More stories

  • in

    Fiat Lingotto, l'incredibile modellino della fabbrica torinese

    Da Slot Mods Raceways arriva una creazione in grado di far battere il cuore soprattutto ad appassionati Fiat e del modellismo. L’azienda, famosa per le sue piste e costruzioni in miniatura, ha realizzato una fantastica e fedele riproduzione del Lingotto di Torino, in scala 1:32, ovvero quello che un tempo è stato l’impianto principe della Casa automobilistica. L’ordine è stato commissionato da un cliente molto esigente e ha richiesto quasi due anni di lavoro: il risultato è un bellissimo oggetto da collezione che rappresenta il simbolo dell’industria italiana del ‘900.Guarda la galleryFiat Lingotto, il modellino della fabbrica in scala 1:32
    Un modellino largo 4,5 metri
    Inaugurato ufficialmente nel 1923, il Lingotto è stato per molto tempo lo stabilimento più grande d’Europa e aveva ben cinque pianti. Gli impianti di costruzione delle auto si trovavano ai livelli più alti e, una volta completate le vetture, queste venivano trasferite sul tetto dove era stata addirittura realizzata una vera e propria pista per testare le auto. Un edificio incredibile, conosciuto e ammirato in tutto il mondo. E allora viene da porsi una domanda: per riprodurre fedelmente una struttura così complessa, di che dimensioni è il modellino? Non proprio piccole: misura infatti 4,5 metri in lunghezza, 1,8 in larghezza e 1,2 in altezza. Un vero e proprio oggetto da collezione per chi di spazio ne ha da vendere.
    Andando a guardare dentro il Lingotto di Slot Mods Raceways si possono notare un’infinita serie di dettagli: dalle auto (compresa l’iconica Fiat 500) ai dipendenti al lavoro, passando per la pista sul tetto, dove le “macchinine” sfrecciano all’impazzata.
    La Fiat se ne va da Torino: Stellantis pronta a vendere la storica palazzina del Lingotto LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, shakedown test Sepang: miglior tempo di Fernandez nel day 1

    ROMA – La MotoGp accoglie i suoi rookie al loro primo appuntamento della stagione: lo shakedown di Sepang. Sono in tutto cinque i debuttanti che quest’anno si affacciano alla classe regina: Remy Gardner (Tech3 KTM), Fabio Di Giannantonio (team Gresini), Marco Bezzecchi (VR46 Racing Team), Darryn Binder (WithU Yamaha RNF) e Raul Fernandez (Tech3 KTM). Ed è proprio quest’ultimo a far registrare il tempo più veloce di questo lunedì: 2:00.898. Non ci sono molti dubbi sul datto che la rivalità con il campione del mondo in Moto2, Remy Gardner, si trascinerà anche nella prossima stagione, ma intanto il primo a battere un colpo è proprio lo spagnolo.
    In pista i collaudatori
    Giorno di test anche per le scuderie italiane. La Ducati si è affidata a Michele Pirro, che ha portato il pista la GP22 sperimentandone le nuove caratteristiche, tra sui lo scarico accorciato sulla parte della “salad box”. Mentre per l’Aprilia ha girato Lorenzo Savadori, anche lui alle prese con un nuovo scarico, con un cupolino che sembra essere stato aggiornato e con le ali anteriori più piccole. I tempi degli altri piloti non sono ancora stati resi noti, data la natura privata dello shakedown. Tuttavia domani e dopodomani sia i rookie che i collaudatori scenderanno di nuovo in pista, con l’obiettivo di arrivare ai test ufficiali del 5 e 6 febbraio prossimo con il maggior numero di dati possibile a disposizione.
      LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, day-1 shakedown test a Sepang: è Fernandez il più veloce

    ROMA – È terminato a Sepang il primo giorno di shakedown, appuntamento della stagione dedicato ai debuttanti in MotoGp e ai collaudatori. Un primo assaggio della classe regina per i rookie, che quest’anno saranno in tutto cinque: Remy Gardner (Tech3 KTM), Fabio Di Giannantonio (team Gresini), Marco Bezzecchi (VR46 Racing Team), Darryn Binder (WithU Yamaha RNF) e Raul Fernandez (Tech3 KTM). Ed è proprio quest’ultimo a far registrare il tempo più veloce di questo lunedì: 2:00.898. Non ci sono molti dubbi sul fatto che la rivalità con il campione del mondo in Moto2, Remy Gardner, si trascinerà anche nella classe regina, ma intanto il primo a battere un colpo è proprio lo spagnolo.
    Ducati e Aprilia
    Giorno di test anche per le scuderie italiane. La Ducati si è affidata a Michele Pirro, che ha portato il pista la GP22 sperimentandone le nuove caratteristiche, tra cui lo scarico accorciato sulla parte della “salad box”. Mentre per l’Aprilia ha girato Lorenzo Savadori, anche lui alle prese con un nuovo scarico, con un cupolino che sembra essere stato aggiornato e con le ali anteriori più piccole. Data la natura privata dello shakedown, non sono ancora disponibili ulteriori tempi sugli altri piloti, che comunque torneranno in pista domani e dopodomani, per poi avvicinarsi ai testi ufficiali, in programma sempre a Sepang dal 5 al 6 febbraio prossimo.
      LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Beirer: “Tutti vogliono Acosta, non possiamo trattenerlo”

