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    MotoGp, Quartararo: “Sarà speciale battersi con Marquez per il Mondiale”

    ROMA – Il ritorno di Marc Marquez stuzzica la voglia di rimettersi in gioco del campione del mondo Fabio Quartararo. Il francese della Yamaha si è infatti concesso in un’intervista a “DAZN” dove ha detto: “Lottare con Marquez è diverso. Quando gareggi con lui è tutta un’altra storia. È più di un pilota: è un ragazzo che ha vinto sei titoli in MotoGp. È stato un riferimento negli ultimi dieci anni e sarà speciale battersi con lui”. Con lo spagnolo che ha infatti recuperato dalla diplopia e dai problemi alla spalla, la lotta al Motomondiale si arricchisce di un protagonista che è mancato nella scorsa stagione.
    Sul rinnovo
    Al di là delle sfide sportive del 2022, Quartararo sta giocando un’altra partita, lontano dall’asfalto, che riguarda il suo eventuale prosieguo con la Yamaha. Massimo Meregalli, team director, ha mandato un segnale importante al suo pilota, che dal canto suo risponde così: “La Yamaha mi ha dato tanto, ma voglio il meglio per me. Non ho ancora deciso nulla e quindi non posso dirmi al 100% con una scuderia”. Per giunta, la casa di Iwata sembra non aver soddisfatto le richieste tecniche di Quartararo che ha aggiunto: “È dall’anno scorso che chiedo più velocità massima, ma in questo senso non abbiamo guadagnato nulla”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Ezpeleta: “Vaccino obbligatorio? Non credo”

    ROMA – “Parlo molto spesso con Stefano Domenicali, presidente e direttore esecutivo della Formula 1, ma noi non possiamo imporre il vaccino per entrare nel paddock. Non credo proprio. È un qualcosa che deve arrivare dallo stato che ci ospita”. Così, ai microfoni di “Motorsport”, il CEO di Dorna Sports, Carmelo Ezpeleta, sulla questione della vaccinazione obbligatoria, ipotesi già avviata per le quattro ruote. Fatto salvo questo importante chiarimento, Ezpeleta preferisce poi parlare della griglia MotoGp, che quest’anno vedrà otto moto sviluppate da Ducati: “Mi sarebbe piaciuto vedere sei marchi con quattro moto a testa. Ma la cosa più importante è che i team indipendenti abbiano trovato un modo per andare avanti. Mi ha stupito che l’Aprilia non sia riuscita ad attirare un team satellite”.
    Su Rossi
    Questo sarà il primo Motomondiale senza Valentino Rossi dopo 26 stagioni. “Per ogni sportivo – ha detto Ezpeleta – arriva il ritiro. Sarà ancora presente con il suo team, ma già sapevamo che non poteva correre in eterno. Mi mancherà moltissimo, ma il paddock deve andare avanti. Mi aspetto ancora tanto giallo sulle tribune, ma dico a tutti i giovani piloti: imitate Valentino nelle sue performance, non per la simpatia”. La MotoGp ha però rischiato di perdere un altro pezzo pregiato, Marc Marquez: “Nel suo caso non potevamo risolvere nulla. Per fortuna Marc è rientrato dai suoi infortuni e ci sarà”. Infine, un accenno ai test di Mandalika, che per molti piloti hanno rappresentato un problema, soprattutto a causa dell’asfalto: “Evidentemente sono stati commessi degli errori, ma stiamo cercando di risolverli. Meglio riasfaltare, che correre in quelle condizioni”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, è ufficiale: nuove regole per le gare in caso di bandiera rossa

    ROMA – Il Motomondiale ha reso note le nuove disposizioni in caso di bandiera rossa. Se in precedenza una gara veniva interrotta, il risultato finale veniva infatti stabilito considerando l’ordine di arrivo nel momento in cui tutti i piloti avevano attraversato per l’ultima volta la linea del traguardo. Se un pilota o più avevano mezzo giro di svantaggio oppure erano doppiati, per loro si prendeva in considerazione il giro precedente. In questi casi, eventuali cambiamenti di posizione nell’ultimo giro del leader erano irrilevanti. Ora invece, si legge nel comunicato, “il risultato di una gara con bandiera rossa verrà determinato con l’ordine di arrivo alla linea del traguardo prima che la bandiera rossa venisse segnalata”.
    Cosa aspettarsi
    Diventa dunque l’ultimo giro prima della bandiera rossa il riferimento da cui poi determinare i punti da assegnare. Per i piloti doppiati – o comunque con molto svantaggio – verrà invece presa in considerazione la loro posizione del giro precedente. Da queste due classifiche parziali, si trarrà infine l’ordine di arrivo definitivo della tappa in questione. “Questo sistema – informa il Motomondiale – si applicava in precedenza alle gare con bandiera rossa dopo che il leader della gara aveva preso la bandiera a scacchi. Ora invece si applica a tutte le gare con bandiera rossa per le quali viene dichiarato un risultato finale”. Le nuove regole sulla bandiera rossa verranno applicate, si legge nella nota, “con effetto immediato”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, nuove regole sulla bandiera rossa: cosa cambia

