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    In Friuli c'è un'auto abbandonata da 30 anni: nessuno sa la sua storia

    Alle distese di auto abbandonate negli Emirati Arabi siamo ormai abituati. Non è un caso che Dubai sia stata soprannominata “il cimitero delle supercar”. Un fenomeno sempre più diffuso, che nelle varie parti del mondo cela diverse motivazioni, ma il motivo che sta dietro la vettura abbandonata da oltre 30 anni a Contovello, in Friuli Venezia Giulia, pare non lo sappia davvero nessuno. Una storia misteriosa, a cui ancora si cerca una spiegazione.
    Perché nessuno l’ha mai spostata?
    Si tratta di una vecchia Simca ormai diventata simbolo di quelle zone. Una vera e propria star dei social: diventata così famosa da rubare scatti a tutti i passanti di quella strada. A pochi metri dall’asfalto, la vettura è in uno stato disastroso: ribaltata, è diventata nel tempo un ammasso di ruggine, polvere e solitudine. E guardandola diventa impossibile non chiedersi quale storia misteriosa ci sia dietro questa Simca. Si trova lì per un incedente? E perché da più di 30 anni nessuno l’ha mai spostata, lasciandola a morire alle intemperie? Per adesso non c’è stato alcun residente della zona che si è fatto avanti né ha svelato qualche retroscena sull’utilitaria abbandonata più famosa del Friuli, che nel frattempo si gode questa popolarità meritata: dopotutto quello che ha subìto, diventare la nuova star dei social ci sembra un titolo più che meritato.
    Follia negli Usa: sfonda vetrina del negozio e scende… a bere whisky! LEGGI TUTTO

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    Aubameyang, super relax “dentro” la Ferrari dopo l'arrivo al Barcellona

    Aubameyang dall’Arsenal al Barcellona. È questa la notizia che sta infiammando la sessione invernale del calciomercato europeo. Un colpo praticamente fatto, anche se la trattativa si è rivelata assai turbolenta: mancano da completare le pratiche della rescissione consensuale tra le due parti e poi l’attaccante gabonese sarà ufficialmente un nuovo membro del club blaugrana. 
    Il calciatore, che è già arrivato in Catalogna, sarà dunque il rinforzo che Xavi stava aspettando e vestirà la maglia del Barca per i prossimi 18 mesi. Manca solo la firma, prevista nei prossimi giorni, per sigillare definitivamente l’accordo tra i due club. 
    Un parco macchine fuori dall’ordinario
    E quale modo migliore per festeggiare il trasfermento se non quello di farsi cullare dalla sua Ferrari LaFerrari da quasi due milioni di euro? Il campione gabonese, oltre che per le sue azioni in campo, è infatti piuttosto noto anche per il suo garage di lusso, forse uno dei più ricchi e appariscenti che ci sono in circolazione. In particolare, è stato spesso al centro del dibattito per le “variazioni” che ha fatto subire (i puristi direbbero così) alla sua Ferrari LaFerrari.
    La sua passione esagerata per le vernici “iridescenti” è ormai nota e spopola sui social, dove l’ormai ex capitano dell’Arsenal si mostra spesso, a bordo dei suoi gioielli. Nel suo parco macchine, oltre alle Lamborghini oro, da tempo c’è una Ferrari LaFerrari che dal tradizionale rosso Maranello è stata personalizzata all’estremo. Grazie alla luce naturale, infatti, la vernice argento auto esplode in tutta la sua brillantezza, ricreando i colori dell’arcobaleno e dando vita a un effetto cromatico impossibile da non notare. Se questa iniziativa ha scatenato l’ira dei fan di Maranello, “Come rovinare una Ferrari” è stato il commento social più frequente, allo stesso tempo ha reso le sue auto riconoscibili e identificabili con lui. Insomma, una sorta di marchio di fabbrica by Aubameyang.
    Guarda la galleryAubameyang, un garage di lusso fuori dall’ordinario: le immagini
    “Accoccolato” dentro LaFerrari
    Da qualche mese, però, la Ferrari LaFerrari del calciatore è tornata al suo colore originale, come mostrano le più recenti immagini sul suo profilo Instagram. Una in particolare ha catturato l’attenzione: col cofano alzato, il neo acquisto blaugrana è comodamente sdraiato sul vano motore, intento a fare una telefonata. Ora che il suo sogno di giocare al Barcellona si è finalmente avverato, è infatti tempo di rilassarsi sulla sua LaFerrari. LEGGI TUTTO

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    MotoGp: Marquez in volo verso Sepang

