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    Finali Mondiali 2021, spettacolo Ferrari al Mugello

    Spettacolo ed adrenalina per le Finali Mondiali 2021, che hanno consacrato Campioni del Mondo Luka Nurmi (Formula Racing) nel Trofeo Pirelli, e Ernst Kirchmayr (Baron Motorsport) nella Coppa Shell, davanti al pubblico entusiasta degli Scuderia Ferrari Club e dei dipendenti Ferrari che hanno raggiunto il circuito del Mugello. Emozioni dal vivo e in diretta web per il tradizionale Ferrari Show, che ha concluso la manifestazione portando in pista, insieme a tre monoposto del Cavallino Rampante e alle GT protagoniste di una straordinaria stagione sportiva, la nuova Ferrari Daytona SP3, l’ultima opera d’arte della Ferrari Icona Series.
    Finale Mondiale Trofeo Pirelli
    Dopo essere stato il più giovane vincitore nella storia del Ferrari Challenge, Luka Nurmi ne diventa anche il più giovane Campione del Mondo. È il verdetto che arriva dalle Finali Mondiali 2021 al Mugello, dopo una sfida palpitante con Niccolò Schirò (Rossocorsa) che ha entusiasmato il pubblico. “Quanta emozione stringere tra le mani questo trofeo”, ha dichiarato il finlandese al termine della corsa, “non ho parole per descrivere il mio stato d’animo, sono semplicemente entusiasta!”. Confronto intenso anche per il gradino più basso del podio con Cooper MacNeil (Ferrari of Westlake) abile a rintuzzare gli attacchi di Frederik Paulsen (Formula Racing).
    Il titolo di campione del Mondo della classe Am va ad un altro pilota di Formula Racing, Christian Brunsborg. Il giovane danese è stato bravo a resistere al tentativo di rimonta di Enzo Potolicchio (Ferrari of Central Florida), secondo sotto la bandiera a scacchi davanti ad Ange Barde (SF Côte d’Azur Cannes – IB FAST).

    Finale Mondiale Coppa Shell
    Dopo la conquista della Coppa Shell nel Ferrari Challenge Europe ottenuta ieri, Ernst Kirchmayr si laurea Campione del Mondo in questa categoria al termine di un emozionante ultimo giro che ha visto il pilota austriaco resistere agli attacchi degli avversari, compattati dalla Safety Car. Il portacolori di Baron Motorsport ha preceduto di pochi decimi Todd Coleman (Ferrari of Denver) e Manny Franco (Ferrari of Lake Forest), bravo a sorprendere l’esperto Fons Scheltema (Kessel Racing) e a conquistare il terzo gradino del podio. “È un risultato grandioso”, ha commentato Kirchmayr, “ieri abbiamo vinto la Coppa Shell e oggi il titolo nelle Finali Mondiali, non riesco ancora a crederci, una doppietta incredibile”.
    Campione della classe Am si laurea Peter Christensen (Formula Racing), che dopo aver conquistato la vetta, è riuscito a controllare il ritorno degli avversari nelle ultime palpitanti fasi di gara. Joakim Olander (Scuderia Autoropa) e Josef Schumacher (Eberlein Automobile) hanno accompagnato il danese sul podio.

    Ferrari Show
    Introdotto dallo spettacolo dei bandierai di Castel San Barnaba, a simboleggiare il legame di Ferrari con il territorio, l’attesissimo show che conclude le Finali Mondiali come da tradizione ha regalato emozioni e adrenalina. Il pubblico del Mugello ha potuto ammirare le evoluzioni delle monoposto Formula 1 F60 e SF70-H, con al volante Giancarlo Fisichella, Andrea Bertolini e Olivier Beretta, e delle 488 GTE e 488 GT3 Evo 2020 protagoniste nel WEC, GT World Challenge Europe e DTM per celebrare una delle stagioni più vincenti di Ferrari nei campionati GT. Applausi a scena aperta per la parte conclusiva del programma con la nuova Ferrari Daytona SP3, scortata da due damigelle d’onore come le 330 P4 e da una 412 P.
    Premiazioni
    Nella serata di sabato si è svolta la cerimonia di premiazione dei vincitori della serie europea e nordamericana del Ferrari Challenge, con l’annuncio della sede delle prossime Finali Mondiali 2022, che si svolgeranno dal 26 al 31 ottobre presso l’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola. La serata di gala, in una cornice impreziosita dall’esposizione delle principali vetture che hanno fatto la storia di Ferrari, ha permesso di festeggiare gli straordinari risultati sportivi raggiunti nella stagione 2021, a partire dai titoli mondiali nel WEC e dai trionfi nella 24 Ore di Le Mans e Spa. Nel corso della serata, accanto ad Antonello Coletta, Head of Ferrari Attività Sportive GT, sono intervenuti il presidente John Elkann, il Chief Executive Officer Benedetto Vigna, il vicepresidente Piero Ferrari, il Chief Marketing and Commercial Officer Enrico Galliera, a cui è spettato il compito di introdurre sul palco l’ammiratissima nuova Daytona SP3.

