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    MotoGp, Petrucci: “Quest'anno abbiamo faticato”

    ROMA – Manca sempre meno all’inizio della Dakar, previsto per il 2 gennaio, con Danilo Petrucci che si sta allenando a Dubai per essere pronto all’esordio. La mente del pilota italiano ora è rivolta a questo appuntamento ma da metà gennaio in poi si penserà al futuro che potrebbe essere nel MotoAmerica dove prenderebbe il posto di Baz in Ducati. “Non potrò essere competitivo a livello internazionale nel motocross o nell’enduro, – ha spiegato a Speedweek.com – ma potrei avere un vantaggio in questa Dakar. Sono vecchio e pesante per la MotoGP, ma invece sono uno dei più leggeri e giovani per i rally”.
    “Non sono arrabbiato con nessuno”
    Sembra essere finito il tempo in MotoGp per Petrux, reduce da una stagione non esaltante con la KTM con cui ha conquisto un quinto posto come miglior risultato e tre piazzamenti tra i primi dieci. “Ognuno ha preso la decisione migliore sia la fabbrica, il pilota che i vertici“, ha sottolineato il pilota italiano. “però la moto non era quella che ipotizzavamo. Non sono arrabbiato con nessuno, solo dispiaciuto di non poter essere più utile alla squadra, pensavano che la moto migliorasse, invece abbiamo faticato e devo aggiungere che anche quando i risultati non arrivavano mi sono impegnato ancora di più. Riguardo al futuro ora passerò circa tre settimane nel nulla e avrò molto tempo pensare”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Petrucci: “Pensavamo la moto migliorasse”

    ROMA – Danilo Petrucci sta ultimando a Dubai la preparazione in vista della Dakar in programma dal 2 al 14 gennaio. La mente del pilota italiano ora è rivolta a questo appuntamento ma da metà gennaio in poi si penserà al futuro che potrebbe essere nel MotoAmerica dove prenderebbe il posto di Baz in Ducati. “Non potrò essere competitivo a livello internazionale nel motocross o nell’enduro, – ha affermato a Speedweek.com – ma potrei avere un vantaggio in questa Dakar. Sono vecchio e pesante per la MotoGP, ma invece sono uno dei più leggeri e giovani per i rally”.
    “Avrò tempo per pensare”
    L’ultima stagione in KTM non è stata come sognava Petrux con un quinto posto a Le Mans e solo tre top ten totali. “Ognuno ha preso la decisione migliore sia la fabbrica, il pilota che i vertici“, ha spiegato il pilota italiano. “però la moto non era quella che ipotizzavamo. Non sono arrabbiato con nessuno, solo dispiaciuto di non poter essere più utile alla squadra, pensavano che la moto migliorasse, invece abbiamo faticato e devo aggiungere che anche quando i risultati non arrivavano mi sono impegnato ancora di più. Riguardo al futuro ora passerò circa tre settimane nel nulla e avrò molto tempo pensare”. LEGGI TUTTO

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    Sergio Aguero dopo l'addio al calcio si dedica alle supercar

    Quando Sergio Aguero ha dichiarato di dover abbandonare il calcio giocato a causa di un problema al cuore, la notizia è stata accolta con grande tristezza da tutto il mondo del calcio. Quando lascia un campione, infatti, c’è sempre un po’ di commozione, soprattutto se lo fa per motivi di salute. E Aguero è stato un grande campione: lo ha dimostrato nelle sue 10 stagioni da record al Manchester City. Nel 2021 si era trasferito al Barcellona, ma per lui solo 4 presenze prima di venire a conoscenza del problema cardiaco e di decidere di appendere le scarpe al chiodo. E adesso? Di certo ha di che consolarsi: l’ex attaccante vanta una collezione niente male di supercar, e ora che non deve più correre su e giù sui campi da calcio, lo farà certamente al volante delle sue auto.Guarda la gallerySergio Aguero tra Ferrari, Lamborghini e Range Rover
    Più di una Ferrari nel suo garage
    Nel corso degli anni, infatti, ha messo su una bellissima collezione di auto: un garage che fa invidia a molti collezionisti. Uno dei gli ultimi acquisti è una Ferrari SF90 Stradale da oltre 500mila euro, comprata per festeggiare il suo arrivo in Spagna, ma tra le supercar che sono passate da casa sua ci sono anche un’altra Ferrari, la GTC4 Lusso, e una Lamborghini Aventador. Il modello di Sant’Agata Bolognese, però, non ha avuto una gran riuscita con l’ex attaccante: è stato infatti messo in vendita dopo sei anni, ma con appena 1.200 km percorsi. Aguero è anche un grande appassionato di viaggi, in compagnia della bellissima fidanzata Sofia, al suo fianco dal 2019.
    Rooney e Aguero si sbarazzano delle Lamborghini: troppo care, le vendono online! LEGGI TUTTO

