More stories

  • in

    Champions League, il big match è di Sassari: battuta Tenerife 92-72

    TORINO – Dopo la vittoria nella prima gara contro il Galatasaray, la Dinamo Sassari trova il bis in casa contro il Tenerife nel secondo match della fase a gironi della Champions League. Vittoriosa anch’essa nel primo match, la squadra delle isole Canarie si presenta al PalaSerradimigni in formazione tipo, guidata dal solito ottimo Shermadini e dall’ex Caserta Doornekamp. Tenerife che parte subito forte, l’uruguayano Fitipaldo è letale dalla lunga distanza e coadiuvato dalla solida fase difensiva dei suoi porta gli spagnoli a concludere il primo tempo in vantaggio 38-47. Sassari rientra benissimo in partita, e gli uomini di coach Pozzecco, con un parziale sontuoso di 24-4 nel terzo quarto, affiancano e superano gli avversari guidati da Spissu e da un buonissimo Tilman, solido sia in attacco che in difesa.Bilan difende fortissimo su Shermadini e inizia a limitarlo, l’attacco di Tenerife si blocca totalmente e subisce un parziale disastroso di 21-4. Nell’ultimo quarto Huertas combina un pasticcio e si fa cacciare fuori per un doppio tecnico per proteste. Tenerife perde la bussola e Sassari blinda il vantaggio portandosi sul +13 a cinque minuti dalla fine. Finale di partita tutto di marca sassarese, con Tilman e Bendzius che trovano canestri con continuità e dilagano, blindando la vittoria per la squadra del Poz. Finisce 92-72. Prossima gara per la Dinamo fuori casa contro i danesi del Bakken Bears.
    Oleggio Basket, attività sospesa
    Basket Torino, coach Cavina relatore LEGGI TUTTO

  • in

    Suzuki, mercato di ottobre da prima della classe

    Con i recenti avvenimenti dovuti al Covid, il mercato dell’automotive ha inevitabilmente subito una brusca frenata. Nonostante questo, però, dopo gli incentivi messi a dispisizione per l’acquisto di una nuova autovettura era tornata a splendere la luce sul mondo delle auto. Anche se il mese di ottobre ha nuovamente fatto segnare una battuta di arresto. Questo non ha fermato gli ottimi numeri fatti registare da Suzuki.
    Cerchi un’auto usata? Sfoglia il nostro listino
    Boom di vendite in Italia
    La Casa di Hamamatsu, infatti, grazie anche ai recenti piani finanziari agevolati è riuscita ad avere una grande risposta nel campo delle vendite in era post-covid. Dopo aver festeggiato un settembre da prima nella classe sul fattore delle vendite in Italia – miglior mese di sempre nel nostro mercato – la Casa giapponese non accenna a fermarsi, facendo registrare anche ad ottobre la miglior crescita di volumi rispetto a quella osservata nell’ottobre dello scorso anno. Per questo motivo, ad oggi, risulta ancora una volta tra i primi trenta marchi del mercato automobilistico italiano.
    Alcuno dati
    Sul piano meramente numerico, Suzuki ha immatricolato un totale di 4.951 vetture. Una cifra che risulta essere la seconda migliore in Italia – la prima, appunto, quella di settembre 2020 – mai fatta registrare dalla Casa nipponica. Se diamo uno sguardo ai dati di ottobre 2019 è facilmente osservabile, quindi, una netta crescita nelle performance di vendita: le Suzuki immatricolate a ottobre dello scorso anno, infatti, erano solamente – si fa per dire – 3.550. La Casa di Hamamatsu, dunque, in questo nuovo anno è riuscita a segnare un bel + 39,46%, nonostante tutte le difficoltà sopraggiunte in questo difficile periodo.
    Sfoglia la gamma Suzuki: tutti i modelli sul mercato
    L’ibrido Suzuki convince tutti
    Questi dati, molto probabilmente, sono dovuti alla grande fiducia che gli automobilisti hanno iniziato ormai da tempo a riporre in Suzuki, ma soprattutto sulla sua gamma interamente ibrida. L’ottobre fatto segnare dalla Casa giapponese, infatti, è stato anche frutto del successo di Suzuki Ignis. Quest’ultimo è stato il terzo SUV ultracompatto più venduto del mese nel suo segmento di riferimento, con ben 2.131 immatricolazioni. Un successo, quello di Suzuki, che passa soprattutto dalla sua gamma di modelli a zero impatto ambientale. Un segno, dunque, che le persone stanno virando i loro obiettivi di acquisto su vetture sempre più in grado di fornire costi ridotti, basse emissioni e massimo comfort.
    Nuova Suzuki Ignis ibrida, prova di ripartenza LEGGI TUTTO

