica supersportiva non solo per la cavalleria che i propulsori – si ragiona di un V6 ibrido, attualmente in fase di sviluppo su muletti 488 GTB, come di una possibilità V8 in una forma elettrificata, fino allo scenario della nuova architettura V12 con precamera di combustione –.
    Il progetto 175 è uno dei 15 nuovi modelli che verranno presentati a Maranello entro il 2023. LEGGI TUTTO

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    Rolls-Royce, il nuovo aereo elettrico punta al record mondiale

    Non solo auto elettriche. L’inquinamento e il cambiamento climatico rappresentano problemi sempre più rilevanti a livello globale, e sostituire i tradizionali motori a scoppio con nuovi powertrain a batteria sembra uno dei modi più efficaci per salvare il pianeta. Una tecnologia, quella elettrica, che sta prendendo piede rapidamente sulle auto e altri veicoli su gomma, ma che è allo studio anche su mezzi ben più grandi e inquinanti. Come gli aerei, che costituiscono una importante fonte di sostanze dannose per l’ambiente ma che almeno a breve non potranno essere elettrificati. La strada sembra comunque essere segnata e uno dei primi passi lo sta per compiere Rolls Royce plc, che tra pochi mesi tenterà di battere il record di velocità per velivoli elettrici.
    Nuova Rolls Royce Ghost, super lusso senza eccessi
    Si sfiorano i 500 km/h
    Conosciuta principalmente per le auto di lusso, Rolls Royce è uno dei più importanti produttori di motori per aerei al mondo, secondo solo alla General Electric. Al momento la divisione aeronautica e quella automobilistica di Rolls Royce non hanno collegamento diretto (nel 1973 la società venne divisa in due aziende indipendenti che presero strade diverse) ma i natali, quelli dati da Charles Rolls e Henry Royce, sono gli stessi. E sia che produca motori aeronautici che automobili di lusso, Rolls Royce rappresenta un orgoglio unico per la Gran Bretagna.
    Ora per la Rolls dei cieli è arrivato il momento di guardare in maniera decisa al futuro. Un passo in avanti verso l’elettrificazione dei cieli, che al momento appare ancora lontana ma non irraggiungibile. Il Marchio inglese ha infatti approntato un innovativo velivolo dotato di motore elettrico e batterie che punterà a battere il record di velocità per un aereo a zero emissioni. Un primato che attualmente appartiene all’Extra 330LE che nel 2017 in Germania raggiunse i 342,86 km/h. Per l’aereo Rolls Royce l’obiettivo è invece quello di raggiungere le 300 miglia orario, vale a dire quasi 500 km/h.

    Per farlo la casa britannica ha messo in campo le sue migliori tecnologie. A partire da un motore elettrico in grado di sviluppare 500 cavalli, la cui energia di funzionamento verrà garantita da un pacco batterie con 6.000 celle. Minuziosa e lunga la preparazione dell’impresa, basti dire che il motore ha girato al banco per 9 mesi, e altri miglioramenti e controlli verranno affettuati nei mesi che ci separano dal decollo del prototipo.
    Rolls Royce Ghost, sul cruscotto brilla l’Illuminated Fascia
    Elettrificazione dei cieli
    “L’elettrificazione è una parte importante della nostra strategia di sostenibilità che porterà all’azzeramento delle emissioni dopo il 2050”, ha spiegato il direttore di Rolls-Royce Electrical Rob Watson. Grande l’entusiasmo per l’impresa, vista l’entità dei soggetti coinvolti. Il progetto infatti è stato per metà finanziato dal governo inglese attraverso Aerospace Technology Institute. “L’importanza di aver raggiunto questo traguardo non deve essere sottovalutata. il team Accel sta sperimentando l’integrazione di batterie, motori e meccanismi ad alte prestazioni per fornire un sistema di propulsione elettrica in un ambizioso programma di test di volo” ha aggiunto Mark Scully, responsabile della tecnologia per i sistemi avanzati e la propulsione di ATI.

