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    Ibrahimovic confessa: “La mia relazione con Helena? Iniziò quando la bloccai con la Ferrari”

    La Ferrari di Ibra parcheggiata male

    Premessa: il binomio Ibra-Ferrari non ha solo riservato gioie. Una volta infatti il centravanti del Milan venne pizzicato dalle autorità svedesi mentre guidava illegalmente la sua Monza SP. Ed è stata proprio una manovra riuscita male a farlo incontrare con la sua futura anima gemella, di undici anni più grande di lui. Come raccontato dallo stesso Zlatan durante un’intervista concessa ai microfoni di Radio Deejay, la sua è stata una strategia molto particolare: “Ci siamo conosciuti perché l’ho bloccata con la Ferrari – ha raccontato -. Ho parcheggiato in doppia fila davanti alla sua automobile. Poi quando le ho chiesto il numero, la prima volta in cui le ho scritto, invece di scrivere ‘Ibrahimovic’ ho firmato il messaggio come ‘Ferrari rossa’. Però è andata bene, sono felice”.

    La verità di Helena: “Zlatan ha bloccato la mia Mercedes”

    A “correggere il tiro” ci ha pensato la stessa Helena Seger, che durante varie interviste ha sì confermato la versione di Ibrahimovic, ma aggiungendo alcuni dettagli come l’età del calciatore all’epoca, il luogo dov’è avvenuto e la macchina che guidava lei. Oltre a sottintendere come in realtà Ibra non avesse bloccato volontariamente l’auto dell’avvenente bionda per riuscire a parlarle, ma che avesse proprio sbagliato parcheggio. “Colpo di fulmine? No. In verità aveva parcheggiato male la sua Ferrari in un parcheggio di Malmoe. L’aveva messa in un modo che impediva alla mia Mercedes di uscire. In maniera abbastanza scontrosa gli ho detto di spostarla subito, si vede che gli è piaciuto”. Allora, è proprio il caso di dirlo: galeotta fu quella Ferrari.

    Guarda la galleryFerrari Monza SP2, il nuovo gioiello di Ibrahimovic: gli scatti LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Biaggi su Rossi: “La nostra rivalità più vera perché italiani”

    ROMA – Tra le rivalità più iconiche della MotoGp quella tra Max Biaggi e Valentino Rossi, fatta di duelli in pista all’ultima curva e scintille nei box, è stata una delle più accese. E proprio l’ex pilota romano, intervistato da BBC Sport, rivive le emozioni provate contro il numero 46, che quest’anno ha salutato la classe regina. “Eravamo acerrimi avversari ma venivamo dallo stesso Paese e questo ha reso la nostra rivalità più vera. Lui era molto bravo e non sapevi mai come poteva andare a finire una gara”, queste le sue parole.
    Biaggi ricorda Phillip Island
    C’è una gara che forse più di tutte esprime al meglio la rivalità tra Rossi e Biaggi: il Gran Premio di Phillip Island nel 2001. A ricordare quella gara è proprio il pilota romano: “In Australia vinse lui per un solo millesimo di secondo: per un nonnulla. Fu una gara fantastica, ma non mi aspettavo che potesse sorpassarmi all’ultimo giro. Quel tipo di Gran Premi ha creato tanta adrenalina, con tanto pubblico venuto a godersi quella magnifica battaglia”. Infine una disamina tecnica del suo acerrimo rivale: “Non aveva tanti punti deboli. Ha saputo adattarsi e la sua guida non era delle più pulite, ma ha comunque raccolto eccellenti risultati” sottolinea Biaggi. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Biaggi: “Rossi? Rivalità più vera perché italiani”

