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    Formula E, Giovinazzi 20esimo al debutto: “Qui tutto più difficile rispetto a F1”

    DIRIYAH – Il debutto in Formula E non è stato certo facile per Antonio Giovinazzi. Il pilota pugliese ha infatti concluso la prima gara della stagione 2022 in ultima posizione. L’e-prix di Diriyah-1 ha visto trionfare il campione in carica Nyck De Vries, seguito da vicino dal compagno di squadra Stoffel Vandoorne, per una splendida doppietta Mercedes. A completare il podio, il britannico Jake Dennis, più staccato, a quasi 9″ da De Vries. “Non è assolutamente facile. Soprattutto perché in F1 abbiamo molti più aiuti con gli onboard e dati reali. Quindi è tutto molto più facile da capire”, ha spiegato Giovinazzi nelle parole raccolte da Race Fans. 
    “Devo fare più chilometri”
    L’ex pilota dell’Alfa Romeo in F1 ha poi aggiunto, sulla gara: “In generale, mi aspettavo che fosse così difficile. Non ho fatto molti chilometri, specialmente in gara. A Valencia abbiamo provato solo una volta e poi abbiamo lavorato solo al simulatore. Ma quando arrivi in pista, è tutto completamente diverso. In particolare, è stato difficile nella parte finale della gara, provare a finirla senza consumare tutta l’energia della batteria. Sicuramente domani dobbiamo lavorare meglio a partire dalle qualifiche della mattina”. Infine, una battuta sui rivali: “La competizione qui è molto alta. I piloti sono molto bravi ed esperti. Sto lottando per raggiungere il loro passo, ma spero e sono sicuro di poter arrivare presto su un buon ritmo e stare nel gruppo”.  LEGGI TUTTO

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    Keene trascina Varese: Trento va ko in casa

    TRENTO – Nel recupero della 13esima giornata di Serie A, la Openjobmetis Varese espugna il parquet della BLM Group Arena di Trento superando i padroni di casa della Dolomiti Energia per 90-84. Tra i biancorossi ospiti, 31 punti di Keene, top-scorer della serata. Vittoria pesantissima in chiave salvezza perché così Varese risucchia nella zona rossa della classifica Cremona e Fortitudo Bologna.  LEGGI TUTTO

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    Eurolega, quarto successo di fila per l'Olimpia Milano: battuto lo Zalgiris

    MILANO – Olimpia Milano batte anche lo Zalgiris e ottiene così la quarta vittoria consecutiva in Eurolega. La squadra di Ettore Messina, che conserva il suo terzo posto, vince al Forum di Assago con un netto 65-58. Protagonisti della partita Devon Hall e Troy Daniels, entrambi con 12 punti messi a referto. 
    Olimpia Milano-Zalgiris 65-58
    Sfida tra  l’Olimpia Milano e lo Zalgiris nella 23esima giornata di Eurolega al Medionalum Forum di Assago. La squadra di Ettore Messina è a caccia del quarto successo consecutivo, dopo aver battuto Barcellona, Alba Berlino e CSKA Mosca, vittoria che è valsa il terzo posto in classifica. Inizio in perfetta parità, con il punteggio fissato sul 20-20 tra Milano e Kaunas alla fine dei primi 10 minuti. I padroni di casa iniziano a macinare gioco e punti, andando in vantaggio nel secondo quarto sul 39-30, con 9 punti per Troy Daniels e 6 per Melli,. Mentre il terzo si chiude sul 54-45, conservando i 9 punti di vantaggio. Ultimo quarto molto equilibrato con lo Zalgiris che tenta la rimonta nel finale ma viene fermato dalla difesa dei padroni di casa: finisce 65-58 per l’Olimpia Milano.  LEGGI TUTTO

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    KTM, Beirer: “Petrucci? Con noi non poteva continuare in MotoGp”