    Quella verso l’elettrificazione completa dei velivoli sarà comunque un processo lento. Il prototipo Rolls Royce sarà infatti un monoposto piccolo e leggero, adatto solo a brevi tragitti, ben lontano dalle necessità di un aereo di linea che deve trasferire una stazza di centinaia di tonnellate per migliaia di chilometri. Ma la storia dell’aeronautica, iniziata nel 1903 con un volo di 36 metri grazie aifratelli Wright, insegna che i progressi avvengono rapidi e inesorabili. In cui le imprese simboliche, come quella che si prepara a tentare Rolls Royce, costituiscono tappe fondamentali.
    Rolls-Royce, il design della nuova cabrio è di una bambina di 8 anni LEGGI TUTTO

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    Bonus mobilità, dal 3 novembre attiva la piattaforma web: come funziona

    La lunga trattativa che ha da sempre contraddistinto il bonus mobilità sta per giungere al termine. Il 3 novembre 2020, infatti, è la data scelta per l’attivazione della piattaforma web attraverso la quale sarà possibile richiedere il buono mobilità o il rimborso degli acquisti effettuati dai cittadini, ovvero biciclette, e-bike, monopattini. In prossimità di questo giorno, ANCMA, Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori, come già aveva fatto in precedenza, si appresta a ribadire i consigli per affrontare la procedura online.
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    Cosa fare
    I consigli di ANCMA sono essenzialmente tre. Il primo riguarda l’attivazione dell’identità SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale). Il secondo ricorda di scannerizzare il documento di acquisto intestato a proprio nome (fattura o scontrino parlante, altrimenti non è possibile richiedere il rimborso) e farne uno documento in formato pdf. Infine, il terzo è quello di avere pronta evidenza delle proprie coordinate bancarie per ricevere il rimborso. L’Associazione, inoltre, ci tiene a informare i cittadini che “questa procedura in particolare terrà conto della data di inserimento della richiesta e non quella del documento di acquisto”.
    La procedura 
    Sono due le fasi dell’iter fare domanda. La prima riguarda il rimborso delle spese fatte dal 4 maggio al 2 novembre 2020 (60% di esse e con un tetto massimo di 500 euro). La seconda, invece, è rivolta ai cittadini che non ancora hanno effettuato acquisti e prevede un vero e proprio buono di spesa digitale, da generare direttamente sull’applicazione web del Ministero dell’Ambiente. Anche in questo ultimo caso, è ugualmente necessaria l’identità SPID. Quale sarà la durata del voucher generato? Trenta giorni, per spese da effettuare entro il 31 dicembre 2020, e potrà essere utilizzato negli oltre duemila punti vendita sul territorio nazionale, che si sono già registrati sulla piattaforma digitale.
    Chi può usufruire del bonus
    Oltre ai consigli per la procedura online, ANCMA ci tiene a ricordare che possono usufruire del buono mobilità, fino ad esaurimento fondi, i cittadini maggiorenni con residenza (e non il domicilio) nei capoluoghi di Regione (anche sotto i 50.000 abitanti), nei capoluoghi di Provincia (anche sotto i 50.000 abitanti), nei Comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti e nei Comuni delle Città metropolitane (anche al di sotto dei 50.000 abitanti).
    Bonus mobilità, per il rimborso è obbligatorio lo scontrino “parlante” LEGGI TUTTO

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    FCA e RAM: insieme per il pick-up elettrico

    RAM avrà il suo pick-up elettrico, la transizione energetica di Fiat Chrysler Automobiles dopo il simbolo italiano con Fiat 500, coinvolgerà anche il modello più amato dal mercato usa, il “truck”.
    RAM Trucks produrrà un pick-up a batterie, parola di Mike Manley. Il numero uno di FCA lo ha dichiarato agli analisti.
    La concorrenza è avanti
    Una mossa obbligata, dal momento che la concorrenza, a tutti i livelli, ha mosso più di un passo. Ford ha in rampa l’F-150 elettrico, il Tesla Cybertruck è sulla bocca di tutti, GMC Hummer EV è appena stato presentato.

    RAM non può permettersi di restare indietro. Manley non è sceso in particolari o anticipazioni del mezzo, ma è chiaro che lo sviluppo del pick-up elettrico avrà la precedenza, data la sua importanza sul mercato americano.
    Hennessey Mammoth 6×6, un mostro di pick-up su base RAM  LEGGI TUTTO

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    Hankook, consigli preziosi per trarre il massimo potenziale dagli pneumatici