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    Dal Giappone il due ruote elettrico per viaggiare con il cane

    Direttamente dal Giappone arriva un veicolo davvero inusuale. Progettato dalla startup Hokkaido, è un ciclomotore elettrico e si chiama Mopet e permette a tutti i padroni che voglio fare un giro breve o una passeggiata di portare con sé il proprio amico a quattro zampe, grazie allo spazio studiato appositamente per l’animaletto.
    Pieghevole e leggero

    Mopet è dotato di una batteria facilmente rimovibile, con una ricarica completa di 10 ore per la prima volta, e di 6 ore le successive. È pieghevole (pesa appena 28 kg) ed è quindi semplice da trasportare anche in auto o sui mezzi pubblici. La velocità massima è di circa 37 km/h. La sua particolarità, ovviamente, è lo spazio che c’è tra la sella e il manubrio, che è stato pensato e progettato per il cane. Lungo 45 cm, largo 33 e alto 21. Non uno spazio enorme, quindi, ma più che sufficiente per ospitare un cagnolino di piccole-medie dimensioni che in questo modo può essere comodamente trasportato, magari per una passeggiata al parco o in città. È anche dotato di un meccanismo di chiusura, simile a quello dei trasportini dove solitamente vengono sistemati gli animali durante i viaggi.
    Prodotto in Giappone, Mopet è al momento omologato solo per le strade del Sol Levante: è dotato di luci a LED, indicatori, un clacson, uno specchietto e un portatarga. La produzione è partita grazie a un crowdfunding avviato sulla piattaforma giapponese Makuake: oltre 100 persone hanno aderito, incuriositi e desiderosi di viaggiare con il proprio animale domestico.
    Frank Matano rider per un giorno a Roma: ecco perché LEGGI TUTTO

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    Verstappen, passione Vespa: il campione del mondo F1 e il suo mitico motorino

    A 24 anni vanta un Mondiale di F1 e un arsenale di auto da capogiro. Nel suo parco macchine privato spiccano Aston Martin, Porsche, Ferrari, una Honda che ha deciso di vendere per donare il ricavato in beneficienza e… una Vespa. Il celebre motorino Piaggio è utilizzato da Verstappen per gli spostamenti più brevi tra la patria Olanda e Montecarlo, dove vive come la maggior parte dei piloti della Formula 1.

    La passione tutta italiana di Max
    Un mondiale appena vinto, un party da sogno su uno yacht per festeggiare il trionfo e un luminosissimo futuro nel mondo della Formula 1. Verstappen sta realizzando tutti suoi sogni, ma la sua più grande vittoria è quella di rimanere un ragazzo semplice e genuino. La vittoria di Yas Marina non lo ha cambiato, anche se l’arsenale di supercar nel suo garage non è proprio quello tipico del classico ragazzo della porta accanto.
    Vespa e (RED) contro la lotta all’Aids: modello speciale per il 2022
    Nonostante i bolidi che possiede però, Max, tra le strade di Olanda e Montecarlo, preferisce utilizzare un altro mezzo, uno scooter che, così come Verstappen stesso, ha fatto la storia: la mitica Vespa. Oltre alle Ferrari del pilota, spicca così un altro simbolo della tradizione italiana, col suo design vintage che, apprezzato da un giovane ragazzo come lui, acquista ancora più valore.
    Vespa compie 75 anni e festeggia 19 milioni di esemplari prodotti LEGGI TUTTO

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    Verstappen, non solo supercar: nel suo garage c'è la mitica Vespa!

