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    Benzema inarrestabile: la tripletta al Chelsea fa impazzire tutti, come le sue auto di lusso!

    Grazie a Karim Benzema, autore di un’incredibile tripletta, il Real Madrid iera ha sconfitto il Chelsea e ora si prepara al ritorno dei quarti di finale di Champions League al Bernabeu con una marcia in più, forte di un vantaggio consideravole sui rivali. Gran parte del merito va proprio all’attaccante francese che sta vivendo un momento di grandissima forma, fatto di reti ma anche di prestazioni esaltanti (e c’è chi parla di numeri da Pallone d’Oro) che fanno impazzire non solo i suoi tifosi ma tutto il mondo del calcio. D’altronde, di fronte a tanto talento è difficile restare indifferenti. Lo è altrettanto davanti alla collezione incredibile di supercar che possiede Benzema, in grado di far battere il cuore a qualunque appassionato di auto. E pensare che la sua prima vettura è stata una Mini Cooper S.Guarda la galleryBenzema, alla collezione di supercar si aggiunge una Porsche 911
    Un garage multimilionario
    “La prima auto che ho avuto è stata una Mini Cooper S – ha dichiarato qualche tempo fa l’attaccante -. L’ho acquistata da un amico e gli è costato vendermela. Era completamente nera”. Da quella Mini, Benzema non si è più fermato: con le auto e pure con i gol. Il suo garage, ormai, è famoso quasi quanto le sue prestazioni: basti pensare allo scalpore suscitato dall’acquisto della Bugatti Chiron Noire Sports, hypercar in edizione limitata dal valore di 2,5 milioni di euro e 1500 cavalli di potenza. La passione per i modelli della Casa di Molsheim è grande, ed è testimoniata anche dalla presenza nella sua collezione di una Bugatti Veyron.
    La lunga lista continua con le sue numerose Cadillac, per arrivare in tempo a prendere il suo jet privato. Poteva poi mancare una Ferrari? Impossibile. Rossa fiammante, è la 458 Spyder. Tra i marchi italiani c’è poi Lamborghini: Benzema ha scelto una Aventador e una Urus, il Suv più prestazionale della categoria. E poi ci sono una Mercedes-AMG G63, uno dei fuoristrada di lusso più diffusi tra i vip; una Mercedes SLR McLaren “Stirling Moss”, edizione super limitata della coupé/roadster; la recente McLaren 756 LT Spider da 350mila euro; ma anche una Rolls-Royce Wraith, una Porsche 911, una BMW M6 e diverse Audi: Q5, RS6 e Q8, con le quali il campione ama spostarsi nel quotidiano.
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    MotoGp, Aprilia: la vittoria mette a rischio le concessioni

    ROMA – Per l’Aprilia questo potrebbe essere l’unico aspetto negativo della vittoria nel Gran Premio d’Argentina firmata Aleix Espargaro. Il team italiano rischia infatti di perdere le concessioni, ossia quei vantaggi che FIM e Dorna garantiscono alle scuderie minori per uniformare il più possibile il livello di competitività in pista. Nella scorsa stagione, la casa di Noale ha registrato il suo primo podio nell’era MotoGp, nello scorso weekend il primo trionfo e leadership del mondiale per Espargaro, che ora punta il Gran Premio delle Americhe con rinnovata fiducia.
    Aprilia senza concessioni?
    Nel 2021 e nel 2022 Aprilia è stata ed è l’unica scuderia a godere di questo regime introdotto nel 2016 per aiutare i costruttori alle prese con prestazioni sottotono. Tra questi vantaggi ci sono quelli di avere a disposizione nove motori invece di sette per stagione, il diritto di non punzonare il motore dopo l’ultimo test ufficiale della prestagione, oltre a sei wildcard invece di tre, più giorni di test a disposizione oltre le giornate della pre-season. Piccoli e grandi deroghe che hanno permesso all’Aprilia di emergere dal suo periodo buio, ma che ora potrebbero essere revocate. LEGGI TUTTO

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    Lancia, per il CEO Napolitano il futuro passa dalle auto elettriche alle vendite in Europa

