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    MotoGp, Darryn Binder: “In Malesia fa caldo, non è facile guidare così”

    ROMA – Oltre alle nuove moto in pista grande protagonista dello shakedown di Sepang è stato il caldo. Con l’umidità in Malesia che sfiora l’85%, la cappa di calore si è fatta sentire ancora di più. Una situazione che ha impedito a Darryn Binder, fratello di Brad Binder (KTM Red Bull), di essere pienamente soddisfatto di questi giorni in pista. “Lunedì – ha spiegato il pilota sudafricano del team WithU Yamaha al sito ufficiale della MotoGp – ero contento. Martedì ci sono stati dei passi in avanti, ma allo stesso tempo sentivo caldo. Non è una situazione facile da gestire”.Guarda la galleryYamaha RNF: giù i veli dalle MotoGP di Dovizioso e Binder
    Pioggia in arrivo
    L’asfalto, che ha raggiunto i 60°C, ha reso ancor più difficoltoso questo primo approccio di Darryn Binder a una moto della classe regina. “Non mi sentivo bene – ha aggiunto il rookie – e non sono stato veloce quanto avrei voluto. Abbiamo provato un ‘time attack’ alla fine della giornata, ma non abbiamo fatto il grande passo in avanti che ci aspettavamo”. Questi tre giorni sono stati però utili al sudafricano: “Nel complesso posso dire di essere soddisfatto. Non sono caduto, non ho fatto errori. Ma devo lasciare che il corpo si raffreddi e si riposi”. Con la pioggia prevista per i test ufficiali di questo weekend, a Sepang ci si aspetta che la pista abbia temperature più accessibile. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Darryn Binder: “Troppo caldo a Sepang, situazione non facile”

    ROMA – Con il cronometro che contava solo marginalmente, il nemico numero uno dei rookie e dei collaudatori nello shakedown di Sepang è stato il caldo. L’umidità in Malesia sfiora l’85% e dunque gli oltre 35°C si fanno sentire ancora di più. Una situazione che ha impedito a Darryn Binder, fratello di Brad Binder (KTM Red Bull), di essere pienamente soddisfatto dei giorni in pista. “Lunedì – ha spiegato il pilota sudafricano del team WithU Yamaha al sito ufficiale della MotoGp – ero contento. Martedì ci sono stati dei passi in avanti, ma allo stesso tempo sentivo caldo. Non è una situazione facile da gestire”.Guarda la galleryMotoGP, presentate le Yamaha M1 di Dovizioso e Binder
    Test in vista
    L’asfalto, che ha raggiunto i 60°C, ha reso ancor più difficoltoso questo primo approccio di Darryn Binder a una moto della classe regina. “Non mi sentivo bene – ha aggiunto il rookie – e non sono stato veloce quanto avrei voluto. Abbiamo provato un ‘time attack’ alla fine della giornata, ma non abbiamo fatto il grande passo in avanti che ci aspettavamo”. Questi tre giorni sono stati però utili al sudafricano: “Nel complesso posso dire di essere soddisfatto. Non sono caduto, non ho fatto errori. Ma devo lasciare che il corpo si raffreddi e si riposi”. Nel weekend infatti la pista sarà ancora più rovente, con tutti piloti MotoGp pronti per i primi test ufficiali della stagione, da effettuare sempre nella fornace di Sepang, sulla quale però è prevista almeno un po’ di pioggia. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, il pacchetto Honda si blocca ad Abu Dhabi: Bradl svela i ritardi nei test