    ROMA – Il sito ufficiale del Motomondiale ha comunicato il nuovo regolamento da applicare in caso di bandiera rossa. Se in precedenza una gara veniva interrotta, il risultato finale veniva infatti stabilito considerando l’ordine di arrivo nel momento in cui tutti i piloti avevano attraversato per l’ultima volta la linea del traguardo. Se un pilota o più avevano mezzo giro di svantaggio oppure erano doppiati, per loro si prendeva in considerazione il giro precedente. In questi casi, eventuali cambiamenti di posizione nell’ultimo giro del leader erano irrilevanti. Ora invece, si legge nel comunicato, “il risultato di una gara con bandiera rossa verrà determinato con l’ordine di arrivo alla linea del traguardo prima che la bandiera rossa venisse segnalata”.
    Le nuove disposizioni
    Diventa dunque l’ultimo giro prima della bandiera rossa il riferimento da cui poi determinare i punti da assegnare. Per i piloti doppiati – o comunque con molto svantaggio – verrà invece presa in considerazione la loro posizione del giro precedente. Da queste due classifiche parziali, si trarrà infine l’ordine di arrivo definitivo della tappa in questione. “Questo sistema – informa il Motomondiale – si applicava in precedenza alle gare con bandiera rossa dopo che il leader della gara aveva preso la bandiera a scacchi. Ora invece si applica a tutte le gare con bandiera rossa per le quali viene dichiarato un risultato finale”. Tutte queste modifiche sono da intendersi “con effetto immediato”. LEGGI TUTTO

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    Scappa in auto inseguita dalla polizia: era ubriaca e con la figlioletta a bordo

    Qullo che più spaventa quando sentiamo la notizia di un folle ubriaco al volante è la totale ignoranza dei guidatori sulle disastrose conseguenze che potrebbe avere il loro gesto. Di sicuro, neanche questa mamma di Pordenone avrà pensato al pericolo in cui stava mettendo la sua bimba, seduta sui sedili posteriori, mentre lei si ribellava agli agenti della Polizia e fuggiva via a tutto gas per le vie del centro città, in evidente stato di ebbrezza.
    Inseguimento a 180 km/h e contromano: la BMW dei ladri evita il tir e la Polizia
    Mamma imprudente
    Se già di per se mettersi al volante dopo aver bevuto è ilegale oltre a essere pericoloso per la nostra sicurezza e quella degli altri, figuratevi farlo con una bimba a bordo. È quello che è accaduto nella città friulana dove la donna, parcheggiata in mezzo alla carreggiata in una delle strade del centro è stata avvicinata da alcuni poliziotti in servizio. Immediatamente ha abbassato il finestrino, inveendo contro gli agenti e urlando loro di togliere le mascherine perché inutili. Nel momento della richiesta di mostrare i documenti non solo si è rifiutata, ma è partita a tutto gas.
    L’inseguimento è durato per parecchio tempo, con le forze dell’ordine costrette a compiere particolari manovre per far sì che non accadessero incidenti e al tempo stesso fermare la fuga della donna, beffata soprattutto dai suoi strani comportamenti e dall’odore di alcool. Una volta fermata, è stata sottoposta al test che ha evidenziato un tasso alcolemico due volte superiore al massimo consentito dalla legge. Mentre la madre veniva denunciata per guida in stato di ebbrezza e le veniva ritirata la patente, la bimba è stata distratta dagli agenti e portata lontano da quella mamma che non si è minimamente preoccupata della sua incolumità.
    Ubriaco e senza patente, tenta la fuga dai Carabinieri su un’Ape 50 LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Suzuki: Livio Suppo è il nuovo team manager

    ROMA – Livio Suppo è il nuovo team manager di Suzuki. L’ex Ducati e Honda prende il posto lasciato libero un anno fa da Davide Brivio, che ha lasciato la MotoGp per accasarsi alla Alpine in Formula 1. Suppo, che guiderà la squadra fin dalla prima tappa del Mondiale 2022 in Qatar, ha parlato con grande gioia dopo l’annuncio ufficiale: “Sono molto orgoglioso di diventare il Team Manager di Suzuki Ecstar e felice di rientrare nel Campionato MotoGp dopo quattro anni. Sono anche molto onorato di essere coinvolto in questo grande progetto con Suzuki, sicuramente sarà un compito impegnativo far parte di un costruttore storico della MotoGp, che ha recentemente raggiunto la corona mondiale nel 2020, anno del loro centesimo anniversario. Sento anche che sarà una grande esperienza iniziare a lavorare con due piloti di talento come Joan Mir e Alex Rins, entrambi capaci di lottare per il vertice in MotoGp”.
    Le parole di Suppo
    “La proposta di Sahara-san è arrivata al momento perfetto per me, ero stato impegnato nella creazione della mia azienda di e-bike, ma mi mancava sicuramente il paddock ed ero pronto a tornare – ha aggiunto Suppo -. Le corse hanno rappresentato la mia vita e farò del mio meglio per portare la mia esperienza al Team Suzuki Ecstar. So che loro sono una grande squadra, ma anche un grande gruppo. Questo potrebbe aiutarci molto a raggiungere prima i nostri obiettivi. La MotoGP al giorno d’oggi è sempre più emozionante, con molti piloti molto veloci e moto competitive da parte di tutte le Case. È una sfida difficile per tutti coloro che sono coinvolti. I piccoli dettagli possono fare la differenza. Io sono pronto a tornare di nuovo in gioco e dare il massimo per essere al top con Suzuki”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp: Livio Suppo è il nuovo team manager di Suzuki