  • in

    Modello autocertificazione, nuovo modulo: scarica

    Con il nuovo Dpcm, che entra in vigore dal 6 novembre e sarà valido fino al 3 dicembre, torna ad essere effettiva l’autocertificazione valida per gli spostamenti in tutta Italia. Infatti, a partire da venerdì, su tutto il territorio nazionale, oltre all’istituzione delle zone gialle, arancioni e rosse, viene ordinato il regime di coprifuoco, valido dalle 22:00 alle 5 del mattino.
    Dunque, chi dovesse avere comprovate necessità di spostarsi (lavoro, salute… etc.) negli orari del coprifuoco, è nuovamente nuovamente tenuto a compilare l’autocertificazione: il modulo, pubblicato sul sito del Viminale, è lo stesso redatto nel Dpcm del 24 ottobre, già utilizzato in Campania, Lazio e Lobardia, che avevano fissato in precedenza un orario di coprifuoco. Come per le precedenti, anche la nuova autocertificazione, autorizza i cittadini a muoversi per motivi di lavoro o comprovata urgenza e necessità.
    SCARICA QUI IL MODELLO VALIDO IN FORMATO PDF
    Nuova autodichiarazione coprifuoco novembre 2020
    Nella dichiarazione unica, valida in tutte le tre regioni, le persone dovranno specificare le proprie generalità con nome e cognome, e indicare la necessità che li porterà a uscire di casa oltre l’ora del coprifuoco. Inoltre si dovrà indicare nello spazio necessario la partenza e la destinazione dello spostamento, in caso di necessità lavorativa; e il motivo specifico in caso di urgente necessità.
    L’autocertificazione coprifuoco novembre 2020, redatta “sotto personale  responsabilità, ai sensi del DPR 445/2000” e che prevede in caso di dichiarazione del falso pesanti sanzioni fino a 3mila euro, avrà queste deroghe al divieto di spostamento:
    – ritorno al proprio domicilio;
    – motivi di salute;
    – comprovati motivi di lavoro;
    – altri motivi ammessi dalle vigenti normative ovvero dai predetti decreti, ordinanze e altri provvedimenti che definiscono le misure di prevenzione della diffusione del contagio;
    – altri motivi di urgente necessità.
    L’autocertificazione coprifuoco ottobre 2020 potrà essere richiesta e controllata dalle Forze dell’Ordine in caso di eventuali verifiche ai posti di blocco.  LEGGI TUTTO

  • in

    Aznom Palladium, pronta per la presentazione

    La cancellazione del Milano Monza Open Air Motor Show – dove avrebbe fatto il suo debutto la nuova Palladium – non ha fermato di certo Aznom Automotive. Nonostante il cambio di programma dovuto all’emergenza Coronavirus, la nuovissima hyper-limousine (così viene definita dalla piccola Casa italiana) farà il suo debutto ufficiale nella giornata di domani, 5 novembre 2020.
    Cerchi un’auto usata? Sfoglia il nostro listino
    Imponente e lussuosa 
    Questo nuovo progetto sviluppato dalla società italiana con sede a Monza è soltanto l’ultimo dei tanti lavori effettuati negli anni da Aznom Automotive, che spaziano dagli allestimenti speciali fino alla personalizzazione di vetture di alta gamma.
    La piccola Casa lombarda, infatti, non è nuova a progetti ambiziosi, ma con la nuova Palladium c’è stata la voglia di creare un’auto capace di rompere tutti gli schemi dei classici segmenti di mercato. La Aznom Palladium è imponente, con carattere e super lussuosa. Per questo è stata definita una hyper-limousine, ma per dare ulteriore conferma alle tante indiscrezioni circolate nelle ultime settimane dobbiamo attendere la giornata di domani, dove verrà finalmente svelata. LEGGI TUTTO

