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    MotoGp, Morbidelli: “Buone sensazioni, ho un pacchetto migliorato”

    ROMA – “La mia sensazione dopo questo primo test del Qatar è molto buona. Devo ringraziare Yamaha perché ha portato aggiornamenti alla mia moto e questo è stato davvero bello. Per la verità è stata anche una grande sorpresa per me. Adesso ho un pacchetto migliorato ed è importante, perché la MotoGP è un mondo dove per mantenere la tua posizione devi progredire”. Queste le parole di Franco Morbidelli dopo le prime due giornate di test della MotoGp in Qatar. Sul circuito di Losail, il vicecampione del mondo nel 2020 ha trovato il quarto tempo complessivo. “Siamo stati in grado in questo test di rimanere a un livello simile a quello dello scorso anno, e questo è positivo” – ha aggiunto il pilota di Petronas.

    Il commento sui test
    “Domenica è stata positiva per noi. In mattinata abbiamo migliorato il nostro feeling, avendo anche la possibilità di esaminare alcuni piccoli elementi da provare durante il giorno – ha poi detto Morbidelli -. Alcuni funzionavano, altri meno, così abbiamo scartato quelli che non erano buoni e tenuto quelli che invece lo erano. Verso la fine ho potuto provare un time attack e sono stato abbastanza vicino al tempo di Quartararo. Questo è abbastanza incoraggiante e buono. Sono davvero felice e contento di questi due giorni di test”. LEGGI TUTTO

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    La Mazda RX-3 compie 50 anni

    MAZDA RX-3: SUCCESSO GLOBALE
    Era il settembre del 1971 quando Mazda lanciò la sua RX-3. Più piccola e più sportiva della RX-2, in Giappone fu chiamata Mazda Savanna ed era in gran parte identica alla Mazda Grand Familia (o 818, in base ai mercati), che però al posto del rotativo sfruttava un motore quattro cilindri in linea. Sul fronte del design, la RX-3 “rotante” e la Mazda 818/Grand Familia avevano alcuni dettagli differenti, come ad esempio i fari (doppi e rotondi per la RX-3, quadrati o rotondi singoli per la Grand Familia) e la griglia frontale. Inoltre, gli esclusivi badge a forma di rotore sulla RX-3 non lasciavano alcun dubbio su quale propulsore montasse sotto al cofano: il 10A da 982 cc; ad esclusione del mercato statunitense, dove veniva sfruttato il più potente 12A da 1.146 cc. Dal 1972 anche la Savanna GT fu in vendita in Giappone con il 12A, che fu introdotto anche in altri mercati insieme alle versioni 10A, fino a quando la 10A fu interrotta nel 1974. La RX-3 è rimasta in vendita in Giappone e negli Stati Uniti fino alla fine della produzione nel 1978 (con piccole modifiche estetiche nel corso degli anni, in particolare, muso e griglia più affilati). Un modello prodotto in 286.757 unità nelle varie interpretazioni e carrozzerie disponibili: coupé, berlina e station wagon. Tra le Mazda equipaggiate con motore rotativo, solo la successiva RX-7 ha saputo far meglio. noltre, anche le versioni con motore a pistoni (Mazda 808, Mazda 818, Grand Familia) furono popolari e aggiunsero ulteriori unità al conteggio finale delle vendite.
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    MAZDA RX-3 LA SFIDA IN GIAPPONE CON NISSAN
    L’altro capitolo cruciale che l’RX-3 ha giocato nella storia di Mazda è stato il suo successo nelle competizioni. Dopo aver corso con la Cosmo e la R100 Coupé in Europa in eventi famosi come la Marathon de la Route e la 24 Ore di Spa, Mazda si è concentrata sulle corse a casa in Giappone, sfidando la Nissan Skyline nelle corse nazionali. Qui la RX-3 ha lasciato il segno fin dall’inizio, conquistando la sua prima vittoria al meeting Fuji Tourist Trophy nel dicembre 1971; mentre, equipaggiata con il motore 12A, nel maggio 1972 ha ottenuto uno storico 1-2-3 nella Fuji Gran Premio di auto da turismo. Nonostante la battaglia per la supremazia con Nissan raggiungesse livelli di intensità sempre maggiori, RX-3 ha vinto il titolo del campionato di classe Fuji Grand Champion Touring Car nel 1972, 1973 e 1975. Dopo sei stagioni di successi, al JAF Touring Car Grand Nel Prix del 1976, ha ottenuto la sua 100esima vittoria nelle gare nazionali giapponesi.
    MAZDA RX-3: LA POPOLARITÀ NELLE CORSE
    Tuttavia, non era solo in casa che la RX-3 faceva la differenza nelle gare. Divenne infatti un modello da corsa popolare in tutto il mondo, Europa, Stati Uniti, Australia. Nella terra dei canguri, ad esempio, arrivò seconda nella sua classe (e nona assoluta) nell’edizione del 1973 della Bathurst 1000, una delle gare più famose del paese. In quella del 1975, addirittura prima (quinta assoluta) con Don Holland e Hiroshi Fushida, facendo così crescere l’amore per il rotativo nel cuore degli appassionati.Ma i risultati non mancarono neanche altrove, come il terzo posto nella sua classe, dietro a Ferrari e Porsche, nella 24 Ore di Daytona del 1975. Prime avvisaglie di quello che sarebbe poi stato il ciclone RX-7. Numerose le partecipazioni da protagonista anche nelle gare europee e nei rally.
    MAZDA RX-3: ANCORA RICERCATA
    Oggi, la Mazda RX-3 rimane una scelta popolare per le competizioni d’epoca in tutto il mondo, ma si è affermata anche come modello cult nell’universo del tuning, nel drifting e persino nel drag racing. Ancora amatissima da chi ne conserva una in garage, e ricercata dai collezionisti, è senza dubbio una delle grandi protagoniste dell’epopea giapponese del motore rotativo.
    Tutta la gamma Mazda: il listino completo LEGGI TUTTO

