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    Bevuto troppo? Con l’app Drink or Drive un autista ti riporta a casa

    Arriva da una start-up veneta l’idea che coniuga sicurezza e innovazione sulle strade. L’app DoD, o “Drink or Drive” propone di offrire un servizio di autista sostitutivo che accompagna a casa l’utente che sà di aver bevuto troppo e non è in condizioni di mettersi alla guida. Il conducente selezionato guiderà l’automobile per riportarla all’abitazione del “cliente”.
    Ubriaco al volante di un’auto: parcheggia in mezzo alla strada e si addormenta
    Quanto costano le tratte
    Il funzionamento dell’app è semplice: dopo averla scaricata su Apple Store o Play Store, è necessario registrarsi, prenotare un servizio e pagare direttamente dall’app. I tempi di risposta mirano a essere rapidi, con l’obiettivo di fornire il servizio entro 10/15 minuti dalla richiesta. Il servizio coinvolge autisti certificati che guidano l’auto dell’utente a casa, garantendo sicurezza e tranquillità. L’obiettivo iniziale di DoD è coprire distanze entro i 50 km, con prospettive di espansione in altre zone dopo la fase sperimentale. Le tariffe, tra i 20 euro e i 60 euro, dipendono dalla tratta, dall’orario e dalle opzioni selezionate. 
    Senza patente,assicurazione e revisione: ubriaco si becca una multa da 5mila euro LEGGI TUTTO

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    Ferrari, Shwartzman dopo i test: “Utili per informazioni preziose”

    ROMA – Il terzo pilota della Ferrari, Roberto Shwartzman, è stato uno dei protagonisti della giornata di test di Formula 1 andata in scena ieri sul tracciato di Abu Dhabi. Il russo, che attualmente corre sotto la bandiera israeliana, è riuscito a chiudere con l’ottavo crono, davanti a Charles Leclerc che, invece, non è andato oltre la decima piazza. Shwartzman, dunque, ha avuto modo di raccogliere dei dati preziosi in vista dello sviluppo della nuova monoposto, che nel 2024 avrà il compito di dare filo da torcere alla Red Bull.
    Shwartzman: “Giornata molto intensa”
    “La giornata è stata molto intensa e abbiamo testato molte cose con un totale di 123 giri. Siamo molto contenti per come è andata, è stato davvero divertente guidare una macchina di Formula 1 per una giornata intera. Questi giri ci hanno permesso di verificare il nostro ritmo e di monitorare il degrado delle gomme, in modo tale da raccogliere preziose informazioni”. Queste le dichiarazioni del terzo pilota della Ferrari, Robert Shwartzman, al termine dei test di Formula 1 di Abu Dhabi. LEGGI TUTTO

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    Ducati, Bagnaia punta già al tris iridato: “C’è grande margine di crescita”

    ROMA – Il due volte campione del mondo di MotoGP, Francesco Bagnaia, dopo aver conquistato il suo secondo titolo consecutivo nella gara di domenica, è tornato in pista a Valencia per effettuare i classici test di fine stagione. Il piemontese si è classificato all’undicesimo posto alle spalle di Luca Marini, ma ha raccolto delle preziose informazioni sul nuovo motore della Ducati. Le sensazioni del centauro italiano fanno bene sperare in vista del prossimo anno, in cui proverà a calare uno storico tris iridato.
    Bagnaia: “Sono soddisfatto”
    Il pilota della Ducati, Francesco Bagnaia, al termine del test di MotoGP svolti a Valencia, ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni di Sky Sport MotoGP: “Ho rivisto la gara di domenica e h sentito che i telecronisti ogni tanto si lasciavano andare dopo la caduta di Martin. Posso ritenermi soddisfatto del nuovo motore della Ducati, mi sono trovato bene e questo è già un buon punto di partenza. Sono certo che abbiamo un grandissimo margine di miglioramento perché quando le cose nascono bene…” LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Bagnaia 11° nei test di Valencia. Comanda Vinales, Marquez 4°

