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    MotoGp: Zarco operato per la sindrome compartimentale

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    Juventus, incidente in Ferrari per Arthur: macchina rovinata, lui illeso

    Non c’è pace per Arthur. Il centrocampista brasiliano infatti, già alle prese con il recupero dall’intervento chirurgico a cui si è sottoposto alcuni mesi fa per risolvere i problemi di calcificazione della membrana presente tra tibia e perone della gamba destra, è rimasto coinvolto in un incidente stradale con la sua Ferrari.

    Secondo le prime ricostruzioni, Arthur si sarebbe scontrato con un’auto, a Torino, mentre si stava recando allo J-Medical per i controlli di routine. Fortunatamente non ci sono state conseguenze per lui, anche se il suo bolide è rimasto lievemente ammaccato.

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    Non è lui il responsabile

    Non è la prima volta che il brasiliano e la sua Ferrari rimangono coinvolti in un incidente stradale. In passato infatti, poco prima del suo trasferimento all’ombra della Mole, Arthur finì contro un palo in Spagna e gli venne ritirata la patente per guida in stato di ebbrezza.

    Al di là dell’incidente accaduto in queste ore, per il centrocampista classe ’96 non sembrano però giungere nuove cattive notizie se non quelle di aver rovinato ancora una volta la vettura di Maranello. Nello scontro di Torino infatti, secondo quanto trapelato, il brasiliano non è stato individuato come responsabile diretto del sinistro, ma solo come sfortunata vittima.

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    Ghenzer: “La transizione deve tutelare tutta la società”

    I consumatori e le realtà di mercato a leggerle con attenzione e senza preconcetti forniscono delle indicazioni molto interessanti. Le automobili elettrificate sono una realtà importante del mercato. In gennaio più dell’11% del mercato totale. Soltanto poco tempo fa erano molto meno della metà dei volumi attuali. Per il momento la stragrande maggioranza delle vetture elettrificate sono le ibride, ma le elettriche stanno crescendo anche se i volumi sono ancora limitati.
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    L’ibrido si fa in tre
    Parlando di ibride e cercando di dare delle indicazioni semplici e fruibili ai consumatori, dobbiamo distinguere tre livelli distinti fra di loro. Le mild hybrid, sono le più semplici, con il motore elettrico meno potente, comunque efficiente per ridurre emissioni e consumi seppure in quantità limitata.
    Le full hybrid arrivate ormai alla quarta generazione, che a pieno titolo sono sul mercato con il motore elettrico più potente ed in grado di ridurre in maniera rilevante consumi ed emissioni.
    Per ultimo ci sono le plug-in hybrid, efficenti come le full hybrid ed in più, con la spina per la ricarica delle batterie, così che la mattina l’auto diventa per alcune decine di chilometri una vettura elettrica ed emissioni zero a tutti gli effetti. Ovviamente i prezzi di questi tre livelli di ibrido sono diversi e le plug-in sono le più care e se ne vendono di meno. Il mercato però, a differenza di quello che qualche volta si legge, non esclude nessun prodotto e continua ad acquistare ke vetture tradizionali, benzina e Diesel, le vetture a gas e le elettrificate (ibride ed elettriche).
    Incentivi ma non per tutti
    La vera discriminante è rappresentata dal prezzo delle vetture elettrificate che solo con l’aiuto degli incentivi cominciano ad essere accessibili, anche se non tutte, ad una fascia sempre più ampia di consumatori. Così, ci ha sorpreso l’emendamento con il quale si è abbassata la soglia di accesso agli stessi incentivi da 70 a 60 gr di CO2 che va a “tagliare fuori” dal sostegno statale proprio le ibride che pure tanto hanno fatto per la sostenibilità ambientale in questi anni.
    Il buon senso e il realismo del mercato si dovrebbero sempre “sposare” con chiarezza. Basta leggerlo correttamente e dargli le risposte con modelli di auto sempre migliori, più pulite ed economicamente accessibili, senza danneggiare nessuno, soprattutto i consumatori che devono trovare equilibrio tra sostenibilità e portafoglio. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Quartararo: “Prima giornata di test positiva”

    ROMA – Fabio Quartararo arriva soddisfatto al termine della prima giornata di test della MotoGp a Misano Adriatico. Il leader della classifica piloti si è detto abbastanza soddisfatto delle primissime impressioni sul prototipo della Yamaha per il 2022, guidato per la prima volta sulla pista romagnola. “Non è stata una giornata molto impegnativa, volevo fare più giri, ma la squadra mi ha detto di stare tranquillo per un po’ – ha detto il francese -. Complessivamente è stata comunque una giornata positiva. L’obiettivo principale era quello di guidare la moto prototipo 2022 per la prima volta. L’unica cosa che posso dire è che la prima impressione è buona. Sono abbastanza contento e non vedo l’ora di tornare in sella”. 
    Il commento di Morbidelli
    Anche Franco Morbidelli ha parlato dopo la prima giornata a Misano: “Oggi abbiamo avuto la possibilità di fare circa 30 giri, ho potuto apprezzare di più la moto e migliorare un po’ il mio feeling. Abbiamo fatto qualche passo avanti. Naturalmente, non abbiamo fatto molti giri per risparmiare un po’ la gamba. Era dolorante dopo la gara. Ora stiamo cercando di gestire questi due giorni di test senza sconvolgerla troppo. Oggi è andata così: sono stato in grado di migliorare il mio feeling senza stressare troppo la gamba, quindi sono contento”. LEGGI TUTTO