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    Horizon, nuova filiale a Padova insieme con Scarabel

    Horizon Automotive, il primo mobility hub in Italia, inaugura il suo 2022 annunciando la nascita di una nuova filiale a Padova, grazie all’accordo stripulato con il Gruppo Scarabel, storica azienda automotive attiva dai primi anni ’70, dichiarando in tal modo le proprie ambizioni di espansione nell’area del Triveneto. La nuova società Horizon Automotive NE Srl tratterà nuovi marchi a quattro (e a due) ruote, ovvero Audi, Volkswagen, Seat, Cupra, Volkswagen Veicoli Commerciali, Aixam e Ducati. Lo sviluppo commerciale della nuova filiale verrà supportato anche dalla recente collaborazione avviata tra Horizon e Marco Dainese, professionista nel mondo B2B automotive, e da un piano di nuove assunzioni che prevede l’inserimento di un team dedicato di specialisti del settore del noleggio a lungo termine.
    Noleggio a lungo termine, lo sviluppo prosegue
    Horizon allarga così il suo portafoglio di prodotti e brand, che sta alla base delle proprie soluzioni di mobilità, in sinergia con i più importanti concessionari nazionali e locali, che vedono nel noleggio una grande opportunità di sviluppo grazie, in particolare, all’infrastruttura tecnologica digitale in grado di costruire e promuovere offerte di noleggio su misura, geolocalizzate e con il miglior prezzo sul mercato. “Abbiamo accolto Horizon con grande entusiasmo, è un’azienda con la quale condividiamo molti obiettivi, a partire dall’innovazione tecnologica – ha commentato Roberto Scarabel, CEO del Gruppo Scarabel e Presidente di Horizon Automotive NE Srl -. Siamo convinti che il nostro portafoglio di brand premium associato al modello di business di Horizon possa rappresentare la chiave per espandere un nuovo concetto di mobilità nel nostro territorio, che ha un grande potenziale di sviluppo per il comparto NLT”.
    Horizon e IrenGo sempre più green: nuovo multiutility store a Parma
    “In Roberto Scarabel e nel suo storico Gruppo abbiamo individuato il partner ideale per costituire questa joint venture, non solo per la sua storicità e credibilità sul territorio del Triveneto, ma soprattutto per il grande entusiasmo unito ad una visione imprenditoriale davvero innovativa – ha commentato Luca Cantoni, CEO del Gruppo Horizon Automotive e AD di Horizon Automotive NE Srl -. Questa partnership dimostra la scalabilità e l’adattabilità della strategia di Horizon in Italia”.
    Horizon lancia l’assistente personale: ecco Drive it Easy LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Forcada su Vinales: “Non si è fatto influenzare, lo apprezzo”

    ROMA – La MotoGp quest’anno ha visto un divorzio di un certo rilievo: Quello tra Maverick Vinales e la Yamaha dopo il Gran Premio di Stiria è stato un addio che ha scosso il paddock. Ramon Forcada è stato uno dei tecnici del pilota catalano, ora all’Aprilia, e lo ha assistito nel biennio 2017-2018. Nei box della classe regina, lo spagnolo classe 1957 è un’istituzione e commenta così la scelta di Vinales ai microfoni di MotorSport.com: “Per quanto mi riguarda, mi piacciono tutte quelle persone che, come Vinales, sono capaci di rinunciare a una cosa perché dà loro infelicità. Così come ha fatto Casey Stoner”.
    Scelta controcorrente
    Anche Vinales, così come l’australiano due campione del mondo, ha rinunciato a un ingaggio sostanzioso. Cosa che merita il rispetto di Forcada, ora ai servizi di Andrea Dovizioso per il team WithU Yamaha: “Alla fine dei conti si può scegliere: o continuare con amarezza oppure mollare e andarsene. C’è chi, per soldi o per altro, decide di continuare. Altri no. Casey aveva un contratto da 12 milioni di euro, ma ha detto addio alla MotoGp”. Ora Forcada, che nel 2017 ha aiutato Vinales ad arrivare terzo nella classe regina, cerca di comprendere la scelta del 26enne, che però apprezza per un motivo: “Ha deciso tutto da solo e questo per me vale tanto”, ha concluso il tecnico. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Forcada: “Vinales come Stoner, ha deciso da solo”

