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    Incentivi auto, approvato il Decreto da 2 miliardi fino al 2024

    Ricordate quando si parlava di niente econbonus per le auto elettriche? A distanza di pochi mesi sono cambiate tante cose e il Governo italiano si è mosso in questo senso per incentivare i cittadini ad acquistare automobili a elettriche o ibride. Mario Draghi ha infatti firmato il decreto attraverso il quale saranno stanziati ben 2 miliardi fino al 2024 destinati al settore dell’automotive.
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    I fondi
    Le risorse stanziate fanno parte del Fondo Automotive che ha una dotazione finanziaria complessiva di 8,7 miliardi fino al 2030, con l’obiettivo di sostenere il settore nella transizione verso l’elettrico. Il decreto, però, disciplina solo il periodo 2022, 2023 e 2024, stanziando 650 milioni di euro l’anno (quasi 2 miliardi nel triennio). C’è da aggiungere che di questi 650 milioni, solo 615 sono effettivamente destinati alle autovetture. Quei 35 milioni di differenza, andranno annualmente a sostegno dell’acquisto di ciclomotori, motocicli e veicoli commerciali. “Gli incentivi sono una risposta concreta e molto attesa a un settore che attraversa una profonda sofferenza. La misura pluriennale permette alle aziende di fare programmazione industriale verso lo sviluppo. Non sono risolutivi, ma sono uno strumento emergenziale per attraversare un periodo difficile”, commenta il ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti. “Darà ossigeno al settore”, sottolinea il viceministro Gilberto Pichetto.
    I contributi
    Per acquistare un’auto elettrica (fascia 0-20 g/km), con un prezzo fino a 35mila euro più Iva, il compratore potrà chiedere un contributo di 3.000 euro, a cui potranno aggiungersi altri 2.000 euro in caso di rottamazione di una vettura di classe inferiore a Euro 5. Questa categoria di ecobonus è finanziata con 220 milioni nel 2022, 230 milioni nel 2023 e 245 milioni nel 2024. Per quanto riguarda l’acquisto di veicoli ibridi plug-in (fascia 21-60 g/km), con un prezzo fino a 45mila euro più Iva, si può chiedere un contributo di 2.000 euro a cui potranno aggiungersi ulteriori 2.000 euro con la rottamazione di un’auto inferiore a Euro 5. Per questa categoria sono previsti 225 milioni nel 2022, 235 milioni nel 2023 e 245 milioni nel 2024. Infine, per le vetture endotermiche a basse emissioni (fascia 61-135 g/km), con un prezzo fino a 35 mila euro più Iva, il contributo potrà essere di 2.000 euro ma solo con rottamazione di un’auto omologata in una classe inferiore a Euro 5. Questa categoria di ecobonus è finanziata con 170 milioni nel 2022, 150 milioni nel 2023 e 120 milioni nel 2024.
    Gli incentivi per l’acquisto dei veicoli sopra riportati sono concessi solo alle persone fisiche. Anche se una piccola percentuale dei fondi è riservata alle società di car sharing per comprare veicoli elettrici, ibridi, plug-in. Sono poi previsti contributi per piccole e medie imprese, ma solo per l’acquisto di nuovi veicoli commerciali elettrici con rottamazione di un veicolo omologato di classe inferiore a Euro 4.
    “Finalmente una buona notizia per gli automobilisti e per gli operatori del settore. Occorre che non si perda altro tempo per la pubblicazione del Dpcm e per le procedure per renderlo operativo”, ha commenta Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor.
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    Ora è ufficiale: Maserati in Formula E con Venturi

    “Non era Maserati senza corse e quindi il ritorno è stata una scelta naturale”. Così Davide Grasso, CEO di Maserati ha benedetto l’accordo con il team Rokit Venturi Racing che accompagnerà la nuova avventura sportiva nel Mondiale di Formula E. Che segue all’annuncio dello scorso gennaio, quando il Tridente sorprese tutti con la notizia dell’ingresso nel Mondiale elettrico.Una Folgrore per la Formula E

