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    GP Valencia: Nakagami ok nelle prime libere, Valentino Rossi tredicesimo

    VALENCIA – Takaaki Nakagami conferma il suo grande feeling con il venerdì e risulta il più veloce nelle prime libere del Gran Premio della Comunità Valenciana in programma domenica al Ricardo Tomo. Il giapponese della LCR Honda mette la ruota davanti a tutti facendo segnare il tempo di 1:30.829. Alle sue spalle si piazza Franco Morbidelli sulla Yamaha Petronas staccato di 0.115. Il podio viene chiuso dalla Yamaha di Maverick Viñales lontano 0.139 dal leader della mattina. Valentino Rossi, con la sua Yamaha M1, chiude in tredicesima posizione
    Mir prudente
    I fratelli Espargarò. Pol con la KTM e Aleix con l’Aprilia, si piazzano in quarta e quinta posizione. La Top Ten viene completata dalle due Ducati, ufficiale e Avintia, di Dovizioso e Zarco; il leader della classifica mondiale Joan Mir con la Suzuki non corre rischi e chiude ottavo precedendo Oliveira (KTM) e Bradl (Honda). LEGGI TUTTO

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    FCA insieme a Engie Eps per la mobilità sostenibile del futuro

    FCA continua a investire nella mobilità elettrica e nelle infrastrutture di ricarica. Avviando una stretta collaborazione con un partner molto importante come Engie Eps, società impegnata nella distribuzione di energia in prima linea per la nuova mobilità. L’accordo tra le due aziende permetterà di sfruttare al meglio il know how di Engie e FCA e di dare vita a una nuova realtà leader in Europa nel campo dell’elettrico applicato all’automobile.
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    Ambizioni da leader
    L’accordo tra Engie Eps e FCA è stato ufficializzato dalle due aziende con grande entusiasmo. Gli obiettivi sono infatti molto ambiziosi e prevedono la costituzione di una nuova azienda italiana tecnologica, con accesso a più di cento brevetti e a grandi risorse finanziarie e strutturali. Con un portafogli di prodotti e servizi in grado di coprire ogni aspetto della mobilità elettrica. Un passo fondamentale in questa fase di rivoluzione del mercato automobilistico.

    La joint venture appena annunciata dalle due società arriva dopo una collaborazione che va avanti già da tre anni, e che ha dato vita a numerosi progetti. A partire dalla easyWallbox che Engie ha realizzato in esclusiva per FCA, fino all’esperimento pilota V2G. Iniziative che verranno portate avanti affiancandosi ai nuovi progetti che riguarderanno la distribuzione dell’energia, la creazione di infrastrutture, la vendita di pacchetti di energia verde e altro ancora.
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    Impegno congiunto
    Nei prossimi mesi verranno firmati una serie di accordi che porteranno alla costituzione della nuova società entro il primo trimestre 2021. “La joint venture che abbiamo concepito potrà consentire un coinvolgimento ancora maggiore di entrambe le parti per ampliare la portata dell’attuale cooperazione e sviluppare ulteriormente prodotti e servizi innovativi che favoriscano e sostengano una transizione priva di ostacoli alla mobilità elettrica nell’area europea” ha spiegato l’ad di FCA Mike Manley.
    “L’elettrificazione rappresenta un trend inevitabile destinato a rivoluzionare la mobilità urbana e, soprattutto, un cambiamento di paradigma inarrestabile del sistema energetico globale. La firma di questo Memorandum d’Intesa è la testimonianza dell’impegno comune volto ad accelerare questa trasformazione verso un futuro più sostenibile” ha aggiunto Carlalberto Guglielminotti, ad e direttore generale di Engie Eps.
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    Novità Ducati 2021, svelate le nuove Scrambler e XDiavel

    Negli ultimi mesi, molte Case a due ruote sono state “costrette” a mettere pesantemente mano all’intera gamma di moto per via dell’omologazione obbligatoria in Euro 5. Tra queste, c’è anche Ducati: le novità infatti non finiscono con la Multistrada V4. Parlando di Scrambler, i tecnici hanno aggiornato diversi comparti del motore per ottenere l’omologazione Euro5 su tutta la gamma. Non è tutto: la Icon sarà disponibile nel classico colore giallo, mentre l’arancione sarà sostituito dal Rosso Ducati.
    Scrambler Night Shift
    La Desert Sled sarà disponibile anche blu con cerchi oro ma la novità principale è la nuova Night Shift. Un mix tra Café Racer e Full Throttle (che escono entrambe dalla gamma): il colore Aviator Grey si abbina alla sella Café Racer, tabelle portanumero, ruote a raggi, manubrio della 1100 Sport PRO e specchietti alle estremità. Infine, esce dalla gamma la 400 che d’ora in poi sarà venduta solamente in Giappone.