    ROMA – Pit Beirer ha spiegato la scelta di non rinnovare l’avventura in MotoGp di Danilo Petrucci, permettendogli di gareggiare alla Dakar 2022 terminata alcune settimane fa: “Non potevamo più continuare con lui in MotoGp, gli abbiamo regalato la Dakar. Non avevamo bisogno di un altro pilota alla Dakar, è stato davvero un regalo da parte nostra per lui. Il fatto che abbia vinto una tappa è qualcosa fuori dall’ordinario”. Il direttore della divisione motorsport di KTM, ai microfoni di “motosan.es”, si è mostrato molto soddisfatto per quanto fatto nella corsa in Arabia Saudita dal pilota italiano: “Ha fatto qualcosa di incredibile. Quando abbiamo annunciato che avrebbe corso la Dakar, tutti pensavano che fosse una mossa di marketing. Ma sapevo che avrebbe ben figurato”.
    Le parole di Beirer
    “Gli abbiamo detto che non avremmo pagato i bonus piazzamento, il suo unico bonus era legato alla fine della gara – ha aggiunto Beirer -. Questo per assicurarsi che non si prendesse troppi rischi e si godesse l’esperienza. Sull’asfalto non potevamo offrirgli nulla,gli si è aperta una porta e lui ne ha approfittato. Non so se vuole iniziare una carriera nei rally dopo aver visto quanto sia pericolosa la Dakar. E’ un amico della KTM e in futuro ci incontreremo per parlarne” – ha concluso. LEGGI TUTTO

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    KTM, Beirer su Petrucci: “Non potevamo continuare con lui in MotoGp”

    ROMA – “Non potevamo più continuare con lui in MotoGp, gli abbiamo regalato la Dakar. Non avevamo bisogno di un altro pilota alla Dakar, è stato davvero un regalo da parte nostra per lui. Il fatto che abbia vinto una tappa è qualcosa fuori dall’ordinario”. Pit Beirer spiega così la scelta di non rinnovare l’avventura in MotoGp di Danilo Petrucci, permettendogli di gareggiare alla Dakar 2022 terminata alcune settimane fa. Il direttore della divisione motorsport di KTM, ai microfoni di “motosan.es”, si è mostrato molto soddisfatto per quanto fatto nella corsa in Arabia Saudita dal pilota italiano: “Ha fatto qualcosa di incredibile. Quando abbiamo annunciato che avrebbe corso la Dakar, tutti pensavano che fosse una mossa di marketing. Ma sapevo che avrebbe ben figurato”.
    Sul futuro
    “Gli abbiamo detto che non avremmo pagato i bonus piazzamento, il suo unico bonus era legato alla fine della gara – ha aggiunto Beirer -. Questo per assicurarsi che non si prendesse troppi rischi e si godesse l’esperienza. Sull’asfalto non potevamo offrirgli nulla,gli si è aperta una porta e lui ne ha approfittato. Non so se vuole iniziare una carriera nei rally dopo aver visto quanto sia pericolosa la Dakar. E’ un amico della KTM e in futuro ci incontreremo per parlarne” – ha concluso. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Dovizioso: “Lorenzo in Ducati si adattò, devo fare come lui”

    ROMA – Dopo otto anni in Ducati e dopo un 2021 passato per metà lontano dalla classe regina, Andrea Dovizioso tornerà ad affrontare una stagione intera in MotoGp. Il pilota italiano ha davanti però una sfida non indifferente: adattarsi alla Yamaha. Con la presentazione dello scorso 24 gennaio, il team WithU Yamaha RNF ha rivelato che Dovizioso guiderà una M1 ufficiale, moto quasi agli antipodi dalla Desmosedici di Borgo Panigale. “Devo fare come Lorenzo quando arrivò in Ducati – ha detto ai microfoni ufficiali della MotoGp l’italiano -. Una volta modificato il suo stile di guida, mantenendone comunque i tratti caratteristici, Jorge diventò competitivo. Con la nuova carcassa è cambiato il modo di frenare, cosa che senti di più su una Yamaha”.
    Gli obiettivi di Dovi
    La chiave del successo è dunque adattarsi alla moto, non perdendo comunque i propri punti di forza. Un aspetto però complicato da concretizzare. “Ancora non mi sento a mio agio – ha detto Dovizioso -. Quando freno non sento che sto usando il potenziale delle gomme e della moto. Al momento non guido ancora la Yamaha in modo naturale. Non penso sia facile farlo, ma sento che posso adattarmi ancora di più. Devo mantenere però il mio stile e al momento sto lavorando sui piccoli dettagli per cercare il giusto mix tra le due cose”. Con l’addio di Valentino Rossi, Andrea Dovizioso sarà il pilota più anziano in pista nel 2022 con i suoi 35 anni. Fattore che certo non gioca a favore del pilota italiano nel percorso verso l’equilibrio vincente. I test di Sepang e Mandalika saranno senz’altro un’occasione importante per l’ex Ducati per verificare a che punto è questa ricerca. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Dovizioso: “Farò come Lorenzo in Ducati, Yamaha richiede cose diverse”