    Un matrimonio annunciato tra promessi sposi, un’unione che si “doveva fare”: non sarà il Lago di Como di manzoniana memoria, ma quella  celebrata ieri sullo sfondo del meno ambizioso ma sempre incantevole Laghetto dell’Eur a Roma, vicino agli allestimenti del circuito che in questo fine settimana ospiterà il quarto appuntamento della rassegna iridata, è un’unione importante. Per una serie di motivi. Intanto, per l’affascinante richiamo all’altra natura di Maserati, quella stradale con la presenza in riva al Laghetto del prototipo della nuova Maserati Granturismo da 1.200 cv, “nascosta” dai ….ma già bellissima nella sua versione Folgore a zero emissioni, come verrà denominata tutta la gamma solo elettrica del tridente. E poi perché trattasi di un’unione votata evidentemente all’obiettivo della vittoria. In questo senso, il blasone di Maserati, tra il passato remoto della Formula 1 (2 Mondiali vinti negli anni ’50) e quello un po’ più prossimo dei 5 titoli iridati vinti nel FIA Gt con la MC12, non sarebbe stato sufficiente. Ci voleva un know how recente, fresco sulla falsariga di quello che è in corso in Formula 1 tra Alfa Romeo e Sauber. Know how che per la Formula Elettrica è stato individuato appunto nel team monegasco, dalla sua fondazione impegnato in F.E. (prima solo con i motori, poi proprio come team) e che in realtà sembra molto più italiano, con due piloti che hanno evidenti origini tricolori come il brasiliano Lucas Di Grassi e lo svizzero Edoardo Mortara, per non parlare del team principale, Jerome d’Ambrosio, peraltro, curiosità da social, sposato con Eleonora von Habsburg, nipote dell’ultimo imperatore d’Austria. 

    Un team quello di Rokit Venturi che, tornando allo sport, guida l’attuale Mondiale di Formula E sia tra i piloti, con lo stesso Mortara che tra i team.

    Il debutto con le Gen3

    Ma questo è un dettaglio con una valenza relativa, perché il Mondiale che si corre quest’anno nulla avrà a che vedere con quello del prossimo anno, quando debutterà la Gen3, cioè la terza generazione di vetture di Formula E (presentazione prevista per il prossimo 28 aprile allo Yacht Club di Montecarlo) che saranno più piccole, più leggere. Insomma, un altro mondo rispetto a quelle attuali dove Venturi da tre anni gode della forza d’urto e dell’esperienza motoristica della Mercedes. Rinforzata dallo scorso anno dalla nomina del CEO Susie Wolff, ex pilota, ma soprattutto gentile consorte di Toto Wolff, amministratore delegato di Mercedes AMG F.1. Mercedes che, per la cronaca, alla fine di questa stagione uscirà dalla Formula E (potrebbe essere rilevata da McLaren).

    Stellantis da corsa

    E qui entra in ballo l’altro asse intorno al quale Maserati costruirà il futuro della sua nuova esperienza, cioè la DS, brand dello stesso Gruppo Stellantis di cui fa parte Maserati. Un brand tra i più attivi e vincenti nella formula elettrica, con nel palmares due titoli piloti (Vergne e Da Costa) e altrettanti a squadre, senza dimenticare il terzo posto dello scorso anno. E che stasera dovrebbe annunciare l’addio alla collaborazione con il team cinese Techeetah e l’avvio di quella con gli americani di Dragon di Jay Penske (ex Faraday Future). Insomma, un rimescolamento generale che aldilà dei comunicati e degli annunci, sottolinea la portata della sfida di Maserati in Formula E. Sfida per la quale ancora non sono noti né i piloti, né tanto meno le forniture di motori. anche se, in questo caso, è presumibile pensare che l’unità elettrica, almeno inizialmente, possa arrivare dallo stesso Gruppo Stellantis (per non dire DS) per poi svilupparne uno internamente. Tornando ai piloti, il borsino è ancora abbastanza congelato anche perché la stagione è ancora agli inizi e ci sono molti piloti con il contratto in scadenza nel circus. Stando alle voci, Mortara avrebbe buone chance di restare, più incerto il futuro di Di Grassi

    I dettagli

    Una partnership, quella con Venturi, definita di “lungo termine” ma solo apparentemente senza scadenza, anche perché chi entra nel prossimo Mondiale con la Gen3 non ne può uscire prima di 5 anni a meno che non paghi una sostanziosa penale. Sarà per questo che alla presentazione dell’accordo Maserati-Venturi è apparso anche Alejandro Agag, Presidente della Formula E, che in Maserati vede la nuova possibilità di rilanciare la sua creatura dopo l’uscita di Audi e quella prossima di Mercedes. Un brand italiano del calibro di Maserati è un volano senza limiti in tutto il mondo. Così, il prossimo anno la Formula E vedrà schierate al via appunto 7 Case (Maserati, DS, Nissan, Jaguar, Porsche, Mahindra e Nio 333), 

    “Per Maserati – ha spiegato Grasso – è un grande momento. L’anno scorso eravamo qui quasi in incognito a parlare con Alejandro del nostro progetto che poi è divenuto realtà. Noi siamo nati sulle piste e lo saremo anche in questo Mondiale dove l’elettrificazione è un segno dei tempi. E allo stesso tempo una grande opportunità per noi, per i partner e per i clienti. Sarà un laboratorio fondamentale per lo sviluppo e per lo scambio anche di tecnologia e innovazioni che sta portando avanti il gruppo Stellantis e siamo fiduciosi di aver trovato il partner giusto come Venturi per portare avanti i nostri progetti”.

