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    Motoscafo a forma di Corvette: il nuovo lussuoso gioco da ricchi a Dubai

    Avete mai immaginato di sfrecciare sull’acqua a bordo di una supercar? A Dubai si può. Al volante di un motoscafo con le forme di una Chevrolet Corvette, i ricchi cittadini degli Emirati o i facoltosi turisti hanno trovato il loro nuovo divertimento, e infatti la testimonianza arriva da Supercar Blondie, milionaria influencer australiana che si è stabilita proprio nella metropoli. Ecco come funziona questo strano veicolo acquatico.
    Può toccare i 100 km/h
    Chiariamolo: della vera Chevrolet Corvette, questo veicolo ha solo la forma, per tutto il resto non ha nulla a che vedere con l’auto originale. Le ruote, per esempio, non esistono, sono solo delle decorazioni; non ci sono portiere e nemmeno i freni. E il motore? Neanche l’ombra del V8 che spinge la Corvette, piuttosto un motore da 1,8 litri che comunque fa bene il suo lavoro, spingendo questa imbarcazione fino a 100 km/h. D’altro canto, ci sono tutta una serie di meccanismi molto simili a quelli di una vera e propria auto, come l’acceleratore, il volante (o timone, dipende dai punti di vista) e addirittura un tergicristallo. Come anticipato, fare un giro su questa Corvette acquatica non è proprio una spesa di poco conto. L’azienda Waterlink lo noleggia a 700 dollari all’ora (circa 640 euro), e per chi fosse intenzionato ad acquistarlo i prezzi schizzano ai 40-50mila dollari (ovvero 35-45mila euro), proprio come un’auto vera.
    Tesla e Chevrolet, spettacolo drifting: ma il traffico è bloccato! LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Gardner su Binder: “Non siamo in Moto3, non serve guidare come scimmie”

    ROMA – Marco Bezzecchi (VR46 Racing Team), Raul Fernandez (Tech3 KTM), Fabio Di Giannantonio (Gresini Racing), Darryn Binder (WithU Yamaha RNF) e Remy Gardner (Tech3 KTM): sono questi i cinque rookie in MotoGp per ques’anno. Al Gran Premio del Qatar, il primo per loro in classe regina, solo l’italiano della scuderia di Valentino Rossi è caduto, mentre gli altri quattro sono rimasti in sella e si sono dati battaglia per raccogliere punti. Tra questi, si è visto un duello particolarmente acceso tra Binder e Gardner, che a “TheRace” ha detto: “Non siamo in Moto3 e non stiamo lottando per la vittoria. Ci giochiamo l’ultimo posto e non c’è bisogno di guidare come delle scimmie. Ci deve essere più rispetto reciproco”.
    Binder risponde
    “Ottenere un punto – ha aggiunto Gardner – è indubbiamente piacevole, ma non è lì che voglio essere. All’inizio faticavo a superare gli avversari. Ma a un certo punto puntavo Vinales e Dovizioso, ma in mezzo c’era Binder ed ero bloccato”. Non si è fatta attendere la risposta di Darryn Binder, fratello di Brad Binder (Red Bull KTM): “Visto che ero all’ultimo giro ed ero quindicesimo, ho cercato di battere Gardner, ma lui ha avuto la meglio. Non sono a conoscenza delle sue parole e non capisco le sue lamentele. Sono entrato all’interno, ma non siamo entrati in contatti: questo è correre”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Gardner su Binder: “Non si può guidare come scimmie”

    ROMA – Gli esordienti in MotoGp sono cinque in questa stagione: Marco Bezzecchi (VR46 Racing Team), Raul Fernandez (Tech3 KTM), Fabio Di Giannantonio (Gresini Racing), Darryn Binder (WithU Yamaha RNF) e Remy Gardner (Tech3 KTM). Al primo Gran Premio in classe regina, solo l’italiano della scuderia di Valentino Rossi è caduto, mentre gli altri quattro sono rimasti in sella e si sono dati battaglia per raccogliere punti. Tra questi, si è visto un duello particolarmente acceso tra Binder e Gardner, che a “TheRace” ha detto: “Non siamo in Moto3 e non stiamo lottando per la vittoria. Ci giochiamo l’ultimo posto e non c’è bisogno di guidare come delle scimmie. Ci deve essere più rispetto reciproco”.
    La risposta di Binder
    “Ottenere un punto – ha aggiunto Gardner – è indubbiamente piacevole, ma non è lì che voglio essere. All’inizio faticavo a superare gli avversari. Ma a un certo punto puntavo Vinales e Dovizioso, ma in mezzo c’era Binder ed ero bloccato”. Non si è fatta attendere la risposta di Darryn Binder, fratello di Brad Binder (Red Bull KTM): “Visto che ero all’ultimo giro ed ero quindicesimo, ho cercato di battere Gardner, ma lui ha avuto la meglio. Non so cosa abbia detto esattamente, ma non capisco di cosa si stia lamentando. Sono entrato all’interno, ma non gli sono andato addosso o qualcosa del genere, ma questo si chiama gareggiare”. LEGGI TUTTO

