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    Zero Motorcycle FXE, l’elettrica ispirata alle arti marziali

    Zero Motorcycles ha presentato la sua nuova Zero FXE  in collaborazione con Bill Webb, designer di Huge Design, pluripremiato studio di progettazione di San Francisco. Il progetto della la Casa californiana è avveniristico e ambizioso, realizzato con l’obiettivo di creare qualcosa di innovativo, che unisce comfort di guida, design stuzzicante alla tecnologia elettrica.
    Nuova era per l’elettrico

    Umberto Uccelli, Vice President and Managing Director EMEA di Zero Motorcycles dichiara: “Ci siamo messi di impegno per rivoluzionare un settore come quello dell’elettrico. Sfruttando l’esperienza di Huge Design di San Francisco abbiamo iniziato a sviluppare il concept della FXE alcuni anni fa. Volevamo creare un modello che fosse visionario anche in riferimento al mondo delle moto elettriche, già per sua natura progressista. Dopo decine di prototipi, revisioni e ore dedicate alla ricerca, siamo stati in grado di creare una moto con caratteristiche estetiche incredibili e capace al contempo di riportare l’esperienza di guida al suo stato più naturale, puro ed entusiasmante”.
    Progettata per essere leggera e agile, connessa e potente, la FXE sembra essere un aiuto decisamente valido per attraversare il traffico. Senza marce né frizione, con una posizione di guida ergonomica e sportiva allo stesso tempo, la FXE apre la pista a una nuova era nell’esperienza di guida su moto elettrica.
    Bruce Lee è l’ispirazione

    Zero Motorcycles ha iniziato ad avvalersi della collaborazione di Bill Webb nel 2018 per la realizzazione di una versione custom della Zero FXS. L’intenzione era di sfruttare questa versione come ispirazione per i futuri modelli. La maggior parte dei concept solitamente spingono le specifiche del prototipo così in là da renderlo irrealizzabile, in termini di usabilità e funzionalità.
    Webb, invece, ha puntato a creare qualcosa che fosse innovativo ma anche utilizzabile e che potesse concretizzarsi nella realtà, da qui è nata la FXE. “Un design che guarda al futuro e comunica fluidità e leggerezza. Le arti marziali del mitico Bruce Lee sono state la nostra fonte di ispirazione, così come la sua fisicità snella, muscolosa, agile e veloce”, racconta Bill Webb, in relazione alla creazione della FXE. “È un design che prende alcuni elementi ‘grezzi’ delle moto classiche e li mixa con la fluidità, il minimalismo e la pulizia delle moto elettriche”.
    Motore brushless compatto

    Il motore Z-Force presenta una configurazione a magnete permanente (IPM) che migliora sensibilmente le prestazioni in condizioni di guida estreme e consente di raggiungere velocità sostenute più elevate. Caratteristica interessante è che questo motore brushless compatto non richiede un sistema di raffreddamento a liquido o ad aria forzata e nessun intervento di manutenzione ordinaria. Il sistema operativo proprietario Cypher Operating System II funge invece da hub per l’integrazione di tutti i sistemi della moto per un’esperienza di guida sempre migliore. Cypher offre al motociclista un’ampia gamma di personalizzazioni e tracciamenti grazie alle app Zero e permette di monitorare e fornire dati fondamentali del motociclo in modo immediato.
    Il design
    Guarda la galleryZero Motorcycle FXE
    La FXE si fa notare per l’insieme dei componenti di alta qualità che la costituiscono, come il cruscotto full color integrato, resistente alle sollecitazioni della guida, e i fanali led anteriori e posteriori completamente rinnovati.
    Nelle fasi della realizzazione della FXE sono stati inoltre applicati uno studio di ergonomia e una analisi dei touch-point, normalmente impiegati nello sviluppo della tecnologia “indossabile”, per fare di questa moto un veicolo esteticamente impattante e tecnicamente avanzato.
    La FXE sarà disponibile nei concessionari italiani Zero Motorcycles a partire da  settembre 2021 al prezzo di 13.990 euro Iva inclusa.
    Caratteristiche tecniche FXE
    Autonomia ciclo urbano: 161 km
    Autonomia ciclo misto extraurbano: 120 km
    Coppia massima: 106 Nm
    Potenza massima: 34kW @ 4300 rpm
    Velocità massima: 137 km/h
    Capacità massima pacco batterie: 7,2 kWh
    Tempo di ricarica con Zero Rapid Charger (1 kW) fino al 95%: 3,6 h. Tempo di ricarica minimo: 1,30 h
    Peso: 135 Kg
    Altezza sella: 836 mm
    La FXE è disponibile anche nella versione depotenziata da 11 kW LEGGI TUTTO

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    Monopattini Voi, tecnologia per non commettere infrazioni