    Medaglie olimpiche
    Presente al Mugello nella giornata conclusiva delle Ferrari Mondiali 2021, una delegazione di atleti italiani che ha entusiasmato alle Olimpiadi di Tokyo di questa estate: Francesco Lamon e Jonathan Milan, del quartetto che ha conquistato l’oro nell’inseguimento a squadre in Giappone; Manfredi Rizza, argento con la canoa nel K1 200 metri; Mauro Nespoli, argento nel tiro con l’arco; Stefano Oppo, bronzo nel canottaggio nel doppio pesi leggeri; Antonino Pizzolato, bronzo nel sollevamento pesi (81 kg) e Abraham De Jesus Conyedo Ruano, bronzo nella lotta libera (97 kg). Ad accompagnare gli azzurri anche Carlo Mornati, Segretario Generale Coni.
    Museo
    Per permettere a tutti i tifosi e agli appassionati Ferrari di vedere dal vivo le 488 GTE che hanno conquistato il titolo mondiale piloti e costruttori del FIA World Endurance Championship, il Museo Ferrari di Maranello ospiterà dal prossimo 22 dicembre una mostra dedicata. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Stoner: “Yamaha mi ha impedito di correre con Valentino Rossi”

    ROMA – Casey Stoner, che ha partecipato insieme a diversi colleghi al documentario “RiVale” prodotta da DAZN per il ritiro di Valentino Rossi, ha raccontato alcuni retroscena sulla sua carriera e sul rapporto con il pesarese. L’ex pilota australiano ha svelato che avrebbe voluto correre in squadra in MotoGp con il rivale, ma che qualcuno dalla casa di Iwatar di sarebbe messo di traverso per impedire il suo approdo: “Ho cercato di essere compagno di squadra di Valentino per ben due volte. Eppure qualcuno in Yamaha me lo ha impedito. Probabilmente si sa a chi mi riferisco. Mi sarebbe piaciuto tantissimo avere la stessa moto di un pilota come Rossi per poter imparare da lui”.
    L’esordio con Honda e i due titoli in Ducati
    Stoner è approdato in MotoGp nel 2006 con la Honda di Lucio Cecchinello. Dopo una stagione cambia team e passa alla Ducati, con cui diventerà uno dei piloti più forti del momento e della storia della classe regina. Al suo primo anno nel team italiano conquista il titolo, raccogliendo poi un secondo posto nel 2008, vincendo il secondo titolo nel 2011 e chiudendo terzo nel 2012, anno del suo ritiro. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Stoner: “Volevo correre in Yamaha con Rossi, ma me l'hanno impedito”

    ROMA – “Ho cercato di essere compagno di squadra di Valentino per ben due volte. Eppure qualcuno in Yamaha me lo ha impedito. Probabilmente si sa a chi mi riferisco. Mi sarebbe piaciuto tantissimo avere la stessa moto di un pilota come Rossi per poter imparare da lui”. Casey Stoner, che ha partecipato insieme a diversi colleghi al documentario “RiVale” prodotta da DAZN per il ritiro di Valentino Rossi, ha raccontato alcuni retroscena sulla sua carriera e sul rapporto con il pesarese. L’ex pilota australiano ha svelato che avrebbe voluto correre in squadra in MotoGp con il rivale, ma che qualcuno dalla casa di Iwatar di sarebbe messo di traverso per impedire il suo approdo.
    La carriera di Stoner
    Stoner è approdato in MotoGp nel 2006 con la Honda di Lucio Cecchinello. Dopo una stagione cambia team e passa alla Ducati, con cui diventerà uno dei piloti più forti del momento e della storia della classe regina. Al suo primo anno nel team italiano conquista il titolo, raccogliendo poi un secondo posto nel 2008, vincendo il secondo titolo nel 2011 e chiudendo terzo nel 2012, anno del suo ritiro. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Martin si opera: intervento programmato per dicembre

