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    SBK, Rea punta il 2022: “Il calendario ci sorride, lotteremo per il titolo”

    ROMA – Per Jonathan Rea il 2021 è stato l’anno della fine della sua egemonia in Superbike. Dal 2015, infatti, il titolo di campione del mondo è sempre stato affare del nordirlandere, spodestato da Toprak Razgatlioglu, pilota turco della Yamaha. Con la stagione 2022 che si avvicina, Rea prova ora a cancellare la lavagna, con l’incognita Covid sempre dietro l’angolo: “L’anno scorso – ha detto il pilota della Kawasaki al giornale inglese News Letter – ci sono state anomalie all’inizio e verso il finale. Il calendario sembrerebbe favorevole per noi e sono lieto di questo: a Jerez e Navarra (GP fuori dalla WorldSBK 2022, ndr) non ho mai brillato. Se faccio quello che so, allora per il titolo ci saremo anche noi”. 
    I limiti della Kawasaki
    Lo stile di guida portato da Toprak Razgatlioglu, 26 anni, ha stupito lo stesso Jonathan Rea, chiamato ora alle contromisure: “Ho osservato le sue manovre a lungo e viene fuori che fa cose con la moto che io non riesco ancora a fare. Come frenare e curvare con la ruota posteriore sollevata”. La Yamaha del campione del mondo sembra avere qualcosa in più anche sul dritto, con una velocità massima che in Kawasaki fatica a emergere: “La potenza – ha concluso Rea – non si può trovare così, magicamente. Ci stiamo lavorando già in questi test invernali, ma ci sono tante aree in cui possiamo migliorare”. LEGGI TUTTO

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    SBK, Rea: “Per il titolo ci saremo, calendario a noi favorevole”

    ROMA – Un impero durato dal 2015 al 2020, poi Jonathan Rea si è dovuto arrendere. La corona da campione del mondo in Superbike è infatti ora di Toprak Razgatlioglu, pilota turco, capace di interrompere le sei vittorie consecutive del nordirlandese classe 1987. Ora però che la stagione 2022 si avvicina, Rea prova a cancellare la lavagna, con l’incognita Covid sempre dietro l’angolo: “L’anno scorso – ha detto il pilota della Kawasaki al giornale inglese News Letter – ci sono state anomalie all’inizio e verso il finale. Il calendario sembrerebbe favorevole per noi e sono lieto di questo: a Jerez e Navarra (GP fuori dalla WorldSBK 2022, ndr) non ho mai brillato. Se faccio quello che so, allora per il titolo ci saremo anche noi”. 
    Duello in frenata
    Lo stile di guida portato da Toprak Razgatlioglu, 26 anni, ha stupito lo stesso Jonathan Rea, chiamato ora alle contromisure: “Ho osservato le sue manovre a lungo e viene fuori che fa cose con la moto che io non riesco ancora a fare. Come frenare e curvare con la ruota posteriore sollevata”. Il turco sembra poi avere una marcia in più anche sul rettilineo, merito soprattutto della Yamaha. Una velocità massima che però in Kawasaki è spesso difficile da sviluppare: “La potenza non si può trovare così, magicamente. Ci stiamo lavorando già in questi test invernali, ma ci sono tante aree in cui possiamo migliorare”, ha concluso Rea. LEGGI TUTTO

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    MotoGp: Marc Marquez in pista a Portimao, test sulla Honda stradale

    ROMA – Un altro passo avanti per Marc Marquez nel recupero in vista dell’inizio del Mondiale 2022 di MotoGp, in programma tra due mesi circa. Il pilota di Cervera, complice una caduta e il sopraggiungere della diplopia (un disturbo di visione doppia) si è visto costretto a saltare le ultime due tappe della scorsa stagione. Al momento il Cabroncito è tornato ad allenarsi e, nella giornata di ieri, è sceso sul circuito di Portimao, in Portogallo, per una giornata di test sulla moto stradale Honda RC213 V.
    La soddisfazione di Marquez
    Dopo la giornata passata in pista, Marquez ha pubblicato una foto dei test di Portimao, mostrandosi molto soddisfatto di quanto percepito in sella alla Honda: “Sono contento di tornare a sentire la sensazione della velocità” – si legge nella didascalia del post social. LEGGI TUTTO

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    MotoGp: test a Portimao per Marc Marquez

    ROMA – Marc Marquez continua il suo percorso di recupero per poter essere pronto in vista del Mondiale 2022 di MotoGp, che scatterà tra due mesi. Il pilota di Cervera, complice una caduta e il sopraggiungere della diplopia (un disturbo di visione doppia) si è visto costretto a saltare le ultime due tappe della scorsa stagione. Al momento il Cabroncito è tornato ad allenarsi e, nella giornata di ieri, è sceso sul circuito di Portimao, in Portogallo, per una giornata di test sulla moto stradale Honda RC213 V.
    Sensazioni positive
    Dopo la giornata passata in pista, Marquez ha pubblicato una foto dei test di Portimao, mostrandosi molto soddisfatto di quanto percepito in sella alla Honda: “Sono contento di tornare a sentire la sensazione della velocità” – si legge nella didascalia del post social. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Sibilia risponde a Melandri: “Le forze dell'ordine verificheranno l'accaduto”