    Scott Swid, chairman di Rokit Venturi Racing, ne è convinto: “La Maserati era nel mio destino. E ora non solo stiamo ponendo solide basi per il nostro futuro a lungo termine in Formula E, ma questa è la possibilità di vivere una delle storie più emozionanti nello sport internazionale in cui un brand prestigioso torna alle sue radici, unendosi alla formula più innovativa e in più rapida crescita nell’ambito del motorsport”. 

    Per Susie Wolff, CEO della squadra del Principato, l’accordo con Maserati è “il miglior risultato possibile per il team”.

    E vissero tutti felici e contenti.  LEGGI TUTTO

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    Gheddafi Jr ha abbandonato una Cadillac a Rapallo da 15 anni

    Ci sono calciatori ricchi e famosi ancor prima del lor esordio in campo: Saadi Gheddafi, figlio dell’ex presidente libico, non ha avuto bisogno neanche di mettere un piede nel rettangolo verde e dare un calcio al pallone. Senza nemmeno una presenza con la maglia della Sampdoria nella quale militava 15 anni fa, è stato al centro di polemiche e voci per la sua vita fatta di eccessi e lusso all’hotel Excelsior di Rapallo: proprio lì ha lasciato un conto da pagare di ben 360mila euro e un Cadillac che ora vorrebbe riprendersi.
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    Fuggito senza lasciar traccia
    I problemi per Saadi Gheddafi erano iniziati proprio durante il periodo blucerchiato: il padre Muammar aveva deciso infatti di tagliare i fondi al figlio a causa della sua vita estremamente mondana. La conseguenza fu l’immediata fuga dall’hotel da parte del ragazzo, scappato prima di poter saldare il conto di ben 360mila euro e prima di portarsi via il suo Cadillac nero con motore Porsche lasciato nel parcheggio. Il Tribunale di Chiavari aveva confermato il debito non pagato, ma ormai il baby sceicco aveva fatto perdere le sue tracce.
    Ora sembrerebbe essersi rifatti vivo per reclamare il suo suv, ma dall’hotel fanno sapere che l’unico modo per riprendersi la vettura è saldare il conto. Aldo Werdin, direttore e amministratore delegato dell’Excelsior Palace Hotel di Rapallo è stato chiaro: “Gheddafi Jr ha incaricato un’agenzia di Mauritius, che mi ha contattato telefonicamente, di recuperare per lui il suv. Può riprenderselo, ma prima deve saldare i suoi debiti. Ormai io sono il curatore della vettura che è diventata di nostra proprietà da quando non è più sotto custodia e poiché il ragazzo non saldò l’ultima mensilità di soggiorno pari a 360mila euro. Avevamo vinto anche la causa attraverso l’ambasciata di Libia a Roma ma nessuno ci ha dato i soldi che ci spettano. Perciò il Cadillac rimane qui per la curiosità dei nostri clienti”.
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    MotoGp, Quartararo vuole voltare pagina ad Austin: “Sono fiducioso”

    AUSTIN –  Fabio Quartararo vuole voltare pagina dopo un avvio non all’altezza di un campione di MotoGp. Il pilota francese, nella conferenza stampa alla vigilia del Gran Premio delle Americhe, appare ottimista per il proseguo del campionato: “Non è stato un avvio facile. In Argentina abbiamo avuto un passo niente male, anche se nei primi giri sono rimasto indietro. E’ stato difficile poi rimontare. Non siamo riusciti ad avere uno stile di guida perfetto per ciò che ci serviva. Nel 2021 non è andata male qui, perciò penso di poter fare bene. Sono molto più rilassato rispetto a qualche mese fa, ma allo stesso tempo curioso di capire il nuovo asfalto. Speriamo di avere un buon grip, che è la cosa più importante per fare delle previsioni. Sono fiducioso del fatto che potrebbe essere un ottimo weekend. Il Mondiale? E’ stato un avvio diverso dall’anno scorso, ci sono nove piloti diversi sul podio e questo è molto divertente per i fan”.
    L’entusiasmo di Espargaro
    Anche Aleix Espargaro, vincitore pochi giorni fa in Argentina, ha parlato in conferenza stampa: “Sono felice di aver vinto in Argentina, ma ciò che mi rende più felice è che abbiamo dimostrato di essere competitivi. Ho un bel feeling su questa moto, ho potuto dimostrare di superare sul rettilineo piloti come Jorge Martin. Questo weekend sarà una grande sfida per me e per la squadra. Sembra che abbiano fatto un ottimo lavoro, l’anno scorso fu molto difficile stare in pista. Sono curioso di capire come sarà il grip, credo sia migliorato ma vediamo. Si preannuncia un fine settimana divertente ed emozionante”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Quartararo: “Non è stato un avvio facile, ma sono fiducioso”