    Diavel Black Star
    Parlando di XDiavel invece Ducati ha introdotto per il 2021 la nuova versione Black Star e una colorazione Dark Stealth per la versione standard. La Black Star si mette particolarmente in mostra grazie a una livrea speciale che ne esalta le forme. La grafica dedicata su serbatoio e puntale alterna i colori grigio e nero opachi, con un classico tocco di rosso. Parafango e fianchetti sono verniciati in color titanio, mentre il telaio è nero lucido. Rinnovate anche la cover radiatore, ora nere anodizzata, e la sella arricchita da un tessuto dedicato. Altri segni particolari sono i cerchi forgiati e lavorati, verniciati in nero lucido. All’anteriore, il cerchio ruota è da 3,5 x 17 pollici, mentre al posteriore è previsto un cerchio da ben 8 x 17 pollici (240/45 ZR17). Gli pneumatici sono Pirelli Diablo Rosso III. Per il 2021 inoltre, il bicilindrico Testastretta DVT 1262 diventa conforme alla normativa Euro5, risultato ottenuto grazie a un differente layout del silenziatore (derivato dalla Diavel 1260). Nonostante ciò, l’XDiavel eroga comunque 160 CV a 9.500 giri e 12.9 kgm ad appena 5.000 giri. Come tutte le Ducati di ultima generazione è equipaggiata di piattaforma inerziale, che fornisce le informazioni all’ABS Cornering e al traction control.

    Streetfighter, gli aggiornamenti
    Infine, Ducati ha rinnovato la gamma Streetfighter introducendo per il 2021 la colorazione Dark Stealth (disponibile nei concessionari già da novembre 2020) e l’omologazione Euro5 per tutta la gamma. L’aggiornamento agli standard di emissioni, però, non ha modificato i valori di potenza e coppia ma li ha solo riposizionati a regimi di rotazione differenti. La naked eroga 208 CV (153 kW) a 13.000 giri (250 giri più in alto rispetto alla versione Euro 4) e una coppia di 12,5 Kgm (123 Nm) a 9.500 giri (2.000 giri più in basso dell’Euro4).
    Le modifiche hanno riguardato la linea di scarico del Desmosedici Stradale e la calibrazione motore, ritocchi necessari per rispettare il nuovo standard europeo sulle emissioni inquinanti. Cambiamenti anche per il silenziatore che, immutato nell’aspetto, utilizza catalizzatori maggiorati per massimizzare la capacità di convertire i gas inquinanti.
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    GP Valencia, Mir: “Possiamo chiudere i giochi ma è ancora lunga”

    VALENCIA – “Mi sento benissimo, è un weekend speciale questo. Abbiamo la possibilità di chiudere i giochi, abbiamo un buon vantaggio ma non è ancora tutto fatto”. Non vuole perdere la concentrazione sul traguardo Joan Mir a poche ore dal Gran Premio della Comunità Valenciana, in programma domenica, quando il pilota spagnolo potrebbe festeggiare il suo primo titolo iridato in MotoGP.
    Successo costruito nel tempo
    Il numero 36 della Suzuki non vuole lasciarsi andare a facili entusiasmi: “C’è ancora da lavorare, sono sicuro che molti piloti miglioreranno la propria performance rispetto allo scorso weekend. La Suzuki ha ancora margini di miglioramento” le parole dello spagnolo nella tradizionale conferenza stampa di presentazione della corsa. La casa di Hamamatsu potrebbe tornare a vincere il titolo piloti dopo 20 anni: “Sono anni che la Suzuki sta lavorando alla grande, migliorando stagione dopo stagione. Penso che sia questa la chiave. Un successo non lo costruisci in un anno. Sinceramente non mi aspettavo un potenziale della moto così alto ad inizio anno”, ha concluso Mir. LEGGI TUTTO

