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    MotoGp, Mir: “Il mio futuro verrà deciso molto presto”

    ROMA – Se la prima tappa della nuova MotoGp è vicina (Qatar, 6 marzo), Joan Mir sembra sempre più distante dalla Suzuki. Il campione del mondo nel 2020, ha infatti raccolto ben poco nella scorsa stagione a causa di una GSX-RR poco competitiva e le voci su un suo eventuale addio alla casa di Hamamatsu si fanno insistenti. “Mentre le scuderie ti contattano – ha detto Mir a “DAZN” – il problema è la voglia di andarsene. È un argomento complicato e per questo non posso dire molto. Prenderò presto una decisione e la renderò nota quando tutto sarà finito, perché gestire tutta la burocrazia dei contratti non è facile. Noi piloti chiediamo sempre di più, ed è ancora troppo presto per dire se sarà sufficiente per il titolo”.
    Le parole di Mir
    Il pensiero di Mir va poi al trionfo nel 2020, con il ritorno del titolo mondiale nel box Suzuki dopo circa vent’anni. Una vittoria che ha però lasciato l’amaro in bocca allo spagnolo, che ha detto: “Mi aspettavo più riconoscimento dalle persone, ma sarà il tempo a dire la verità. La mia carriera non è però finita e ho ancora tanto da dare”. Un commento poi sull’arrivo di Livio Suppo, nuovo team mangarer Suzuki, che ha sostituito Davide Brivio, dal 2021 team principal Alpine in Formula 1: “Dopo l’inaspettato addio di Brivio, era impossibile sostituirlo sùbito, perché la sinergia nel box poteva venir meno. Nessun meccanismo deve mai mancare alla squadra”, ha chiosato Mir. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Mir: “Presto deciderò del mio futuro”

    ROMA – La MotoGp 2022 non è ancora iniziata, ma Joan Mir si proietta già nel futuro. Il pilota Suzuki, campione del mondo nel 2020, ha infatti raccolto ben poco nella scorsa stagione a causa di una GSX-RR poco competitiva e le voci su un suo eventuale addio alla casa di Hamamatsu si fanno insistenti. “Mentre le scuderie ti contattano – ha detto Mir a “DAZN” – il problema è la voglia di andarsene. È un argomento complicato e per questo non posso dire molto. Prenderò presto una decisione e la renderò nota quando tutto sarà finito, perché gestire tutta la burocrazia dei contratti non è facile. Noi piloti chiediamo sempre di più, ed è ancora troppo presto per dire se sarà sufficiente per il titolo”.
    Sul titolo mondiale
    Il pensiero di Mir va poi al trionfo nel 2020, con il ritorno del titolo mondiale nel box Suzuki dopo circa vent’anni. Una vittoria che ha però lasciato l’amaro in bocca allo spagnolo, che ha detto: “Mi aspettavo più riconoscimento dalle persone, ma sarà il tempo a dire la verità. La mia carriera non è però finita e ho ancora tanto da dare”. Un commento poi sull’arrivo di Livio Suppo, nuovo team mangarer Suzuki, che ha sostituito Davide Brivio, dal 2021 team principal Alpine in Formula 1: “L’addio di Brivio è stato inaspettato. Non era possibile nominare sùbito qualcun altro, perché poteva minare la sinergia nel box. Un team è come un ingranaggio: nessun meccanismo deve mancare”, ha concluso Mir. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Ezpeleta: “Vogliamo arrivare ad avere zero emissioni”

    ROMA – Il motomondiale punta ad avere un sempre minore impatto ambientale grazie alla tecnologia. E’ da sempre uno degli obiettivi delle due ruote, confermato nuovamente dal numero uno della Dorna, Carmelo Ezpeleta, il quale in un’intervista a Sky Sport ha guardato al futuro: “Tra vent’anni immagino una MotoGp che fa rumore e molto simile a quella attuale. Noi, insieme alle Case costruttrici, abbiamo deciso di lavorare sulla benzina per arrivare ad avere comunque zero emissioni”, ha dichiarato. 
    Gli accordi in ottica 2027
    Ezpeleta entra nel dettaglio dell’importanza dell’elettrico che contraddistingue la MotoE: “C’è un accordo per arrivare al 70% di utilizzo di biocarburanti sintetici entro il 2024 e al 100% entro il 2027 – prosegue -. Sono convinto che questa sia la strada giusta, ma in ogni caso sentiamo sempre il parere dei costruttori perché è giusto decidere insieme a loro. D’altra parte, abbiamo già una nostra parte elettrica e un campionato ibrido”. LEGGI TUTTO