    ROMA – Archiviati i test a Jerez, Jorge Martin prepara come tutti i piloti la prossima stagione di MotoGp. Il pilota spagnolo, reduce però dalla caduta di Portimao rimediata ad aprile scorso, ha in agenda un’operazione per sistemare alcune placche, resesi necessarie dopo l’incidente in Portogallo. Il dottor Mir lo opererà il 14 dicembre, come ha affermato lo stesso Martin, per poi avere a disposizione l’intero inverno e puntare ad essere al 100% in vista del primo appuntamento della stagione, a marzo in Qatar.
    Martin: “Stavo bene, poi ho avvertito dei problemi”
    È proprio Martin a svelare i dettagli della sua operazione: “Stavo bene da qualche gara e non sentivo più dolore. Ma ho ancora qualche problema con delle placche. L’operazione del 14 dicembre non è preoccupante, ma così sarò pronto per la prossima stagione”. Il pilota Ducati rivela poi l’obiettivo per la prossima stagione: “Venerdì ho provato la nuova moto: ci sono miglioramenti. Sarebbe bello a fine stagione restare in corsa per un posto nella top 5”, ha concluso. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, intervento programmato per Martin: si opera a dicembre

    ROMA – Chiusi i test a Jerez, Jorge Martin si tuffa come tutti i piloti nella preparazione della prossima stagione di MotoGp. Il pilota spagnolo, reduce però dalla caduta in Portogallo rimediata ad aprile scorso, ha fissato un’operazione per sistemare alcune placche, resesi necessarie dopo l’incidente a Portimao. Il dottor Mir lo opererà il 14 dicembre, come ha dichiarato lo stesso Martin, per poi avere a disposizione l’intero inverno e puntare ad essere in forma in vista del primo appuntamento della stagione, a marzo in Qatar.
    Martin: “Niente dolore, poi ho avuto dei problemi”
    È proprio Martin a rivelare i dettagli della sua operazione: “Da qualche gara stavo bene e non sentivo più dolore. Ma ho ancora qualche problema con delle placche. L’operazione del 14 dicembre non è preoccupante, ma così sarò pronto per la prossima stagione”. Il pilota Ducati svela poi l’obiettivo per il 2022: “Venerdì ho provato la nuova moto: ci sono miglioramenti. Sarebbe bello a fine stagione restare in corsa per un posto nella top 5”, le sue parole. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Lorenzo rivela: “Ad Assen 2015 Marquez decise di far perdere il mondiale a Rossi”

    ROMA – La stagione 2015 della MotoGp è passata alla storia come quella nella quale scoppiò la grande rivalità tra Marc Marquez a Valentino Rossi. In quell’anno, culminato con l’episodio in Malesia che costò la penalità all’itaiano nell’ultima decisiva gara di Valencia, si accese il duello tra i due con lo spagnolo accusato dallo stesso Rossi di avergli fatto perdere il mondiale. Una diatriba che coinvolse anche Jorge Lorenzo, in lotta per il titolo con il Dottore. A distanza di qualche anno, in una intervista a Dazn, è stato proprio il maiorchino a svelare il momento esatto in cui Marquez decise di rendere difficile la vita al numero 46 della Yamaha: “La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata ad Assen, quando si sono toccati sulla chicane. Si davano la colpa a vicenda. Da quel momento Marquez non voleva più che Valentino vincesse il mondiale”, le parole dello spagnolo.
    Assen 2015 decisiva per la rivalità tra Rossi e Marquez
    Secondo Lorenzo, quindi, fu il famoso taglio della chicane di Rossi – uno dei tanti momenti storici scritti dal pilota italiano in MotoGp grazie al quale riuscì a trionfare in quella gara – la pietra dello scandalo che portò poi alla rivalità, tutt’ora non risanata, tra il centauro della Honda e il nove volte campione del mondo, ormai ritiratosi con l’ultima gara del 2021 a Valencia. Per Marquez quel taglio fu una furbata di Rossi mentre per l’italiano fu proprio Marquez a costringerlo a finire sulla ghiaia. A distanza di sei anni, adesso, Jorge Lorenzo ha deciso di dire la sua su quella stagione e sull’inizio delle ostilità tra i due soffiando sul fuoco delle polemiche che, nonostante il tempo, non si è ancora spento. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Lorenzo: “Marquez decise dopo Assen 2015 di non far vincere il mondiale a Rossi”