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    Mistero a Venezia: riceve una multa di 1100 euro, ma aveva rottamato l’auto nel 2011

    Il bizzarro disguido è avvenuto a Salzano, in provincia di Venezia, dove un 36enne si è visto recapitare una sanzione amministrativa di 1100 euro datata 2016 per aver guidato con il telefono cellulare in mano. Fin qui nulla di strano, se non fosse che l’auto su cui sarebbe stato colto sul fatto era stata rottamata nel 2011.
    Emilia-Romagna, due meccanici nei guai: nascondevano un “cimitero” di auto abbandonate
    La vettura “fantasma”
    Secondo la testimonianza dell’uomo e dai verbali redatti dalle Forze dell’Ordine, la multa iniziale ammontava a 286 euro ed era datata giugno 2016. La sanzione è stata però recapitata al presunto colpevole nel dicembre del 2021 quando ormai la cifra era salita a 1119 euro. In teoria, l’iter per il quale una multa non pagata diventa più salata man mano che il tempo passi senza che venga pagata è quello regolarmente in vigore, il problema è che la vettura su cui il 36enne sarebbe stato colto con il telefono durante la guida era stata rottamata nel 2011. Dopo tentativi vani di contestazione della multa, ha deciso quindi di affidarsi all’ufficio legale dell’Adico, l’associazione veneta in difesa dei consumatori, grazie alla quale ha visto finalmente l’annullamento della multa.
    Sesso in auto in pieno giorno: multa di 3.500 euro a testa LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Tardozzi: “In Qatar è stata colpa nostra, fiducia in Bagnaia”

    ROMA – Un inizio di stagione da incubo per la Ducati quello andato in scena nel Gran Premio del Qatar. Le Desmosedici di Francesco “Pecco” Bagnaia e Jack Miller sono infatti uscite fuori pista, con la casa di Borgo Panigale che dunque non ha raccolto nessun punto in questa prima gara della MotoGp 2022. Davide Tardozzi, team manager della Ducati, però difende i suoi piloti e si prende tutte le responsabilità per quanto accaduto: “È stata colpa nostra. Ciò che è successo non è accettabile ed è qualcosa su cui è necessario riflettere. Dobbiamo capire cosa è andato storto e fare autocritica per cercare di rimediare a tutti i problemi”.
    Fiducia in Bagnaia
    “Credo – ha continuato Tardozzi – che abbiamo commesso degli errori e questo non può accadere di nuovo”. Tra le tesi avanzate sulla débâcle della Ducati, c’è quella dove si sostiene che a Borgo Panigale ci si sia concentrati troppo sui test di sviluppo. Un’eventualità che Tardozzi non esclude: “È possibile. Ma abbiamo la massima fiducia in Bagnaia. Lui è un grande uomo-squadra e un pilota molto veloce. Se gli diamo quello che merita, ovvero concentrazione e una moto senza problemi, allora sarà al top”. Ora la Ducati punta al riscatto per il secondo Gp della stagione, quello che andrà in scena a Mandalika il prossimo 20 marzo. LEGGI TUTTO

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    Torino, lo sharing si arricchisce con 500 monopattini di ultima generazione