    Dalla primavera 2020, dopo il primo lockdown, le città italiane sono state letteralmente invase dai monopattini elettrici, con conseguente boom di vendite ma anche altrettanti problemi relativi a regole, circolazione e incidenti. Per questo motivo Voi, operatore leader in questo settore, ha appena lanciato la prima sperimentazione al mondo su larga scala di computer vision, introducendo un’intelligenza artificiale (Luna) che rileva quando un monopattino lascia la strada per salire su un marciapiede, o quando il veicolo è parcheggiato in modo errato.
    La sperimentazione è stata testata, prima della distribuzione a Northampton nel Regno Unito (dove Voi ha una licenza esclusiva affidata dal governo britannico per testare il servizio di monopattini in sharing) alla fine di luglio 2021, sulle strade di Stoccolma. L’obiettivo della tecnologia Luna è provare a risolvere il problema della guida sui marciapiedi. Tra le varie funzioni c’è anche quella di identificare le aree della città che sono problematiche e aiutare a sviluppare infrastrutture adeguate.
    La prima fase della sperimentazione prevede l’installazione delle telecamere su un certo numero di monopattini. Viene poi identificato un gruppo di utenti che provano su strada la tecnologia di computer vision: in questo modo vengono raccolte informazioni visive in tempo reale sull’ambiente che il monopattino sta attraversando e si rilevano eventuali pedoni nel percorso. Non solo: la tecnologia è anche in grado di rilevare la superficie su cui si sta muovendo il monopattino, come una pista ciclabile, un marciapiede o una strada, e avvisare con un allarme acustico l’utente che sta commettendo un’infrazione.
    Si passa poi alla seconda fase. Circa 100 telecamere verranno installate sulla flotta di monopattini a Northampton. All’allarme acustico si aggiunge una nuova funzione della tecnologia che permette di esplorare il potenziale per rallentare automaticamente i monopattini qualora venga rilevata una guida inappropriata sui marciapiedi o in aree fortemente pedonalizzate. Se tutto va come previsto, entro il 2022 Luna dovrebbe integrare la sua tecnologia di telecamere direttamente sui monopattini.
    Migliorare il comportamento alla guida
    L’introduzione di questa nuova tecnologia sui monopattini Voi rappresenta per l’azienda la possibilità di migliorare la conformità non solo in termini di comportamento di guida, ma anche in relazione al corretto parcheggio, entrambi problemi legati a questo settore anche in Italia. L’algoritmo di parcheggio Luna può individuare se un monopattino è posizionato correttamente in un parcheggio virtuale utilizzando un’indicazione su strada o qualsiasi altro indizio visivo circostante che è addestrato a rilevare. 
    Monopattini: Mims convoca 1 luglio aziende su regole LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Vinales: “Non ho ancora pensato il 2022”

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    Nuova Opel Astra, presentata la sesta generazione

    Ha fatto il suo debutto la nuova Opel Astra 2021, la sesta generazione della berlina se nella forma potrebbe segnare il passaggio generazionale numero 6, nella sostanza, apre un capitolo diversissimo, soprattutto per lo stile. Astra infatti riscrive gli stilemi su un corpo vettura di fatto sovrapponibile al passato per dimensioni. L’architettura EMP2 rimane invariata o quasi, dal passo 13 mm più ampio per raggiungere i 2,67 metri, la lunghezza a quota 4,37 metri e un bagagliaio da 422 litri. 
    Volumi scolpiti
    Ecco, di queste proporzioni, sfoggia volumi scolpiti da linee nette, spigoli vivi, spesso tanto semplici e funzionali da farla sembrare un oggetto da Bauhaus.
    Non c’è dubbio che nel panorama delle berline compatte scriva un’originalità spinta, sebbene indirizzata da Opel Mokka. Accade per la calandra, l’Opel Vizor con fari a led del tipo IntelliLux Pixel Light. Uno schema adattivo, mediante la regolazione dell’intensità e direzione del fascio di luce prodotto da 168 singoli led sui due proiettori.
    Uno sguardo agli interni
    Assonanze con il mondo Mokka (leggi il test del crossover urbano, benzina ed elettrico) anche all’interno, stavolta nell’infotainment da 10 pollici affiancato dalla strumentazione da 10 pollici. Insieme sono il Pure Vision, doppio pannello orientato verso il guidatore. Pulizia delle superfici ed essenzialità che portano a ridurre i tasti fisici, trasformare la leva del cambio automatico in selettore shift-by-wire. Anche a bordo si ripetono le linee spezzate e nette, in plancia come sui pannelli porta. Tutto molto moderno, un ambiente che conferma i sedili dall’ergonomia certificata dall’ente AGR, declinati anche in rivestimenti pelle e Alcantara.
    Tornando al design, la fiancata esprime al meglio il nuovo dinamismo, evidenziato dalla possibilità di optare per il tetto con una colorazione a contrasto.
    L’uscita sul mercato di nuova Opel Astra è fissata nel corso del prossimo autunno, quando partirà la produzione e si apriranno gli ordini – tutti da definire, ancora, i prezzi. Sarà, però, solo a inizio 2022 che avverranno le prime consegne.
    Anche plug-in
    Una Astra con motori benzina turbo PureTech e diesel, livelli di potenza che si posizionano tra i 110 e 130 cavalli, con soluzioni di trasmissione a scelta tra il cambio manuale 6 marce e l’automatico 8 marce.
    Un parco motori collaudato e “noto”, sul quale debutta l’offerta di due versioni ibride plug-in. Avremo una Opel Astra Hybrid anche da 225 cavalli, verosimilmente abbinata tra il motore 1.6 litri turbo benzina e il motore elettrico tra termico e cambio.
    Astra conferma lo schema di sospensioni MacPherson più ponte torcente, diverse sono, invece, le regolazioni d’assetto, per ottenere un miglior controllo degli scuotimenti della cassa alle velocità più sostenute.
    Adas di Livello 2 avanzato
    Affinamenti ai quali si sostituiscono importanti sviluppi in materia di Adas, con l’introduzione dell’Intelli-Vision 360 e, soprattutto, l’assistenza alla guida di Livello 2 avanzato, Intelli-Drive 2.0. Il dato centrale è nella possibilità di cambio semi-autonomo della corsia di marcia, oltre ai già noti contenuti di mantenimento del centro corsia, della velocità in modo adattivo. La presenza del cruise control adattivo, se presente il cambio automatico 8 marce, diventa un sistema del tipo stop&go, in grado di fermare l’auto e ripartire in autonomia entro un certo periodo di tempo. LEGGI TUTTO

