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    Lamborghini presenta “Direzione Cor Tauri”: verso il futuro dell’elettrificazione

    Una trasformazione, il più grande investimento della storia e soprattutto un piano che rivoluzionerà le prestazioni senza mai rinunciare alla sostenivilità. Lamborghini annuncia la sua nuova roadmap verso l’elettrificazione: “Direzione Cor Tauri”. Dall’elettrificazione delle sue auto fino all’intero sito di Sant’Agata Bolognese, ad annunciare la profonda trasformazione è Stephan Winkelmann, Presidente e CEO di Automobili Lamborghini.
    Sarà un lungo percorso quello che porterà la Casa del Toro sulla via, anzi tra le stelle, della decarbonizzazione e verso la sua strategia di sostenibilità ambientale, con tecnologie e soluzioni capaci di garantire il top delle prestazioni e della dinamica di guida. Tutto come sempre sarà nel pieno rispetto dell’autentica tradizione automotive Lamborghini.
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    La costellazione Cor Tauri nel logo
    In richiamo al logo scelto dal suo fondatore Ferruccio Lamborghini nel 1963, Cor Tauri è la stella più luminosa della costellazione del Toro e rappresenta la direzione del Marchio verso un futuro elettrificato, che rimarrà sempre fedele al suo cuore e anima.
    “Il piano di elettrificazione di Lamborghini è un cambio di rotta reso necessario da un contesto mutato radicalmente, in cui vogliamo dare il nostro contributo continuando a ridurre l’impatto ambientale attraverso progetti concreti – commenta Stephan Winkelmann -. La nostra risposta è un piano dall’approccio integrato, dai prodotti al sito di Sant’Agata Bolognese, che ci porterà verso un futuro più sostenibile, ma pur sempre fedele al nostro DNA. Lamborghini è da sempre sinonimo di altissima competenza tecnologica nella costruzione di motori dalle prestazioni straordinarie: questa continuerà ad essere la priorità assoluta di tutto il nostro cammino verso l’innovazione. La promessa di oggi, supportata dal più grande piano di investimento della storia del marchio, è la prova della nostra profonda dedizione non solo verso i nostri clienti, ma anche verso i nostri fan, le nostre persone e le loro famiglie, verso il territorio in cui siamo nati, l’Emilia Romagna, l’Italia, il Made in Italy.”
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    Supersportive col V12, ibride e full electric
    Il viaggio verso una nuova Lamborghini, che porteranno a un miglioramento delle prestazioni e delle emozioni di guida, ma nel rispetto dei vincoli posti dalle regolamentazioni in materia di CO2  sempre più impellenti. “Cor Tauri”, la roadmap di Lamborghini, si articolerà in tre fasi:
    1. Celebrazione del motore a combustione interna (2021-2022) attraverso la presentazione di modelli di successo Lamborghini. Sulla scia di una crescita costante delle vendite e di un aumento del fatturato di 7 volte negli ultimi 15 anni, Lamborghini si è accreditata nel panorama automobilistico come centro di eccellenza nella produzione delle migliori supersportive. Dal SUV Urus, fondamento del successo commerciale di oggi, si spinge al vertice con capolavori di tecnica e stile, le serie limitate. Tra queste l’ultima presentata, la Sián, che ha dato il via al percorso di ibridizzazione, prima vettura del Toro con tecnologia ibrida. Questa fase sarà caratterizzata dallo sviluppo di motori a combustione interna destinati a versioni che rendono tributo alla storia gloriosa del marchio e ai suoi prodotti iconici passati e presenti. Senza dimenticare che quest’anno Lamborghini ha annunciato il lancio di due novità sul fronte del modello V12;
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    2. Transizione ibrida (entro fine 2024): nel 2023 Lamborghini lancerà il suo primo modello di serie ibrido ed entro fine 2024 tutta la gamma sarà elettrificata. Le performance e l’autentica esperienza di guida Lamborghini rimarranno il focus nello sviluppo di nuove tecnologie da parte degli ingegneri e tecnici della Casa e l’applicazione dei materiali leggeri in fibra di carbonio risulterà cruciale per il contenimento del peso dovuto all’elettrificazione. In questa fase si prevede l’abbattimento del 50% delle emissioni di Co2 dall’inizio del 2025 grazie ad un investimento epocale di oltre 1,5 miliardi di euro stanziati in quattro anni, il più grande della storia di Lamborghini;
     3. Prima Lamborghini Full Electric (seconda metà del decennio): l’accelerata finale della seconda parte del decennio sarà all’insegna del full electric con la visione di un futuro quarto modello. Ancora una volta l’innovazione tecnologica di questa fase sarà guidata dall’obiettivo di garantire prestazioni straordinarie e posizionare il nuovo prodotto all’apice del segmento.
    E’ cosi che Lamborghini vede il punto finale del suo percorso: Cor Tauri, la stella più luminosa della costellazione a cui punta la roadmap della Casa del Toro, è rappresentata da un quarto modello full electric. 
    Infine il programma verso il 2030 prevede un approccio a 360° che dal prodotto abbraccia il sito di Sant’Agata Bolognese, dalle linee di produzione agli uffici. E’ un’area di 160.000 mq che dal 2015 si fregia della certificazione C02 neutrale, mantenuta anche in seguito al raddoppio del sito produttivo degli ultimi anni. Oltre a ridurre le emissioni di Co2, la protezione ambientale, la sostenibilità nella catena dei fornitori, l’attenzione ai dipendenti e la responsabilità sociale dell’azienda rappresentano parti integranti di questa strategia. LEGGI TUTTO