    ROMA – La Suzuki ha annunciato l’ingaggio di Livio Suppo come nuovo team manager. L’ex Ducati e Honda prende il posto lasciato libero un anno fa da Davide Brivio, che ha lasciato la MotoGp per accasarsi alla Alpine in Formula 1. Suppo, che guiderà la squadra fin dalla prima tappa del Mondiale 2022 in Qatar, ha parlato con grande gioia dopo l’annuncio ufficiale: “Sono molto orgoglioso di diventare il Team Manager di Suzuki Ecstar e felice di rientrare nel Campionato MotoGp dopo quattro anni. Sono anche molto onorato di essere coinvolto in questo grande progetto con Suzuki, sicuramente sarà un compito impegnativo far parte di un costruttore storico della MotoGp, che ha recentemente raggiunto la corona mondiale nel 2020, anno del loro centesimo anniversario. Sento anche che sarà una grande esperienza iniziare a lavorare con due piloti di talento come Joan Mir e Alex Rins, entrambi capaci di lottare per il vertice in MotoGp”.
    L’entusiasmo di Suppo
    “La proposta di Sahara-san è arrivata al momento perfetto per me, ero stato impegnato nella creazione della mia azienda di e-bike, ma mi mancava sicuramente il paddock ed ero pronto a tornare – ha aggiunto Suppo -. Le corse hanno rappresentato la mia vita e farò del mio meglio per portare la mia esperienza al Team Suzuki Ecstar. So che loro sono una grande squadra, ma anche un grande gruppo. Questo potrebbe aiutarci molto a raggiungere prima i nostri obiettivi. La MotoGP al giorno d’oggi è sempre più emozionante, con molti piloti molto veloci e moto competitive da parte di tutte le Case. È una sfida difficile per tutti coloro che sono coinvolti. I piccoli dettagli possono fare la differenza. Io sono pronto a tornare di nuovo in gioco e dare il massimo per essere al top con Suzuki”. LEGGI TUTTO

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    Cupra, la conferma da Griffiths: presto due nuovi modelli elettrici

    Di strada ne ha fatta Cupra da quando quattro anni fa è venuta alla luce. Tutto è iniziato con la personalizzazione di Ateca e il lancio di un concept elettrico da corsa. E poi è arrivato il lancio di Formentor, modello dotato di identità propria e buona per correre tra le candidate al premio Auto dell’Anno nel 2021. Appena 48 mesi e già tanti risultati, a cui si aggiunge la strada intrapresa, quella dell’elettrico che vede in Cupra Born una sportiveggiante compatta su architettura MEB e, ancora, candidata Auto dell’Anno 2022.
    Il prossimo futuro è stato delineato dall’a.d. Wayne Griffith, il progetto Cupra2, dove elevato al quadrato è un modo di dire del potenziamento da attuare già nel corso del 2022. Gli obiettivi sono di un raddoppio dei volumi di vendita, raddoppio della rete globale di vendita e del volume d’affari.
    Due modelli: ecco quando
    All’orizzonte, poi, due modelli ulteriori, elettrici, confermati nelle tempistiche di introduzione sul mercato. Cupra Tavascan sarà il Suv che trasformerà il concept in progetto di serie, appuntamento fissato al 2024.Un anno più tardi toccherà all’utilitaria sportiva, ispirata da Cupra UrbanRebel concept.
    Se Tavascan nascerà su architettura MEB “convenzionale”, per la segmento B ci si attende il ricorso alla MEB Entry, base semplificata dell’architettura modulare, con un occhio attento al contenimento dei costi. Volkswagen lancerà la ID. Life da 20 mila euro, Seat produrrà la sua utilitaria, Cupra interpreterà la materia dalla prospettiva dichiaratamente sportiva. E all’orizzonte c’è già la rivale d’elezione, con la quale condivide già la data del debutto: Renault 5 elettrica e la soluzione firmata Alpine.
    Nell’immediato, Cupra andrà a sviluppare i contenuti digitali, passando dall’offerta di NFT su UrbanRebel, all’asta, e dalla creazione di uno spazio nel metaverso, Metahype. Fuori dal perimetro strettamente legato al prodotto auto per approfondire lo spazio delle esperienze abbinate al marchio: eventi, incontri con la collaborazione di player del settore dell’intrattenimento, l’obiettivo è di alimentare una comunità virtuale sotto l’ombrello del marchio sportivo.
    Ecobonus auto, c’è la conferma: 1 miliardo e 800 milioni stanziati fino al 2030 LEGGI TUTTO