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    MotoGp, Dall'Igna: “L'obiettivo è il mondiale piloti, picchieremo duro”

    ROMA – Oggi la Ducati ha presentato la livrea con la quale scenderà in pista per la MotoGp 2022. Per l’occasione, Luigi Dall’Igna, direttore sportivo della casa con sede a Borgo Panigale, è stato intervistato da Sky Sport. “Il rosso sulla livrea – ha detto – è una bella novità che non si presentava da qualche anno”. Questo dettaglio estetico si accompagna però alle ambizioni del team italiano: “L’obiettivo è sempre quello di conquistare il campionato piloti, è una cosa che abbiamo in mente già da un po’ e dobbiamo picchiare ancora duro per provare a portarlo a casa”. L’ultimo pilota ad essersi laureato campione del mondo con la Ducati è stato infatti Casey Stoner nel 2007.
    Motore e aerodinamica
    Dall’Igna illustra poi le novità della nuova Desmosedici, a partire dal motore: “È completamente nuovo. L’obiettivo è sempre avere più cavalli, è la nostra filosofia. Vogliamo mantenere però la guidabilità del vecchio motore, onestamente di un buon livello. Ora aspettiamo di provare il motore su una pista dove può essere protagonista, come Sepang”. La Ducati ha infatti preso parte allo shakedown di Sepang con il proprio collaudatore, Michele Pirro, in attesa dei test ufficiali di sabato prossimo. Anche l’aerodinamica è cambiata: “A Jerez avevamo già un prototipo che abbiamo migliorato ancora. I nostri piloti erano già contenti e ora sono curioso di capire cosa penseranno delle nuove migliorie”. Un commento, infine, sul rinnovo di Bagnaia, a cui mancherebbe solo l’ufficialità: “È il talento più grande in griglia. Un tecnico non vale nulla se non ha al proprio fianco un pilota che possa mettere in pista le sue idee”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Bagnaia: “Quartararo favorito, ma cercherò di essere più veloce”

    ROMA – “Quartararo è sicuramente il favorito principale, poi ci sono Marquez, Mir, Miller, Morbidelli. Ci sono tantissimi piloti candidati. Senza dimenticare che Bastianini avrà la moto più aggiornata, Marini e Martin. Ma noi cercheremo di essere un po’ più veloci di tutti”. Pecco Bagnaia ha parlato ai microfoni di Sky Sport in vista della stagione 2022 di MotoGp, che comincerà a marzo ma di cui si avrà un assaggio il 5 e il 6 febbraio con i test di Sepang. Ducati ha svelato proprio oggi la livrea delle nuove Desmosedici, tramite un video pubblicato sui suoi canali social. Il ducatista, secondo nell’ultimo Mondiale Piloti, proverà l’assalto al titolo e la rivincita sul campione in carica Fabio Quartararo. Guarda la galleryMotoGP, presentate le Yamaha M1 di Dovizioso e Binder
    Sul rinnovo
    Bagnaia ha poi parlato della certezza del rinnovo con Ducati: “È bellissimo. Partire avendo già la sicurezza di restare negli anni successivi dà un gande serenità. E soprattutto, cosa più importante, ci siamo scelti insieme. Se mi immagino un futuro in MotoGp lo immagino in Ducati”. Qualche parola anche sulla Desmosedici che verrà utilizzata nel 2022:”La moto è molto simile a quella del 2021, ma ci sono dei dettagli che ci piacciono ancora di più. Il rosso è tornato ad essere rosso Ducati, è bellissima. Penso che dopo la fine della scorsa stagione possiamo e dobbiamo ambire al massimo risultato. Già dall’inizio dovremo essere veloci, stare davanti, puntando a vincere le gare. La costanza farà la differenza. So di avere una grandissima squadra, un grandissimo supporto, e sono convinto di avere svolto un buon lavoro per prepararmi al Mondiale che sta per iniziare”. LEGGI TUTTO

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    Fiat Lingotto, l'incredibile modellino della fabbrica torinese

    Da Slot Mods Raceways arriva una creazione in grado di far battere il cuore soprattutto ad appassionati Fiat e del modellismo. L’azienda, famosa per le sue piste e costruzioni in miniatura, ha realizzato una fantastica e fedele riproduzione del Lingotto di Torino, in scala 1:32, ovvero quello che un tempo è stato l’impianto principe della Casa automobilistica. L’ordine è stato commissionato da un cliente molto esigente e ha richiesto quasi due anni di lavoro: il risultato è un bellissimo oggetto da collezione che rappresenta il simbolo dell’industria italiana del ‘900.Guarda la galleryFiat Lingotto, il modellino della fabbrica in scala 1:32
    Un modellino largo 4,5 metri
    Inaugurato ufficialmente nel 1923, il Lingotto è stato per molto tempo lo stabilimento più grande d’Europa e aveva ben cinque pianti. Gli impianti di costruzione delle auto si trovavano ai livelli più alti e, una volta completate le vetture, queste venivano trasferite sul tetto dove era stata addirittura realizzata una vera e propria pista per testare le auto. Un edificio incredibile, conosciuto e ammirato in tutto il mondo. E allora viene da porsi una domanda: per riprodurre fedelmente una struttura così complessa, di che dimensioni è il modellino? Non proprio piccole: misura infatti 4,5 metri in lunghezza, 1,8 in larghezza e 1,2 in altezza. Un vero e proprio oggetto da collezione per chi di spazio ne ha da vendere.
    Andando a guardare dentro il Lingotto di Slot Mods Raceways si possono notare un’infinita serie di dettagli: dalle auto (compresa l’iconica Fiat 500) ai dipendenti al lavoro, passando per la pista sul tetto, dove le “macchinine” sfrecciano all’impazzata.
    La Fiat se ne va da Torino: Stellantis pronta a vendere la storica palazzina del Lingotto LEGGI TUTTO