    VALENCIA – Il due volte campione del mondo di MotoGP, Francesco Bagnaia, non va oltre l’undicesimo posto nei test di MotoGP effettuati sulla pista di Valencia. Ad ogni modo il pilota della Ducati è sembrato soddisfatto dopo aver provato il nuovo motore. A guidare la classifica dei tempi è Maverick Vinales che, in sella alla sua Aprilia, ha firmato il miglior tempo in 1.29.253 davanti alla KTM di Brad Binder e alla Ducati Mooney VR46 di Marco Bezzecchi. Buona la prima in Ducati anche per Marc Marquez, che ha chiuso la giornata di test in quarta posizione. Riesce ad entrare tra i primi dieci della graduatoria anche Luca Marini, fresco di approdo alla Honda HRC. LEGGI TUTTO

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    F1, Sainz quinto nei test di Abu Dhabi. Ocon è il più veloce

    ABU DHABI – Il 2023 della Formula 1 si è ufficialmente concluso. Dopo il Gran Premio di Abu Dhabi vinto domenica dall’imprendibile Max Verstappen, nella giornata odierna i piloti sono tornati sulla pista di Yas Marina per svolgere i classici test di fine stagione, che hanno visto protagonisti tanti giovani. Il più veloce della giornata è stato il francese Esteban Ocon a bordo dell’Alpine in 1.24.393, un crono che gli ha permesso di battere quello realizzato dalla Ferrari di Carlos Sainz, che aveva resistito per quasi l’intera sessione. Lo spagnolo alla fine ha chiuso quarto alle spalle di O’Ward e Vesti, mentre Charles Leclerc non è andato oltre il decimo posto. LEGGI TUTTO

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    F1, Alonso punta in alto: “Nel 2024 voglio essere protagonista”

    ROMA – Fernando Alonso, dopo essere tornato in Formula 1 per guidare l’Alpine, si è reso protagonista di un’ottima stagione a bordo dell’Aston Martin. Il pilota spagnolo, nonostante abbia superato i quaranta anni d’età, si è dimostrato ancora tra i migliori del circus, tanto che in molti hanno addirittura ipotizzato un suo trasferimento in Red Bull al posto di Sergio Perez per fare coppia con il tre volte campione del mondo Max Verstappen. Alonso, però, è felice con l’Aston Martin e punta in alto in vista della prossima stagione.
    Alonso: “4° posto un regalo”
    “Se mi avessero detto che sarei arrivato quarto nel Mondiale, non ci avrei creduto. Questo traguardo è un vero regalo. Sono molto soddisfatto della mia stagione, per livello di guida è stata la migliore dal 2012. Adesso, però, siamo concentrati sul 2024 e voglio essere assolutamente protagonista. Dobbiamo essere pronti per lottare con i primi della classifica. Tutto il team Aston Martin ha lavorato intensamente e non vedo l’ora che arrivo l’inverno”. Queste le dichiarazioni del pilota dell’Aston Martin, Fernando Alonso, che ha tracciato un bilancio della stagione di Formula 1 appena conclusa. LEGGI TUTTO

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    “Ducati, ci attende uno scontro fra titani”