  • in

    Jeep Gladiator Top Dog Concept, quella avventurosa

    Altro giro, altro regalo per il pick-up più speciale e personalizzabile di FCA. Jeep Gladiator Top Dog Concept è personalizzazione una dedicata agli appassionati di mountain bike per avventure off-road estreme.
    Si tratta di una concept car realizzata per l’edizione virtuale del SEMA Show sulla base di Jeep Performance Parts (JPP).
    Mark Bosanac, Head of Mopar Service, la presenta così. 
    “Jeep Gladiator Top Dog Concept incorpora una ventina di Jeep Performance Parts, tutti studiati per consentire agli amanti di mountain bike di arrivare assolutamente ovunque. Sull’intera gamma Jeep offriamo oltre 500 ricambi e accessori di qualità garantita, supportati direttamente dal produttore.”
    C’è anche il “cuoci hot-dog”
    DI colore in blu K-9, Jeep Gladiator Top Dog Concept espande le capacità di carico del pick-up Jeep eliminando il cargo box standard e sostituendolo con uno speciale sistema PCOR sul cassone.
     Sul lato passeggero, il sistema di carico è dotato di cassetti estraibili in cui i biker possono riporr gli attrezzi e i materiali di cui hanno bisogno per le loro escursioni. I ripiani interni, gli interruttori per l’illuminazione esterna e gli alimentatori elettrici extra sono tutti a portata di mano.
    Sul lato conducente, il sistema di carico incorpora un frigorifero alimentato a batteria e una macchina cuoci hot-dog elettrica.

    Sopra l’abitacolo, due strutture a rastrelliera offrono uno spazio di carico supplementare per attrezzi e accessori. Su ogni lato sono montati faretti esterni a doppia modalità, mentre sulle rastrelliere di carico è fissato un set di rampe da trazione per il recupero e l’estrazione del veicolo. Sopra la struttura a rastrelliera c’è un doppio portabici per trasportare le mountain bike.
    Jeep Gladiator Top Dog Concept utilizza un kit di rialzo da due pollici JPP con ammortizzatori FOX per aumentare l’altezza da terra, a cui si aggiungono i cerchi in alluminio da 17” JPP predisposti per beadlock e pneumatici da fango BF Goodrich KM3 da 37”.
    I passaruota in acciaio “high-top” garantiscono un’altezza maggiore su tutti e quattro gli angoli.Il motore è il V6 Pentastar da 3,6 litri con 285 CV   abbinato al cambio automatico TorqueFlite a otto rapporti.
    La protezione frontale è affidata a un paraurti JPP Rubicon, in cui l’originale griglia protettiva in acciaio da due pollici, ispirata al concept Jeep J6, si unisce all’esclusivo verricello Rubicon Warn JPP con capacità di 3.628 k), dotato di fune sintetica Spydura da 100 piedi (30,5 m).
    Sul cofano di design spiccano serrature nere Mopar personalizzate con il logo Jeep Willys. Uno snorkel JPP aiuta a convogliare l’aria fredda nel motore quando le condizioni off-road compromettono la funzionalità delle normali prese d’aria. Una coppia di luci a LED JPP da 5 pollici installate alla base dei montanti anteriori contribuisce ad illuminare il tracciato in off-road.Le fiancate sono protette da rock rail JPP, personalizzati con barre tubolari in acciaio da due pollici. 
    Un secondo verricello Warn JPP è installato sulla parte posterio. Appena al di sopra del verricello posteriore, un cassetto estraibile contiene una scaletta pieghevole che facilita l’accesso al doppio portabici.
    Nell’abitacolo, il tema cromatico degli esterni in blu K-9 e nero viene ripreso dal quadro strumenti, realizzato in tinta con la carrozzeria. Pelle Katzkin nera con impunture blu contraddistingue i sedili, i braccioli, la cuffia del cambio, il volante e il freno.I copripedali Mopar in acciaio inox e gomma nera aggiungono funzionalità ai pedali del freno e dell’acceleratore. Direttamente sotto i pedali, si trovano i tappetini “ogni tempo”. LEGGI TUTTO

