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    Ford EcoSport Active, con gli sconti scende a 18.000 euro

    Ford EcoSport Active, l’allestimento dedicato nella forma e nella sostanza, al fuoristrada leggero, è a listino a 24.000 euro: ma con la promozione in atto si parte da 18.000 euro.
    Le prime immagini ufficiali del modello mostrano differenze con le altre versioni: dopo l’apprezzamento per Fiesta Active e Focus Active è toccato al piccolo “ruote alte” dell’Ovale Blu.

    Motore benzina da 125 cavalli
    EcoSport Active è disponibile solo col motore tre cilindri benzina EcoBoost nella versione da 125 cavalli e a trazione anteriore, abbinata al cambio manuale.
    Le livree sono sei: è personalizzabile con gancio di traino, il pacchetto ADAS Driver Assistance,  l’X Pack con infotainment Sync 3, l’impianto audio B&O, il keyless, gli specchietti ripiegabili e pneumatici quattro stagioni.
    EcoSport Active mostra i muscoli con i passaruota e i paraurti  “corazzati” dalla plastica grezza, il tetto nero, al pari della griglia, mentre i cerchi sono da 17 pollici. Gli interni offrono la pelle su volante, rivestimenti (mista al tessuto) e tappetini Active.
    Ford EcoSport 4WD, il test di Auto LEGGI TUTTO

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    Romeo Ferraris spalanca le sue porte a Morgan

    Romeo Ferraris mette la prestigiosa Morgan nel suo portafoglio. L’officina di Opera ha ottenuto l’esclusiva per l’assistenza ufficiale per l’Italia per le scoperte inglesi da design vintage e dedicate al puro piacere di guida.
    Morgan Plus Four beneficia del turbo BMW
    Ciò alla partnership con Borghi Automobili. Arriva quindi un altro prestigioso Marchio a quelli già serviti da Romeo Ferraris, ovvero Abarth, Alfa Romeo e Bentley.
    Con l’entrata del marchio inglese, si aggiungerà all’attuale funzione di Service post-vendita anche l’attività di concessionario, sfida sicuramente impegnativa, ma che sarà sostenuta dal connubio vincente composto dalla storicità della Borghi Automobili e la modernità di un’azienda come Romeo Ferraris, che annovera tra le sue attività distintive anche quella di costruttore di vetture stradali come il FatFive e la gestione di un reparto corse.

    Il modello più recente del costruttore inglese è la Plus Six, lanciata al Salone Internazionale di Ginevra nel 2019, poco dopo l’annuncio dell’acquisizione del marchio inglese da parte della società Investindustrial di Andrea Bonomi, operazione che lascia prevedere gli ampi margini di crescita internazionale di Morgan Motor Company, pur mantenendo la sua tradizionale artigianalità.
    La Giulia elettrica di Romeo Ferraris per lo ETCR
    Le parole di Michela Cerruti, Romeo Ferraris Operations Manager
    “Siamo decisamente emozionati di fronte a questa nuova sfida. Accogliere un marchio prestigioso come quello di Morgan rappresenta per la nostra azienda una grande opportunità di crescita ed evoluzione. Abbiamo personalmente visitato la fabbrica di Malvern e siamo rimasti estremamente affascinati dalla qualità e dalla unicità dello straordinario processo che porta alla creazione di queste autovetture, esemplari dal fascino senza tempo, costruiti su misura passo per passo, in modo completamente artigianale, modus operandi che la Romeo Ferraris apprezza e condivide”.
    “La collaborazione con lo staff della Borghi Automobili sarà fondamentale per apprendere le particolarità di questa realtà in tutte le sue sfaccettature, dalla gestione tecnica alla conoscenza di una nuova clientela, la cui soddisfazione, come sempre, costituisce la nostra priorità”.
    Stelvio Quadrifoglio a 556 cavalli con Romeo Ferraris LEGGI TUTTO

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    Mazda, tutto operativo: concessionarie e officine sono aperte

