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    MotoGp, Petrucci: “KTM? Dopo molti anni devo conoscere una nuova moto”

    ROMA – Danilo Petrucci sarà in sella alla KTM del team Tech-3 nella stagione 2021 di MotoGP. Il pilota ternano ha lasciato la Ducati dopo alcuni anni tra alti e bassi e si appresta dunque ora a guidare una moto completamente diversa. Una sfida che lo intriga parecchio: “Tutti i piloti KTM sono stati molto veloci, quindi la moto è diventata molto facile da usare. Tuttavia, il passaggio sarà eccitante per me, perché dopo molti anni ora devo conoscere una nuova moto. Ma la curiosità mi piace. Ho firmato il contratto con KTM a giugno. Ho quindi sperato nei primi test a novembre. Sono stati annullati, è stato annullato anche il test di febbraio. Ora non vedo l’ora che arrivi il primo test a marzo”.

    Il commento del ternano
    Petrucci appare dispiaciuto di non aver potuto testare già il suo feeling con la nuova moto nei test di novembre e febbraio, cancellati per via dell’emergenza coronavirus. In particolare rimpiange il circuito di Sepang che sarebbe potuto essere importante per via della sua varietà: “Certo, sono triste di non aver potuto fare i test a novembre o febbraio. Il test di Sepang in particolare sarebbe stato molto importante perché è un circuito molto completo, con curve lente e veloci e due lunghi rettilinei con saliscendi. Adesso ho cinque giorni di test in Qatar, poi ci saranno due Gran Premi lì”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Petrucci: “Non vedo l'ora di guidare la KTM”

    ROMA – “Tutti i piloti KTM sono stati molto veloci, quindi la moto è diventata molto facile da usare. Tuttavia, il passaggio sarà eccitante per me, perché dopo molti anni ora devo conoscere una nuova moto. Ma la curiosità mi piace. Ho firmato il contratto con KTM a giugno. Ho quindi sperato nei primi test a novembre. Sono stati annullati, è stato annullato anche il test di febbraio. Ora non vedo l’ora che arrivi il primo test a marzo”. Danilo Petrucci dopo alcuni anni in Ducati è passato ora alla KTM nel team Tech-3 di Poncharal per il Mondiale di MotoGP 2021. Il pilota ternano sa che non sarà immediato l’adattamento alla nuova moto, ma non vede l’ora che arrivino i test di marzo.

    Le parole del pilota italiano
    Petrucci appare dispiaciuto di non aver potuto testare già il suo feeling con la nuova moto nei test di novembre e febbraio, cancellati per via dell’emergenza coronavirus. In particolare rimpiange il circuito di Sepang che sarebbe potuto essere importante per via della sua varietà: “Certo, sono triste di non aver potuto fare i test a novembre o febbraio. Il test di Sepang in particolare sarebbe stato molto importante perché è un circuito molto completo, con curve lente e veloci e due lunghi rettilinei con saliscendi. Adesso ho cinque giorni di test in Qatar, poi ci saranno due Gran Premi lì”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Nakagami: “Con la moto ufficiale posso fare un passo avanti”

    ROMA – Alla sua quarta stagione in MotoGP, Takaaki Nakagami ha la grande occasione di poter guidare la Honda ufficiale nel Mondiale 2021. Il pilota della LCR Honda Idemitsu di Lucio Cecchinello verrà infatti fornito della moto factory per puntare al podio con maggior continuità: “Per me è molto importante avere una moto ufficiale. Negli ultimi anni ho sempre avuto una moto inferiore rispetto ai miei avversari, con meno potenza e velocità: adesso si può fare un passo in avanti. E credo di poter essere utile anche nello sviluppo della moto”.