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    Ezpeleta guarda al futuro: “Tra 20 anni mi immagino una MotoGp simile all'attuale”

    ROMA – Il motomondiale proverà a sfruttare la tecnologia per avere un sempre minore impatto ambientale. E’ da sempre uno degli obiettivi delle due ruote, confermato nuovamente dal numero uno della Dorna, Carmelo Ezpeleta, il quale in un’intervista a Sky Sport ha guardato al futuro: “Tra vent’anni immagino una MotoGp che fa rumore e molto simile a quella attuale. Noi, insieme alle Case costruttrici, abbiamo deciso di lavorare sulla benzina per arrivare ad avere comunque zero emissioni”, ha dichiarato. 
    Le parole di Ezpeleta
    Ezpeleta entra nel dettaglio dell’importanza dell’elettrico che contraddistingue la MotoE: “C’è un accordo per arrivare al 70% di utilizzo di biocarburanti sintetici entro il 2024 e al 100% entro il 2027 – prosegue -. Sono convinto che questa sia la strada giusta, ma in ogni caso sentiamo sempre il parere dei costruttori perché è giusto decidere insieme a loro. D’altra parte, abbiamo già una nostra parte elettrica e un campionato ibrido”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Aleix Espargaro: “Sogno di fare il ciclista”

    ROMA – Non è un segreto che Aleix Espargaro ami alla follia la bicicletta. Il pilota spagnolo dell’Aprilia, infatti, fino al 2020 era a un passo dall’abbandonare la MotoGp per inseguire altri obiettivi su due ruote completamente diverse: “Seguo le gare attraverso tutte le applicazioni, ogni sera guardo i video riassuntivi, le interviste. Lasciare per la mountain bike? Tutto è nato perché in Aprilia non andava come mi aspettavo, non stavo migliorando la moto e sentivo frustrazione… Ho deciso di rimandare per aspettare l’Aprilia, ma eravamo davvero vicini“, ha affermato. 
    Il sogno di Aleix
    Espargaro ha spiazzato tutti in un’intervista per il canale YouTube ‘El Pinganillo’, enunciando senza mezzi termini il proprio sogno, non riguardante il motomondiale: “Ora che siamo su un canale di ciclismo e tanti tifosi della MotoGP non mi ascoltano, se mi chiedete cosa preferisco… Esordire con i professionisti o vincere nel Mondiale… Corro da tanti anni, non mi interessa se non vinco, vorrei tentare il mio sogno: fare il ciclista e correre nel World Tour. Ho 32 anni e non so cosa accadrà in un futuro non molto lontano. Non è mai troppo tardi“, conclude Aleix.  LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Lorenzo: “Che rivalità con Marquez e Rossi, c'era più personalità”

    ROMA – Un pizzico di nostalgia delle corse si nota quando Jorge Lorenzo parla di MotoGp. Ora lo spagnolo è molto attivo sui social e punta a diventare un commentatore, ma l’idea di tornare in pista lo ha condizionato qualche mese dopo aver scelto di ritirarsi, nel 2019: “Quando ti disconnetti per molto tempo perdi preparazione fisica, i tuoi riflessi, la tua ambizione, la competitività… Ti disconnetti, non pensi più alle corse o alle competizioni. Stavo per tornare nel 2020, l’anno dopo il mio ritiro… Ma più mi avvicinavo alla firma, più non dormivo tranquillo“, ha dichiarato. 
    Le rivalità ai suoi tempi
    Marc Marquez è stato l’ultimo compagno di box di Lorenzo: “E’ sempre stato il pilota con meno paura, il più forte fisicamente, che è caduto e ha subito continuato a rischiare lo stesso – ammette Jorge a RTVE -. Perciò è tornato e ha vinto di nuovo gare. Al momento non ancora il Mondiale, ma presto lo farà. E’ stata un’epoca indimenticabile, l’era d’oro del motociclismo perché c’era molta concorrenza, eravamo i magnifici 4, poi con Márquez quinto, anche con Simoncelli. Ora sembra che tutti i piloti vadano d’accordo, sui social… Prima non esisteva, c’era molta rivalità tra noi. Una grande rivalità con Pedrosa, Marquez, con Rossi, nessuno di noi andava d’accordo. Quello per me è diverso, penso che ci fosse più personalità ai nostri tempi“. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Lorenzo: “Stavo per tornare in pista nel 2020”