    ROMA – Qualche imprevisto per la Honda a Sepang, dove in questi giorni si sono svolti gli shakedown test per rookie e colaudatori. A svelarlo è proprio il tester della scuderia giapponese, Stefan Bradl, che infatti è sceso in pista solo due giorni sui tre disponibili. “Non capita tutti i giorni – spiega il tedesco a Speedweek – che una aereo cargo voli da Abu Dhabi a Kuala Lumpur”. Il pacchetto con il prototipo dell’Ala dorata per la MotoGp 2022 è infatti rimasto bloccato nell’aeroporto degli Emirati Arabi, mettendo la Honda in grave difficoltà. “Non c’era alcuna possibilità che il carico arrivasse in tempo e ho riavuto le mie cose solo mercoledì, dopo la pausa pranzo”, ha detto l’ex pilota, campione del mondo in Moto2 nel 2011.
    Le parole di Bradl
    Nel cassone destinato a Sepang c’era infatti anche l’abbigliamento tecnico di Stefan Bradl, che si è quindi ritrovato in Malesia senza moto e senza tuta. La Honda ha però allestito domenica una RC-V con i pezzi di ricambio, mentre il collaudatore tedesco ha avuto la fortuna di avere a disposizione l’equipaggiamento di Pol Espargaro. Situazione non proprio ottimale, visto che – spiega Bradl – “i suoi guanti e i suoi stivali erano troppo piccoli per me. Se non ci fosse stato l’abbigliamento di Espargaro, avrei fatto la figura dello stupido”. In Malesia stanno infatti arrivando proprio Espargaro e Marc Marquez il primo fine settimana di test ufficiali. Un weekend che la Honda auspica possa trascorrere senza intoppi. Alla notizia del pacchetto bloccato a migliaia di chilometri da Sepang, il team non si è però perso d’animo: “Quando il gioco si fa duro, qui una soluzione si trova sempre. Con i dati raccolti, i piloti potranno lavorare su una solida base”, ha detto consludendo Bradl. LEGGI TUTTO

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    DR Automobiles Groupe: DR ed EVO non più brand di nicchia

    Con 1.458 immatricolazioni complessive, tutte a clienti privati, la DR Automobiles Groupe raggiunge il suo picco storico in termini di quota di mercato con l’1,35%, facendo meglio, se si considerano solo le vendite a privati del mercato italiano, di numerosi brand storicamente di grandi volumi. 
    In scia ad una chiusura del 2021 che ha fatto registrare un +140% sul 2020, il primo mese del 2022 conferma e rafforza il trend di crescita del gruppo automobilistico molisano, grazie ad un +295% rispetto a gennaio del 2021.
     La DR 4.0 e la EVO 3 sono stati i top seller dei due brand nel mese appena trascorso.

     In proiezione i numeri di gennaio fanno dunque auspicare un anno di ulteriore crescita per il gruppo, anche alla luce di quelle che saranno le novità di prodotto sia DR che EVO.
     Da oggi è infatti a listino ed ordinabile anche la nuova DR 5.0, per ora solo in versione manuale da 116 cv, che va ad arricchire la gamma DR. Rispetto alla precedente versione presenta degli interni completamente rinnovati. Spicca la nuova plancia che prevede un touchscreen da 12,3” con Apple CarPlay ed Android Auto. 
    Seguiranno la nuova DR 5.0 Turbo CVT da 154 cv, la DR 6.0, il pick-up EVO e la EVO 7. 
    Ma non finisce qui. Come preannunciato a fine 2021 sono in programma nel corso dell’anno anche i lanci di nuovi brand di proprietà di DR Automobiles Groupe. LEGGI TUTTO

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    Cristiano Ronaldo o uno sceicco? Ecco chi guidava la Bugatti da 8 milioni a Nardò

    Esistono solo 10 Bugatti Centodieci al mondo e una di queste appartiene a Cristiano Ronaldo. Il suo garage, più simile ad una concessionaria di lusso che a un parcheggio privato si arricchisce sempre di nuove vetture che i comuni mortali possono solo sognare. E se fosse proprio lui ad esser stato avvistato dai cittadini di Nardò, in Puglia, sfrecciare per le vie del paese con questa rarità su 4 ruote?Guarda la galleryCristiano Ronaldo, nuova supercar in garage: ecco Bentley Flying Spur
    Non è Cristiano
    Nulla da fare per chi sperava in un rientro in Italia di CR7, magari preso dalla nostalgia del Belpaese e volato nel pittoresco borgo salentino. L’automobile, che può raggiungere i 380 km/h e presenta un motore di W16 da 8 litri che le permette di scattare da 0 a 100 km/h in 2,4 secondi e arrivare a 300 km/h in appena 13, ha mandato il paese in tilt. Ma nei piccoli centri si sa, le notizie viaggiano veloci e non sempre sono veritiere. Finalmente però si è scoperto il fortunato al volante di questo bolide, che non è quello acquistato da Cristiano Ronaldo. L’ex juventino infatti non si è mosso da Manchester, e non si è concesso un giretto in Italia in questi giorni.
    L’auto è invece di proprietà di uno sceicco, è stata affidata al suo autista, il quale ha portato a Nardò la Bugatti per la revisione delle sospensioni. Nel paese leccese infatti è presente una pista di collaudo Porsche engineering, un circuito nato grazie a Fiat nel 1975. Oggi è gestito dal marchio tedesco, divenendo uno dei migliori centri di collaudo e sperimentazione di ingegneria automobilistica al mondo. Ecco allora svelato il mistero della Bugatti a Nardò, una delle piccole perle del Salento che per un giorno si è sentita una piccola Montecarlo.
    All’Everton con la Rolls-Royce da 340mila euro: Dele Alli è già una star LEGGI TUTTO

