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    MotoGp, Jarvis: “Vinales? Rossi a volte gettava ombra su di lui”

    ROMA – Lin Jarvis, intervistato ai microfoni di “Todocircuito”, è tornato sull’addio anticipato a Maverick Vinales a metà dell’ultima stagione di MotoGp. Il managing director della Yamaha ha raccontato delle aspettative riposte nel pilota spagnolo. “Se potevamo comportarci diversamente nel caso Vinales? Con il senno di poi, potevamo anticipare. Tutto è successo e si è evoluto in modo inaspettato. Quando Maverick ha rinnovato e Rossi era in procinto di andarsene, probabilmente avevamo la squadra più forte in griglia”.
    Il commento di Jarvis
    “Maverick era al quinto anno e normalmente sarebbe cresciuto fino a diventare un leader della squadra, perché veniva subito dopo Rossi – ha aggiunto Jarvis -. Valentino, ovviamente, ha così tanta storia e così tanti legami con la Yamaha che a volte poteva gettare un’ombra sul suo compagno di squadra”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Jarvis: “Non ci aspettavamo quello che è successo con Vinales”

    ROMA – “Se potevamo comportarci diversamente nel caso Vinales? Con il senno di poi, potevamo anticipare. Tutto è successo e si è evoluto in modo inaspettato. Quando Maverick ha rinnovato e Rossi era in procinto di andarsene, probabilmente avevamo la squadra più forte in griglia”. Queste le parole di Lin Jarvis, ai microfoni di “Todocircuito”, riguardo all’addio anticipato a Maverick Vinales a metà dell’ultima stagione di MotoGp. Il managing director della Yamaha ha raccontato delle aspettative riposte nel pilota spagnolo.
    Le parole di Jarvis
    “Maverick era al quinto anno e normalmente sarebbe cresciuto fino a diventare un leader della squadra, perché veniva subito dopo Rossi – ha aggiunto Jarvis -. Valentino, ovviamente, ha così tanta storia e così tanti legami con la Yamaha che a volte poteva gettare un’ombra sul suo compagno di squadra”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Espargaro sul rinnovo: “Devo ancora decidere, sto invecchiando”

    ROMA – Aleix Espargaro si ritrova come tanti sportivi alle prese con la carta d’identità, che per lui segna 32 anni. Il pilota dell’Aprilia deve ancora decidere per quante stagioni rinnovare, mentre nel 2021 ha agguantato il primo podio con l’Aprilia in occasione del GP di Silverstone. “Sono motivato e ho fisico e mentalità per poter correre – ha confessato a The Race – ma devo ancora decidere se firmare per un anno o due. Sto invecchiando, ma c’è ancora tempo per essere in sella a una moto e deciderò dopo le prime gare del 2022”.
    Il dialogo con Aprilia
    Il pilota spagnolo ha concluso questa stagione di MotoGp in ottava posizione in classifica, a 22 punti da Marc Marquez. Il discorso rinnovo però deve essere ancora intavolato con l’Aprilia, come ha raccontato lo stesso Espargaro: “È importante per me sapere quali sono i loro progetti e le loro idee. Non ho parlato molto con il team, ma c’è tutto l’inverno per discutere del mio rinnovo. Questi sono compiti che devono coinvolgere anche i piani alti e si tratta anche di capire quali sono le prospettive per il futuro”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Fernandez: “Guardo a Quartararo, lui campione senza aver mai vinto prima”