    ROMA – L’arrivo di Pedro Acosta ha avuto un impatto notevole sul Motomondiale. Dal suo esordio in Moto3, reso vincente dal titolo conquistato ai danni dell’italianno Dennis Foggia, lo spagnolo ha inevitabilmente attirato su di sé le attenzioni di tante scuderie che sarebbero pronte a scommettere su di lui. Acosta nel 2022 correrà in Moto2, sempre con il team austriaco, ma questa potrebbe essere l’ultima stagione con il team di Mattighofen. Un’ipotesi che sembra trovare conferma nelle parole di Pit Beirer, direttore di KTM Motorsport, che in un confronto con alcuni media ha detto: “Da contratto ha ancora un paio di anni con noi, ma non possiamo costringerlo a rimanere. Vediamo chi proverà a portarcelo via”.
    Le parole di Beirer
    L’addio di Pedro Acosta è dunque una possibilità che in casa KTM viene tenuta in considerazione. Tra le scuderie che potrebbero tentare lo spagnolo c’è però la Honda. L’Ala dorata ha come pilota di punta Marc Marquez, che l’anno scorso è stato tormentato dagli infortuni. Le garanzie che il 2022 dell’otto volte campione del mondo possa essere diverso sembrano esserci, ma i 28 anni dello spagnolo spingono a una riflessione. “Acosta – ha detto Beirer – ha un talento eccezionale e tutti lo vogliono. Potremmo al massimo convincerlo con il lavoro, mettendolo a suo agio e sperando che voglia restare”. Se il 18enne di Mazarron dovesse passare alla Honda, allora potremmo assistere al suo passaggio in MotoGp nel giro di tre anni. Acosta però dal canto suo deve dimostrare di essere competitivo anche in Moto2, dove farà coppia con il connazionale Augusto Fernandez. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Beirer: “Non possiamo costringere Acosta a restare”

    ROMA – Pedro Acosta è uno dei talenti più in vista del Motomondiale. Il pilota spagnolo della KTM dal suo esordio in Moto3, con tanto di titolo conquistato ai danni dell’italianno Dennis Foggia, ha inevitabilmente attirato su di sé le attenzioni di tante scuderie che sarebbero pronte a scommettere su di lui. Acosta nel 2022 correrà in Moto2, sempre con il team austriaco, ma questa potrebbe essere l’ultima stagione con il team di Mattighofen. Un’ipotesi che sembra trovare conferma nelle parole di Pit Beirer, direttore di KTM Motorsport, che in un confronto con alcuni media ha detto: “Da contratto ha ancora un paio di anni con noi, ma non possiamo costringerlo a rimanere. Vediamo chi proverà a portarcelo via”.
    Prospettive future
    L’addio di Pedro Acosta è dunque una possibilità che in casa KTM viene tenuta in considerazione. Tra le scuderie che potrebbero tentare lo spagnolo c’è però la Honda. L’Ala dorata ha come pilota di punta Marc Marquez, che l’anno scorso è stato tormentato dagli infortuni. Le garanzie che il 2022 dell’otto volte campione del mondo possa essere diverso sembrano esserci, ma i 28 anni dello spagnolo spingono a una riflessione. “Acosta – ha detto Beirer – ha un talento eccezionale e tutti lo vogliono. Potremmo al massimo convincerlo con il lavoro, mettendolo a suo agio e sperando che voglia restare”. Il passaggio del classe 2004 in Honda potrebbe rappresentare una svolta per lui, ma molto dipenderà dai suoi risultati in Moto2 che, se confermati, potrebbero proiettare Acosta sul prestigioso palcoscenico della MotoGp. LEGGI TUTTO

  • in

    In Nuova Zelanda pronto il battesimo del mare per il primo traghetto 100% elettrico