    ROMA – Quella tra Max Biaggi e Valentino Rossi è stata una delle rivalità più iconiche della MotoGp con duelli durissimi in pista e anche nei box. E proprio l’ex pilota romano, intervistato da BBC Sport, rivive le emozioni provate contro il numero 46, che quest’anno ha salutato la classe regina. “Eravamo acerrimi avversari – ha raccontato Biaggi – ma venivamo dallo stesso Paese e questo ha reso la nostra rivalità più vera. Lui era molto bravo e non sapevi mai come poteva andare a finire una gara”, queste le sue parole.
    La sconfitta a Phillip Island
    C’è una gara che forse più di tutte ha rappresentato al meglio la rivalità tra Rossi e Biaggi: il Gran Premio di Phillip Island nel 2001. Così ricorda il 50enne romano: “In Australia vinse lui per un solo millesimo di secondo: per un nonnulla. Fu una gara fantastica, ma non mi aspettavo che potesse sorpassarmi all’ultimo giro. Quel tipo di Gran Premi ha creato tanta adrenalina, con tanto pubblico venuto a godersi quella magnifica battaglia”. Poi un giudizio sulla guida di Rossi e la sua evoluzione: “Non aveva tanti punti deboli. Ha saputo adattarsi e la sua guida non era delle più pulite, ma ha comunque raccolto eccellenti risultati” conclude Biaggi. LEGGI TUTTO

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    Nemmeno la neve ferma i monopattini: follia a Piacenza

    Quando la moda dei monopattini è esplosa in Italia (siamo nelle primavera 2020, subito dopo il primo lockdown) nessuno avrebbe mai immaginato che conseguenze avrebbe avuto questo fenomeno. Ben venga la micromobilità sostenibile, che oltre all’importantissimo aspetto ambientale potrebbe anche far diminuire il traffico cittadino, ma deve essere supportata da infrastrutture e regole adatte. Il fenomeno dei monopattini, invece, ha da subito preso una brutta piega tra corse in tangenziale e gare clandestine, incidenti sempre più frequenti, e leggi forse non abbastanza rigide (comprese le novità introdotte dal Dl Infrasttruture). E poi, navigando in rete, ci imbattiamo in foto come questa, postata dalla nota pagina Instagram Welcome to Favelas.
    E le regole?
    La foto è stata scattata a Piacenza, che mercoledì 8 dicembre ha salutato la prima nevicata della stagione. Con la città completamente imbiancata, i fiocchi che cadono copiosi e il vento che sembra piuttosto forte, c’è chi ha pensato bene di farsi un giro in monopattino, in una strada dove – a giudicare dall’immagine – i piccoli mezzi elettrici non potrebbero circolare nemmeno in condizioni meteorologiche normali. Come possiamo vedere, la donna alla guida (di cui non sappiamo l’età, essendo di spalle) sta tentando di ripararsi. Tutto inutile: le potenti raffiche di vento, unite ai fiocchi di neve, hanno rotto l’ombrello, rovesciandolo e trasformandolo in un ulteriore ostacolo. Con una strada in queste condizioni, col rischio di farsi investire, le mani dovrebbero essere ben salde al manubrio, senza l’interferenza di alcun tipo di distrazione. Speriamo solo che qualche pattuglia l’abbia fermata e abbia riservato per lei una multa salata. Ma di fronte a questi livelli di incoscienza, viene da pensare che nemmeno le sanzioni servano a qualcosa.
    Lady Bonucci, che rabbia questi monopattini! Lo sfogo è social LEGGI TUTTO

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    A Natale Bosch Italia sostiene Pane Quotidiano Onlus