    ROMA – Jorge Lorenzo mostra talvolta un pizzico di nostalgia delle corse. Ora lo spagnolo è molto attivo sui social e punta a diventare un commentatore, ma l’idea di tornare in pista lo ha condizionato qualche mese dopo aver scelto di ritirarsi, nel 2019: “Quando ti disconnetti per molto tempo perdi preparazione fisica, i tuoi riflessi, la tua ambizione, la competitività… Ti disconnetti, non pensi più alle corse o alle competizioni. Stavo per tornare nel 2020, l’anno dopo il mio ritiro… Ma più mi avvicinavo alla firma, più non dormivo tranquillo“, ha dichiarato. 
    Su Marquez e Rossi
    Marc Marquez è stato l’ultimo compagno di box di Lorenzo: “E’ sempre stato il pilota con meno paura, il più forte fisicamente, che è caduto e ha subito continuato a rischiare lo stesso – ammette Jorge a RTVE -. Perciò è tornato e ha vinto di nuovo gare. Al momento non ancora il Mondiale, ma presto lo farà. E’ stata un’epoca indimenticabile, l’era d’oro del motociclismo perché c’era molta concorrenza, eravamo i magnifici 4, poi con Márquez quinto, anche con Simoncelli. Ora sembra che tutti i piloti vadano d’accordo, sui social… Prima non esisteva, c’era molta rivalità tra noi. Una grande rivalità con Pedrosa, Marquez, con Rossi, nessuno di noi andava d’accordo. Quello per me è diverso, penso che ci fosse più personalità ai nostri tempi“. LEGGI TUTTO

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    Moto3, Migno guarda al titolo: “Serve più costanza, ma abbiamo acquisito esperienza”

    ROMA -In vista del Mondiale 2022 di Moto3, il Team Snipers si presenta con una nuova livrea in cui il colore iconico della Cecchini Family resta predominante, ma si sposta verso un amaranto più aggressivo, mescolandosi con l’arancio e il rosso dei suoi piloti, Andrea Migno ed Alberto Surra. Proprio Migno ha grandi obiettivi per la stagione in arrivo: “Sono davvero felice di tornare in questa fantastica squadra. Non vedo l’ora di iniziare ufficialmente questa stagione. Sono carico e pronto, ho ottime sensazioni su questa moto, come durante l’anno passato. Nonostante a livello tecnico non ci siano state novità sento davvero un buon feeling in sella. L’obiettivo dell’anno scorso era quello di lottare per il Campionato del Mondo e alcune cose non sono andate per il verso giusto. Abbiamo acquisito molta esperienza e abbiamo capito dove possiamo essere più forti quest’anno. Ho bisogno di essere più costante per tutta la stagione, lavorerò su questo”, dichiara il classe 1996. 

    Le parole di Surra
    Decisamente diverso il curriculum del compagno di box Alberto Surra, il quale fa parte degli Snipers da metà stagione scorsa: “Sono entrato a far parte della famiglia Snipers in Moto3 – dichiara – come sostituto durante la stagione 2021 e mi sono trovato benissimo, come in una famiglia. Sono molto motivato e desideroso d’iniziare questa stagione. Ho voglia di dare il massimo e ripagare la fiducia riposta in me, quindi ho lavorato molto duramente durante la pre-stagione. I test con il Team Snipers sono andati bene, dobbiamo lavorare ancora su alcuni dettagli ma mi sento davvero pronto per scendere in pista e dare il 100%”.  LEGGI TUTTO