    Ma Napolitano non è uomo da tirarsi indietro con il mare in burrasca e da buon velista qual è, è pronto a navigare seguendo vento e corrente: “lI futuro di Lancia è già presente ed entro la fine del 2022 avremo un primo assaggio del nuovo corso che ci porterà a diventare un Marchio credibile nel mercato premium, all’insegna di una mobilità innovativa, pulita e sicura. Il nostro domani poggia su basi solide, ben radicate in un passato glorioso e un presente costellato dai successi della Ypsilon: la fashion city car è infatti leader del segmento B in Italia, oltre che la seconda vettura più venduta in Italia, con una quota del 14,3%. Un primato consolidato dalla Ypsilon Alberta Ferretti, la nuova serie speciale nata dall’incontro con la famosa stilista italiana e presentata a Milano lo scorso febbraio, che ha già raggiunto il 10% come mix di quota. E il 2022 è iniziato molto bene, nonostante le difficoltà che tutti conosciamo con la quota del brand salita al 3,2%. Tutti numeri che declinati con i tre pilastri del nostro piano a dieci anni, approvato e budgettizzato dal Board daranno vita a una gamma capace di coprire il 50% del mercato, con una cadenza di un nuovo prodotto ogni due anni”.
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    Lancia verso il rilancio, con Ypsilon e le altre
    Per la cronaca, parliamo della nuova Ypsilon nel 2024, della nuova Aurelia (ma è solo un nickname, un nome di riferimento) nel 2026 e della nuova Delta (anche qui solo riferimento) nel 2028: “Il piano industriale presentato qualche settimana fa da Tavares indicava però chiaramente che al 2030 il cluster premium deve moltiplicare di 5 volte i profitti e i ricavi devono aumentare da 4 alll’11%. Quindi non possiamo perdere tempo, ma dobbiamo sfruttare ogni occasione per creare le condizioni giuste affinché i modelli che lanceremo trovino la strada spianata per ottenere i risultati che ci aspettiamo. Mi rendo conto si pensi che c’è da aspettare due anni per una nuova vettura. Ma qui non si tratta tanto di lanciare un nuovo modello, ma di rilanciare un brand, qualcosa di totalmente nuovo. In realtà, dobbiamo ricostruire un Marchio e dobbiamo renderlo credibile nel mondo premium: non è una cosa che s’improvvisa, va costruita passo a passo, preparando la rete, i servizi al cliente, la qualità del prodotto”.
    “Della nuova Ypsilon avrete un assaggio entro la fine dell’anno – ha proseguito Napolitano – sarà una vettura di 4 metri, più grande, trasversale. Una sfida importante perché dobbiamo andare a prendere anche un target più maschile. È presto per dire se la ‘vecchia’ (piano con le parole… ndr) Ypsilon resterà sul mercato, ma la nuova sarà solo elettrica o ibrida. Comunque siamo ai dettagli”.
    Diverso il discorso per la (teorica) Aurelia (sarà un crossover?) e per la (teorica) Delta. “Nel primo caso, il lavoro è in stato avanzato. Ma parliamo dell’ammiraglia Lancia. Una vettura di circa 4.60 metri. Quando abbiamo avviato il design, siamo partiti proprio dalla base dell’Aurelia; ora direi che non è più come all’inizio. Parliamo di una vettura con dimensioni importanti, che cercheremo di far sembrare ancora più importante. Sarà solo elettrica e cercheremo di arricchirla con il meglio di quello che ha Lancia in termini di tecnologia. Elettrica ovviamente sarà anche la Delta che ho voluto come primo input muscolare, dura e sono stato assecondato dai designer nei primi sketch, ma difficilmente resterà così…”.
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    Lancia, la sostenibilità è al primo posto
    Già, la sostenibilità elegante: per Lancia significa focalizzarsi sul suo design senza tempo, reinterpretato in chiave moderna e contemporanea, lavorando su alcuni dei suoi elementi più iconici. Ad esempio, racconta sempre Napolitano “lo stilema del ‘calice’, che dà forma al frontale di tutte Lancia, sarà rivisitato grazie ad innovativi elementi illuminanti. Anche i volumi diventeranno sostenibili, anche se sempre eleganti, attraverso nuove linee più leggere, affusolate e sinuose. Il tutto si traduce nell’elettrificazione del brand per una mobilità innovativa e pulita. Dal 2026, il Marchio lancerà infatti solo modelli 100% elettrici e dal 2028 venderà solo vetture elettriche, due anni prima rispetto al programma della stessa Stellantis. Senza dimenticare che sostenibilità elegante significa anche utilizzare materiali innovativi che consentiranno a Lancia di diventare il Marchio di Stellantis con la più alta percentuale di materiali riciclati. Nei modelli di cui sopra, il 50% delle superfici che si toccano saranno realizzate con materiali riciclati o eco-sostenibili”.