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    MotoGp, imprevisto Honda a Sepang: pacchetto bloccato ad Abu Dhabi

    ROMA – C’era molta attesa in casa Honda per lo shakedown di Sepang, ma un imprevisto ha rischiato di mandare a monte i test in Malesia. A svelarlo è proprio il collaudatore della scuderia giapponese, Stefan Bradl, che infatti è sceso in pista solo due giorni sui tre disponibili. “Non capita tutti i giorni – spiega il tedesco a Speedweek – che una aereo cargo voli da Abu Dhabi a Kuala Lumpur”. Il pacchetto con il prototipo dell’Ala dorata per la MotoGp 2022 è infatti rimasto bloccato nell’aeroporto degli Emirati Arabi, mettendo la Honda in grave difficoltà. “Non c’era alcuna possibilità che il carico arrivasse in tempo e ho riavuto le mie cose solo mercoledì, dopo la pausa pranzo”, ha detto l’ex pilota, campione del mondo in Moto2 nel 2011.
    Problemi di taglia
    Nel cassone destinato a Sepang c’era infatti anche l’abbigliamento tecnico di Stefan Bradl, che si è quindi ritrovato in Malesia senza moto e senza tuta. La Honda ha però allestito domenica una RC-V con i pezzi di ricambio, mentre il collaudatore tedesco ha avuto la fortuna di avere a disposizione l’equipaggiamento di Pol Espargaro. Situazione non proprio ottimale, visto che – spiega Bradl – “i suoi guanti e i suoi stivali erano troppo piccoli per me. Se non ci fosse stato l’abbigliamento di Espargaro, avrei fatto la figura dello stupido”. Lo spagnolo è infatti atteso in Malesia con Marc Marquez per i test ufficiali di questo weekend, nei quali la Honda spera di poter lavorare con più serenità. La reazione del team giapponese è stata però tempestiva: “Quando il gioco si fa duro, in HRC si trova subito una soluzione. Ho raccolto i miei dati e i piloti potranno avere una base solida”, ha concluso Bradl. LEGGI TUTTO

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    MotoGp: Marc Marquez nominato ai Laureus Awards

    ROMA – Marc Marquez correrà per un premio ai Laureus World Sports Awards. Il pilota di Cervera, che nel 2020 era stato vittima di un infortunio che lo aveva costretto a concludere quasi subito la sua stagione di MotoGp, è in lizza per un riconoscimento nella categoria “Comeback of the year” dopo essere tornato in pista nella primavera 2021. La concorrenza è però delle più toste: ci sono la ginnasta Simone Biles, il ciclista Mark Cavendish, e altri nomi di peso come Annemiek van Vleuten, Tom Daley e Sky Brown.
    Verso la nuova stagione
    Dopo un finale di stagione compromesso dalla diplopia, Marquez ha lavorato duro nel corso dell’inverno, in modo da tornare in forma per il Mondiale 2022. Dopo i primi test su moto stradale, il Cabroncito si è imbarcato sul volo per la Malesia, dove affronterà i test di Sepang con la nuova moto il 5 e il 6 febbraio. LEGGI TUTTO

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    MotoGp: Marquez in corsa per il premio “Comeback of the year” ai Laureus Awards

    ROMA – C’è anche Marc Marquez tra i nominati ai Laureus World Sports Awards. Il pilota di Cervera, che nel 2020 era stato vittima di un infortunio che lo aveva costretto a concludere quasi subito la sua stagione di MotoGp, è in lizza per un riconoscimento nella categoria “Comeback of the year” dopo essere tornato in pista nella primavera 2021. La concorrenza è però delle più toste: ci sono la ginnasta Simone Biles, il ciclista Mark Cavendish, e altri nomi di peso come Annemiek van Vleuten, Tom Daley e Sky Brown.
    Verso l’avvio di stagione
    Dopo un finale di stagione compromesso dalla diplopia, Marquez ha lavorato duro nel corso dell’inverno, in modo da tornare in forma per il Mondiale 2022. Dopo i primi test su moto stradale, il Cabroncito si è imbarcato sul volo per la Malesia, dove affronterà i test di Sepang con la nuova moto il 5 e il 6 febbraio. LEGGI TUTTO