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    Lancia Fulvia HF Competizione, quella gialla del '69 costa 120.000 euro

    La storia di Lancia nelle competizioni passa anche per i successi di Lancia Fulvia 1600 HF Competizione e, per tutti gli appassionati del modello, l’inglese RM Sotheby’s ne ha messa una in vendita. La vettura è del 1969 ed è stata completamente restaurata, prima di essere portata in mostra all’Amelia Island Concours d’Elegance.

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    Lancia Fulvia HF Competizione gialla 1969

    IDEA DE TOMASO
    La storia della Fulvia HF Competizione è interessante: l’idea fu di Alejandro De Tomaso, che sperava nell’acquisto di Lancia da parte di Ford. Secondo il pilota, se gli americani avessero rilevato il Marchio italiano, lui sarebbe stato nominato Ceo della Casa in virtù della sua amicizia con l’allora capo di Ford Lee Iacocca. La storia, però, è cambiata con l’acquisto lampo di Lancia da parte di Fiat. La Fulvia restava, gli ambiziosi progetti imprenditoriali di De Tomaso no.
    BASE FULVIA E ALETTONE
    Il modello è realizzato sul telaio standard della Lancia Fulvia, alla quale solo state applicate numerose modifiche come l’ala posteriore retrattile e regolabile. Il cofano a conchiglia, il tappo del serbatoio a sgancio rapido, i finestrini in plexiglas e il roll-bar interno completano le dotazioni della vettura.
    MOTORE E PREZZO
    Il motore V4 da 1,6 lt è stato ribassato di 30 mm per favorire la stabilità della Fulvia e la sua maneggevolezza. L’asse posteriore è stato sostituito da due bracci oscillanti indipendenti e un serbatoio in alluminio, più capiente, nel vano posteriore. RM Sotheby’s ha anche annunciato il prezzo per la Fulvia HF Competizione, in livrea gialla: per averla nel proprio garage, serviranno circa 120.000 euro.
    Le auto più amate dalle donne: la top 10 LEGGI TUTTO

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    Aston Martin, dal 2025 arrivano SUV e granturismo elettrici

    I progetti sono ancora a medio termine, retaggio della vecchia proprietà che voleva lanciare con il marchio Lagonda un modello a zero emissioni. Oggi, però, la prima elettrica Aston Martin è appannaggio della nuova proprietà di Lawrence Stroll, intenta a puntare sul marchio Aston per le due novità a partire dal 2025.