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    MotoGp, shakedown test Sepang: miglior tempo di Fernandez nel day 1

    ROMA – La MotoGp accoglie i suoi rookie al loro primo appuntamento della stagione: lo shakedown di Sepang. Sono in tutto cinque i debuttanti che quest’anno si affacciano alla classe regina: Remy Gardner (Tech3 KTM), Fabio Di Giannantonio (team Gresini), Marco Bezzecchi (VR46 Racing Team), Darryn Binder (WithU Yamaha RNF) e Raul Fernandez (Tech3 KTM). Ed è proprio quest’ultimo a far registrare il tempo più veloce di questo lunedì: 2:00.898. Non ci sono molti dubbi sul datto che la rivalità con il campione del mondo in Moto2, Remy Gardner, si trascinerà anche nella prossima stagione, ma intanto il primo a battere un colpo è proprio lo spagnolo.
    In pista i collaudatori
    Giorno di test anche per le scuderie italiane. La Ducati si è affidata a Michele Pirro, che ha portato il pista la GP22 sperimentandone le nuove caratteristiche, tra sui lo scarico accorciato sulla parte della “salad box”. Mentre per l’Aprilia ha girato Lorenzo Savadori, anche lui alle prese con un nuovo scarico, con un cupolino che sembra essere stato aggiornato e con le ali anteriori più piccole. I tempi degli altri piloti non sono ancora stati resi noti, data la natura privata dello shakedown. Tuttavia domani e dopodomani sia i rookie che i collaudatori scenderanno di nuovo in pista, con l’obiettivo di arrivare ai test ufficiali del 5 e 6 febbraio prossimo con il maggior numero di dati possibile a disposizione.
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    MotoGp, day-1 shakedown test a Sepang: è Fernandez il più veloce

    ROMA – È terminato a Sepang il primo giorno di shakedown, appuntamento della stagione dedicato ai debuttanti in MotoGp e ai collaudatori. Un primo assaggio della classe regina per i rookie, che quest’anno saranno in tutto cinque: Remy Gardner (Tech3 KTM), Fabio Di Giannantonio (team Gresini), Marco Bezzecchi (VR46 Racing Team), Darryn Binder (WithU Yamaha RNF) e Raul Fernandez (Tech3 KTM). Ed è proprio quest’ultimo a far registrare il tempo più veloce di questo lunedì: 2:00.898. Non ci sono molti dubbi sul fatto che la rivalità con il campione del mondo in Moto2, Remy Gardner, si trascinerà anche nella classe regina, ma intanto il primo a battere un colpo è proprio lo spagnolo.
    Ducati e Aprilia
    Giorno di test anche per le scuderie italiane. La Ducati si è affidata a Michele Pirro, che ha portato il pista la GP22 sperimentandone le nuove caratteristiche, tra cui lo scarico accorciato sulla parte della “salad box”. Mentre per l’Aprilia ha girato Lorenzo Savadori, anche lui alle prese con un nuovo scarico, con un cupolino che sembra essere stato aggiornato e con le ali anteriori più piccole. Data la natura privata dello shakedown, non sono ancora disponibili ulteriori tempi sugli altri piloti, che comunque torneranno in pista domani e dopodomani, per poi avvicinarsi ai testi ufficiali, in programma sempre a Sepang dal 5 al 6 febbraio prossimo.
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    MotoGp, Beirer: “Tutti vogliono Acosta, non possiamo trattenerlo”