    Ika Rere è il primo traghetto 100% elettrico al mondo. Sarà attivo dalla fine di marzo 2022 in Nuova Zelanda, all’interno della flotta di East by West Ferries, che opera a Wellington. Pensato per trasportare 132 passeggeri, è lungo 19 metri e può viaggiare alla velocità di 20 nodi. Come tutti i veicoli ecologici, il suo obiettivo è quello di abbattere le emissioni (quelle prodotte da questi mezzi sono tantissime), e può portare a termine il suo scopo sfruttando un ingegnoso sistema di ricarica, dato che al suo interno non ci sono propulsori a carburante. Una rivoluzione in acqua così come sta avvenendo in strada.
    Il primo di una rivoluzione su mare
    Ika Rere è in grado di trasportare 132 passeggeri, operando per la flotta di East by West Ferries nel porto di Wellington, è lungo 19 metri e può viaggiare alla velocità di 20 nodi. L’obiettivo è quello di abbattere le emissioni grazie a un sistema di ricarica pulito e al tempo stesso davvero innovativo. Al suo interno, naturalmente, non ci sono propulsori a carburante ma solo batterie.
    Il sistema di ricarica si attiva quando il traghetto è fermo in banchina (è previsto che faccia andata e ritorno, una tratta di circa 25 km, faccendo su e giù dalle isole limitrofe), durante lo sbarco e imbarco dei passeggeri, e sono sufficienti 15 minuti: una carica consente il viaggio di andata, l’altra di ritorno. Il motore è un drive elettrico Danfoss Editron, con una batteria Xalt. Ika Rere è il primo di una serie di traghetti che il governo neozelandese ha intenzione di produrre per sostituirli, gradualmente, a quelli con il motore a carburante. Una grande aria di novità per il trasporto marittimo che punta a viaggiare via mare con imbarcazioni 100% elettriche per un futuro a impatto zero: il che permetterà di diminuire di ben 640 tonnellate di CO2 nell’aria ogni anno.
    Il mega yacht italiano Admiral S-Force, lungo 28 metri con 3 piscine, è stato venduto LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp: Ducati svela la livrea delle nuove Desmosedici

    ROMA – Il team sarà presentato al completo solamente il prossimo 7 febbraio, ma la nuova Ducati per il Mondiale 2022 di MotoGp è già stata svelata tramite un filmato. Il video, della durata inferiore al minuto, è stato pubblicato sui canali social della casa emiliana, e mostra in maniera rapida la livrea delle moto che vedranno in sella Francesco Bagnaia e Jack Miller, i quali hanno chiuso la passata stagione rispettivamente al secondo e al quarto posto della classifica piloti. Tornano alla livrea, a dominare come da tradizione è il rosso Ducati, con parti di nero riservate principalmente agli sponsor e il bianco presente sul cupolino del veicolo.Guarda la galleryMotoGP, presentate le Yamaha M1 di Dovizioso e Binder
    Obiettivo titolo
    Nei due anni precedenti, Ducati ha conquistato altrettanti campionati Costruttori, non riuscendo però a imporsi per quanto riguarda i piloti. La scuderia di Borgo Panigale ci è andata quantomeno vicina nei mesi scorsi, quando Pecco Bagnaia ha chiuso al secondo posto dietro al neo campione Fabio Quartararo. L’obiettivo per il 2022, quindi non può che essere quello di andare a caccia del titolo piloti, arrivato in Ducati l’ultima volta nel 2007, quando a trionfare fu Casey Stoner. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Marquez: “La diplopia è superata, il 2021 mi ha insegnato a stare attento”

    ROMA – Dopo il via libera ricevuto dal team medico, Marc Marquez è pronto a tornare in pista. I problemi che lo hanno frenato nelle ultime stagioni sembrano ormai superati, con lo spagnolo che conta di di poter tornare ai livelli di un tempo ora che la diplopia è sparita. “Il problema all’occhio è stato già dimenticato e il recupero è stato più veloce del previsto”, le sue parole a Eurosport.
    Lo spagnolo punta al riscatto
    Il pilota spagnolo, quindi, è pronto a tornare in pista per l’inizio dei test di MotoGp. “Il 2021 mi ha insegnato che devo stare più attento con il braccio destro. Devo pianificare ogni sforzo, cosa che non mi riesce bene”. Per Marquez quindi ora è tempo di risalire la china, con i test di Sepang che potrebbero essere l’occasione giusta per ripartire. L’asso della Honda vuole dare già da subito un segnale forte per il 2022, che potrebbe rappresentare per lui l’inizio di un nuovo capitolo della sua carriera. LEGGI TUTTO