    ROMA – In MotoGp senza aver mai vinto un mondiale. Raul Fernandez è pronto a sbarcare nella classe regina e il fatto di non aver mai vinto non sembra scalfire la sua determinazione.”Un anno fa – ha raccontato infatti a “Motorsport.com” – mi davano del pazzo perché passavo in Moto2 e guardate i risultati”. Il 21enne di Madrid ha infatti mancato il mondiale per soli quattro punti, alle spalle del compagno di squadra in Red Bull KTM Ajo, Remy Gardner. “Bisogna guardare – ha continuato Raul Fernandez – l’esempio di Fabio Quartararo. Molti gli davano del pazzo perché passava in MotoGp senza aver mai vinto un mondiale e ora è campione”.
    Fernandez e gli altri esordienti
    Raul Fernandez non sarà però l’unico rookie in MotoGp. Insieme a lui ci saranno lo stesso Gardner, Fabio Di Giannantonio, Marco Bezzecchi e Darryn Binder. E da vincere c’è la palma di Rookie dell’anno, a tal proposito il neo pilota KTM Tech 3 ha affermato: “A tutti piace pensare in grande. L’obiettivo però è lottare con Remy e dimostrare chi è il migliore a parità di condizioni”. La rivalità tra Gardner e Fernandez ha infatti infiammato questa stagione di Moto2, che si è chiusa con la vittoria dell’australiano. La sconfitta non è stata ancora digerita dallo spagnolo, che recrimina: “Quest’anno lui lottava forte di una grande esperienza, che a me mancava. In MotoGp sarà lui il mio rivale e voglio superarlo”, ha chiuso Fernandez, che sembra avere le idee molto chiare per il 2022. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Fernandez: “Quartararo un esempio, gli davano del pazzo ma ora è campione””

    ROMA – Raul Fernandez è pronto per la MotoGp e a farci il suo ingresso con zero titoli in bacheca, cosa che sembra non preoccuparlo. “Un anno fa – ha raccontato infatti a “Motorsport.com” – mi davano del pazzo perché passavo in Moto2 e guardate i risultati”. Il 21enne di Madrid ha infatti mancato il mondiale per soli quattro punti, alle spalle del compagno di squadra in Red Bull KTM Ajo, Remy Gardner. “Bisogna guardare – ha continuato Raul Fernandez – l’esempio di Fabio Quartararo. Molti gli davano del pazzo perché passava in MotoGp senza aver mai vinto un mondiale e ora è campione”.
    Fernandez e gli altri rookie
    Raul Fernandez non sarà però l’unico esordiente in MotoGp. Insieme a lui ci saranno lo stesso Gardner, Fabio Di Giannantonio, Marco Bezzecchi e Darryn Binder. E da vincere c’è la palma di Rookie dell’anno, a tal proposito il neo pilota KTM Tech 3 ha affermato: “A tutti piace pensare in grande. L’obiettivo però è lottare con Remy e dimostrare chi è il migliore a parità di condizioni”. La rivalità tra Gardner e Fernandez ha infatti infiammato questa stagione di Moto2, che si è chiusa con la vittoria dell’australiano. La sconfitta non è stata ancora digerita dallo spagnolo, che recrimina: “Quest’anno lui lottava forte di una grande esperienza, che a me mancava. In MotoGp sarà lui il mio rivale e voglio superarlo”, ha concluso Fernandez. LEGGI TUTTO

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    MotoGp: Martin porta il team Pramac in vacanza, promessa mantenuta

    ROMA – Jorge Martin ha mantenuto la promessa fatta alla squadra. Il Alcuni mesi fa, infatti, il pilota spagnolo al suo primo anno in classe regina aveva affermato che, in caso di un altro podio nel Mondiale 2021 di MotoGp, avrebbe portato tutto il team in vacanza a sue spese.  Da quel momento, di piazzamenti nelle prime tre posizioni ne sono arrivati tre, compresa una vittoria nel Gp di Stiria. Ma l’ormai ex rookie ha mantenuto quanto detto ad agosto, come testimoniato dal post pubblicato sui social, che vede il team Pramac in vacanza a Punta Cana, nella Repubblica Dominicana.
    Il bilancio della stagione
    Gli ultimi giri dell’anno su una moto da gara, Martin li ha fatti durante i test di Jerez, dove ha tracciato un bilancio della stagione: “Mi sembra di essere stato competitivo su tutte le piste dopo l’Austria – ha detto ai microfoni di “Speedweek” -. Solo a Misano ho avuto qualche problema, ma sono partito quarto in griglia. A Silverstone ero pronto per il podio, così come a Valencia”. Poi qualche parola in vista del prossimo anno: “Siamo pronti per fare grandi cose. Nel test non ho spinto molto: avevo già la testa a Punta Cana, al sole e alla festa”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp: Martin paga la scommessa, tutta la Pramac in vacanza a spese del Pilota