    VALENCIA – Se Pecco Bagnaia dovesse selezionare un manipolo di uomini fidati per andare nella giungla, Davide Tardozzi sarebbe certamente tra i prescelti. La definizione di team manager sta infatti stretta al 64enne due volte campione tricolore delle derivate dalla serie, tra le anime di quel team ufficiale Ducati salito nuovamente sul tetto del mondo proprio grazie a Bagnaia, del quale Davide conosce ormai ogni movimento, e con il quale ha vissuto sia l’amarezza della sconfitta che la dolcezza della vittoria. «Il titolo ha un sapore dolcissimo, assolutamente – dice – il giorno dopo realizzi ancora di più quanto hai ottenuto. Siamo già in parte focalizzati sul 2024, dato che in seno alla Ducati ci attende uno scontro titanico». Ripercorrendo la stagione non si può non citare il GP di Barcellona, con l’incidente spaventoso di Bagnaia. Cosa ricorda di quell’ora tremenda e di quando vi hanno detto che il pilota fratturato non era Pecco ma Enea Bastianini, arrivato al Centro Medico sulle proprie gambe? «Barcellona mi ha lasciato una forte angoscia, ma fortunatamente è andata bene. Rivedendo le immagini ammetto che quell’incidente ha segnato in negativo la stagione di Pecco, che nonostante questo è riuscito a gestire tutto ottimamente, ottenendo tanti podi e vincendo gare. Lui tende a negarlo, ma penso che quell’incidente abbia lasciato un piccolo segno: spero, anzi ne sono certo, che recupererà del tutto durante l’inverno, così avremo ancora una volta un Pecco super competitivo». Avere tutti i favori del pronostico ha creato problemi nel corso della stagione? «Non direi. Pecco è cresciuto dal punto di vista mentale, quindi la consapevolezza derivante dal numero 1 è stata un’imposizione a fare bene. Bagnaia è maturo: le cadute iniziali in Argentina e Texas sono state una grande lezione, relativamente a ciò che non deve accadere nel 2024, quando più di quest’anno si vincerà anche grazie ai piazzamenti». È stato più entusiasmante vincere il titolo rincorrendo, come nel 2022, o difendendosi dagli attacchi dei rivali come quest’anno? «Metterei i due titoli sullo stesso piano. Anche se pathos e sapore sono differenti». Se ripensa alle stagioni con Andrea Dovizioso, quando solo un alieno come Marc Marquez vi ha impedito di iniziare a vincere prima, aumenta la soddisfazione? «Certo. Essere stati al livello di Marc in quegli anni è fonte di soddisfazione. Abbiamo combattuto con uno dei piloti più veloci della storia, quindi ci onora aver battagliato e a volte vinto con lui. Essere alla sua altezza ha fatto capire a tutti quanto il lavoro della Ducati fosse buono». Bagnaia come Valentino Rossi e Marquez che effetto le fa? «Per arrivare a loro servono altri campionati (sorride ndr), ma già viviamo una grande soddisfazione». Il Tardozzi pilota, terzo nel mondiale Superbike 1988, cosa avrebbe voluto rubare a Pecco? «Davide Tardozzi pilota era un brocco rispetto a questi (ride ndr), non c’è paragone. Direi comunque la velocità, anzi la sua serenità in certe situazioni, con la quale è riuscito in poco tempo a uscire da situazioni complicate. Come proprio a Valencia fra venerdì e sabato. Il Tardozzi pilota aveva dei punti positivi, dei quali a volte parlo a Pecco, ma non mi metto certo al suo livello». Il Tardozzi team manager invece cosa apprezza del suo pilota e cosa vorrebbe migliorare? «Di questo parlo con Pecco qualche volta all’anno, faccia a faccia. Ha decisamente necessità di crescere in alcune situazioni, ma non posso rivelarle. A volte ascolta i suggerimenti, in altri casi controbatte o vuole spiegare il motivo delle cose. Mi fa piacere, comunque, quando mi dà retta». Abbiamo visto Tardozzi rincuorare la futura signora Bagnaia, Domizia, nell’angoscia di Barcellona, oppure incitare Pecco, in altri casi invitare la squadra alla calma, mettendoci sempre la faccia. Quanti ruoli ricopre? «Se uno dovesse svolgere questo mestiere seguendo regole scritte, non farebbe bene. Seguo l’istinto: sono così, non ho le istruzioni su come si fanno certe cose. Mi vengono, a volte bene, altre male. Non si studia per svolgere questo mestiere». Gigi Dall’Igna ha messo nel mirino la Red Bull in termini di successi. Non essere mai sazi è la chiave per dominare a lungo? «Assolutamente sì. Quando stai vincendo devi cercare di farlo con un distacco maggiore». 2024: quanto sarà difficile gestire tutti i vostri purosangue? «È un bel casino (detto in romagnolo ndr)». Cosa risponderebbe a chi dice che Marc Marquez potrebbe rompere l’idillio all’interno della pattuglia Ducati? «Che noi sappiamo gestire anche i problemi più grossi». LEGGI TUTTO