More stories

  • in

    MotoGp: Marquez lascia l'ospedale

    MADRID – “I progressi di Marc Marquez dopo l’intervento chirurgico eseguito il 3 dicembre e l’inizio della terapia antibiotica sono stati giudicati soddisfacenti dal suo team medico. Il pilota oggi è stato dimesso dall’Ospedale Ruber Internacional per proseguire il recupero a casa, dove continuerà la cura antibiotica specifica”. Sono queste le parole con cui la Honda, attraverso un comunicato ufficiale, ha annunciato il ritorno a casa del campione di Cervera.

    Rientro incerto
    Il pilota spagnolo ha finalmente lasciato l’ospedale di Madrid dove è stato operato al braccio infortunato a Jerez. Marquez proseguirà la convalescenza a casa per poi riprendere gli allenamenti anche se non ci sono ancora tempistiche precise in merito al suo rientro in pista. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Valentino Rossi: “Yamaha dovrebbe ascoltare veramente i piloti”

    TAVULLIA – “Gli ingegneri della Yamaha ascoltano i piloti perché sanno che da molto tempo abbiamo sempre gli stessi problemi ma alla fine fanno come vogliono loro”. Valentino Rossi non le manda a dire alla casa di Iwata al termine di una annata vissuta tra alti e bassi.

    Nessuno scossone
    Il Dottore, che quest’anno passerà dal team Factory a quello Petronas, non lesina critiche ai tecnici nipponici che non sembrano dare la giusta importanza alle indicazioni dei piloti: “Ci ascoltano ma hanno già in mente cosa vogliono fare” le parole di Valentino Rossi riportate da Sport Mediaset.
    La Yamaha, in questa stagione, ha vinto più Gran Premi di tutti in MotoGP ma ha visto sfumare entrambe i titoli, quello costruttori a favore della Ducati e quello piloti finito nelle mani di Joan Mir con la Suzuki.
    Valentino Rossi, nonostante sia passato nel team satellite della Yamaha, sa che non ci sarà grande differenza: “Quest’anno sarò coinvolto nello sviluppo come la scorsa stagione, quindi non cambierà molto. Dovrò comprendere il livello del mio coinvolgimento: cercherò di mettere a disposizione la mia esperienza per capire ciò di cui abbiamo bisogno” conclude il Dottore. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Valentino Rossi: “Tecnici Yamaha sentono i piloti ma decidono loro”

    TAVULLIA – “Gli ingegneri della Yamaha ascoltano i piloti perché sanno che da molto tempo abbiamo sempre gli stessi problemi ma alla fine fanno come vogliono loro”. Va giù duro Valentino Rossi nei confronti della casa di Iwata.

    Coinvolti nello sviluppo
    Il Dottore, che quest’anno passerà dal team Factory a quello Petronas, non lesina critiche ai tecnici nipponici che non sembrano dare la giusta importanza alle indicazioni dei piloti: “Ci ascoltano ma hanno già in mente cosa vogliono fare” le parole di Valentino Rossi riportate da Sport Mediaset.
    La Yamaha, in questa stagione, ha vinto più Gran Premi di tutti in MotoGP ma ha visto sfumare entrambe i titoli, quello costruttori a favore della Ducati e quello piloti finito nelle mani di Joan Mir con la Suzuki.
    Valentino Rossi, nonostante sia passato nel team satellite della Yamaha, sa che non ci sarà grande differenza: “Quest’anno sarò coinvolto nello sviluppo come la scorsa stagione, quindi non cambierà molto. Dovrò comprendere il livello del mio coinvolgimento: cercherò di mettere a disposizione la mia esperienza per capire ciò di cui abbiamo bisogno” conclude il Dottore. LEGGI TUTTO

  • in

    Ciclabili: uno studio inglese le indica come causa di inquinamento e traffico

    Le piste ciclabili possono inquinare e rallentare la circolazione. Un’affermazione che mai ci saremmo aspettati di senitire in un momento come questo, dove mobilità green e sostenibilità sono alla base dello sviluppo futuro di molte case e aziende automobilistiche e motociclistiche. Eppure, stando ad un recente studio proprosto da The -lanes Telegraph, le ciclabili avrebbero apportato un notevole impatto negativo sia alla viabilità che all’inquinamento ambientale.

    Il boom delle biciclette tra incentivi Covid e sostenibilità…ma la sicurezza?
    SOLO 608 BICI SU 34 MILA VEICOLI
    In Inghilterra, soprattutto nell’ultimo periodo, si è deciso di investire fortemente sulla mobilità sostenibile, tanto che il Governo britannico ha deciso di stanziare ben 250 milioni di sterline. Ma ora, con il quadro dipinto da The Telegraph, sembrerebbero soldi spesi senza un riscontro davvero positivo.
    Infatti, come riportato dai colleghi inglesi nella loro ricerca, sugli otto percorsi stradali presi in esame si sono contate solamente 608 biciclette su circa 34 mila veicoli in transito (circa il 2%). Non bastasse, nelle stesse tratte stradali, poi, si sono osservati rallentamenti dovuti soprattutto alle ciclabili – colpevoli di aver ristretto la precedente carreggiata – con conseguente crescita del tasso di inquinamento, dovuto proprio al traffico maggiormente congestionato.
    Il problema, tuttavia, non è solamente quello riguardante l’inquinamento. Infatti, il traffico e le strade intasate da una moltitudine di veicoli potrebbero rendere talvolta più complicato il passaggio dei veicoli adibiti ai servizi di emergenza o soccorso – quali ambulanze, pattuglie della polizia o vigili del fuoco -, allungando a dismisura i tempi di attesa per le emergenze che potrebbero sorgere, sopratutto nelle grandi città.
    Ovviamente, lo studio inglese – nonostante potrebbe diventare un ottimo campanello d’allarme per il futuro – è comunque da prendere con le dovute precauzioni. Se, infatti, molte volte può capitare di imbattersi in piste ciclabili totalmente vuote con accanto il traffico in tilt, è pur vero che la mobilità sostenibile non è da screditare senza aver prima constatato tutte le variabili del caso.
    Bike sharing, ripresa post-Covid lenta: le cause LEGGI TUTTO