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    GP Valencia: Valentino Rossi domani in pista regolarmente

    VALENCIA – Valentino Rossi sarà regolarmente in pista nel weekend per il Gran Premio della Comunità Valenciana. Il Dottore era risultato nuovamente positivo al coronavirus in un test a cui si era sottoposto martedì, ma i successivi due tamponi – eseguiti fra ieri e oggi – hanno dato esito negativo e dunque Rossi potra’ salire in sella alla sua M1 già dalle libere di domani mattina che daranno il via al penultimo weekend del Motomondiale 2020 di MotoGP.
    Comunicato Yamaha
    La Yamaha ha emesso un comunicato ufficiale per annunciare l’esito del tampone: “Rossi ha ricevuto la conferma che potrà prendere parte al Gp della Comunità Valenciana di questo fine settimana. A seguito di un test PCR marginalmente positivo eseguito martedì scorso, l’italiano ha subito altri due esami, entrambi risultati negativi per il Covid-19. La casa giapponese e il team sono lieti di confermare che Rossi potrà uscire dall’autoisolamento e potrà gareggiare in questo fine settimana”. LEGGI TUTTO

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    Mangusta, la due ruote dallo stile Lamborghini disegnata da Al Yasid

    La Casa di Sant’Agata, molto prima della Mangusta, aveva già provato a creare una motocicletta. Era il 1986 e la Design 90 fu il primo ed unico esperimento del Marchio per quel che riguarda il settore delle due ruote. Ovviamente, ad oggi, Lamborghini non ha mai parlato di un suo ritorno in questo settore, ma possiamo comunque ingannare l’attesa con questo tentativo del designer Al Yasid.
    Design 90, la prima moto Lamborghini

    La Lamborghini Design 90 fu un modello di cui si ricordano in pochi. Anche perché furono in pochi a comprarla. Il progetto venne affidato allo studio francese Boxer Design. Era sostanzialmente una Kawasaki 1000 con una carenatura che avesse riflettuto lo stile iper spigoloso delle forme Lamborghini. Uscita nel 1986, inizialmente erano previsti 50 esemplari da realizzare, ma la scarsissima fortuna commerciale fece sì che ne venissero prodotte solamente 6.
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    Lamborghini Mangusta, due ruote accativante 
    E oggi, a tentare di dare una risposta al quesito Lamborghini-moto, ci ha pensato il designer Al Yasid, e la sua Lamborghini Mangusta. In pratica, una moto sportiva su base Ducati Diavel ma dallo stile Lamborghini. Ovviamente, proprio come le supercar del marchio bolognese, per la moto sono stati utilizzati materiali compositi e leggeri come alluminio e fibra di carbonio.

    E poi, i fari, praticamente identici a quelli tradizionali Lamborghini: due sottili strisce a LED a forma di Y. Per la verniciatura, una combinazione Reventon Silver e Aventador Yellow (Reventon e Aventador sono i nomi di due modelli del marchio). Insomma, un ottimo (e sportivissimo) esercizio di stile da parte del designer Al Yasid. E chissà se in futuro vedremo un’altra, vera, moto targata Lamborghini. Nel frattempo, ad essere realtà sono i legami stretti della Casa automobilistica con la “vicina di casa” (Sant’Agata Bolognese e Borgo Panigale distano pochissimi chilometri) Ducati, di cui vi abbiamo già parlato. LEGGI TUTTO

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    GP Valencia: Valentino Rossi potrebbe non correre

    VALENCIA – Non c’è pace per Valentino Rossi in questo finale del Mondiale di MotoGP a causa del Covid-19 che, per la passata positività delle scorse settimane ha già fatto saltare al pilota di Tavullia due Gran Premi. 
    In serata la decisione
    Il Dottore, infatti, è risultato positivo al Covid-19 in un test effettuato martedì in Italia. Nelle successive 24 ore il pesarese della Yamaha si è sottoposto a un secondo tampone che invece è risultato negativo. A seguito di questo referto, il centauro della Yamaha, nel pieno rispetto del protocollo che prevede una pausa di 24 ore tra due tamponi, ne ha effettuato un terzo. L’esito di quest’ultimo test è atteso in serata. Se il tampone sarà negativo, il ‘Dottore sarà regolarmente in pista venerdì nelle prime due sessioni di prove libere del Gp di Valencia. Nel pomeriggio è previsto l’arrivo di Rossi nella città spagnola dove rimarrà in isolamento fino all’esito del tampone. LEGGI TUTTO

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    GP Valencia: in forse la presenza di Valentino Rossi

    VALENCIA – Il finale di stagione continua a non essere sereno per Valentino Rossi a causa del Coronavirus che lo aveva già lasciato fuori dal Motomondiale per due Gran Premi.
    Decisivo il terzo tampone
    Il Dottore, infatti, è risultato positivo al Covid-19 in un test effettuato martedì in Italia. Nelle successive 24 ore il pesarese della Yamaha si è sottoposto a un secondo tampone che invece è risultato negativo. A seguito di questo referto, il centauro della Yamaha, nel pieno rispetto del protocollo che prevede una pausa di 24 ore tra due tamponi, ne ha effettuato un terzo. L’esito di quest’ultimo test è atteso in serata. Se il tampone sarà negativo, il ‘Dottore sarà regolarmente in pista venerdì nelle prime due sessioni di prove libere del Gp di Valencia. Nel pomeriggio è previsto l’arrivo di Rossi nella città spagnola dove rimarrà in isolamento fino all’esito del tampone. LEGGI TUTTO