    ROMA – È stato uno dei tormentoni di questo 2021 in MotoGp. L’addio di Maverick Vinales alla Yamaha dopo il Gran Premio di Stiria ha scosso il paddock. Ramon Forcada è stato uno dei tecnici del pilota catalano, ora all’Aprilia, e lo ha assistito nel biennio 2017-2018. Nei box della classe regina, lo spagnolo classe 1957 è un’istituzione e commenta così la scelta di Vinales ai microfoni di MotorSport.com: “Per quanto mi riguarda, mi piacciono tutte quelle persone che, come Vinales, sono capaci di rinunciare a una cosa perché dà loro infelicità. Così come ha fatto Casey Stoner”.
    Il paragone con Stoner
    Anche Vinales, così come l’australiano due campione del mondo, ha rinunciato a un ingaggio sostanzioso. Cosa che merita il rispetto di Forcada, ora ai servizi di Andrea Dovizioso per il team WithU Yamaha: “Alla fine dei conti si può scegliere: o continuare con amarezza oppure mollare e andarsene. C’è chi, per soldi o per altro, decide di continuare. Altri no. Casey aveva un contratto da 12 milioni di euro, ma ha detto addio alla MotoGp”. Il tecnico spagnolo difende la scelta di Vinales, o almeno il modo in cui è arrivata: “Ha scelto da solo e questo per me vale tanto”, ha concluso Forcada. LEGGI TUTTO

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    Renee Gracie, le sexy curve della modella di OnlyFans che è anche pilota

    La sua prima grande passione sono state le corse. E lo sono anche oggi, sebbene nel frattempo sia diventata celebre per le sue performance su OnlyFans. Il motorsport rimane comunque come la sua “casa”, come lei stessa dichiarò una volta. Una casa dove potrebbe presto fare rientro. Trattasi di di Renee Gracie, australiana classe 1995 ed ex pilota di auto da corsa con una carriera sulla celebre piattaforma per adulti. E se quest’ultima diventasse nuovamente il passato?Guarda la galleryL’esplosiva Renee: dalle curve dei circuiti a quelle sexy di OnlyFans
    Dalle competizioni al porno
    Renee, come accennato, nasce il 5 gennaio 1997 nei dintorni di Brisbane. L’australiana si appassiona ai kart e alle corse da subito, e nel 2013 diventa la prima donna a competere nella Porsche Carrera Cup australiana, dove partecipa fino all’anno successivo. Nel 2015 guida per la Paul Morris Motorsport nella Supercars Dunlop Series, un campionato dedicato alle auto spinte dai potenti V8. Dopo aver corso anche la Super2 Series, nel 2017 non riesce più a trovare sponsor né soprattutto a guadagnare soldi dalle corse. Decide quindi di dare una svolta alla sua vita.
    Janet Guzman, la nuova fiamma esplosiva di Hamilton
    Renne infatti abbandona le corse e comincia a lavorare per OnlyFans, piattaforma attraverso il quale chiunque può proporre contenuti per adulti e guadagnare in base alle donazioni che i fan sottoscrivono attraverso un abbonamento. Renee ha così cominciato a mettere in mostra le sue sexy forme curvy, cominciando a guadagnare parecchio, tanto che in una vecchia intervista dichiarò di non essere più interessata al mondo delle corse, e che anche i suoi genitori erano favorevoli alla sua nuova carriera. Renee ha guadagnato così tanto su OnlyFans da aver persino acquistato una Mercedes per oltre 220mila euro.
    Probabile ritorno in NASCAR
    La novità è che pare che Renee stia invece per tornare nel mondo del motorsport. E la sua nuova “casa” potrebbe essere l’America. L’ex pilota infatti ha deciso di muoversi dalla natìa Australia e di trasferirsi negli USA. Attualmente vive a Las Vegas ed è alla ricerca di un contratto, sfruttando il fatto che negli Stati Uniti vi siano molte più categorie rispetto all’Australia. Si vocifera inoltre che potrebbe presto approdare alla NASCAR. Di certo, qualora dovesse sedersi al volante di una stock car abbandonando la carriera a luci rosse, molti dei suoi seguaci di OnlyFans potrebbero rimanerci male.
    Viki Odintcova, l’ex di Alonso fa impazzire il web LEGGI TUTTO