    Torino diventa sempre più green. Ad annunciarlo è Saverio Galardi, General Manager Italia di Tier, azienda leader nella fornitura di monopattini elettrici già operante in 180 città europee e mediorientali. I mezzi destinati al capoluogo piemontese saranno 500 e dotati di elementi di ultima generazione per una maggiore sicurezza del guidatore.
    Monopattini elettrici, fuori dai centri abitati scatta l’obbligo di circolazione sulle piste ciclabili
    “Alternativa innovativa e sicura”
    Una notizia che farà felici gli amanti dei monopattini elettrici, divenuti ormai una moda in Italia, ma anche di chi ha a cuore l’obiettivo rendere le città italiane più rispettose per l’ambiente. All’ombra della Mole ne arriveranno 500, ma molto più all’avanguardia rispetto a quelli a cui siamo abituati, poichè dotati di luci di direzione, ruota da 12 pollici e sospensioni anteriori. La novità è stata presentata direttamente dal General Manager Italia della società fornitrice Tier, Saverio Galardi: “Il nostro obiettivo – dice Saverio Galardi, General Manager Italia – è incentivare le persone ad utilizzare mezzi di trasporto che abbiano un basso impatto ambientale e offrire un’alternativa innovativa, sicura e all’avanguardia per gli spostamenti all’interno della città. Siamo felici di poter portare il servizio di TIER Mobility anche a Torino che, come altre città in Europa, da oggi avrà a disposizione il nostro servizio di micromobilità in sharing”.
    Monopattino elettrico, giovane paga 12mila euro per un noleggio! LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Puig: “Marquez intelligente nella gestione”

    ROMA – Se Pol Espargaro ha mancato per un soffio la vittoria e Marc Marquez era nella lotta per il podio, il bilancio della Honda per il Gran Premio del Qatar può essere definito come positivo. Lo conferma il team manager della Honda, Alberto Puig – le cui parole sono riportate da “Motosan”: “È stato un inizio ottimo sotto diversi punti di vista. Soprattutto se pensiamo che, qualche mese fa, non sapevamo se Marc Márquez sarebbe tornato a correre. Abbiamo ottenuto un buon podio con Pol Espargaró nella prima gara. Questo dimostra che i suoi risultati nelle ultime tappe del 2021 continuano. E lo ha dimostrato, portando in pista le sue capacità, unite alle prestazioni della moto. È stato costante per tutto il weekend e perciò siamo molto contenti”.
    Le parole di Puig
    Ed è proprio dall’incognita Marc Marquez che Puig vuole ripartire per costruire qualcosa di importante nel 2022 di MotoGp. “La scelta delle gomme di Marquez era quella giusta. Con le morbide, purtroppo, ha perso un po’ di aderenza e ha smesso di spingere per evitare rischi. È un ragazzo intelligente e arrivare quinti era la cosa giusta”, ha aggiunto il catalano. Il bilancio dopo il Gp di Losail è dunque positivo: “Siamo partiti bene e siamo più soddisfatti rispetto allo scorso anno. Continueremo a lavorare sullo sviluppo della moto e i piloti sono appagati. In generale, Marquez torna alla sua normalità ed Espargaro conferma di essere un pilota capace di lottare per le posizioni top”, ha detto, concludendo, Puig. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Puig: “Marquez intelligente, ha evitato i rischi”

    ROMA – Il Gran Premio del Qatar ha visto Pol Espargaro sfiorare la vittoria e Marc Marquez lottare per il podio. Tanto basta al team manager della Honda, Alberto Puig – le cui parole sono riportate da “Motosan”, per dirsi soddisfatto del lavoro svolto dai suoi piloti: “È stato un inizio ottimo sotto diversi punti di vista. Soprattutto se pensiamo che, qualche mese fa, non sapevamo se Marc Márquez sarebbe tornato a correre. Abbiamo ottenuto un buon podio con Pol Espargaró nella prima gara. Questo dimostra che i suoi risultati nelle ultime tappe del 2021 continuano. E lo ha dimostrato, portando in pista le sue capacità, unite alle prestazioni della moto. È stato costante per tutto il weekend e perciò siamo molto contenti”.
    Su Marquez
    Ed è proprio dall’incognita Marc Marquez che Puig vuole ripartire per costruire qualcosa di importante nel 2022 di MotoGp. “La scelta delle gomme di Marquez era quella giusta. Con le morbide, purtroppo, ha perso un po’ di aderenza e ha smesso di spingere per evitare rischi. È un ragazzo intelligente e arrivare quinti era la cosa giusta”, ha aggiunto il catalano. Il bilancio dopo il Gp di Losail è dunque positivo: “Siamo partiti bene e siamo più soddisfatti rispetto allo scorso anno. La moto continuerà ad evolversi e di questo i piloti sono contenti. Perché se Marquez è tornato alla normalità, Espargaro si conferma un pilota da prime posizioni”, ha concluso Puig. LEGGI TUTTO