    ROMA – Marc Marquez ha preso l’aereo per Sepang. L’asso spagnolo della Honda prova a dimenticare gli infortuni e il ritorno della diplopia e si prepara ai test ufficiali di Sepang, in agenda il 5 e il 6 febbraio. Con la sua presenza in Malesia, Marquez manda un segnale chiaro alla MotoGp targata 2022, che potrebbe rappresentare per lui la possibilità di agganciare Valentino Rossi, che di titoli ne ha vinti nove. Ora che la Honda si prepara a presentare la nuova moto (8 febbraio), l’Ala Dorata può contare sul proprio pilota di punta, dopo un 2021 difficile.
    Verso Sepang
    I numerosi guai fisici che hanno tormentato Marquez non hanno infatti permesso all’otto volte campione del mondo di esprimere in pista tutto il suo potenziale. Le premesse per un stagione da protagonista però c’erano, come dimostrano le tre vittorie del 2021, collezionate in quei rari momenti di piena forma fisica. La ritrovata condizione dello spagnolo passa per un lavoro svolto fianco a fianco con l’équipe medica, che ha dato il definitivo via libera al suo ritorno in pista. Il 28enne di Cervera deve però guardarsi dal forte impatto psico-fisico di un Motomondiale lungo 21 tappe, evitando inoltre guai in pista che potrebbero compromettere ancora la sua salute. LEGGI TUTTO

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    MotoGp: Marquez in partenza, lo spagnolo in volo verso Sepang

    ROMA – Marc Marquez è in volo verso Sepang. Il pilota della Honda è pronto a mettersi i guai fisici del 2021 definitivamente alle spalle e punta ai test ufficiali di Sepang (5-6 febbraio). Con la sua presenza in Malesia, Marquez manda un segnale chiaro alla MotoGp targata 2022, che potrebbe rappresentare per lui la possibilità di agganciare Valentino Rossi, che di titoli ne ha vinti nove. Ora che la Honda si prepara a presentare la nuova moto (8 febbraio), l’Ala Dorata può contare sul proprio pilota di punta, dopo un 2021 povero di soddisfazioni.
    Verso la nuova stagione
    I numerosi guai fisici che hanno tormentato Marquez non hanno infatti permesso all’otto volte campione del mondo di esprimere in pista tutto il suo potenziale. Le premesse per un stagione da protagonista però c’erano, come dimostrano le tre vittorie del 2021, collezionate in quei rari momenti di piena forma fisica. Con una preparazione invernale svolta sotto il controllo dei medici, Marquez punta però al 2022 con rinnovata fiducia, sperando che comunque il fisico regga lo stress e gli eventuali imprevisti sull’asfalto. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Dovizioso: “La pista non mostra i veri cavalli della Ducati”

    ROMA – La Ducati e Andrea Dovizioso si sono migliorati a vicenda per otto stagioni. Le loro strade però ora si sono separate, con l’italiano che è passato al team WithU Yamaha e la scuderia italiana che ha ha disposizione “Pecco” Bagnaia e Jack Miller. Il motore a Borgo Panigale è rimasto tuttavia il marchio di fabbrica del team, capace ogni anno di aggiungere cavalli, non rinunciando però all’equilibrio aerodinamico, sempre più importante in MotoGp. Le parole del pilota di Forlimpopoli, raccolte dal quotidiano spagnolo AS, sembrano però rivelare il segreto della Desmosedici: “Hanno un grande vantaggio rispetto alle altre moto. Ha ancora più cavalli di quelli dispiegati in pista, visto che la potenza deve bilanciare più carico aerodinamico rispetto ai competitor”.
    Sulla Desmosedici
    In virtù dei tre secondi posti consecutivi dal 2017 al 2019, Andrea Dovizioso non è mai riuscito a riportare il titolo piloti in casa Ducati. La scuderia italiana, che tornerà in pista nel 2022 con una livrea rosso acceso, vuole però che sia un altro pilota a vincere il Motomondiale dopo il trionfo di Stoner nel 2007. Bagnaia e Miller, che nel 2021 hanno trionfato in sei tappe. Anche la WithU Yamaha, che ha puntato tutto su Dovizioso, cova sogni di gloria per dimenticare scorsa stagione, povera di soddisfazioni. Resta il fatto che, ad oggi, la Ducati rimane però ancora la moto da battere nel 2022. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, day-2 a Sepang: miglior tempo Vinales, Bezzecchi vola tra i rookie