    Nel garage di Max Verstappen, affollato di supercar come Aston Martin, Porsche, Ferrari e una Honda che ha deciso di vendere per donare il ricavato in beneficienza, c’è anche posto anche per la celebre Vespa. Il pilota tiene davvero tanto al suo gioiello made in Italy, che utilizza per gli spostamenti più brevi in Olanda e a Montecarlo, dove risiede. A testimoniare la sua passione per lo scooter più famoso della storia d’Italia, uno scatto pubblicato sul suo profilo Instagram.

    Verstappen, passione per il made in Italy
    Un mondiale vinto a soli 24 anni, un party da sogno su uno yacht per festeggiare il trionfo e un luminosissimo futuro nel mondo della Formula 1. Verstappen sta realizzando tutti suoi sogni, ma la sua più grande vittoria è quella di rimanere un ragazzo semplice e genuino. La vittoria di Yas Marina non lo ha cambiato, anche se l’arsenale di supercar nel suo garage non è proprio quello tipico del classico ragazzo della porta accanto.
    Vespa Elettrica e (RED) insieme per la lotta all’Aids
    Nonostante i bolidi che possiede però, Max, tra le strade di Olanda e Montecarlo, preferisce utilizzare un altro mezzo, un piccolo scooter che, così come Verstappen stesso, ha fatto la storia: la mitica Vespa. Oltre alle Ferrari del pilota, spicca così un altro simbolo della tradizione italiana, col suo design vintage che, apprezzato da un giovane ragazzo come lui, acquista ancora più valore.
    Vespa festeggia 75 anni e 19 milioni di esemplari prodotti dal ’46 LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marc Marquez: “Impossibile la mia vita senza moto”

    ROMA – Dazn con il documentario “Io pilota” è entrato nella sfera più personale di alcuni corridori spiegando il loro rapporto con le moto. Particolarmente emozionanti le parole di Marc Marquez, alle prese con un periodo delicato della sua carriera. “La mia vita non avrebbe senso senza le moto – sottolinea il pilota Honda – noi piloti conosciamo la sensazione di quando si cade, il rischio, il dolore, la possibilità di infortunarsi. A volte succede che hai voglia di tornare subito in sella, altre devi attendere qualche giorno, ma resti sempre un professionista, è la tua passione ma soprattutto il tuo lavoro e a volte sei praticamente obbligato a tornare in pista”.
    “Una sensazione di libertà”
    Ansie, paure, momenti frustranti non potranno mai fermare quel senso di libertà che si prova solo in pista. “La sensazione più brutta c’è quando le cose non funzionano. Alcuni volte cadi e ti senti bene poi crolli. Possono succedere tante cose ma sei stai combattendo per recuperare la forma le sensazioni sono peggiori. Però in moto c’è anche il rovescio della medaglia, una sensazione di libertà che non si prova quasi mai nella vita e che ti fa mettere il rischio in un angolo”, ha concluso il pilota spagnolo. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marc Marquez: “Non riesco a pensare a una vita senza moto”

    ROMA – Il documentario prodotto da Dazn dal titolo “Io pilota” racconta in quattro episodi la sfera più personale dei corridori e il loro rapporto con le moto. Particolarmente emozionanti le parole di Marc Marquez, alle prese con un periodo delicato della sua carriera. “La mia vita non avrebbe senso senza le moto – spiega il pilota Honda – noi piloti conosciamo la sensazione di quando si cade, il rischio, il dolore, la possibilità di infortunarsi. A volte succede che hai voglia di tornare subito in sella, altre devi attendere qualche giorno, ma resti sempre un professionista, è la tua passione ma soprattutto il tuo lavoro e a volte sei praticamente obbligato a tornare in pista”.
    “Una sensazione unica”
    Il campione iberico racconta anche il contrasto tra le emozioni negative e positive che un pilota prova in pista. “La sensazione più brutta c’è quando le cose non funzionano. Alcuni volte cadi e ti senti bene poi crolli. Possono succedere tante cose ma sei stai combattendo per recuperare la forma le sensazioni sono peggiori. Però in moto c’è anche il rovescio della medaglia, una sensazione di libertà che non si prova quasi mai nella vita e che ti fa mettere il rischio in un angolo”, ha concluso Marquez. LEGGI TUTTO