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    Dakar 2022, Petrucci a sorpresa: la quinta tappa è sua

    ROMA – Danilo Petrucci trionfa nella tappa numero cinque della Dakar 2022! Il pilota di Terni vede la sua posizione in classifica cambiare dopo che la Direzione di Gara ha penalizzato il due volte campione Toby Price. L’australiano avrebbe infatti commesso un’infrazione legata all'”eccesso di velocità”, che gli è costata sei minuti. L’italiano, arrivato sul traguardo dopo soli quattro minuti, si vede dunque assegnare la vittoria, dopo il terzo posto sfumato ieri. “Sto piangendo come un bambino non riesco a scrivere”, ha detto su Instagram, dove ha ricevuto i complimenti, tra gli altri, di Johann Zarco, Joan Mir e Jonathan Rea.
    Fattore spensieratezza
    Petrucci era partito in Arabia Saudita portandosi in valigia anche una microfrattura alla caviglia, cosa che non gli ha impedito di prendere prima confidenza con la sabbia imprevedibile del deserto e di sfoderare poi prestazioni convincenti. Vale infatti la pena ricordare che “Petrux” è un esordiente non solo alla Dakar, ma, in generale, in questo tipo di competizioni, cosa che rende ancora più preziosa la sua vittoria. “Non pensiamo al risultato”, ha spesso sottolineato il laziale, che sembra quasi sospinto dalla spensieratezza e dall’assenza di aspettative, cosa che starebbe contribuendo alle sue prestazioni in una competizione pericolosa ed estenuante. LEGGI TUTTO

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    Dakar 2022, Petrucci vince la quinta tappa: penalizzato Toby Price

    ROMA – Danilo Petrucci vince la quinta tappa della Dakar 2022. Il pilota di Terni vede la sua posizione in classifica cambiare dopo che la Direzione di Gara ha penalizzato il due volte campione Toby Price. L’australiano avrebbe infatti commesso un’infrazione legata all'”eccesso di velocità”, che gli è costata sei minuti. L’italiano, arrivato sul traguardo dopo soli quattro minuti, si vede dunque assegnare la vittoria, dopo il terzo posto sfumato ieri. “Sto piangendo come un bambino non riesco a scrivere”, ha detto su Instagram, dove ha ricevuto i complimenti di Johann Zarco, Joan Mir e Jonathan Rea, solo per citarne alcuni.
    Caviglia dolorante
    Petrucci era partito in Arabia Saudita portandosi in valigia anche una microfrattura alla caviglia, cosa che non gli ha impedito di prendere prima confidenza con la sabbia imprevedibile del deserto e di sfoderare poi prestazioni convincenti. Vale infatti la pena ricordare che “Petrux” è un esordiente non solo alla Dakar, ma, in generale, in questo tipo di competizioni, cosa che rende ancora più preziosa la sua vittoria. “Non pensiamo al risultato”, ci ha tenuto a precisare più volte l’italiano, che sembra spinto da un genuino desiderio di divertirsi e di dare il massimo in una competizione prestigiosa e complicata. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Stoner su Rossi: “Mai nemici, ma a Laguna Seca è stato imprudente”

    ROMA – Biaggi, Lorenzo, Hayden, Marquez, Pedrosa. Sono solo alcuni dei rivali che Valentino Rossi ha dovuto affrontare in carreira. Anche la lotta Casey Stoner si è tradotta in duelli memorabili, come quello di Laguna Seca, nel Gran Premio degli Stati Uniti del 2008. L’australiano, parlando alla serie “Tales of Valentino” prodotta dalla MotoGp stessa, è tornato su quelle gare e sul rapporto con il pilota con il numero 46: “Eravamo rivali, ma dopo quella gara siamo diventati non nemici, ma rivali più duri. Da quel momento – dice Stoner – ho imparato ad essere più egoista sull’asfalto”.
    Un sorpasso pericoloso
    Dopo il Gran Premio di Laguna Seca è dunque cambiato il rapporto fra Stoner e Rossi. Con il nove volte campione del mondo che alla doppia curva in discesa, chiamata “Il Cavatappi”, tagliò la pista all’interno, toccando la Ducati dell’australiano al rientro. Stoner ricorda così quei momenti: “Dai primi giri era chiaro che non mi avrebbe lasciato andare, che non mi era consentito trovare il ritmo. Alcuni sorpassi sono indice della sua mentalità: in un modo o nell’altro non voleva che vincessi. Così ha usato la pista in un modo non sicuro, ma il regolamento sarebbe dovuto intervenire per togliergli questo vantaggio”. Poi però ammette: “Durante gli ultimi giri Rossi ha fatto qualcosa che mi ha sorpreso. Ha frenato molto in anticipo all’ingresso di una curva, io ho perso il controllo dell’avantreno e sono finito nella ghiaia. La mia gara è finita lì, ma penso avrei vinto se non fossi finito fuori pista”, rimpiange Stoner. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez si prepara per il 2022: allenamenti nella sua Cervera