    ROMA – Una promessa è una promessa. Parola di Jorge Martin, che dopo il termine della stagione di MotoGp, ha portato il suo team in vacanza a Punta Cana, nella Reppubblica Dominicana, offrendo interamente il soggiorno. Alcuni mesi fa, infatti, il pilota spagnolo al suo primo anno in classe regina aveva affermato che, in caso di un altro podio, avrebbe portato tutto il team in vacanza a sue spese. Da quel momento, di piazzamenti nelle prime tre posizioni ne sono arrivati tre, compresa una vittoria nel Gp di Stiria. Ma l’ormai ex rookie ha mantenuto quanto detto ad agosto, come testimoniato dal post pubblicato sui social.
    Le parole dopo i test
    Gli ultimi giri dell’anno su una moto da gara, Martin li ha fatti durante i test di Jerez, dove ha tracciato un bilancio della stagione: “Mi sembra di essere stato competitivo su tutte le piste dopo l’Austria. Solo a Misano ho avuto qualche problema, ma sono partito quarto in griglia. A Silverstone ero pronto per il podio, così come a Valencia”. Poi qualche parola in vista del prossimo anno: “Siamo pronti per fare grandi cose. Nel test non ho spinto molto: avevo già la testa a Punta Cana, al sole e alla festa”. LEGGI TUTTO

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    Stellantis sempre più green: accordo con Foxconn sui microchip

    Durante l’atteso Software Day di oggi 7 dicembre, il CEO di Stellantis Carlos Tavares ha spiegato i piani del Gruppo, e in particolare si è soffermato sugli obiettivi alla base dell’accordo con Foxconn, grazie alla cui collaborazione Stellantis continuerà e aumenterà la progettazione di veicoli intelligenti ed ecologicamente sostenibili. La strada dell’elettrificazione, infatti, è già tracciata da diverso tempo e i nuovi accordi puntano tutti in quella direzione. Ma c’è di più: le due aziende hanno firmato un documento d’intesa non vincolante che sosterrà le iniziative di Stellantis in materia di semiconduttori. 
    Tre nuove piattaforme con intelligenza artificiale
    “Le nostre strategie di elettrificazione e software supporteranno la trasformazione per diventare un’azienda tecnologica di mobilità sostenibile, sfruttando la crescita aziendale associata con funzionalità e servizi over-the-air e offrendo la migliore esperienza ai nostri clienti”, ha spoegato Tavares. “Con le tre nuovissime piattaforme tecnologiche basate sull’intelligenza artificiale in arrivo nel 2024, implementate sulle quattro piattaforme di veicoli STLA, sfrutteremo la velocità e l’agilità associate al disaccoppiamento dei cicli hardware e software”. STLA Brain è la nuova “mente elettrica” per i veicoli a batteria Stla Small, Stla Medium, Stla Large e Stla Frame e per la quale saranno necessari circa 4.500 ingegneri. Attraverso la partnership con diverse società saranno create quattro tipologie di chip per coprire circa l’80% dei bisogni dei semiconduttori. Secondo le previsioni il fatturato annuo di Stellantis arriverà a 4 miliardi entro il 2026 e a 20 miliardi entro il 2030. C’è poi STLA SmartCockpit, creato su STLA Brain, che si integrerà perfettamente con le vite digitali degli occupanti del veicolo per creare un “terzo spazio” personalizzabile e in grado di offrire applicazioni basate sull’Intelligenza Artificiale (IA) come la navigazione, l’assistenza vocale, il mercato dell’e-commerce e i servizi di pagamento.
    L’espansione del Gruppo
    L’idea base è quella di sfruttare le capacità che potranno rendere l’azienda leader nel settore: servizi e abbonamenti, funzionalità on-demand, attenzione alle flotte, alla politica dei prezzi e rivendita, conquista e fidelizzazione del cliente, vendita incrociata. L’espansione della multinazionale porterà ovviamente cambiamenti interni all’azienda: grande numero di ingegneri necessari per raggiungere gli obiettivi prefissati sarà raggiunto anche grazie alla Software & Data Academy per collocare oltre 1.000 dipendenti.
    Stellantis, la prima Tower Multifunction di Solerzia sorge a Torino LEGGI TUTTO