    Gomme lisce oltre ogni limite, spesso sgonfie, di marche diverse su ogni ruota, invernali d’estate e estive d’inverno: passeggiando per strada, a volte basta, anche solo per gioco, dare un’occhiata alle gomme delle auto parcheggiate per rendersi conto della scarsa cura che – purtroppo molti – automobilisti hanno nei confronti dell’unico mezzo di contatto che la loro auto ha con il terreno.
    Non è necessario ma citare un vecchio film con Tom Cruise può tornare utile per ricordare, una volta di più, l’importanza che hanno gli pneumatici “e infine Cole, sono le gomme che vincono le gare”. Questa importanza, se per molti automobilisti può risultare aleatoria d’estate, quando grip e tenuta di strada non mancano, può venir resa molto più evidente d’inverno, quando fra pioggia, neve, ghiaccio e sale, le condizioni della strada mettono a dura prova le leggi della fisica che ci tengono lontano dai fossi e dai pericoli.
    Hankook i*cept evo2, non una “semplice” gomma invernale
    Avere cura delle proprie gomme significa avere cura di se stessi e della propria sicurezza, proprio per questo Hankook, uno dei leader mondiali nella produzione di pneumatici sia estivi che invernali, ha pubblicato sul suo sito un’interessante e utile guida per far sì che le gomme della nostra auto siano sempre in grado di esprimere il loro massimo potenziale.
    La prima cosa da fare è controllare lo stato dell’usura delle gomme: per fare questo bisogna cercare l’indicatore di usura, un piccolo tassello alto proprio 1,6 mm, posizionato dentro una delle scanalature principali dello pneumatico in corrispondenza della scritta TWI (che sta per “Tread wear indicator”, cioè “indicatore di usura del battistrada”) o di un piccolo logo della marca. Oltre a questo sarà opportuno verificare che l’usura sia uniforme sia sulla gomma che su tutte e quattro le ruote. Un usura non uniforme, oltre a poter indicare problemi di ciclistica dell’auto (come convergenza o camber sballati), è indicatore del problema più frequente quando si parla di gomme: una errata pressione di gonfiaggio.
    Una pressione troppo bassa infatti causerà l’incremento della larghezza dell’area di impronta, il che, oltre ad aumentare l’attrito di rotolamento rallentando il veicolo ed aumentando i consumi, provocherà una forza eccessiva su ciascun bordo del battistrada aumentandone l’abrasione. Una pressione troppo bassa inoltre tende a far inclinare eccessivamente il fianco della gomme, cosa che può risultare pericolosa (si rischia che la gomma si stalloni in curva). Viceversa, una pressione troppo elevata porterà la gomma ad assumere una forma arcuata, diminuendo la superficie di contatto con il terreno e distribuendo in maniera irregolare la forza sullo pneumatico, portando così ad un’usura irregolare del battistrada.
    Una corretta pressione – indicata dal costruttore di ogni veicolo e di solito riportata in un’etichetta all’interno della portiera di guida o del tappo del serbatoio – deve essere mantenuta per assicurare la sicurezza, le prestazioni di guida, la vita degli pneumatici e ridurre i consumi di carburante. La pressione delle gomme deve essere controllata almeno una volta al mese e prima di ogni viaggio lungo, anche perché in genere le gli pneumatici tendono a perdere fino a un grammo per pollice quadrato (psi) al mese.
    Pertanto, è importante controllare tutti gli pneumatici ? compresi quelli di scorta ? almeno una volta al mese o prima dei viaggi lunghi. Per questo sarà utile procurarsi un manometro (magari non il più economico, si potrebbero avere letture sballate) certificato o recarsi con il proprio veicolo al più vicino centro di assistenza (o distributore di benzina) per un controllo, avendo però in mente che il controllo andrebbe effettuato a gomme “fredde” (almeno tre ore dopo aver guidato). LEGGI TUTTO

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    Alfa Romeo, con la Giulia di Lapo Elkann rivive l'arte del Rinascimento

    Il Garage Italia si è superato. L’atelier di Lapo Elkann ha deciso di omaggiare l’Italia, donandole un messaggio di speranza e bellezza in questo preciso momento storico, realizzando Alfa Romeo Giulia Grand Tour, la berlina del Biscione con carrozzeria color lapislazzulo e abitacolo rivestito da un affresco rinascimentale.

    Un affresco rinascimentale nell’abitacolo
    Nello specifico, l’opera è dei fratelli Zuccari, attualmente custodita all’interno della sala papalina di Palazzo Odescalchi, a Bracciano. Alfa Romeo Giulia Grand Tour appartiene inoltre alla Selezione Italia di Hertz, il programma di valorizzazione del made in Italy lanciato dall’azienda di noleggio nel 2017, formata da sole auto di marchi italiani. E infatti, la Giulia Grand Tour è noleggiabile con Hertz al prezzo di 60 euro al giorno. Ovviamente, nel rispetto della massima sicurezza, con la vettura opportunamente sanificata.

    “Una tappa importante – dichiara Massimiliano Archiapatti, direttore generale e amministratore delegato di Hertz Italia – che esprime l’essenza della nostra squadra, la capacità di guardare avanti con impegno ed entusiasmo. Voglio ringraziare tutti i componenti della squadra Hertz Italia che con la voglia e l’impegno permettono alla nostra azienda di vincere le sfide che si presentano anche nei momenti più difficili come quello che stiamo attraversando”. LEGGI TUTTO