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    Aspar Martinez confessa: “Decisi per il ritiro con l'arrivo di Rossi”

    ROMA – Tanti sono stati i rivali di Valentino Rossi. Hayden, Pedrosa, Stoner, Lorenzo, Biaggi, solo per ricordare solo alcuni dei piloti che hanno cercato di contrastarlo nella vittoria dei suoi nove titoli mondiali. In pochi però ricorderanno il primo vero avversario del Dottore, Jorge ‘Aspar’ Martinez. Lo spagnolo, quattro volte campione del mondo, si è ritirato nel 1997, a 35 anni, mentre cioè il fenomeno Rossi era appena agli albori con la vittoria in classe 125. “È lui – rivela il classe 1962 a DAZN – ad avermi fatto prendere la decisione sul ritiro. Sono contento perché me ne andai con successo. Ma rimane l’amarezza, perché penso che per un altro anno avrei potuto ancora correre”.
    Il veterano e la matricola
    La fine della carriera di Martinez coincise dunque con la nascita del mito di Valentino Rossi, capace nel 1997 di vincere sull’Aprilia 11 Gran Premi sui 15 disponibili. “Rossi arrivò nel motomondiale nel 1996, faceva grandi passi avanti e il suo team notò che era diverso. Poi in Austria sono caduto e da lì tutto è cambiato per me, anche se gradualmente”, continua l’ex pilota valenciano, intervenuto nell’ultima puntata della serie DAZN “Yo, Piloto”. Una situazione, quella fra Martinez e Rossi, che si è andata a ripresentare lungo la carriera del 46. Molte volte è stato proprio l’italiano a rivestire i panni del veterano, spesso andando a vincere su piloti più giovani in MotoGp. LEGGI TUTTO

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    Bugatti firma il suo monopattino elettrico che proietta il logo sull'asfalto

    Può esistere una Bugatti alla portata (economica) di tutti? Se parliamo di auto, no di certo. Le hypercar del marchio francese hanno acquirenti specifici e facoltosi. Diverso il discorso se parliamo del primo veicolo elettrico mai realizzato dalla Casa di Molsheim: un monopattino, presentato durante l’edizione 2022 del CES di Las Vegas.

    Monopattino elettrico Bugatti: le prestazioni

    Realizzato in collaborazione con l’azienda Bytech – la stessa che ha contribuito a costruire il primo monopattino Fiat -, il monopattino Bugatti, fabbricato in lega di magnesio (pesa 15,8 kg), si presenta con i classici colori della Casa: blu, argento e nero. D’impatto, sicuramente, anche se trattandosi di un prodotto Bugatti l’interesse dei potenziali acquirenti è tutto sulle prestazioni. Il motore elettrico è da 700 watt alimentato da una batteria da 10 Ah – removibile, si ricarica in 4 ore -, per una potenza di 1 cavallo; la velocità massima è di 30 km/h e l’autonomia è di 35 km. Economy, City e Sport sono le tre modalità di guida. Le ruote misurano 9″.