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    GP Valencia, Mir: “Weekend speciale ma non è ancora fatta”

    VALENCIA – “Mi sento benissimo, è un weekend speciale questo. Abbiamo la possibilità di chiudere i giochi, abbiamo un buon vantaggio ma non è ancora tutto fatto”. Rimane concentrato e focalizzato sull’obiettivo Joan Mir in vista del Gran Premio della Comunità Valenciana, in programma domenica, e che potrebbe regalargli il suo primo titolo mondiale della MotoGP.
    Potenziale enorme
    Il numero 36 della Suzuki non vuole lasciarsi andare a facili entusiasmi: “C’è ancora da lavorare, sono sicuro che molti piloti miglioreranno la propria performance rispetto allo scorso weekend. La Suzuki ha ancora margini di miglioramento” le parole dello spagnolo nella tradizionale conferenza stampa di presentazione della corsa. La casa di Hamamatsu potrebbe tornare a vincere il titolo piloti dopo 20 anni: “Sono anni che la Suzuki sta lavorando alla grande, migliorando stagione dopo stagione. Penso che sia questa la chiave. Un successo non lo costruisci in un anno. Sinceramente non mi aspettavo un potenziale della moto così alto ad inizio anno”, ha concluso Mir. LEGGI TUTTO

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    Porsche Macan elettrica in arrivo nel 2022 su strada

    Nascosta tra le “mai viste prima” c’è una Porsche di domani, praticamente dietro l’angolo, perché nel 2022 è attesa sul mercato Porsche Macan elettrica. Una presentazione da posizionare probabilmente già nel corso del 2021, quando il Macan con motorizzazioni termiche subirà un ulteriore restyling e procederà a un affiancamento all’elettrico nato su architettura PPE.
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    Un modello a dimensione naturale, in argilla, è apparso sullo sfondo degli esercizi di stile prodotti da Porsche negli ultimi anni. Arriva dopo i primissimi avvistamenti dei muletti di sviluppo, caratterizzati da alcuni elementi cruciali. Su tutti, un frontale tra i gruppi ottici piuttusto scavato e basso, possibilità data dall’installazione e gli ingombri del motogeneratore, in uno schema che sicuramente avrà due unità per realizzare le quattro ruote motrici.
    Un occhio attento dovrà essere rivolto anche a quel progetto di quadri-motore dal quale Porsche ha registrato drammatici incrementi nel controllo della dinamica su fondi a bassa aderenza.

    Il modellino di Macan elettrico ha linee morbide assimilabili al suv per come lo conosciamo nelle versioni con motore endotermico.
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    Inedito è il taglio dei fari, la fascia frontale con appena una singola apertura di raffreddamento, mentre un sostanziale punto di divergenza sul design possiamo attenderlo nell’andamento del tetto al posteriore, con un volume che i muletti sono sembrati indicare particolarmente rastremato. In Porsche, tuttavia, sottolineano come la funzionalità del suv non verrà intaccata da linee coupé. LEGGI TUTTO

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    Benelli, nuova Leoncino Trail 800: aggressiva per l'off-road

    Benelli non manca all’appello degli aggiornamenti 2021 e svela Leoncino 800 Trail, che per il nuovo anno arriva sul mercato con l’aggiornamento alla normativa Euro 5 e una serie di modifiche tecniche ed estetiche in grado di esaltarne la vocazione off-road, senza mai allontanarsi dall’autenticità del concept che sta alla base della linea Leoncino. Una “modern-classic” che si fa sportiva e dinamica e che condivide con la 800 stradale elementi tecnici e stilistici.
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    Benelli Leoncino Trail 800: cifre tecniche

