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    Diciottenne senza patente colleziona 7mila euro di multe in un giorno

    Multe per un totale di 7mila euro per un giovanissimo di La Spezia, appena 18 anni, collezionate in un giorno. Non sappiamo se sia un record, ma se così non fosse sicuramente rappresenterebbe un’impresa (negativa) in cui pochi sono riusciti. Il protagonista, dicevamo, è un ragazzo al volante di una Fiat Stilo che è stato multato dalla polizia locale. Ma come è iniziata la serie di sanzioni?
    Dalla fuga in auto alle siepi per nascondere la droga, ma gli ritirano la patente
    Brucia l’alt e due semafori rossi
    Tutto è iniziato la mattina del 13 maggio 2021. Alle 9.30 il ragazzo non si è fermato all’alt delle forze dell’ordine e ha tentato la fuga. Tentativo che non è andato a buon fine: dopo essere passato col rosso a due semafori, il giovane automobilista è andato a scontrarsi con un motorino parcheggiato poco dopo. A quel punto gli agenti lo hanno raggiunto, ma non è finita qui: il ragazzo ha cercato nuovamente di scappare, ma è stato identificato e portato al comando di via Lamarmora.
    Qui, dopo alcuni accertamenti (il ragazzo era già noto alle forze dell’ordine), gli sono state esposte tutte le infrazioni commesse e le relative sanzioni: la multa più ingente è quella da 5.100 euro, arrivata perché il il ragazzo non ha conseguito la patente ma si trovava comunque al volante, poi c’è quella da 363 euro per non aver mai effettuato il passaggio di proprietà dell’auto e quella da 866 euro perché senza assicurazione. Ma non finisce qui. Durante la fuga, il giovane ha commesso non pochi reati violando le norme del Codice della Strada: per lui altri 1.000 euro.
    Non ha la patente e guida un’auto rubata, la sanzione è salatissima LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Biaggi: “Non è lo stesso Rossi, forse Le Mans era una pista amica”

    ROMA – Valentino Rossi ha raccolto il miglior risultato stagionale nel Gran Premio di Francia, piazzandosi per tutto il weekend all’interno o a ridosso dei primi dieci. Un undicesimo posto che conferma i passi in avanti rispetto alle prime gare, ma per Max Biaggi non basta: “In questo Gran Premio Valentino Rossi è tornato vicino alla top ten, forse ha risolto qualche problema, o forse era una pista più amica – spiega l’ex campione romano -, è arrivato undicesimo, sempre un po’ in affanno, non sempre il solito Rossi, però ormai ci sono tanti giovani piloti veloci che in pochi decimi ti trovi da primo a ottavo, è diventata una MotoGp impressionante”. 
    Il bilancio sulla gara
    Il Gran Premio mai banale sulla pista di Le Mans è stato vinto dalla Ducati di Jack Miller, davanti a Johann Zarco e Fabio Quartararo: “L’altro ieri è stata una figata, le gare sono state caratterizzate dalla pioggia, era tutto pronto e uno scroscio d’acqua ha cambiato i piani a tutti: chi ama le moto si è divertito molto. Ha trionfato la Ducati, primo e terzo sul gradino più alto, tante cadute, con Marquez in testa, e mi è dispiaciuto perché è tornato dopo un infortunio, poteva anche vincerla la gara, purtroppo è andato giù e per il morale non aiuta, ma il campione c’è e secondo me ci farà vedere ancora delle grandi cose”, conclude Biaggi.  LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Biaggi: “Rossi è in affanno, non è lo stesso Valentino”

    ROMA – Un undicesimo posto che fa ben sperare per il futuro. Valentino Rossi ha raccolto il miglior risultato stagionale nel Gran Premio di Francia, confermandosi per tutto il weekend all’interno o a ridosso dei primi dieci. Passi in avanti evidenti rispetto alle prime gare, ma per Max Biaggi non basta: “In questo Gran Premio Valentino Rossi è tornato vicino alla top ten, forse ha risolto qualche problema, o forse era una pista più amica, è arrivato undicesimo, sempre un po’ in affanno, non sempre il solito Rossi, però ormai ci sono tanti giovani piloti veloci che in pochi decimi ti trovi da primo a ottavo, è diventata una MotoGp impressionante”, le parole dell’ex campione romano. 
    Sulla gara di Le Mans
    In Francia ha trionfato Jack Miller in sella alla Ducati. Un Gran Premio sempre avvincente sulla pista di Le Mans: “L’altro ieri è stata una figata – prosegue Biaggi ai microfoni di Rtl 102.5 -, le gare sono state caratterizzate dalla pioggia, era tutto pronto e uno scroscio d’acqua ha cambiato i piani a tutti: chi ama le moto si è divertito molto. Ha trionfato la Ducati, primo e terzo sul gradino più alto, tante cadute, con Marquez in testa, e mi è dispiaciuto perché è tornato dopo un infortunio, poteva anche vincerla la gara, purtroppo è andato giù e per il morale non aiuta, ma il campione c’è e secondo me ci farà vedere ancora delle grandi cose”. LEGGI TUTTO

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    Vendevano auto di lusso ai calciatori: la frode da capogiro coinvolge Higuain, Rincon e Laxalt

    Una frode organizzata da sei persone ai danni di decine di professionisti, tra cui molti calciatori famosi. La banda di truffatori vendeva auto di lusso a clienti facoltosi, come l’ex Juventus Gonzalo Higuain, il granata Tomas Rincon e Diego Laxalt, oggi in forza al Celtic. Tutti attirati nella rete come dei pesciolini ammaliati dalla bellezza delle auto vendute a prezzi molto competitivi.

    Porsche a sconti irresistibili

    La truffa ben collaudata prevedeva la vendita delle auto a molti calciatori e volti noti, tutti fervidi appassionati di auto di grande valore e anche gli unici a potersele permettere. Per esempio Higuain aveva acquistato una Bentley Continental da 300.000 euro, Laxalt una Porsche 911 GT3, Rincon una Smart Brabus.

    Da ogni pagamento, poi l’organizzazione illegale faceva sparire migliaia di euro di tasse, tramite un gioco di fatture falsificate, compravendite estere e prestanome, in modo da evitare dichiarazioni dei redditi da nababbi e imposte a tanti zeri. Le vetture diventavano in questo modo parecchio convenienti per i facoltosi clienti, sempre soddisfatti nell’esser riusciti a concludere l’affare con sconti al ribasso.

    Fature false e autoriciclaggio

    La Procura di Genova ha prima sgominato l’attività illecita e ha poi concluso l’inchiesta con la condanna per i sei protagonisti della truffa: Fabio Praticò, Umberto Nattino, Gabriella Sacco, Angela Rosa Cadenasso, Dora A. e Andrea Solaro, ritenuto il capo dell’organizzazione.

    Il sostituto procuratore Marcello Maresca ha contestato agli indagati i reati di associazione a delinquere finalizzata all’emissione di fatture false per operazioni inesistenti, dichiarazioni fraudolente, falsi in dichiarazioni e in atti pubblici, occultamento di scritture contabili e autoriciclaggio.

    Oltre a Higuain, Laxalt e Rincon ci sarebbero altri calciatori coinvolti nei loschi affari della banda, oltre a molti altri manager e professionisti che hanno acquistato le auto regolarmente.

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