    E qui arriviamo all’altro pilastro, la centralità del cliente che per Napolitano è parte integrante della rivoluzione Lancia: “Non vogliamo essere secondi a nessuno in termini di valore del brand e per soddisfazione dei clienti. Quindi necessariamente questa soddisfazione parte da quando si entra nell’abitacolo. E prendendo ispirazione dagli esclusivi interni delle sue vetture del passato, infatti, la prossima generazione del Marchio offrirà un ambiente accogliente e familiare. Lavoreremo molto sugli interni, che somiglieranno quasi a oggetti di interior design e per questo stiamo pensando ad una collaborazione con qualche designer italiano di grande spessore. Se invece si considera la tecnologia di bordo sarà semplice e intuitiva, coerente con il DNA del Marchio. Lo conferma ad esempio, la S.A.L.A. (Sound Air Light Augmented), un’interfaccia virtuale, essenziale e intelligente, con cui il cliente, avrà il controllo dell’abitacolo premendo un solo tasto: dal suono dell’impianto audio al climatizzatore, fino all’illuminazione”.
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    Lancia pronta a tornare in Europa
    Raccontato a parte il pilastro finale, quello cioè della responsabilità sociale, costruire la rete di concessionarie giusta per “esportare” il Marchio Lancia anche in Europa. “Nelle prossime settimane annunceremo l’apertura dei primi mercati esteri e per ognuno di essi la nomina di un country manager, il quale dovrà costruire la sua squadra, lavorare in coordinamento con noi alla strategia di lancio della nuova Ypsilon, nominare la rete di vendita. Nel tempo puntiamo ad aprire 100 punti vendita in Europa, nelle 60 più importanti città europee, da sommare a quelli italiani che oggi sono 220. Alla fine dovremmo arrivare intorno ai 250. Non ci serve capillarità, non ci servono tanti showroom o grandi dealer. Ci serve grande qualità, nel servizio ai nostri clienti per trovare il nostro spazio all’interno di quei mercati. Non è necessario entrare in tutti i mercati, ma avere un posizionamento credibile dove conta, entrare e cercare clienti, appassionati, anche tra i collezionisti. Ecco cerco concessionari che abbiano questa stessa passione, questo cuore, questa energia. Non imporremo Lancia in nessun mercato. Per questo la parola d’ordine è qualità. Lo è già per Stellantis, figuriamoci per il Premium”.
    “Se la macchina non è perfetta non esce dalla linea di produzione – ha precisato Napolitano, che poi ha proseguito – Per questo quando ho presentato il nostro piano al board non mi sono fatto attrarre dalla trappola di voler far tutto e subito. Poi, se servirà e le cose andassero bene, faremo sempre in tempo ad aggiungere delle cose. Ora noi dobbiamo farne poche e ben fatte. in questo devo dire che sto imparando molto da… Imparato (CEO Alfa Romeo ndr), con lui abbiamo uno scambio di informazioni costante e totale, la nostra è una strategia comune, condividiamo tutto, al netto della diversificazione di stile e contenuti. Come pure mi sta dando un grande aiuto lo stesso Tavares, grande appassionato di Lancia, di auto, di corse. Vederlo correre su una Stratos privata è stato un piacere. E a chi non piacerebbe rifare una Delta Integrale, sarebbero esercizi ideali per rafforzare il brand, am per ora stiamo sognando”.
    Poi Napolitano tocca il caso delle vendite on line, dove il processo di acquisto segue un iter ormai diventato quasi abituale: “È un processo che molto spesso non inizia in concessionaria, ma a casa, in ufficio, insomma online e noi vogliamo essere un benchmark all’interno di Stellantis con un uso massivo del digitale, in particolare fuori dall’Italia, dove prevediamo che almeno il 50% delle vendite sarà fatta su Internet. Ma questo non intaccherà assolutamente il ruolo del leader, che alla fine casa lo stesso strumento del cliente”.
    Sguardo rivolto al futuro
    La chiusura arriva con i fuochi artificio quando ai tocca il discorso del logo e Napolitano non si nega. “Lo abbiamo studiato, lo stiamo studiando in maniera approfondita. Ha ancora tutti gli elementi della storia che racchiude, ma si è un po’ indebolito rispetto al suo impatto. Pochi loghi portano con se il nome del fondatore, diciamo che si potrebbe fare qualcosa per rinforzarlo. Ha elementi nobili e si presta molto ai nuovi NFT. Sto studiando anche il metaverso che mi appassiona perché ti dà la possibilità di creare, inventare. In teoria potrebbero anche sostituire le concept car ma si possono fare anche entrambe. Le one-off? Mi scrivono in tanti, ma dovrei farle con un motore tradizionale e non lo troverei affine alla linea scelta dal brand, piuttosto devo fare qualcosa di appropriato. La Lancia anche fuori dall’Europa? Potrebbe essere interessante, ma è un progetto ancora più lontano. Diciamo che non è tra le priorità, c’è così tanto spazio in Europa. Non ci sto nemmeno pensando, perchè la lista delle cose da fare è così lunga…”.
    Elkann agli azionisti: “Il futuro è elettrico, lo chiedono i mercati” LEGGI TUTTO