    ROMA – Marc Marquez punta il 2022 e vuole il riscatto. L’otto volte campione del mondo, reduce dalla diagnosi di diplopia, è stato costretto ad abbandonare anzitempo il campionato scorso di MotoGp, dopo un 2020 costellato dagli infortuni. Ora, arrivato a 28 anni, lo spagnolo vuole trovare la continuità dei giorni migliori, quella che gli ha permesso per 10 anni (dalla 125 alla MotoGp) concludere il campionato sempre fra le prime tre posizioni. La preparazione fisica procede, con Marquez che pubblica una foto su Instagram con scritto “Preseason”, con il suo cane, Shira, che spunta curioso alle sue spalle.
    Un titolo per tre
    La tenuta fisica di Marquez sarà per forza di cose un fattore del suo 2022, con la stagione precedente che ha visto il trionfo di Fabio Quartararo e l’esplosione di ‘Pecco’ Bagnaia in Ducati. Per una corsa a tre, dipenderà tutto da come di comporterà la sua diplopia, ritornata a farsi sentire dopo le avvisaglie del 2011. Il calendario però sarà lungo, aspetto che lo spagnolo ha già criticato, e anche i numerosi viaggi in giro per il mondo potrebbero mettere a dura prova il suo fisico. La sua candidatura al mondiale, intanto, è tutt’altro che debole. Subentrato nel 2021, quando il campionato era già iniziato, Marquez è comunque salito per tre volte sul gradino più alto del podio. Vittorie cercate in pista porprio per mandare un segnale forte agli altri due contendenti. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez si rimette al lavoro: comincia la preparazione a Cervera

    ROMA – In casa di Marc Marquez ci si prepara alla stagione 2022 di MotoGp. L’otto volte campione del mondo, reduce dalla diagnosi di diplopia, è stato costretto ad abbandonare anzitempo il campionato scorso, dopo un 2020 costellato dagli infortuni. Ora, arrivato a 28 anni, lo spagnolo vuole trovare la continuità dei giorni migliori, quella che gli ha permesso per 10 anni (dalla 125 alla MotoGp) concludere il campionato sempre fra le prime tre posizioni. La preparazione fisica procede, con Marquez che pubblica una foto su Instagram con scritto “Preseason”, con il suo cane, Shira, che spunta guardingo alle sue spalle.
    Riprendersi il mondiale
    La tenuta fisica di Marquez sarà per forza di cose un fattore del suo 2022, con la stagione precedente che ha visto il trionfo di Fabio Quartararo e l’esplosione di ‘Pecco’ Bagnaia in Ducati. Per una corsa a tre, dipenderà tutto da come di comporterà la sua diplopia, ritornata a farsi sentire dopo le avvisaglie del 2011. Il calendario però sarà lungo, aspetto che lo spagnolo ha già criticato, e anche i numerosi viaggi in giro per il mondo potrebbero mettere a dura prova il suo fisico. Intanto, l’otto volte iridato, ha già dato dimostrazione di essere ancora un candidato al mondiale. Ritornato nel 2021 a campionato già iniziato, Marquez ha infatti collezionato tre vittorie e quattro podi. A dimostrazione del fatto che, quando in forma, possa essere ancora un avversario temibile per tutti. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Dovizioso si allena: “Il mio 2022 inizia adesso”

    ROMA – Andrea Dovizioso ha iniziato i preparativi per la prossima stagione in MotoGp. Come lui stesso ha documentato su Instagram, sono iniziati i suoi allenamenti con una moto da cross Yamaha. La location scelta dal classe 1986 è quella del Moto Club Castellarano, in provincia di Reggio Emilia, a pochi kilometri da Maranello. “Primo allenamento dell’anno svolto, la stagione 2022 è ufficialmente iniziata”, ha scritto il romagnolo. Dovizioso per il prossimo anno sarà schierato in MotoGp dal WithU Yamaha RNF MotoGP Team, scuderia nata dopo l’addio di Petronas.
    Un 2022 da veterano
    L’anno scorso, dopo l’addio alla Ducati nel 2020, si è ritrovato senza una moto. Ragion per cui, Dovizioso ha deciso di prendersi un periodo di pausa dalla MotoGp. Ciononostante, il pilota di Forlimpopoli, è tornato alla Yamaha, con la quale ha corso il campionato 2012, finendo quarto a 218 punti. Con Franco Morbidelli, passato nel team ufficiale della casa di Iwata, Dovizioso si è ritrovato così nel paddock della MotoGp, disputando gli ultimi cinque Gran Premi. Ora che Valentino Rossi ha detto basta, sarà Andrea Dovizioso il più anziano in griglia con i suoi 35 anni. Cosa che potrebbe dargli ancora più motivazioni per correre un mondiale con il giusto spirito. LEGGI TUTTO