  • in

    Honda con FCA, e Tesla per evitare le multe UE sulle emissioni

    Il management di Fiat Chrysler Automobiles ha fatto scuola. Anche Honda entra nel pool di FCA e Tesla per mondare la situazione in merito al rispetto dei limiti di emissioni di CO2 imposti dalla UE.
    Le multe milionarie sono alle porte, il confine dei 95 g/km di CO2 di media per ogni vettura venduta non è arginabile nel 2020/21 per molti Costruttori.Honda inclusa, la quale ha deciso di entrare nel “pool”, la via di fuga che l’UE ha concesso: condividere i numeri delle proprie flotte, per abbassare la media.
    Tesla in questo momento è l’ancora di salvezza e questa situazione è una sorta di Eldorado per il Marchio di Elon Musk, che nei primi nove mesi dell’anno ricevuto circa 1,2 miliardi di dollari, oltre 130 milioni di dollari al mese.
    Honda è entrata nel giro, le cifre dell’accordo non sono note, ma il pooling evidentemente paga: o meglio, non fa sborsare miliardi, potendo concentrare risorse per lo sviluppo di prodotti a basse e zero emissioni che permetteranno di evitare qualsiasi sanzione nel futuro prossimo.
    Vale per Honda, vale per Fiat Chrysler Automobiles, che con Tesla è legata fino al 2021: poi l’imponente elettrificazione di PSA, che sarà condivisa, cambierà le carte in tavola. LEGGI TUTTO

  • in

    Nuova Volkswagen Golf R, la potenza non è mai abbastanza

    La nuova arrivata nella famiglia Golf è nata per stupire. La Golf R, infatti, grazie ai suoi 320 cv generati dal suo potente motore turbo benzina 2.0 TSI riesce a sprigionare tutta la sua potenza con il minimo sforzo. Di grinta ne ha da vendere, dunque, e grazie ad alcuni dettagli specifici sarà sicuramente capace di imporsi nell’intera gamma Volkswagen. 
    Aspetto esteriore
    Sul frontale si nota subito il paraurti ridisegnato, per inglobare le nuove prese d’aria più ampie, oltre alle luci a LED contraddistinte da una finitura nera lucida, raccordate da una striscia più sottile che percorre il cofano in larghezza e definisce la firma luminosa della vettura. Il posteriore, invece, è dominato dal generoso spoiler in alto, mentre in basso il paraurti posteriore ospita il diffusore e 4 terminali di scarico che, in opzione, può essere sostituito dall’impianto completo fornito da Akrapovic. L’assetto è stato ribassato di 20 mm e di serie la vettura esce con i cerchi da 18”.
    Cerchi un’auto usata? Guarda il nostro listino