    ROMA – È Maverick Vinales il protagonista del secondo giorno di shakedown a Sepang. All’ex Yamaha come ad Aleix Espargaro è stato concessa una deroga per unirsi agli esordienti nella prossima MotoGp, e lo spagnolo ha risposto con un 1:59.883, che aggiorna il giro veloce fatto registrare ieri da Raul Fernandez. Tra i rookie però il più veloce è stato Marco Bezzecchi, che con Luca Marini farà coppia per il VR46 Racing Team. Anche l’italiano ha superato il tempo del vicecampione del mondo in Moto2, arrestando il cronometro a 2:00.734. Buona prestazione anche per Darryn Binder del team WithU Yamaha, con Remy Gardner ancora alle prese con l’infortunio al polso che ne rallenta i tempi.
    Verso il weekend
    Vinales è stato assistito da Lorenzo Savadori, collaudatore dell’Aprilia. Altri collaboratori sono poi scesi in pista, come Michele Pirro per la Ducati, Stefan Bradl per la Honda e Sylvain Guintoli per la Suzuki. Tutt’e tre si sono concentrati sulla parte aerodinamica della moto. La casa di Borgo Panigale ha girato con l’assetto del 2021, mentre l’Ala Dorata ha collaudato il nuovo codone con un aggiornamento degli scarichi. Per la Suzuki invece la discussione si è focalizzata sulle nuove ali. Anche la Yamaha si è messa al lavoro, proponendo un’aerodinamica che attraversa tutta la parte anteriore della presa d’aria. Le scuderie sono immerse in una fase di studio, dove però è anche importante tenere le carte coperte per non svelare già i propri assi nella manica. Solo al primo test ufficiale, che si svolgerà sempre a Sepang questo weekend, avremo delle risposte definitive su quelle che saranno le forze in pista.  LEGGI TUTTO

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    MotoGp: Vinales vola nel day-2 dello shakedown a Sepang

    ROMA – Il secondo giorno di shakedown a Sepang se lo prende Maverick Vinales. Lo spagnolo, che come Aleix Espargaro ha avuto una concessione per unirsi agli esordienti nella prossima MotoGp, ha girato in 1:59.883, mandando in soffitta il miglior tempo fatto registrare ieri da Raul Fernandez. Tra i rookie però il più veloce è stato Marco Bezzecchi, che con Luca Marini farà coppia per il VR46 Racing Team. Anche l’italiano ha superato il tempo del vicecampione del mondo in Moto2, arrestando il cronometro a 2:00.734. Buona prestazione anche per Darryn Binder del team WithU Yamaha, con Remy Gardner ancora alle prese con l’infortunio al polso che ne rallenta i tempi.
    Indicazioni per Aprilia
    Vinales è stato assistito da Lorenzo Savadori, collaudatore dell’Aprilia. Altri collaboratori sono poi scesi in pista, come Michele Pirro per la Ducati, Stefan Bradl per la Honda e Sylvain Guintoli per la Suzuki. Tutt’e tre si sono concentrati sulla parte aerodinamica della moto. La casa di Borgo Panigale ha girato con l’assetto del 2021, mentre l’Ala Dorata ha collaudato il nuovo codone con un aggiornamento degli scarichi. Per la Suzuki invece la discussione si è focalizzata sulle nuove ali. Anche la Yamaha si è messa al lavoro, proponendo un’aerodinamica che attraversa tutta la parte anteriore della presa d’aria. È interessante notare come in questa fase i team cerchino un delicato equilibrio tra pretattica e voglia di raccogliere dati sulle novità delle moto. Il tutto mentre ci si avvicina al primo test ufficiale, che si svolgerà sempre a Sepang questo weekend.  LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Razali su Dovizioso: “Deve lottare con i primi sei, abbiamo i mezzi per farlo”

    ROMA – Sorto dalle ceneri della partnership terminata con Petronas, il team WithU Yamaha scalda i motori per la prossima stagione. Razlan Razali ha avuto il compito certamente non facile di rifondare la scuderia satellite della casa di Iwata. Il manager malese ha però stretto un accordo con WithU, azienda italiana italiana di forniture energetiche, e ha ingaggiato Andrea Dovizioso e Darryn Binder, fratello di Brad Binder, che corre per la Red Bull KTM. In un incontro con i media a Sepang, Razali ha spiegato cosa si aspetta per la prossima stagione di MotoGp: “Abbiamo un mix di esperienza e gioventù e i mezzi per puntare in alto con entusiasmo. Andrea Dovizioso è un veterano e verrà trattato come un pilota ufficiale Yamaha. Da lui mi aspetto quindi piazzamenti costanti tra i primi sei”.Guarda la galleryYamaha RNF: giù i veli dalle MotoGP di Dovizioso e Binder
    Le parole di Razali
    Se Andrea Dovizioso con i suoi 35 anni rappresenta l’esperienza, Darryn Binder è invece all’esordio assoluto a questi livelli. Il pilota sudafricano è chiamato a un salto di categoria non indifferente: dalla Moto3 alla classe regina. Nel frattempo, il rookie ha però svolto il primo giorno di shakedown: “Ha avuto un primo impatto positivo – ha detto Razali -. Saltare di categoria come ha fatto lui sarebbe una sfida per ogni pilota e sarebbe sbagliato da parte nostra mettergli pressione”. Mentre Binder ha già preso confidenza con la nuova moto, per Dovizioso si dovrà invece aspettare questo fine settimana, quando raggiungerà il suo compagno di scuderia e tutto il team a Sepang per i primi test ufficiali della stagione. LEGGI TUTTO