    Il motore è il bicilindrico quattro tempi, raffreddato a liquido, da 754 cc, proposto anche sulla Leoncino 800, in grado di erogare una potenza di 76,2 CV (56 kW) a 9000 giri/min e coppia di 68 Nm (6,9 kgm) a 6500 giri/min. La distribuzione è a doppio albero a camme in testa, 4 valvole per cilindro, doppio corpo farfallato da 43 millimetri di diametro. La frizione, con asservimento di coppia e funzione antisaltellamento, è in bagno d’olio, il cambio a 6 velocità.Rispetto alla “sorella” stradale, la ciclistica è stata rivista per poter affrontare al meglio anche i percorsi in fuoristrada. Il telaio è un traliccio tubolare con piastre in acciaio, per migliorare la maneggevolezza e agilità su strada. Il reparto sospensioni è affidato all’anteriore ad una forcella upside downMarzocchi con steli di 50 mm di diametro, regolabile in estensione, compressione e precarico, che dai 130 millimetri di escursione nella stradale passa ai 140 millimetri della Trail.
    Stesso aggiornamento anche al posteriore, dove troviamo un forcellone oscillante con mono centrale regolabile nel precarico molla e freno idraulico in estensione, che aumenta anch’esso l’escursione ruota (140 mm), alzando così la seduta da 805 millimetri della stradale a 830 millimetri della Trail. A fare la differenza anche la ruota da 19” all’anteriore e da 17” al posteriore, che montano rispettivamente pneumatici tassellati da 120/70 e da 170/60. Impianto frenante Brembo condiviso con la Leoncino 800, garanzia di massima sicurezza, con un doppio disco anteriore semiflottante di 320 mm di diametro e pinza monoblocco radiale a quattro pistoncini, e dal disco posteriore di 260 mm di diametro, con pinza a doppio pistoncino.
    Artigli sfoderati per l’off-road

    La nuova proposta Leoncino 800 Trail, presenta elementi tipicamente da fuoristrada, come il nuovo doppio scarico laterale alto, sviluppato appositamente per questa versione, ma anche la tabella porta numero e paracalore posizionata a lato, realizzata per accentuarne lo spirito off-road.
    A donarle quest’anima anche il cupolino alto posizionato sopra il faro anteriore full led, che presenta il tipico elemento ad arco della linea Leoncino. In condivisione con la Leoncino 800, troviamo le linee muscolose e scolpite del serbatoio in acciaio, realizzato per esaltare potenza e dinamicità della moto, dove ritroviamo l’elemento stilistico dell’arco, ma impreziosito questa volta da due bumpers paraserbatoio. La versione Trail offre inoltre strumentazione all’avanguardia, sempre in TFT, per un cruscotto dal design moderno ed autentico. La sella punta alla comodità anche su percorsi più difficili. Sotto la sella, in continuità con la Leoncino 800, troviamo un fianchetto in alluminio pensato per incastonare il logo Leoncino. Sul parafango, il Leone che svetta, tipico della gamma.
    Disponibilità e prezzo
    Leoncino 800 Trail, in versione Euro 5, sarà disponibile a partire dalla prima metà del 2021. Il prezzo è ancora in via di definizione.
    Scomparso a 53 anni Andrea Merloni, ex presidente Benelli LEGGI TUTTO

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    GP Valencia: Valentino Rossi domani in sella alla M1

    VALENCIA – Tampone negativo e ok per salire in moto. Valentino Rossi sarà così regolarmente in pista per il Gran Premio della Comunità Valenciana in programma domenica al Ricardo Tomo di Valencia Il Dottore era risultato nuovamente positivo al coronavirus in un test a cui si era sottoposto martedì, ma i successivi due tamponi – eseguiti fra ieri e oggi – hanno dato esito negativo e dunque Rossi potra’ salire in sella alla sua M1 già dalle libere di domani mattina che apriranno ufficialmente la penultima prova del Motomondiale 2020 di MotoGP.
    Annuncio Yamaha
    La Yamaha ha emesso un comunicato ufficiale per annunciare l’esito del tampone: “Rossi ha ricevuto la conferma che potrà prendere parte al Gp della Comunità Valenciana di questo fine settimana. A seguito di un test PCR marginalmente positivo eseguito martedì scorso, l’italiano ha subito altri due esami, entrambi risultati negativi per il Covid-19. La casa giapponese e il team sono lieti di confermare che Rossi potrà uscire dall’autoisolamento e potrà gareggiare in questo fine settimana”. LEGGI TUTTO