    I tre criteri in base al quale il Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 3 novembre ha suddiviso il territorio nazionale in base al livello del rischio di contagio sono le fasce rossa, gialla e arancione, applicando in tal modo ulteriori misure restrittive su tutta l’Italia, norme che diventano più severe per le zone rosse ad elevata criticità.
    Vendita di autoveicoli e parti di ricambio restano fra le attività consentite perché l’automobile viene considerata come bene di prima necessità e di conseguenza, i servizi di vendita e post-vendita sono essenziali sia a livello sociale che economico.
    Mazda, grazie allo sforzo di tutta la rete di concessionari e officine, conferma che le sue strutture di vendita e assistenza post venditaresteranno aperte in tutta Italia, zone rosse comprese, nel pieno rispetto dei protocolli di sicurezza richiesti dal Governo e dal Ministero della Salute e preservando la salute del personale e di tutti i suoi clienti.
    Saloni e le officine sono posti sicuri da frequentare, per gli ampi spazi che offrono, così come per le misure adottate e per le caratteristiche dei processi di riparazione e acquisto dell’auto che avvengono nel rispetto totale delle norme igieniche e del distanziamento sociale.
    Sul sito Mazda.it è possibile scaricare il modello di autocertificazione per recarsi nello showroom o nell’officina scelta dal cliente ed è inoltre disponibile la lista dei recapiti Mazda per ricevere consulenza telefonica da casa. Inoltre, il numero verde 8000.62932 è a disposizione per informazioni in tempo reale sullo stato di apertura delle concessionarie e la linea diretta al numero 800.031.108 per prenotare un appuntamento con il proprio concessionario o riparatore autorizzato Mazda. LEGGI TUTTO

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    Stellantis, presentato il logo della fusione tra FCA e PSA

    FCA e PSA: finalmente il percorso di fusione dei due Gruppi sta per volgere al termine. Entro il primo trimestre del 2021 il nuovo colosso automobilistico vedrà finalmente la luce in forma ufficiale. Intanto, di comune accordo, le due parti hanno deciso di svelare il logo che rappresenterà la nuova società, denominata Stellantis. Una grafica, quella scelta dai due gruppi, pensata per simboleggiare i valori fondanti del gruppo ma anche per sottolineare la grande diversità dei Marchi e la ricchezza di tradizioni e culture differenti da preservare e rilanciare.
    FCA, le utilitarie Fiat saranno costruite su piattaforma PSA
    Le stelle sono protagoniste
    Per dare il nome alla nuova società che metterà insieme FCA e PSA, i vertici delle due parti hanno deciso di ricorrere al latino, lingua franca in un gruppo a maggioranza francese e italiana ma che al suo intero vanterà anche importanti contaminazioni tedesche e americane. Un patrimonio di diverse culture diffuse in ben 14 brand e che verrà rappresentato dal nome Stellantis. Derivante dal verbo “stello”, la locuzione scelta come nome dell’azienda significa “essere illuminato di stelle”. LEGGI TUTTO

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    Bonus mobilità: al via nuovi rimborsi per bici e monopattini

    Già da oggi, 9 novembre, riparte la registrazione sul sito dedicato al buono mobilità. Dopo le promesse fatte dal Ministro Costa, dunque, non poteva esserci notizia migliore per chi ancora non era riuscito ad accaparrarsi il rimborso nella giornata del click-day del 3 novembre scorso. Piattaforma, quindi, regolarmente rimessa in funzione e nuova caccia al bonus mobilità, che assicura il rimborso fino al 60% della somma spesa per l’acquisto di una bici, un monopattino o un mezzo elettrico. 
    Bonus mobilità: la guida su come richiederlo
    Tutte le novità da sapere
    Il bonus come già espressamente ribadito dalle istituzioni, può essere richiesto una sola volta e per l’acquisto di uno solo dei beni previsti dal Ministero, come: ebike, monopattini, bici e segway. A partire da oggi, dunque, ci sarà tempo fino al prossimo 9 dicembre per pre-registrarsi nuovamente sulla piattaforma – registrazione dedicata a tutti coloro che durante il click-day del 3 novembre non erano riusciti ad aggiudicarsi una parte dei fondi messi a disposizione – e caricare i propri dati e quelli riguardanti il mezzo acquistato, la fattura o lo scontrino parlante.
    Come detto, quindi, a differenza della prima, questa seconda fase è dedicata solamente a chi ha già effettuato un acquisto tra il 4 maggio 2020 e il 2 novembre 2020. Dopodiché il Ministero procederà con l’erogazione dei fondi – che arriveranno tra gennaio e febbraio 2021 -, calcolando quanti cittadini sono rimasti fuori durante la prima tranche di rimborsi.
    Come scritto sul sito, infatti, la pre-registrazione non darà alcun beneficio specifico, ma serve al Ministero solamente per quantificare quante risorse saranno necessarie per soddisfare tutti quei cittadini che in questi mesi hanno acquistato un mezzo e che sono rimasti fuori lo scorso 3 novembre.
    Disastro Bonus Mobilità, esauriti i voucher il Ministero assicura: “Conservate gli scontrini per i nuovi fondi” LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Dovizioso si ferma per un anno