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    Da Miami arriva lo scooter del passato: l'idea da Nmoto Studio

    Il nuovo progetto ideato dai designer di Nmoto Studio – laboratorio di deseign con sede in Florida – sarà interamente incentrato sullo stile retrò dell’era prebellica. Il nuovo Golden Age, infatti, è stato liberamente ispirato al passato, ma con uno stile unico completamente derivato dalla modernità dei modelli prodotti in serie da cui viene sviluppato. Il nuovo concept – ora visibile solo attraverso alcuni rendering – sarà svelato nella primavera 2021.  

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    BMW in stile retrò
    È difficile pensare che sotto la Golden Age ci sia un BMW C 400 X, ma in realtà è effettivamente così. Nmoto Studio ha, infatti, elaborato la sua nuova creazione partendo proprio dal monocilindrico della Casa tedesca, combinandolo con lo stile e il design della Henderson Courtney del 1936. “Noi di Nmoto siamo sempre stati ispirati dal design Art Déco. Ma siamo anche futuristi tanto quanto classicisti ”, afferma il fondatore dell’azienda Alexander Niznik.

    Caratteristiche tecniche
    Ad oggi, tuttavia, la Golden Age risulta ancora solo un concept, ma gli ingegneri della piccola azienda contano di partite con la produzione in serie nel più breve tempo possibile. Questo elegante scooter retrò sarà alimentato, ovviamente, da un motore BMW 350 cc da 34 cv, lo stesso montato sulla C 400 X, e da cui attingerebbe, oltre alle prestazioni, anche la comodità, il comfort e alcune dotazioni come, ad esempio, l’Abs.
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    GP Valencia, Dovizioso: “Vorrei finire il campionato almeno in seconda o terza posizione”

    ROMA – “Anche se il titolo ormai è quasi impossibile, ovviamente, lotterò fino alla fine: sarebbe bello finire il campionato almeno in seconda o terza posizione”. È la promessa di Andrea Dovizioso, pilota della Ducati, in vista del prossimo appuntamento del Motomondiale, il Gran Premio della Comunità Valenciana. “Il risultato ottenuto nel primo Gp a Valencia non era certo in linea con le nostre aspettative, ma comunque la scorsa settimana siamo riusciti a capire alcuni aspetti importanti”, ha spiegato il forlivese che in classifica ha 45 punti di svantaggio rispetto al leader Joan Mir. “Nella seconda parte di gara il mio passo era buono, e siamo riusciti ad avere qualche informazione interessante a riguardo. Se il tempo è stabile per tutto il weekend – ha proseguito – possiamo affrontare questo Gran Premio con più ottimismo. Dovremmo poter guadagnare più velocità con le nuove gomme”.
    Petrucci ci crede
    “Se il tempo sarà migliore questo fine settimana credo che ci possano essere tutte le condizioni per migliorare significativamente le nostre prestazioni su questa pista”, gli ha fatto eco il compagno di squadra Danilo Petrucci. “Infatti quest’anno, nella seconda gara disputata sulla stessa pista, siamo purtroppo sempre peggiorati, ma avendo più tempo a disposizione per lavorare sono convinto che si possa fare una gara migliore rispetto alla scorsa settimana”, ha continuato il pilota di Terni. “Il nostro primo obiettivo sarà quello di migliorare la nostra posizione di partenza in griglia per poter lottare per risultati più ambiziosi in gara”, ha concluso. LEGGI TUTTO

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    GP Valencia, Dovizioso: “Titolo ormai quasi impossibile ma lotterò fino alla fine”

    ROMA – “Anche se il titolo ormai è quasi impossibile, ovviamente, lotterò fino alla fine: sarebbe bello finire il campionato almeno in seconda o terza posizione”. È la promessa di Andrea Dovizioso, pilota della Ducati, in vista del prossimo appuntamento del Motomondiale, il Gran Premio della Comunità Valenciana. “Il risultato ottenuto nel primo Gp a Valencia non era certo in linea con le nostre aspettative, ma comunque la scorsa settimana siamo riusciti a capire alcuni aspetti importanti”, ha spiegato il forlivese che in classifica ha 45 punti di svantaggio rispetto al leader Joan Mir. “Nella seconda parte di gara il mio passo era buono, e siamo riusciti ad avere qualche informazione interessante a riguardo. Se il tempo è stabile per tutto il weekend – ha proseguito – possiamo affrontare questo Gran Premio con più ottimismo. Dovremmo poter guadagnare più velocità con le nuove gomme”.
    Petrucci fiducioso
    “Se il tempo sarà migliore questo fine settimana credo che ci possano essere tutte le condizioni per migliorare significativamente le nostre prestazioni su questa pista”, gli ha fatto eco il compagno di squadra Danilo Petrucci. “Infatti quest’anno, nella seconda gara disputata sulla stessa pista, siamo purtroppo sempre peggiorati, ma avendo più tempo a disposizione per lavorare sono convinto che si possa fare una gara migliore rispetto alla scorsa settimana”, ha continuato il pilota di Terni. “Il nostro primo obiettivo sarà quello di migliorare la nostra posizione di partenza in griglia per poter lottare per risultati più ambiziosi in gara”, ha concluso. LEGGI TUTTO