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    Valentino Rossi salta la 12 ore del Golfo: è in quarantena

    ROMA – Niente 12 ore del Golfo per Valentino Rossi, che si preparava alla prima sfida dopo l’addio alla MotoGp. Il Dottore è infatti stato a contatto con una persona risultata poi positiva al Covid, e in via precauzionale dovrà rimanere in quarantena fiduciaria, vedendosi costretto quindi a dare forfait per l’evento in programma tra il 7 e l’8 gennaio ad Abu Dhabi. Ad annunciarlo è il team Kessel, per cui il pesarese avrebbe dovuto correre assieme al fratello Luca Marini e all’amico e braccio destro Alessio Salucci. Al suo posto, a Yas Marina, al volante della Ferrari 488 GT3 ci sarà David Fumanelli.
    GLI ORARI DELLA 12 ORE
    Venerdì 7 gennaio
    ore 15:00 – Qualifiche
    Sabato 8 gennaio
    ore 6:30 – 12 ore, prima parteore 14:15 – 12 ore, seconda parte LEGGI TUTTO

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    Dakar 2022, la prima vittoria di Sainz Senior è elettrizzante

    La prima volta non si scorda mai. In amore, come correndo tra le dune. Soprattutto se il primo bacio (metaforicamente) arriva già nella stagione del debutto, appena alla terza tappa e dopo una partenza tutt’altro che incoraggiante in un deserto che continua a non perdonare la minima sbavatura, a tutti i livelli. La prima volta, la prima vittoria di Audi, della RS Q e-tron alla Dakar è una pennellata d’autore, magari quello meno atteso, ma che sempre autore resta.
    Carlos Sainz padre, alle soglie dei 60 anni, si toglie lo sfizio di regalare a Ingolstadt la prima gioia dopo l’avvio complesso (eufemismo) del team con l’incidente a Monsieur Dakar, Stephan Peterhansel, ieri comunque terzo, mentre l’altra Audi guidata da Ekstrom ha chiuso quinta. Ed è un regalo doppio, oltre che storico: perché la prima vittoria di Audi coincide con il primo successo di una vettura a trazione completamente elettrica, pur con la batteria alimentata da un motore termico alla Dakar.  
    Peterhansel, la sfida del signor Dakar: “Con Audi nel futuro”
    El Matador ne fa 40
    Questo, senza dimenticare che trattasi della vittoria di tappa numero 40 per “El Matador”, lui che di Dakar ne ha vinte tre dopo i due titoli mondiali conquistati nel Wrc. E ora Carlos senior ha una convinzione tutta sua: “No, non sarà l’unica vittoria Audi a questa Dakar”, ha detto dopo aver tagliato il traguardo di Al Qaisumah.
    Il primo pensiero è andato a tutte le persone che hanno lavorato al progetto. “È molto emozionante, abbiamo faticato dodici mesi per completare in tempi-record quest’auto e vederla correre. Sinceramente, due mesi fa non avrei mai creduto di stare qui oggi a festeggiare una vittoria di tappa. E’ un giorno speciale perché la prima volta ha sempre un sapore particolare. Soprattutto dopo quello che è successo nel giorno d’apertura. È un risultato storico e sono contento di aver dato il mio contributo. Siamo ancora più motivati a continuare a correre, e a vincere”.
    Dakar 2022, Akeel e Al-Obaidan: due principesse al di là del deserto
    Felice anche il figlio, il ferrarista Carlos Sainz junior, che ha pubblicato un tweet orgoglioso: “Vittoria numero 40 e la prima per una vettura elettrica! So che questa è speciale per lui. Un grande e duro lavoro dietro le quinte. Complimenti”.
    Difficile dire adesso se Sainz, Peterhansel e tutto il team Audi abbiano chance per tornare in corsa per il successo finale (difficile). Ma alla Dakar nulla è impossibile. Ieri, ad esempio, il leader Al-Attiyah (Toyota Hilux) ha rischiato la squalifica per non aver collegato la scatola nera alla centralina Magneti Marelli che registra le prestazioni. Se l’è cavata con una multa da 5.000 dollari, ma in caso di recidiva l’esclusione diventerà automatica. LEGGI TUTTO