    Guarda la galleryBugatti presenta il suo primo monopattino elettrico

    La “chicca” del faro posteriore…

    Il display anteriore mostra informazioni relative al livello di carica e la velocità di crociera, ma la vera “chicca” da Bugatti la si ritrova nel parafango posteriore. Quest’ultimo, oltre ad avere frecce e luci di segnalazione, è in grado anche di proiettare il logo Bugatti sull’asfalto grazie all’ausilio di un faro apposito. Una delle particolarità di un monopattino si cui ancora però non si conosce il prezzo, anche se, essendo firmato Bugatti, costerà qualcosa in più rispetto agli altri.

    Bugatti, venduta La Bouteille Noire: la costossima bottiglia di Champagne LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Quartararo: “Mi diverto e vinco. Tra i piloti nessun amico”

    ROMA – Fabio Quartararo si è preso di forza il campionato 2021. Il pilota francese della Yamaha ha infatti conquistato il suo primo titolo mondiale e lo ha fatto riportando la casa di Iwata alla vittoria dopo l’ultimo trionfo targato Lorenzo nel 2015. “Non puoi iniziare la gara ripetendo a te stesso quanto sei bravo. Vinco perché mi diverto. Quando salgo sulla moto divento un assassino, altrimenti non avrei conquistato il mondiale. Ho rispetto per tutti, ma non conto amici fra i piloti”, le sue parole riportate da Paris Match.
    Social troppo severi
    Tanta fame e voglia di rivalsa nelle parole di Quartararo, capace di piazzarsi al quinto posto nel suo anno di esordio in MotoGp. Era il 2019, poi l’ottavo posto nella stagione breve segnata dal Covid. Ora però il nizzardo si gode il trionfo: “Quando ho vinto il titolo, ho pensato a quegli anni in cui nessuno credeva in me. A quei commenti su Instagram, dove mi si diceva di andare ad allenarmi mentre io in pista avevo dato tutto”. Per questo il sapore della vittoria è ancora più dolce: “La felicità è ancora più intensa se sai quanto hai faticato per arrivare fino in cima”. Ma ‘El Diablo’ non è solo: “Al mio fianco ho Eric (Mahè, il suo manager, ndr), Tom (Thomas Baumant, il migliore amico, ndr) e la mia famiglia”. Il 6 marzo in Qatar si spegneranno i semafori sulla stagione 2022 e Quartararo deve difendere il suo primo mondiale dai pretendenti, già pronti a togliergli lo scettro di mano. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Quartararo: “Ho vinto il titolo perché in moto mi diverto”

    ROMA – Un 2021 da incorniciare quello vissuto da Fabio Quartararo. Il pilota francese della Yamaha ha infatti conquistato il suo primo titolo mondiale e lo ha fatto riportando la casa di Iwata alla vittoria dopo l’ultimo trionfo di Lorenzo nel 2015. “Non puoi iniziare la gara ripetendo a te stesso quanto sei bravo. Vinco perché mi diverto. Quando salgo sulla moto divento un assassino, altrimenti non avrei conquistato il mondiale. Ho rispetto per tutti, ma non conto amici fra i piloti”, le sue parole riportate da Paris Match.
    I commenti sui social
    Tanta fame e voglia di rivalsa nelle parole di Quartararo, capace di piazzarsi al quinto posto nel suo anno di esordio in MotoGp. Era il 2019, poi l’ottavo posto nella stagione breve segnata dal Covid. Ora però il nizzardo si gode il trionfo: “Quando ho vinto il titolo, ho pensato a quegli anni in cui nessuno credeva in me. A quei commenti su Instagram, dove mi si diceva di andare ad allenarmi mentre io in pista avevo dato tutto”. Per questo il sapore della vittoria è ancora più dolce: “La felicità è ancora più intensa se sai quanto hai faticato per arrivare fino in cima”. Ma ‘El Diablo’ non è solo: “Al mio fianco ho Eric (Mahè, il suo manager, ndr), Tom (Thomas Baumant, il migliore amico, ndr) e la mia famiglia”. Il 2022 ora vedrà Quartararo difendere il suo primo titolo iridato dai pretendenti, che inizieranno l’assalto il 6 marzo in Qatar. LEGGI TUTTO