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    Nuova BMW Serie 2 Coupé, presto il debutto sul mercato

    La fase di sviluppo della nuova BMW Serie 2 Coupé si è conclusa. Cosa succede ora? La produzione parte alla fine dell’estate e poi ci sarà il debutto sul mercato. Ma cosa sappiamo finora? In strada abbiamo potuto notare alcuni aspetti, come le linee di massima del design, oltre a inedite forme per gruppi ottici anteriori e posteriori, e una calandra maxi (ma che è ordinaria e non ha le stravaganze del mondo Serie 4). Ma ci sono anche altre caratteristiche da scoprire.Guarda la galleryNuova BMW Serie 2 Coupé, le foto dei muletti
    Motore: l’apice della sportività
    Ecco, è tempo di capire e orientare i primi punti della scheda tecnica di un’auto che resta fedele allo schema di trazione posteriore, diversamente da Serie 2 Gran Coupé, derivata dall’architettura di Serie 1. Ci sarà anche l’alternativa della trazione xDrive destinata, ad esempio, a BMW M240i xDrive. Sei cilindri turbo benzina, 3 litri e 374 cavalli, per introdurre l’apice della sportività, con differenziale a controllo elettronico, cambio Steptronic Sport 8 marce.
    Assetto e maggiore rigidità
    È uno dei volti della nuova Serie 2 Coupé 2021, progetto che può contare su una nuova architettura rispetto al passato, su carreggiate ampliate e una scocca irrigidita. Gli interventi si sono concentrati, ad esempio, sull’installazione di bracci nel sottoscocca, al retrotreno, per giungere a un valore di rigidità torsionale statica superiore del 12% rispetto al passato.
    La bontà della base tecnica sarà completata da sospensioni adattive, a controllo elettronico della rigidità, sebbene sono a richiesta, tra gli optional. L’insieme molla-ammortizzatore di serie, invece, avrà ammortizzatori a frequenza selettiva di smorzamento, in grado di modificare la rigidità in funzione del valore di compressione: un’asperità secca, brusca, vedrà l’ammortizzatore filtrare al meglio l’abitacolo per il massimo comfort; frequenze di smorzamento più dilatate, compressioni tipiche di appoggi in curva veloci o sconnessioni ondulate, produrranno una reazione dell’ammortizzatore a favorire la dinamica di guida.
    Dinamica al volante che passerà dalla possibilità di dotare nuova BMW Serie 2 Coupé dello sterzo a demoltiplicazione variabile.
    Rivoluzione nel frontale
    Se il design lascia intravedere i gruppi ottici, le proporzioni con una cabina abitacolo parecchio arretrata, lo sviluppo della calandra sul piano orizzontale, c’è altro da anticipare ed è relativo all’ottimizzazione aerodinamica. BMW anticipa di aver migliorato di ben il 50% la portanza sull’asse anteriore. In termini semplici, vuol dire generare minori turbolenze nel sottoscocca che altrimenti “alleggerirebbero” l’avantreno, a scapito della precisione di guida e stabilità alle alte andature. Dal frontale, sopratutto, si attente una netta rivoluzione stilistica con Serie 2 Coupé rispetto a quanto apprezzato sulla gamma BMW. LEGGI TUTTO