    Cruciale nella proposta elettrica è la collaborazione tecnica con Mercedes, a fornire non solo motori termici e ibridi plug-in personalizzati nei prossimi anni, ma anche sistemi elettrici. Quanto sia importante poter fare affidamento su architetture, motori e batterie frutto di un progetto già maturo, oggetto di investimenti e sviluppo, è noto. 
    L’acquisto da parte di Aston Martin vedrà comunque elementi di unicità, nell’assemblaggio previsto presso l’impianto di St. Athan, dove verranno prodotti sia il suv elettrico che una sportiva idealmente accostabile alla DB11 con motore termico. Assetto, design di carrozzeria e interni, dinamica, avranno tutti un’impronta propria.
    Mercedes e Aston Martin: partnership tecnica
    Mercedes ricordiamo come abbia delineato un programma di sviluppo dell’offerta elettrica che vedrà EQS arrivare sul mercato in estate, EQE – grande berlina equiparabile per segmento a Classe E – presentata a settembre, poi il maxi-crossover EQS. L’architettura modulare EVA sarà comune a tutti questi modelli ed è verosimile che venga fornita anche ad Aston Martin.
    Per potenze in gioco, l’elettrico che introdurrà Mercedes avrà potenze anche in eccesso dei 700 cavalli, assolutamente compatibili con una proposta Aston martin che sia granturismo di livello. Secondo quanto anticipato da Lawrence Stroll nel corso di un’intervista al Financial Times, i passi sul progetto elettrico “sportivo” non sono ancora alla fase avanzata di validazione del design, men che meno della sigla, che potrebbe non allinearsi alla storica DB. D’altronde, Aston martin ha chiarito come il futuro resterà imperniato su una sportività con motore termico, elettrificata, fino oltre il 2030. 
    In attesa che arrivi il suv elettrico nel 2025, nei prossimi mesi verrà presentata la versione ibrida plug-in di Aston Martin DBX, con un sistema ricaricabile e l’abbinamento del motore elettrico sulla linea di trazione composta con motore V8 biturbo 4 litri e cambio 9G-Tronic. Sarà lo schema in arrivo in primavera su Mercedes-AMG GT 4 porte 73 S.

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    F1, Aston Martin Vantage è la nuova Safety Car LEGGI TUTTO

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    Torino, benzinaio eroico spegne l'auto in fiamme

    Eroe per caso a Torino, precisamente in piazza Omero, dove lo scorso giovedì 4 marzo un’auto è andata in fiamme a pochi metro da una stazione di rifornimento. La tragedia fortunatamente è stata evitata grazie all’intervento coraggioso e immediato del benzinaio che si è trovato davanti una scena pericolosissima.

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    Torino, benzinaio eroe spegne auto in fiamme

    Soccorso immediato
    Dalle immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza della pompa di benzina, si vede una vettura a bordo strada immersa nel fuoco proprio a pochi metri di distanza dall’impianto. Ad agire in fretta e senza neanche pensarci un attimo è stato proprio l’uomo che lavora nella stazione di carburante. Con molto coraggio e intraprendenza il benzinaio, armato di estintore si è diretto verso l’auto per domare l’incendio.
    La reazione si è rivelata decisiva visto che le fiamme si sono spente subito e nessuno è rimasto ferito. lI peggio, e quella che poteva trasformarsi in una tragedia, è stato evitato grazie soprattutto al suo coraggio.
    Benzina: prezzo sale dell’1% in 7 giorni, verde a 1,536 euro LEGGI TUTTO

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    Vespa 75th: Piaggio celebra i 75 dello scooter divenuto un mito

    Il mito Vespa compie 75 anni e viene celebrato dal Gruppo Piaggio con una speciale versione anniversario: la Vespa 75th. Una proposta, questa, che sarà venduta esclusivamente nel 2021 per celebrare tutta la storia e la passione che questo pezzo di Italia rappresenta nel mondo.

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    Vespa 75th: allestimento anniversario per Primavera e GTS

    SOLO PRIMAVERA E GTS
    Dal 23 aprile del 1946, data di deposito del brevetto di Corradino D’Ascanio, al 2021: settantacinque anni di storia nel corso dei quali Vespa ha saputo distinguersi sulle strade, accompagnando fenomeni di costume, musicali, giovanili e diventando una icona senza tempo.
    Oggi, il Gruppo Piaggio ha voluto dedicare al mito una serie speciale chiamata Vespa 75th, che sarà disponibile per i modelli Primavera – nelle cilindrate 50, 125 e 150 cc – e per Vespa GTS – nelle cilindrate 125 e 300 cc -, ma con commercializzazione estremamente limitata al 2021.
    DETTAGLI E FINITURE
    Per questa speciale ricorrenza, la scocca di Vespa 75th è proposta in una speciale colorazione metallizzata in Giallo 75th, un cromia studiata espressamente per questa serie anniversario e che reinterpreta in chiave contemporanea alcune delle colorazioni più in voga negli anni Quaranta.
    Inoltre, sulle fiancate e sul parafango anteriore compare il numero 75 in una tonalità lievemente più accentuata, che fa da cornice alla sella dedicata in nabuk grigio fumo con cadenino, ai cerchi con bordi diamantati e numerosi dettagli cromati, alla cresta sul parafango anteriore, alla cornice della strumentazione e agli specchi retrovisori e, solo su GTS, alle pedane passeggero estraibili.
    Cromato è anche il portapacchi posteriore su cui alloggia una borsa rotonda che ricalca nelle forme il tipico contenitore per la ruota di scorta.
    WELCOME KIT ESCLUSIVO
    Per sottolineare ulteriormente l’unicità di questa speciale serie celebrativa, ogni esemplare di Vespa 75th è accompagnato da un Welcome Kit, che comprende una sciarpa Made in Italy in 100% seta con lavorazione jacquard e bordi cuciti a mano, una targa vintage Vespa in acciaio, Owner’s Book dedicato e otto cartoline da collezione che ripercorrono attraverso le immagini più significative le altrettante decadi di storia di Vespa.
    Il Museo Piaggio riapre dal vivo e anche online LEGGI TUTTO

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    Quiz patente, per superarlo mette una telecamera nella mascherina: denunciato

    Una truffa incredibile, quella tentata alla motorizzazione civile di Bologna. Protagonista un 50enne di origine nigeriana e il suo clamoroso tentativo di superare l’esame teorico della patente facendosi dare le risposte corrette da un suo amico. Ecco come.