    L’ambizione del pilota giapponese
    Il giapponese del team di Lucio Cecchinello sarà in sella alla LCR Idemitsu, presentata oggi ufficialmente in vista della nuova stagione che per il pilota classe 1992 può essere quella del definitivo salto di qualità: “Nel 2021 punto a lottare per il campionato, stare costantemente nel gruppo dei migliori in ogni GP. È chiaro che sarà difficile, perché sicuramente la Suzuki sarà competitiva, la Yamaha sembra essere cresciuta e ci sono tantissimi piloti forti. Ma devo provare a fare bene. La scorsa è stata una buona stagione per me, ma in alcune situazioni non ho gestito bene la pressione: come ad Aragon, dove ho fatto un errore stupido”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Nakagami: “Importante per me avere una moto ufficiale”

    ROMA – “Per me è molto importante avere una moto ufficiale. Negli ultimi anni ho sempre avuto una moto inferiore rispetto ai miei avversari, con meno potenza e velocità: adesso si può fare un passo in avanti. E credo di poter essere utile anche nello sviluppo della moto”. Takaaki Nakagami ha la grande opportunità di correre nel Mondiale di MotoGP 2021 con una moto factory, vale a dire la stessa a disposizione dei due piloti della Honda ufficiale.

    Le parole del pilota giapponese
    Il giapponese del team di Lucio Cecchinello sarà in sella alla LCR Idemitsu, presentata oggi ufficialmente in vista della nuova stagione che per il pilota classe 1992 può essere quella del definitivo salto di qualità: “Nel 2021 punto a lottare per il campionato, stare costantemente nel gruppo dei migliori in ogni GP. È chiaro che sarà difficile, perché sicuramente la Suzuki sarà competitiva, la Yamaha sembra essere cresciuta e ci sono tantissimi piloti forti. Ma devo provare a fare bene. La scorsa è stata una buona stagione per me, ma in alcune situazioni non ho gestito bene la pressione: come ad Aragon, dove ho fatto un errore stupido”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Honda LCR svela la Idemitsu di Nakagami: “Mai perso la fiducia in me stesso”

    ROMA – Nella mattinata di sabato 20 febbraio è toccato anche all’altra Honda LCR mostrarsi ufficialmente a tifosi e addetti ai lavori. Dopo la presentazione della Castrol di Alex Marquez, viene tolto il velo anche alla Idemitsu che verrà guidata da Takaaki Nakagami, il pilota giapponese che ha ottenuto buoni risultati nella passata stagione di MotoGP e che è stato confermato da Lucio Cecchinello, ora con una moto factory in tutto e per tutto uguale a quella del team ufficiale.

    Il commento del pilota giapponese
    Livrea accattivante, prestazioni che in casa Honda sperano in crescendo, e soprattutto la bravura e la grinta di un pilota spesso sottovalutato come Nakagami, che nel corso della presentazione si mostra decisamente fiducioso: “Non ho mai perso la fiducia in me stesso e penso sempre a come migliorare. Sono emozionato all’idea di avere una moto ufficiale, perché penso che quest’anno potrò mostrare il mio vero potenziale. Credo quindi che sia possibile puntare al podio ed alla vittoria”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, presentata l'Honda LCR di Nakagami: “Pronto a lottare per la vittoria”

    ROMA – A un giorno di distanza dalla presentazione della moto di Alex Marquez sponsorizzata Castrol, nella mattinata di sabato 20 febbraio tolto il velo anche all’altra Honda LCR, la Idemitsu che verrà guidata dal giapponese Takaaki Nakagami e che sarà una moto factory del tutto uguale a quella ufficiale. Il team di Lucio Cecchinello ha dunque ora svelato le due moto con le quali si presenta ai nastri di partenza del Mondiale 2021 di MotoGP per ottenere risultati nel solco di quelli positivi già ottenuti nella passata stagione.

    Le parole del giapponese
    Livrea accattivante, prestazioni che in casa Honda sperano in crescendo, e soprattutto la bravura e la grinta di un pilota spesso sottovalutato come Nakagami, che nel corso della presentazione si mostra decisamente fiducioso: “Non ho mai perso la fiducia in me stesso e penso sempre a come migliorare. Sono emozionato all’idea di avere una moto ufficiale, perché penso che quest’anno potrò mostrare il mio vero potenziale. Credo quindi che sia possibile puntare al podio ed alla vittoria”. LEGGI TUTTO

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    Nuova Mercedes Classe C: 6 cilindri addio, ecco gli ibridi plug-in

    Mercedes Classe C, dal punto di vista squisitamente tecnico, ha nel motore benzina V6 3 litri della AMG C43 4Matic l’unico frammento del passato della gamma di oggi. Anche perché a Stoccarda hanno convertito il verbo del 6 cilindri in una proposta modulare e in linea, installata su Classe E, Classe S, CLS, fino alla AMG GT 4 Coupé.