    ROMA – L’arrivo di Pedro Acosta ha avuto un impatto notevole sul Motomondiale. Dal suo esordio in Moto3, reso vincente dal titolo conquistato ai danni dell’italianno Dennis Foggia, lo spagnolo ha inevitabilmente attirato su di sé le attenzioni di tante scuderie che sarebbero pronte a scommettere su di lui. Acosta nel 2022 correrà in Moto2, sempre con il team austriaco, ma questa potrebbe essere l’ultima stagione con il team di Mattighofen. Un’ipotesi che sembra trovare conferma nelle parole di Pit Beirer, direttore di KTM Motorsport, che in un confronto con alcuni media ha detto: “Da contratto ha ancora un paio di anni con noi, ma non possiamo costringerlo a rimanere. Vediamo chi proverà a portarcelo via”.
    Le parole di Beirer
    L’addio di Pedro Acosta è dunque una possibilità che in casa KTM viene tenuta in considerazione. Tra le scuderie che potrebbero tentare lo spagnolo c’è però la Honda. L’Ala dorata ha come pilota di punta Marc Marquez, che l’anno scorso è stato tormentato dagli infortuni. Le garanzie che il 2022 dell’otto volte campione del mondo possa essere diverso sembrano esserci, ma i 28 anni dello spagnolo spingono a una riflessione. “Acosta – ha detto Beirer – ha un talento eccezionale e tutti lo vogliono. Potremmo al massimo convincerlo con il lavoro, mettendolo a suo agio e sperando che voglia restare”. Se il 18enne di Mazarron dovesse passare alla Honda, allora potremmo assistere al suo passaggio in MotoGp nel giro di tre anni. Acosta però dal canto suo deve dimostrare di essere competitivo anche in Moto2, dove farà coppia con il connazionale Augusto Fernandez. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Beirer: “Non possiamo costringere Acosta a restare”

    ROMA – Pedro Acosta è uno dei talenti più in vista del Motomondiale. Il pilota spagnolo della KTM dal suo esordio in Moto3, con tanto di titolo conquistato ai danni dell’italianno Dennis Foggia, ha inevitabilmente attirato su di sé le attenzioni di tante scuderie che sarebbero pronte a scommettere su di lui. Acosta nel 2022 correrà in Moto2, sempre con il team austriaco, ma questa potrebbe essere l’ultima stagione con il team di Mattighofen. Un’ipotesi che sembra trovare conferma nelle parole di Pit Beirer, direttore di KTM Motorsport, che in un confronto con alcuni media ha detto: “Da contratto ha ancora un paio di anni con noi, ma non possiamo costringerlo a rimanere. Vediamo chi proverà a portarcelo via”.
    Prospettive future
    L’addio di Pedro Acosta è dunque una possibilità che in casa KTM viene tenuta in considerazione. Tra le scuderie che potrebbero tentare lo spagnolo c’è però la Honda. L’Ala dorata ha come pilota di punta Marc Marquez, che l’anno scorso è stato tormentato dagli infortuni. Le garanzie che il 2022 dell’otto volte campione del mondo possa essere diverso sembrano esserci, ma i 28 anni dello spagnolo spingono a una riflessione. “Acosta – ha detto Beirer – ha un talento eccezionale e tutti lo vogliono. Potremmo al massimo convincerlo con il lavoro, mettendolo a suo agio e sperando che voglia restare”. Il passaggio del classe 2004 in Honda potrebbe rappresentare una svolta per lui, ma molto dipenderà dai suoi risultati in Moto2 che, se confermati, potrebbero proiettare Acosta sul prestigioso palcoscenico della MotoGp. LEGGI TUTTO

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    In Nuova Zelanda pronto il battesimo del mare per il primo traghetto 100% elettrico

    Ika Rere è il primo traghetto 100% elettrico al mondo. Sarà attivo dalla fine di marzo 2022 in Nuova Zelanda, all’interno della flotta di East by West Ferries, che opera a Wellington. Pensato per trasportare 132 passeggeri, è lungo 19 metri e può viaggiare alla velocità di 20 nodi. Come tutti i veicoli ecologici, il suo obiettivo è quello di abbattere le emissioni (quelle prodotte da questi mezzi sono tantissime), e può portare a termine il suo scopo sfruttando un ingegnoso sistema di ricarica, dato che al suo interno non ci sono propulsori a carburante. Una rivoluzione in acqua così come sta avvenendo in strada.
    Il primo di una rivoluzione su mare
    Ika Rere è in grado di trasportare 132 passeggeri, operando per la flotta di East by West Ferries nel porto di Wellington, è lungo 19 metri e può viaggiare alla velocità di 20 nodi. L’obiettivo è quello di abbattere le emissioni grazie a un sistema di ricarica pulito e al tempo stesso davvero innovativo. Al suo interno, naturalmente, non ci sono propulsori a carburante ma solo batterie.
    Il sistema di ricarica si attiva quando il traghetto è fermo in banchina (è previsto che faccia andata e ritorno, una tratta di circa 25 km, faccendo su e giù dalle isole limitrofe), durante lo sbarco e imbarco dei passeggeri, e sono sufficienti 15 minuti: una carica consente il viaggio di andata, l’altra di ritorno. Il motore è un drive elettrico Danfoss Editron, con una batteria Xalt. Ika Rere è il primo di una serie di traghetti che il governo neozelandese ha intenzione di produrre per sostituirli, gradualmente, a quelli con il motore a carburante. Una grande aria di novità per il trasporto marittimo che punta a viaggiare via mare con imbarcazioni 100% elettriche per un futuro a impatto zero: il che permetterà di diminuire di ben 640 tonnellate di CO2 nell’aria ogni anno.
    Il mega yacht italiano Admiral S-Force, lungo 28 metri con 3 piscine, è stato venduto LEGGI TUTTO