    ROMA – Le ultime dichiarazioni legate al Covid di Marco Melandri stanno rimbombando sui social e non solo. L’ex pilota ha parlato del fatto che si sarebbe contagiato volontariamente al Covid per prendere il super green pass, nonostante la ritrattazione di poche ore fa. A ciò è seguita la risposta senza mezzi termini del sottosegretario all’Interno Carlo Sibilia: “Ringrazio Marco Melandri per l’autodenuncia pubblica. Le forze dell’ordine verificheranno l’accaduto. Al di là dei profili penalistici su cui valuterà l’autorità giudiziaria, il comportamento e il messaggio sono senza dubbio indegni e pericolosi”, ha scritto sui social. 
    Le frasi shock di Melandri
    Le parole di Melandri stanno facendo il giro d’Italia: “Ho preso il virus perché ho cercato di prenderlo, e, al contrario di molti vaccinati, per contagiarmi ho fatto una fatica tremenda – ha rivelato -. L’ho fatto apposta per potere essere in regola almeno per qualche mese e non è stato nemmeno facile. Mi sono dovuto contagiare per necessità, dovendo lavorare e non considerando il vaccino un’alternativa valida”. Poco dopo l’ex pilota ha cambiato la propria versione, scusandosi ma dichiarando che in verità si trattava di una battuta.  LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Andrea Iannone nostalgico: “Mi manca la velocità”

    ROMA – La mancanza del paddock è più viva che mai in Andrea Iannone. Lo ha recentemente confermato in un’apparizione nel programma “Verissimo” su Canale 5. Il nativo di Vasto è poi tornato anche sulla sentenza che lo ha messo definitivamente fuori dai giochi il 10 novembre 2020: “Mi manca la velocità, quello che mi dà la MotoGP non lo trovo da nessuna parte. Doping? Avevo già elaborato e capito tutto ancora prima dell’esito della sentenza. Sono stato male e ho sofferto molto, però ho reagito velocemente cercando motivazioni ogni giorno, da qualsiasi cosa”, ha affermato. 
    Le parole di Iannone
    Iannone ha cambiato pagina, pur dimostrando la propria innocenza a suo dire: “Ho iniziato a prenderla con filosofia e a guardare intorno a me cosa mi offriva la vita. Per 16 anni ho fatto controlli e sono sempre risultato negativo a qualsiasi tipo di sostanza. È stato riconosciuto che non ho assunto alcuna sostanza volontariamente, ma semplicemente mangiando un pezzo di carne al ristorante, ma non è bastato”, conclude.  LEGGI TUTTO

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    Andrea Iannone: “Non trovo da nessuna parte ciò che mi dà la MotoGp”

    ROMA – Andrea Iannone continua a sentire la mancanza del paddock. Lo ha recentemente confermato in un’apparizione nel programma “Verissimo” su Canale 5. Il nativo di Vasto è poi tornato anche sulla sentenza che lo ha messo definitivamente fuori dai giochi il 10 novembre 2020: “Mi manca la velocità, quello che mi dà la MotoGP non lo trovo da nessuna parte. Doping? Avevo già elaborato e capito tutto ancora prima dell’esito della sentenza. Sono stato male e ho sofferto molto, però ho reagito velocemente cercando motivazioni ogni giorno, da qualsiasi cosa”, le sue parole. 
    “Involontarietà riconosciuta”
    Iannone ha cambiato pagina, pur dimostrando la propria innocenza a suo dire: “Ho iniziato a prenderla con filosofia e a guardare intorno a me cosa mi offriva la vita. Per 16 anni ho fatto controlli e sono sempre risultato negativo a qualsiasi tipo di sostanza. È stato riconosciuto che non ho assunto alcuna sostanza volontariamente, ma semplicemente mangiando un pezzo di carne al ristorante, ma non è bastato”, conclude.  LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Dovizioso e il rinnovo con la Ducati: “Non hanno trovato il tempo”

    ROMA – L’addio alla Ducati, per i modi in cui è arrivato, non è mai stato digerito da Andrea Dovizioso. Ora il centauro forlivese ha cambiato pagina, ma in una recente intervista a Motorcycle News ha voluto togliersi qualche sassolino dalla scarpa: “Sono stati molti i motivi per cui ci siamo lasciati. Per esempio, quando è stato il momento di trattare il rinnovo, la Ducati non ha mai trovato il tempo per discuterne. Già questo fa capire com’era l’atmosfera. Non abbiamo avuto modo di parlare di soldi con loro, anche se il denaro non è mai stato un limite per me”, le sue parole. 
    L’arrivo in Yamaha
    Dovizioso ha poi spiegato i motivi che lo hanno spinto a tornare all’interno del paddock, per una parte di stagione come compagno di Valentino Rossi in Petronas: “Non è lo stipendio che mi ha fatto decidere di tornare – prosegue -. Non ho mai scelto una moto in base a quello che avrei guadagnato. Per questo motivo non ho voluto ritirarmi. Semplicemente avrei corso solo dove avrei voluto e alle mie condizioni. Si sono verificate una serie di circostanze, probabilmente sono stato fortunato. Yamaha era interessata a ricevere feedback da un pilota esperto proveniente da un’altra moto e lo sponsor mi voleva. La moto finora mi è sembrata ‘amichevole’, ma c’è tanto lavoro da fare”. LEGGI TUTTO