    Tra i motori di nuova Mercedes Classe C non vi sarà alcun sei cilindri, piuttosto l’offerta si comporrà di quattro in linea turbo ed elettrificati.
    L’ibrido plug-in avrà una presenza superiore a quanto non faccia oggi e, sui motivi che hanno portato i tecnici a rinunciare all’installazione dei propulsori 6 cilindri (pure con soluzioni elettrificate su altri modelli), il capo ingegnere del progetto, Christian Fruh, spiega ad Automotive news come “con il motore 3 litri sarebbe cresciuto l’avantreno di 50 mm in lunghezza, senza contare il maggior carico sull’asse anteriore e il suo impatto sulla dinamica di guida”.
    I motori PHEV vincono sull’elettrico
    Minor peso con i 4 cilindri, un migliore accentramento delle masse, ma le prestazioni? “Con i modelli ibridi plug-in abbiamo più che recuperato le differenze rispetto ai 6 cilindri”. Senza contare la spinta sull’efficienza, per erogazione della coppia elettrica e possibilità di guidare a zero emissioni.
    L’architettura continuerà a essere la MRA ma non verrà declinata in versione elettrica a batteria, perché i compromessi necessari avrebbero snaturato le proporzioni del modello. Installare il pacco batteria sotto il pianale avrebbe richiesto un incremento dell’altezza da terra, da qui la decisione di non introdurre una Classe C elettrica. Condizioni tecniche, di adattamento di modelli termici all’elettrico, che non a caso privilegiano le carrozzerie crossover e suv.
    All Terrain, arriva l’inedita station wagon
    Tra le altre anticipazioni offerte dal responsabile del progetto, su un modello che verrà presentato il 23 febbraio prossimo, la rinuncia alle sospensioni pneumatiche – poco richieste dalla clientela negli ultimi anni – e l’assenza di una variante di carrozzeria coupé 4 porte. Quella che è stata pure un’idea in fase di concept non è andata oltre.
    Arriverà, invece, una Mercedes Classe C station wagon All-Terrain. Sulla scorta di quanto offre Classe E, la sw media interpreterà per la prima volta il ruolo di “all road”, lo farà con la trazione 4Matic ovviamente e un assetto che, pur dovendo fare a meno delle sospensioni pneumatiche (uno degli immediati vantaggi è la possibilità di variare l’altezza da terra), offrirà un assetto molto più orientato al comfort.
    Sfoglia il listino Mercedes: tutti i modelli sul mercato LEGGI TUTTO

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    Yamaha E01: scooter elettrico in arrivo?

    Con tutta probabilità Yamaha sta pensando di lanciare sul mercato un nuovo scooter completamente elettrico e dal nome E01. La Casa motociclistica giapponese, infatti, ha da poco depositato presso l’Ufficio dell’Unione Europea per la Proprietà Intellettuale (EUIPO) lo stesso nome che aveva già utilizzato in precedenza per indicare un concpet presentato alcuni anni fa. Scopriamo insieme i dettagli

    DESIGN IMMUTATO
    Quando alcuni anni fa era stato presentato al Tokyo Motor Show come un concept scooter che sarebbe stato in grado di promettere praticità e guida di qualità superiore rispetto quella offerta degli scooter convenzionali, l’E01 non aveva però brillato in quanto a design. Eppure, ecco che a distanza di pochi anni Yamaha ha rinvigorito l’ipotesi di un suo debutto sul mercato, depositando il suo nome sotto la dicitura “motocicli elettrici e loro parti e accessori” e senza neanche troppo discostarsi dalle linee che aveva già presentato.
    Secondo le immagini trapelate, infatti, il nuovo scooter elettrico firmato Yamaha non è poi così diverso da quello già visto nel 2019 in Giappone. Il gruppo ottico anteriore, i piccoli specchietti retrovisori e la particolare pinna posteriore a ridosso del pneumatico sembrerebbero ancora in linea con quelli già osservati.

    BATTERIA AGLI IONI DI LITIO
    L’incognita resta, però, ancora sulla potenza. Quando vennero tolti i veli al concept E01 di Tokyo, Yamaha dichiarò solamente la presenza di un pacco batterie agli ioni di litio e un motore brushless CC raffreddato ad aria con una potenza paragonabile a quella di un motore da 125 cc.
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