    ROMA – La stagione 2015 verrà ricordata per sempre come quella del grande sgarbo di Marc Marquez a Valentino Rossi. In quell’anno, infatti, esplose la rivalità – culminata con l’episodio in Malesia che costò la penalità all’itaiano nell’ultima decisiva gara di Valencia – tra i due con lo spagnolo accusato dallo stesso Rossi di avergli fatto perdere il mondiale. Una diatriba che coinvolse anche Jorge Lorenzo, in lotta per il titolo con il Dottore. A distanza di qualche anno, in una intervista a Dazn, è stato proprio il maiorchino a svelare il momento esatto in cui Marquez decise di rendere difficile la vita al numero 46 della Yamaha: “La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata ad Assen, quando si sono toccati sulla chicane. Si davano la colpa a vicenda. Da quel momento Marquez non voleva più che Valentino vincesse il mondiale”, le parole dello spagnolo.
    Assen pietra dello scandalo
    Secondo Lorenzo, quindi, fu il famoso taglio della chicane di Rossi – uno dei tanti momenti storici scritti dal pilota italiano in MotoGp grazie al quale riuscì a trionfare in quella gara – la pietra dello scandalo che portò poi alla rivalità, tutt’ora non risanata, tra il centauro della Honda e il nove volte campione del mondo, ormai ritiratosi con l’ultima gara del 2021 a Valencia. Per Marquez quel taglio fu una furbata di Rossi mentre per l’italiano fu proprio Marquez a costringerlo a finire sulla ghiaia. A distanza di sei anni, adesso, le parole di Lorenzo destinate a far discutere ancora.  LEGGI TUTTO

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    MotoGp, infortunio Marquez: a Natale nuovi controlli per lo spagnolo

    ROMA – Serviranno nuovi controlli a Marc Marquez per stabilire quando potrà tornare in sella. Lo spagnolo, infatti, sarà sottoposto a nuove visite verso Natale dai quali si capirà se potrà essere al via della prossima stagione. Il calvario dell’otto volte campione del mondo sembra non avere fine: fermato prima dall’infortunio alla spalla, poi alle prese con un recupero più complicato e ora di nuovo messo ai box dalla diplopia, il pilota della Honda – che ha già saltato gli ultimi test a Jerez – rischia di doversi fermare nuovamente per un lungo periodo. “Ha bisogno di un po’ di tempo per riposare, riprendersi e vedere se tutta questa zona intorno all’occhio si sgonfia. Verso Natale faremo un altro controllo con il medico e vedremo com’è la situazione. Poi probabilmente prenderemo delle decisioni su quali sono le sue possibilità” le parole di Alberto Puig, manager della Honda, al sito ufficiale della MotoGp.
    Il futuro di Marquez è ancora incerto
    Puig, quindi, non è certo che entro Natale lo spagnolo possa risolvere il problema all’occhio, costringendo Honda a pensare a un piano B in vista della prossima stagione. Un problema serio nell’ottica del Mondiale 2022, quello che in teoria avrebbe dovuto vedere Marquez tornare a lottare per le posizioni di vertice del campionato, che potrebbe iniziare ancora una volta senza lo spagnolo. “Certo, non è contento ma allo stesso tempo capisce che ciò di cui ha bisogno ora è riposare e avere pazienza” ha concluso Puig  preferendo concentrarsi sullo stati di salute del suo pilota piuttosto che sull’attività in pista.  LEGGI TUTTO