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    Moto3, Riccardo Rossi: “Gresini e mio padre gli unici a credere in me”

    ROMA – Il weekend appena chiuso a Le Mans è stato fonte di grande gioia per Riccardo Rossi. Il pilota classe 2002, nel Gran Premio di Francia di Moto3, ha ottenuto il suo primo podio in carriera nel Motomondiale, centrando il terzo posto nella gara vinta da Garcia. “Ora so che posso farlo. Quando le cose vanno male perdi sicurezza, mi serviva – ha detto ai microfoni di Sky Sport dopo la gara -. Questo podio è per Fausto (Gresini, ndr) e mio padre. Sono gli unici che hanno sempre creduto in me quando gli altri non l’hanno più fatto, quando le cose andavano male. Questo per me è importante”. 
    Sulla gara di Le Mans
    Rossi ha poi proseguito analizzando la gara di Le Mans: “Tutti i sacrifici della mia famiglia, miei, del mio team, sono stati ripagati. All’inizio ero vicino a Garcia ed a Salac, ma ho commesso alcuni errori alla seconda curva. Sono passato in terza marcia due volte e non so perché, ero molto nervoso. In quel momento ho perso tanti secondi. Ho visto che McPhee si avvicinava sempre di più, ho spinto ma era arrivato ad un secondo. Volevo quel podio, quindi all’ultimo giro mi sono detto che o cadevo o ce la facevo. Ho dato il massimo ed è arrivato anche il giro veloce”. LEGGI TUTTO

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    Moto3, Riccardo Rossi: “Gresini ha sempre creduto in me, il podio è per lui”

    ROMA – “Ora so che posso farlo: quando le cose vanno male perdi sicurezza, mi serviva. Questo podio è per Fausto (Gresini, ndr) e mio padre. Sono gli unici che hanno sempre creduto in me quando gli altri non l’hanno più fatto, quando le cose andavano male. Questo per me è importante”. Riccardo Rossi, ai microfoni di Sky Sport, parla con euforia dopo il terzo posto nel Gran Premio di Francia, quinto appuntamento stagionale della Moto3. Per il pilota italiano classe 2002 si tratta del primo podio in carriera nel Motomondiale. 
    Sulla gara
    Rossi ha poi proseguito analizzando la gara di Le Mans: “Tutti i sacrifici della mia famiglia, miei, del mio team, sono stati ripagati. All’inizio ero vicino a Garcia ed a Salac, ma ho commesso alcuni errori alla seconda curva. Sono passato in terza marcia due volte e non so perché, ero molto nervoso. In quel momento ho perso tanti secondi. Ho visto che McPhee si avvicinava sempre di più, ho spinto ma era arrivato ad un secondo. Volevo quel podio, quindi all’ultimo giro mi sono detto che o cadevo o ce la facevo. Ho dato il massimo ed è arrivato anche il giro veloce”. LEGGI TUTTO