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    Leclerc: “Che disastro con la mia prima Fiat 500: bruciai tutto per la 'doppietta' col cambio”

    Una stagione difficile, piena di alti e bassi e con una monoposto, quella SF1000, che non sfreccia veloce come dovrebbe. La seconda stagione di Charles Leclerc in Ferrari tra pandemia, la separazione nel 2021 dal compagno di scuderia Vettel e il terribile suicidio delle monoposto del Cavallino, per colpa del monegasco, nel GP della Stiria non è decisamente una passeggiata di salute. Questo Mondiale 2020 però ha regalato anche due podi al più giovane pilota vincitore di un GP nella storia della Ferrari. Un’altalena di emozioni, una montagna russa continua per i tifosi di Maranello che sperano ancora in Leclerc per questi ultimi quattro appuntamenti stagionali.
    A partire dal prossimo GP in Tuchia che si corrrà a Istanbul domenica prossima, 15 novembre. Ma prima di volare a Costantinopoli il giovane 23enne, per ora 5° nella Classifica Costruttori a quota 85 punti, si è raccontato senza filtri al settimanale Vanity Fair. Dalla prima auto, alla morte del papà e alla perdita dell’amico fraterno Jules Bianchi nel GP del Giappone nel 2014, fino al mito di sempre Ayrton Senna.
    Papà, Bianchi e il mito Senna
    “Della mia carriera non cambierei nulla ho trovato risposta per ciascun errore. E dopo averla trovata, gli errori li ho dimenticati”. Inizia così l’intervista di Leclerc che ricorda anche il papà e quel GP di Baku in Formula 2 nel 2017 corso dopo soli 3 giorni dalla sua scomparsa: “Durante la malattia di mio padre, quando sapevamo tutti che non c’era via d’uscita. Per la prima volta in vita mia, mi sono sentito impotente. Avevo in testa il suo volto e nelle prove mi piazzai al ventesimo posto. Papà, però, non era mai felice se non mi vedeva vincere. E allora mi son chiesto cosa avrebbe desiderato e la risposta è arrivata velocemente. Feci il vuoto nella mente. Arrivai in fondo per lui. Ma non ho mai pensato di non correre quella gara”.
    Determinazione e zero paura, anche quando il Circus corre sotto la pioggia battente. Come le macchine in pista anche la vita di un pilota corre a folle velocità, inghiottendo dolori e gioie. Soprattutto quando ripensa a quell’incidente a Suzuka che è costata la vita all’amico fraterno e pilota della Ferrari Driver Academy, Jules Bianchi. “In macchina non ho mai avuto paura, tanto mai sotto la pioggia: il giorno che mi succederà chiuderò la carriera. E correre sul bagnato mi piace perché le variabili non sono completamente sotto controllo, ogni errore è moltiplicato. È bello sentirsi al limite”.
    Una vita fuori dagli schemi, come quella di una leggenda del motorsport, il suo mito e anche quello di molti piloti, da Hamilton a Vettel: Ayrton Senna. “Sotto la pioggia andava come un fulmine scodava come nessuno. E aveva zero paura in uno sport ai tempi era pericoloso davvero. A lui intitolerei la strada in cui vivo se dovessi scegliere”.
    F1, Vettel: “Nessun rimpianto, Ferrari speciale ma dovevo voltare pagina”
    Le prime gare, la prima 500 “bruciata”
    Nella mente di Charles c’è un ricordo indelebile: la sua prima gara. “Ero in pista per gli Internazionali di kart a Lonato del Garda. Durante le prove papà e Jules Bianchi si arrabbiarono perché non ero aggressivo. Io allora tornai in gara e mandai un avversario fuori pista, dritto nell’erba. Avevo capito. Ma avevo esagerato. Il 95% delle gare era in Italia: così ho imparato l’italiano e per anni ho parlato più la vostra lingua che la mia. Lì ho i ricordi più belli”.
    Coì come indimenticabile è quella Fiat 500, la prima auto che Charles ha guidato: “Ho quasi bruciato la frizione della mia prima auto. Era una fiat 500 del ’69. Non ero abituato a fare la “doppietta” col cambio. Ora però ho una Ferrari Roma. Ma invidio tantissimo la collezione d’auto privata del principe Alberto, a lui ho donato i miei caschi per mostrargli la strada che ha fatto. Mi ha sempre sostenuto, e siamo buoni amici. Parliamo spesso di sostenibilità ambientale, perché Monaco ha progetti all’avanguardia. Ne discutiamo tra una partita e l’altra di padel, a cui giochiamo spesso. Oppure quasi oggi pomeriggio, per esempio, abbiamo una partita assieme”. LEGGI TUTTO