    La frase di Robert Bosch, datata 1920, è quanto mai attuale e riflette appieno i valori e l’operato che, a tutt’oggi, l’omonima azienda da lui fondata rimarca in tutto il mondo. La multinazionale tedesca, leader globale di tecnologie e servizi, fa oggi capo ad una Fondazione di pubblica utilità e, da sempre, ha nel proprio DNA l’attenzione alla Responsabilità Sociale, ad ogni livello. Dalle azioni per il clima, simbolicamente riassunte nella raggiunta neutralità climatica delle proprie sedi produttive, alle politiche di conservazione delle materie prime e riciclo dei materiali, alle opere filantropiche a sostegno della società, sempre in linea con la propria mission di sviluppare iniziative volte a migliorare la vita delle persone, ogni giorno.
    Proprio per tutto ciò, Bosch Italia in collaborazione con Davide Longoni ha deciso di sostenere la Onlus Pane Quotidiano, attraverso un’iniziativa molto speciale in occasione del Natale. Per tutto il mese di dicembre chi sceglierà di comprare il Bosch Bread by Davide – un pane di campagna a Km zero – presso i panifici di Davide Longoni a Milano, farà del bene a chi, oggi in città, vive situazioni di estrema difficoltà. Bosch Italia, infatti, raddoppierà il ricavato del Bosch Bread by Davide venduto e lo devolverà a Pane Quotidiano. Inoltre, dal 10 al 12 dicembre, con soli 5 euro si potrà acquistare, presso alcuni punti vendita Longoni, la shopper in cotone serigrafata a mano con i decori di Fornasetti, il cui ricavato sarà interamente devoluto all’Onlus milanese. L’Atelier Fornasetti ha contribuito all’immagine della sportina del pane nel segno della collaborazione artistica che, già da un paio di anni, ha in atto con l’eccellenza milanese nell’ambito della panificazione.
    Il momento che stiamo vivendo è molto complesso. La crisi economica degli ultimi anni in Italia e la recente pandemia hanno colpito pesantemente la popolazione, creando nuovi poveri che si sono aggiunti a chi già versava in condizioni di necessità. Per questo Bosch Italia ha deciso di dare il proprio contributo sostenendo Pane Quotidiano, l’organizzazione senza scopo di lucro nata a Milano che, da oltre 120 anni, ha l’obiettivo di assicurare aiuto alle persone più bisognose e fragili, distribuendo ogni giorno, gratuitamente, generi alimentari e beni di conforto a chiunque ne abbia bisogno, senza alcuna distinzione o discriminazione.
    “Siamo felici di constatare che la frase di Robert Bosch sia completamente in linea con il motto coniato nel 1898 dai Fondatori di Pane Quotidiano che così recita: Fratello, Sorella, nessuno qua ti domanderà chi sei, né perché hai bisogno, né quali sono le tue opinioni. Ciò a significare che la dignità umana va sempre ed in ogni caso preservata e mai prevaricata. Da allora ne sono passati tanti di anni, anzi, più di un secolo, ma questi principi ispiratori calzano perfettamente nel nostro oggi con la speranza che si possa migliorare il domani” – ha affermato Luigi Rossi, Vice Presidente Pane Quotidiano ONLUS.
    Il filo conduttore dell’iniziativa è il “pane” che, nella sua semplicità, racchiude valori simbolici antichi di condivisione, tradizione, artigianalità e allo stesso tempo moderni di ricerca, innovazione e ritrovata socialità. Gli stessi valori condivisi da Bosch in cui crede da sempre.
    “Un piccolo gesto spesso può fare la differenza per far sentire la nostra vicinanza a chi sta attraversando periodi di difficoltà. Per questo, in linea con i principi del nostro fondatore, abbiamo deciso di sostenere Pane Quotidiano attraverso l’iniziativa Bosch Bread by Davide durante le festività natalizie. Alla base del concetto di Panetteria 4.0, su cui si basa l’attività di Davide Longoni, c’è una ricerca delle materie prime di qualità e rispetto dell’ambiente che, insieme alla diversità e alla multiculturalità, sono temi condivisi anche dalla nostra azienda – ha dichiarato Giuditta Piedilato, Direttore Comunicazione e Relazioni Pubbliche Bosch Italia.
    “Donare il pane è uno dei gesti più nobili e significativi della storia dell’umanità. Per questo motivo, per noi, è un grande piacere essere parte attiva di questo bellissimo progetto assieme a Fondazione Bosch per Pane Quotidiano. Sono sicuro che la comunità del nostro panificio sarà altrettanto felice di diventarne parte attiva. Per il progetto abbiamo pensato di fare un ‘pane di campagna’ con la segale che coltiviamo a Chiaravalle, un pane di Milano e che richiama alla natura stessa della città: aperta, accogliente e pronta ad aiutare le persone più fragili” – ha sottolineato il panificatore Davide Longoni. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Bonora: “Voto 8 alla stagione, 10 solo se vinciamo una gara”