    VALENCIA – Niente Yamaha per Andrea Dovizioso ha deciso di fermarsi e prendersi un anno sabbatico. Il forlivese non correrà in MotoGP nel 2021 dopo non aver trovato l’accordo con la Ducati per il rinnovo del contratto.
    Attendere il 2022
    Sono state tante le case che si sono interessate al pilota italiano, come riporta il portale specializzato Motorsport.com: Honda, preoccupata per le condizioni di Marc Marquez, e Yamaha, che lo voleva come sostituto di Jorge Lorenzo, erano interessate a ingaggiarlo come tester mentre Ktm e Aprilia gli offrivano una sella per continuare a correre nel Mondiale. Dovizioso, invece, ha deciso di dedicarsi alla sua grande passione, il motocross, per farsi trovare pronto in caso di un’occasione nel 2022. Cal Crutchlow diventa ora il maggior indiziato per essere il prossimo collaudatore alla Yamaha. LEGGI TUTTO

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    Joe Biden, che amore per la Chevrolet Corvette: ma arriva lo stop alla guida

    Quale macchina potrà mai contraddistinguere il simbolo degli americani? Un’auto americana per eccellenza. Joe Biden, appena eletto 46° Presidente degli Stati Uniti d’America, presenta un’altra differenza rispetto al suo predecessore Donald Trump, oltre alla ideologia politica. A differenza del magnate, che ostentava il suo status andando in giro con supercar fiammanti o limousine potentissime, Biden è un vero cultore dell’automobile e della sua essenza. Ne è testimonianza il fatto di possedere – e conservare con cura maniacale – una Chevroelt Corvette Stingray del 1967.

    Il piano di Biden senior
    La vettura, pur se risalente a oltre sessant’anni fa, è conservata talmente bene da sembrare un’auto appena acquistata. Ha invece accompagnato Biden lungo la sua giovinezza e età adulta. Il neopresidente USA è infatti appassionato d’auto sin dalla tenera età, anche perché il padre era il titolare della più grande concessionaria Chevrolet del Delaware, a Wilmington, città natale dei Biden. E fu proprio Biden senior a regalare la Corvette al figlio Joe.

    Avvenne tutto nel 1967. Joe stava per sposare la sua prima moglie, Neilla Hunter – che sarebbe poi morta nel 1972 in un incidente stradale insieme alla piccola figlioletta di soli 13 mesi -, e il padre non aveva i soldi necessari all’acquisto della vettura desiderata. Ideò allora un singolare piano. Joe possedeva già una Chevy, Neilla una Pontiac Tempest. Con la scusa di fare il tagliando, papà Biden le mise in permuta per ottenere così la Corvette Stingray. Quando Joe e Neilla vennero convocati in officina per ritirare le loro auto, si trovarono di fronte la muscolosa decapottabile. Fu subito amore: e il Presidente non smise mai di mettersi al volante della sua Chevy verde.
    Decapottabile super prestazionale
    Che, per la cronaca, è una macchina super prestazionale, soprattutto per il periodo storico in cui si trovava sul mercato. La Corvette Stingray di Joe Biden montava (anzi, monta ancora) un V8 5.4 litri da 350 cv, abbinato a un cambio manuale a 4 velocità, in grado di far accelerare la macchina da 0 a 100 km/h in 5,8 secondi. Un vero e proprio gioiellino, all’epoca costato 5.600 dollari, e che oggi, qualora venisse messo all’asta, non verrebbe venduto per meno di 90.000 dollari circa.
    Nel listino dell’usato di Auto, tante occasioni da non perdere a portata di click!
    Adesso però non può più guidarla: ecco il motivo
    Il Presidente, tuttavia, dovrà continuare a riporla in garage. La legge americana infatti vieta al Presidente di circolare per strade pubbliche. Anzi, per ragioni di sicurezza, né lui né i parenti possono guidare. Un limite a cui Joe Biden dovrà sottostare. Nulla gli vieterà comunque in futuro di continuare ad ammirare la sua Corvette. LEGGI TUTTO