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    Telepass, dal 1° luglio +45% sugli abbonamenti Family

    Non sono bastati i prezzi del carburante alle stelle. Adesso, a gravare sulle tasche degli italiani, arriva anche Telepass con un annuncio che pare più una stangata. L’azienda sta comunicando ai possessori del canone Family che dal 1° luglio 2022 ci sarà un aumento pari al 45%. La brutta notizia sta gradualmente iniziando ad arrivare ai clienti e consiste nella modifica unilaterale del contratto, dell’automatico aumento del canone Telepass Family e, se attiva, dell’opzione Twin.
    I motivi del rincaro
    Proviamo quindi a capire la cifra reale di questo aumento e, per chi non fosse disposto ad accettarlo, come fare per disdire il contratto. Il rincaro consiste in 0,57 euro in più al mese per coloro che hanno sottoscritto un canone Telepass Family. Ogni tre mesi, dunque, questi clienti si ritroveranno a pagare 5,49 euro (invece di 3,78 euro), Iva inclusa. Il sovrapprezzo, come anticipato sopra, riguarda anche l’opzione Twin (cioè la possibilità di avere un secondo dispositivo da utilizzare su di una seconda auto con lo stesso canone): in questo caso si parla di +0,28 euro al mese. Quali sono i motivi dietro ciò? Dall’azienda parlano di un “progressivo mutamento del contesto tecnologico, di mercato e organizzativo in cui opera Telepass. La proposta di modifica unilaterale introduce alcune ulteriori previsioni, sugli strumenti di pagamento dei pedaggi e sulla fatturazione, volte ad adeguare le modalità di prestazione dei servizi allo sviluppo tecnologico e normativo”.
    Per chi decidesse di recedere il contratto può farlo entro il 30 giugno 2022, senza penale, ed entro i successivi sei mesi dovrà restituire il dispositivo.
    Clamoroso a Bari: in autostrada spunta una Panda contromano! LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Morbidelli: “Delusione argentina. Ora mi sento al meglio”

    ROMA – Il Gran Premio delle Americhe può essere una svolta per la Yamaha. La casa di Iwata, oltre al secondo posto di Fabio Quartararo nella tappa di Mandalika, non è infatti più andata a podio. In sordina ancora Franco Morbidelli, che ha detto: “È una pista che mi piace molto, quindi è un buon posto per correre dopo un deludente Gp d’Argentina. Questo tracciato è difficile, ma è una dei miei preferiti. L’anno scorso non ero in grado di spingere per via della mia gamba con i dossi che hanno aggravato la situazione. Quest’anno dovrebbe essere tutta un’altra storia. Sono in piena forma e la pista è stata levigata, quindi sono non vedo l’ora di correre ancora ad Austin”.
    Quartararo all’attacco
    Anche Fabio Quartararo vuole riscattare la gara del 2021, dove è arrivato alle spalle di Marc Marquez: “Austin è stata fondamentale per la mia vittoria mondiale l’anno scorso. Quel secondo posto è stato come vincere, perché mi ha dato il mio primo match point per assicurarmi il campionato. Questa volta arriviamo qui in una situazione totalmente diversa. Nel 2021 cercavo sempre di vincere, ma dovevo anche mantenere la testa della classifica. Ora possiamo permetterci di andare più all’attacco. L’anno scorso il grip al posteriore qui era abbastanza decente, ma i dossi erano duri. Da allora si è rifatto l’asfalto e c’è curiosità di vedere cosa riusciremo a fare”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Morbidelli: “Argentina deludente. Ora sono in perfetta forma”