    ROMA – Paolo Bonora ha analizzato la stagione di Aprilia ai microfoni del sito ufficiale della MotoGp. Il team manager della casa di Noale si è detto soddisfatto dei progressi fatti, soprattutto per quanto riguarda Aleix Espargaro, che con il terzo posto di Silverstone ha ottenuto il suo miglior risultato della stagione, nonché unico podio del suo 2021. “Un voto alla stagione? Ci do un 8, perché dobbiamo continuare a migliorare – ha detto Bonora -. Direi 10 se avessimo vinto una gara. In questo momento stiamo lottando sempre tra la quinta e la decima posizione, per vincere una gara però bisogna fare un passo in più”.
    Su Vinales
    “Aleix Espargaro è il nostro riferimento da molti anni e in questo momento siamo soddisfatti con lui – ha aggiunto Bonora, che ha poi parlato dell’arrivo di Maverick Vinales: “Cerchiamo di avvicinarci al suo stile di guida per ottenere le migliori prestazioni. Viene da una moto diversa dalla nostra, quindi procediamo passo dopo passo”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Bonora: “Alla stagione di Aprilia do un 8, ora vogliamo vincere una gara”

    ROMA – “Un voto alla stagione? Ci do un 8, perché dobbiamo continuare a migliorare. Direi 10 se avessimo vinto una gara. In questo momento stiamo lottando sempre tra la quinta e la decima posizione, per vincere una gara però bisogna fare un passo in più”. Paolo Bonora ha analizzato la stagione di Aprilia ai microfoni del sito ufficiale della MotoGp. Il team manager della casa di Noale si è detto soddisfatto dei progressi fatti, soprattutto per quanto riguarda Aleix Espargaro, che con il terzo posto di Silverstone ha ottenuto il suo miglior risultato della stagione, nonché unico podio del suo 2021.
    Espargaro come riferimento
    “Aleix Espargaro è il nostro riferimento da molti anni e in questo momento siamo soddisfatti con lui – ha aggiunto Bonora, che ha poi parlato dell’arrivo di Maverick Vinales: “Cerchiamo di avvicinarci al suo stile di guida per ottenere le migliori prestazioni. Viene da una moto diversa dalla nostra, quindi procediamo passo dopo passo”. LEGGI TUTTO

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    Rooney e Aguero si sbarazzano delle Lamborghini: troppo care, le vendono online!

    Chiunque si dovesse collegare su AutoTrader alla ricerca di qualche vettura da acquistare, si potrebbe imbattere in un paio di annunci diversi dai soliti. Si tratta di due Lamborghini, una Gallardo Spyder del 2007 di proprietà di Wayne Rooney, quotata più di 81mila euro, e una Aventador di Sergio Aguero da 222mila euro. Esatto: i due bolidi sono in vendita sul portale web.Guarda la galleryLamborghini in vendita online: i proprietari sono Rooney e Aguero

    Rooney e la sua Gallardo

    Due supercar sensazionali, sia per l’eleganza e le prestazioni, sia perché quegli stessi sedili hanno accolto fino a poco tempo fa due tra gli attaccanti più forti della storia. La leggenda del Manchester United (oggi tecnico del Derby County) aveva ovviamente richiesto ogni possibile optional al momento dell’acquisto della vettura, dai sedili riscaldabili agli specchietti regolabili elettronicamente, dal climatizzatore a doppia zona a uno schermo centrale sulla plancia, telecamera per retromarcia e navigatore satellitare. Con soli 244 km percorsi, Rooney ha deciso di mettere in vendita il suo bolide che può raggiungere la velocità di 317 km/h in 4,2 secondi. Rooney ha in passato raccontato un piccolo aneddoto sulla sua Lamborghini Spyder nera, ricordando l’episodio in cui l’aveva prestata a Carlos Tevez utilizzando quindi un’Audi per raggiungere gli allenamenti. Una volta arrivato, venne deriso dall’intera squadra. L’auto è in vendita a 81mila euro.

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    Aguero, una Aventador “immacolata”

    Aguero si è probabilmente sempre pentito di aver acquistato la sua Aventador e lo ha ammesso al programma televisivo “Santo Sabado”. “Non so perché l’ho comprata. Ci avrò percorso circa 1.200 km, quindi è quasi inutilizzata. È lì a prendere freddo e ragnatele, perciò ho deciso di venderla”. La supercar del 2014 può raggiungere 349 km/h in neanche 3 secondi ed è anch’essa dotata di ogni optional possibile: quattro ruote motrici, un cofano motore trasparente, antifurto e aria condizionata automatica con sensore solare. Il fatto di essere seminuova fa sì che la supercar, prodotta e personalizzata da Yannimize con interni in pelle arancio, venga venduta a un prezzo di 222mila euro.

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