    Ambiente interno da vera sportiva
    All’interno troviamo i medesimi interni dell’ultima generazione della Golf, ma con un impostazione più sportiva. Ci sono, infatti, i sedili sportivi, la grafica della strumentazione digitale dalla veste più sportiva oltre al volante multifunzione con i tasti per selezionare le modalità di guida. Nuovi anche i bilancieri dietro allo sterzo per la selezione delle marce, dalle dimensioni più generose in modo da essere azionabili più comodamente durante la guida sportiva.
    Le prestazioni 
    Ma su un auto sportiva, la cosa più interessante è, lapalissiano dirlo, la scheda tecnica. Come detto, sotto al cofano c’è il turbo benzina 2.0 TSI da 320 cv e 420 Nm di coppia (la R di settima generazione faceva 300 cv e 400 Nm), abbinato al DSG a sette rapporti e che scarica tutta la cavalleria sulle quattro ruote tramite la trasmissione 4Motion. La Golf R raggiunge così i 250 km/h e copre lo 0-100 in 4,7”.
    Il sistema è stato tarato per esaltare le prestazioni della vettura grazie all’intervento del torque vectoring che si occupa non solo di distribuire la coppia tra i due assi, ma anche distribuirla diversamente tra le ruote posteriori, addirittura fino al 100 % su quella all’esterno della curva, per diminuire il raggio di sterzata, eliminare il sottosterzo e migliorare l’agilità.
    Volkswagen, scopri qui la gamma completa
    Con R-Performance è ancora più cattiva
    L’intervento elettronico non si ferma qui. Il Vehicle Dynamics Manager interviene su Dynamic Chassis Control, differenziale e sterzo per cambiare le modalità di guida a seconda delle richieste del conducente. La Golf R offre di serie 4 diverse mappature Comfort, Sport, Race e Individual, ma non solo.
    Come optional c’è il pacchetto R-Performance che rende ancora più cattiva la compatta tedesca con cerchi in lega da 19”, uno spoiler più largo, la velocità massima che arriva a 270 km/h e due driving mode dedicata.
    La prima, detta Special, è il frutto delle lunghe sessioni di test al Nurburgring e scegliendola, il cervello della vettura imposta i parametri di cambio, trasmissione, sospensioni e volante con gli stessi valori usati per girare al celebre “Inferno Verde” che hanno permesso alla nuova Golf R di girare in 17” in meno rispetto alla generazione passata.
    La seconda, chiamata Drift e solo per l’utilizzo in pista, agisce su ESC e distribuzione di potenza per potersi esibire in derapate perfette tra i cordoli durante un track day.
    In Italia ancora non disponibile
    Al momento del lancio, la nuova Golf R è disponibile in 3 colori, blu, bianco e nero. In Germania è già prenotabile, ma per conoscere prezzi e data di lancio italiane tocca aspettare. LEGGI TUTTO

  • in

    GTO Moderna, ecco la supercar col V12 ispirata alla Ferrari

    GTO Engineering, società britannica specializzata in ingegneria, ha svelato attraverso un teaser la sua ultima fatica. Si tratta di una supercar sportiva, che grazie alle sue linee ispirate all’automobilismo anni ’60 e al suo raffinato tocco moderno prende a tutti gli effetti ispirazione dal mondo del motorsport.
    MATERIALI LEGGERI PER DIMINUIRE IL PESO, COME IN F1
    Interamente realizzata artigianalmente, la nuova vettura si chiamerà Moderna e verrà commercializzata sotto il marchio GTO Engineering. La struttura di Moderna sarà caratterizzata da un telaio tubolare in acciaio più ulteriori telaietti in alluminio leggero ad alta resistenza, mentre il corpo vettura principale sarà realizzato in una fibra di carbonio già in uso nella F1. Per risparmiare peso, l’alluminio ricoprirà anche cofano e portiere.
    STILE ANNI ’60, A SPINGERLA CI PENSA UN V12

    Lo stile, come si evince dai rendering, sarà quello di una macchina sportiva anni ’60 – palesemente ispirata alla 250 GTO – con tocchi derivati dal mondo delle corse in modo da attrarre maggiore clientela. Un esempio in tal senso sono le sospensioni indipendenti a tutto tondo e le ruote di grande diametro che ospitano un impianto frenante potente e leggero allo stesso tempo. Ma quello che vedranno gli occhi di clienti e appassionati sono le caratteristiche forme tradizionali dell’epoca, come il tetto a doppia bolla e le prese d’aria poste su cofano e passaruota. La componentistica più recente e di certo non risalente agli anni ’60 è invece testimoniata dai fari a LED e dall’impianto di scarico anch’esso moderno, senza dimenticare l’elettronica. Ad alimentare la Moderna sarà un V12 a 4 alberi a camme sviluppato dalla stessa GTO Engineering.
    La gamma Ferrari: consulta il listino completo di Auto!
    Ai clienti verranno propste molte opzioni di vernice, finiture e accessori, oltre alla possibilità di regolare i componenti principali come le sospensioni e le opzioni del cambio. Ogni vettura sarà costruita a mano nel Regno Unito. LEGGI TUTTO