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    Trieste: sequestrate 200 e-bike cinesi dalla Guardia di Finanza

    Il sequestro è stato messo in atto dai funzionari dell’Ufficio Dogane di Trieste e dagli uomi del Nucleo Operativo della Guardia di Finanza e ha portato al sequestro di circa 200 e-bike complete di trasformatori e batterie di origine Cinese. 
    L’operazione si è conclusa con delle sanzioni amministrative pecuniarie, in materia di sicurezza dei prodotti, per un ammontare compreso tra 23mila e 182mila euro.
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    Niente marchio “CE”
    Come fatto sapere dalla stessa Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli, subito dopo l’immediata verifica della merce è emerso che le biciclette a pedalata assistita non riportavano né la prevista marcatura “CE” sulle batterie né le informazioni afferenti il modello, il produttore, il voltaggio e le caratteristiche tecniche.
    Una mancanza, questa, che ha fatto immediatamente scattare ulteriori controlli sulla documentazione tecnica, risultata anch’essa essere incompleta e non idonea ad attestare la conformità di sicurezza dei prodotti importati dalla Cina.
    Ovviamente, come da prassi, l’intera spedizione è stata sottoposta immediatamente a sequestro amministrativo perché non in grado di garantire le regolari conformità agli standard di sicurezza comunitari. In caso di malfunzionamento, infatti, le bici sequestrate avrebbero potuto provocare anche incidenti a discapito degli utilizzatori.
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    Prato, ubriaco alla guida va a sbattere contro 11 auto in sosta

    Sono state ben 11 le auto in sosta danneggiate da un 54enne di Prato che, nelle serata di mercoledì 7 luglio 2021 tra via Ferrara e via Padova, si è messo al volante ubriaco ed è andato a sbattervi. L’uomo è stato poi fermato dalla polizia, intervenuta sul luogo dell’incidente, che lo ha sottoposto all’alcol test: addirittura tre volte oltre il limite di legge. Non solo. Gli agenti, procedendo nelle verifiche di rito, hanno anche scoperto che il conducente non aveva mai preso la patente.
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    Una delle multe è di 5.100 euro 
    Non è la prima volta che in questi ultimi giorni, a Prato, la polizia si trova ad avere a che fare con casi del genere: sono stati altri due i conducenti denunciati dalla Municipale per aver provocato incidenti sotto effetto di alcol e droga. Tornando al 54enne, questi ha sbandato più volte, eseguendo anche manovre vietate e pericolose, e a causa del suo stato di ebbrezza ha urtato diversi veicoli in sosta, come anticipato sopra. Dicevamo anche che, oltre all’elevato livello di alcol nel sangue, da verifiche eseguite è risultato che l’uomo non ha mai preso la patente. Per questo motivo, la polizia lo ha sanzionato con una multa di 5.100 euro, a cui poi devono sommarsi quelle per guida in stato di ebbrezza e guida spericolata.
    Guida contromano in autostrada per 3 km: “L’ha detto il navigatore” LEGGI TUTTO