    ROMA – Andrea Dovizioso cerca un nuovo equilibro per rilanciarsi il MotoGp. Il pilota di Forlimpopoli, dopo otto anni in Ducati e dopo un 2021 lontano dal vivo delle corse, deve adattarsi alla Yamaha. Con la presentazione dello scorso 24 gennaio, il team WithU Yamaha RNF ha rivelato che Dovizioso guiderà una M1 ufficiale, moto quasi agli antipodi dalla Desmosedici di Borgo Panigale. “Devo fare come Lorenzo quando arrivò in Ducati – ha detto ai microfoni ufficiali della MotoGp l’italiano -. Una volta modificato il suo stile di guida, mantenendone comunque i tratti caratteristici, Jorge diventò competitivo. Con la nuova carcassa è cambiato il modo di frenare, cosa che senti di più su una Yamaha”.Guarda la galleryMotoGP, presentate le Yamaha M1 di Dovizioso e Binder
    Le parole di Dovizioso
    La chiave del successo è dunque adattarsi alla moto, non perdendo comunque i propri punti di forza. Un aspetto però complicato da concretizzare. “Ancora non mi sento a mio agio – ha detto Dovizioso -. Quando freno non sento che sto usando il potenziale delle gomme e della moto. Al momento non guido ancora la Yamaha in modo naturale. Non penso sia facile farlo, ma sento che posso adattarmi ancora di più. Devo mantenere però il mio stile e al momento sto lavorando sui piccoli dettagli per cercare il giusto mix tra le due cose”. Il pilota italiano, che nel 2022 sarà il più longevo in pista, avrà i test di Sepang e Mandalika per cercare questo equilibrio non facile però da raggiungere. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Bradl scende in pista a Jerez per i test sulla Honda RC213V

    ROMA – Continua il lavoro in casa Honda per ultimare gli ultimi dettagli sulla nuova RC213V. Mentre la livrea verrà presentata solo il prossimo 8 febbraio, la casa dell’Ala Dorata in pista non perde tempo e per questo ha sfruttato anche i giorni dedicati alla Superbike a Jerez per far girare il proprio collaudatore, il tedesco Stefan Bradl. L’obiettivo del team è quello di fornire a Marc Marquez feedback il più dettagliati possibile per favorire il suo ritorno su una MotoGp. Lo spagnolo ha infatti ricevuto il via libera dai medici e ai test di Sepang ci sarà. Non stupisce dunque come la Honda stia raccogliendo tutte le occasioni possibili per una messa a punto che soddisfi anche Pol Espargaro, alla sua ottava stagione in classe regina.
    Ritorno in pista
    Il compito di Bradl non era quello di registrare un buon tempo, quanto piuttosto quello di immagazzinare informazioni e raccogliere dati, utili poi per i piloti di MotoGp. Tutti i riflettori ora sono puntati su Marquez, che in questa prima parte del 2022 ha svolto un lento e graduale ritorno in sella. Prima la motocross, poi la RC213V-S per avvicinarsi all’esperienza in pista, nonché il lavoro in palestra che accompagna sempre la preparazione di un pilota ad alto livello. Per quanto possa però prepararsi dal punto di vista fisico, i timori che la diplopia possa comunque condizionare la stagione di Marquez sono reali. Al pilota spagnolo è infatti stato diagnosticato ancora questo problema a causa di un incidente in pista, episodio che potrebbe ripetersi nel 2022. LEGGI TUTTO