    ROMA – La Yamaha vuole tornare protagonista nel Gran Premio delle Americhe. La casa di Iwata, dopo il secondo posto di Fabio Quartararo nella tappa di Mandalika, non è infatti più riuscita a salire sul podio. In sordina ancora Franco Morbidelli, che ha detto: “È una pista che mi piace molto, quindi è un buon posto per correre dopo un deludente Gp d’Argentina. Questo tracciato è difficile, ma è una dei miei preferiti. L’anno scorso non ero in grado di spingere per via della mia gamba con i dossi che hanno aggravato la situazione. Quest’anno dovrebbe essere tutta un’altra storia. Sono in piena forma e la pista è stata levigata, quindi sono non vedo l’ora di correre ancora ad Austin”.
    Le parole di Quartararo
    Anche Fabio Quartararo vuole riscattare la gara del 2021, dove è arrivato alle spalle di Marc Marquez: “Austin è stata fondamentale per la mia vittoria mondiale l’anno scorso. Quel secondo posto è stato come vincere, perché mi ha dato il mio primo match point per assicurarmi il campionato. Questa volta arriviamo qui in una situazione totalmente diversa. Nel 2021 cercavo sempre di vincere, ma dovevo anche mantenere la testa della classifica. Ora possiamo permetterci di andare più all’attacco. L’anno scorso il grip al posteriore qui era abbastanza decente, ma i dossi erano duri. La pista è stata riasfaltata da allora e sono curioso di vedere cosa possiamo fare questa volta”. LEGGI TUTTO

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    Eurocup: Trento chiude con una sconfitta. colpo Venezia a Las Palmas

    TRENTO – Termina con una sconfitta l’avventura in Eurocup di Trento che nell’ultimo match del girone A cade in casa contro la corazzata Partizan Belgrado, seconda nel raggruppamento. Alla Group Arena i ragazzi di Molin partono bene, ma vengono subito regolati dallo strapotere della formazione di coach Obradovic che al riposo lungo è avanti di 8. Per i serbi un Leday da 20 punti e la superiorità a rimbalzo di Madar e Lessort (8 a testa) permettono di gestire il vantaggio, i padroni di casa accennano una reazione d’orgoglio con Reynolds e Johnson (15 e 13 punti), ma al suono dell’ultima sirena è 63-79 il finale.
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    Venezia passa con il Gran Canaria
    Consolida il sesto posto nel gruppo B la Reyer che piazza il colpo nell’ultimo turno passando sul parquet della capolista Gran Canaria. Ottima partita per gli uomini di De Raffaele che in terra spagnola portano a casa il successo grazie al trio Brooks, Theodore e Watt (17, 16 e 15 punti). Match equilibrato che il lagunari fanno proprio con l’ottima interpretazione dei quarti pari, mentre ai ragazzi di Fisac non bastano i 14 punti a testa di Diop e Shurna. Il finale recita 69-67. LEGGI TUTTO

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    La Fiat rinuncia alla sua storica rivista dopo 70 anni: addio al giornale Illustrato

    Le cose più belle hanno sempre una fine: è questo che devono aver pensato gli appassionati Fiat non appena hanno scoperto che la rivista “Illustrato Fiat”, bimestrale in uscita da quasi 70 anni – li avrebbe compiuti nella prossima stagione – sta per chiudere i battenti.

    “Illustrato” nasce nel dicembre 1953, andando al passo con le avventure della sua casa madre, Fiat per l’appunto. Nel 2011, quando il marchio si è scisso in due diverse realtà – Fiat e Fiat Industrial -, il giornale ha deciso di raddoppiare, facendo nascere rispettivamente “Illustrato Fiat” e “Fiat Industrial”, le cui caratteristiche in termini di grafica e articoli sono differenti, ma che nella sostanza hanno un punto in comune: dare notizia su ciò che accade dentro e fuori l’universo Fiat.

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    Una rivista che mancherà

    “Illustrato” è stata inoltre un grande bacino di racconti dell’Italia attraverso le auto, prima di tutto Fiat, ma poi anche di una grande fetta del percorso industriale automobilistico italiano. Seppur i suoi lettori siano rimasti in pochi, nonostante le 170mila copie, è certo che il non vederla più stampata susciterà una mancanza in tutti coloro che, nel tempo, le erano rimasti fedeli.

    Questa rivista avrà sicuramente un posto nel cuore di molti che hanno potuto sfogliarne le pagine, soprattutto perché è chiaro che i suoi contenuti siano stati la prova di un grande passato industriale. Il dispiacere è anche per tutti quei dipendenti (redazione e stamperia) che, a causa di questa scelta, perderanno degli incarichi a cui erano di certo affezionati e che, oggigiorno, sono sempre più difficili da trovare.

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