    Telecamera, smartphone e vibrazioni: l’ingegnoso piano
    Il protagonista della vicenda infatti aveva nascosto una piccola telecamera artigianale all’interno di un foro applicato sulla mascherina, che i candidati dovevano ovviamente indossare per via delle restrizioni anti-contagio. La telecamera filmava le domande del quiz teorico, che venivano così inviate allo smartphone di un amico del 50enne. Il complice, a sua volta, dava la risposta corretta facendo vibrare il telefono cellulare del candidato: una vibrazione in caso di risposta ‘vera’, due vibrazioni in caso di risposta ‘falsa’.
    Scadenza patente: foglio rosa ed esami di guida, ecco le date delle proroghe
    Il 50enne è stato però scoperto dalla commissione di esame, accortasi delle troppe (e sospettose) volte in cui il protagonista muoveva la testa di lato – evidentemente per far vedere le domande al complice -. La commissione ha così chiesto di poter controllare la mascherina, data la presenza di un piccolo foro, ed è stata così scoperta la telecamera. Una volta scoperto, il candidato è stato naturalmente sospeso dall’esame e anche denunciato per truffa aggravata ai danno dello Stato. LEGGI TUTTO

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    Vettel e le 5 Ferrari vendute, la confessione: “Le ho date via perché…”

    Naturalmente la notizia non era passata inosservata: Sebastian Vettel ha fatto spazio nel suo garage e si è liberato di cinque Ferrari della sua collezione. L’abbandono del team di Maranello alla fine dell’ultimo Mondiale non è stato senza polemiche e il pubblico ha potuto ricamare su una notizia come questa, per cui il pilota tedesco ci ha tenuto da ribadire la sua posizione a riguardo.

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    Vettel vende le sue auto personali: presenti 5 Ferrari

    ADDIO A 5 INCREDIBILI ROSSE
    Vettel è stato sostituito dalla Ferrari con Carlos Sainz per la prossima stagione di Formula Uno; nel frattempo, il pilota 33enne ha ceduto otto supercar della sua collezione tra cui: una Ferrari LaFerrari, una Ferrari Enzo del 2004, una F50 del ’96, una Ferrari F12tdf, una 458 Speciale, una Mercedes SL65 AMG “Black Series”, una Mercedes SLS AMG “Gullwing” e una BMW Z8 Roadster, per un totale di circa 5 milioni di euro. “La logica era quella di liberare un po’ di spazio. Sono molto impegnato nella mia vita, quindi non ho il tempo di divertirmi e guidare senza fare nulla, quindi nessun grande segreto”, questa la posizione del tedesco 4 volte campione del mondo in F1.
    2020 DELUDENTE
    Tornando sull’ultima fallimentare annata a bordo della Rossa, Vettel non si è nascosto: “L’intero anno scorso è stata una sfida e ci ho pensato molto e non sono stato contento di come è andata. Ma l’ho accettato e l’ho vissuto e non ho rimpianti. In definitiva, non vedo l’ora che arrivi quest’anno. Sono molto in pace con l’anno scorso, so che non è stato secondo i miei standard che mi tengo. Non mi preoccupo mai di quello che la gente pensa o dice ed è per questo che penso che sia importante. Sono in pace ed è per questo che non vedo l’ora che arrivi quest’anno”.
    GRANDE SPIRITO 
    Sulla sua nuova scuderia: “Lo spirito è grande e la gente è molto entusiasta, è una squadra molto piccola se la si paragona alla Ferrari, quindi le cose sono un po’ diverse. Ma non si tratta di fantasie, è il lavoro dietro le quinte e da quello che ho visto, le persone sono molto capaci e molto talento. Non è un segreto che negli ultimi anni era necessario essere in Mercedes per vincere il campionato. Ma la F1 sta cambiando e forse quel divario potrebbe ridursi e questa è la speranza, per essere più vicini alla vetta e non solo sul podio se si è fortunati. Per quanto riguarda l’età, sento di averla dentro di me, ma poi dipende dalle circostanze di come vanno le cose nel prossimo futuro”.
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