    AUSTIN – “Non è stato un avvio facile. In Argentina abbiamo avuto un passo niente male, anche se nei primi giri sono rimasto indietro. E’ stato difficile poi rimontare. Non siamo riusciti ad avere uno stile di guida perfetto per ciò che ci serviva. Nel 2021 non è andata male qui, perciò penso di poter fare bene”. Fabio Quartararo cerca di voltare pagina dopo un avvio non all’altezza di un campione in carica. Il pilota francese, nella conferenza stampa alla vigilia del Gran Premio delle Americhe di MotoGp, appare ottimista per il proseguo del campionato: “Sono molto più rilassato rispetto a qualche mese fa, ma allo stesso tempo curioso di capire il nuovo asfalto. Speriamo di avere un buon grip, che è la cosa più importante per fare delle previsioni. Sono fiducioso del fatto che potrebbe essere un ottimo weekend. Il Mondiale? E’ stato un avvio diverso dall’anno scorso, ci sono nove piloti diversi sul podio e questo è molto divertente per i fan”.
    Le parole di Espargaro
    Anche Aleix Espargaro, vincitore pochi giorni fa in Argentina, ha parlato in conferenza stampa: “Sono felice di aver vinto in Argentina, ma ciò che mi rende più felice è che abbiamo dimostrato di essere competitivi. Ho un bel feeling su questa moto, ho potuto dimostrare di superare sul rettilineo piloti come Jorge Martin. Questo weekend sarà una grande sfida per me e per la squadra. Sembra che abbiano fatto un ottimo lavoro, l’anno scorso fu molto difficile stare in pista. Sono curioso di capire come sarà il grip, credo sia migliorato ma vediamo. Si preannuncia un fine settimana divertente ed emozionante”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez sicuro: “Ad Austin posso vincere”

    AUSTIN – “Sono molto contento di queste ultime giornate che sono andate benissimo. Sono fiducioso, di più rispetto al passato. So che posso vincere, anche se non sarà un weekend facile, lo testimonia l’anno scorso. Sicuramente con il nuovo asfalto andrà meglio, non vedo l’ora di gareggiare”. Marc Marquez riparte con grande ottimismo nel Gran Premio delle Americhe, quarto appuntamento stagionale. Il pilota della Honda, rimasto fermo nella tappa in Argentina per il ritorno della diplopia, ha ricevuto il via libera dai medici per correre ad Austin. “E’ stata una settimana difficile – ha detto nella conferenza stampa alla vigilia -, ma sono fortunato perché l’incidente che ho fatto mi ha dato meno problemi rispetto al passato. Anche in Argentina potevo esserci, ma non ho voluto correre rischi. Mi sono rilassato a casa e sono tornato ad allenarmi. La visita è andata bene, cercheremo di fare delle ottime FP1 per poi proseguire al meglio per tutto il weekend”.
    Sull’Indonesia
    “Dell’incidente in Indonesia mi ricordo tutto rivedendo i video – ha aggiunto Marquez parlando dell’high side che lo ha visto protagonista a Mandalika -. Ma è stato uno dei peggiori Gran Premi della mia carriera, sono caduto molte volte e non ho capito il motivo. Comunque sia questo è il passato, bisogna riconsolidare la fiducia. Ora sono qui ed è la notizia migliore”. LEGGI TUTTO

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    MBK Booster: l’amore segreto di… Luciano Pavarotti

    Se c’è una voce che nessuno nel mondo dimenticherà, è quella di Luciano Pavarotti. Il tenore, dal timbro di voce squillante e profondo, ha scosso sin dal suo esordio nella lirica le corde del cuore in tutti coloro che lo hanno ascoltato. Considerato uno dei dieci massimi rappresentanti della musica lirica, esibendosi non solo nel nostro (e suo) Paese ma approdando persino negli Stati Uniti, “Big Luciano” è sicuramente un tenore che, nonostante la sua scomparsa nel 2007, continua a rappresentare la musica italiana. 
    Ma in pochi sanno che il tenore di Modena aveva anche un altro hobby, sconosciuto ai più: quello per le due ruote. Anzi, per un modello in particolare: l’MBK Booster.
    Pavarotti e quella foto sull’MBK Booster

    Pavarotti infatti non era un amante dello sfarzo e la prova ci arriva da alcune foto pubblicate recentemente su Instagram, che lo immortalano in sella all’MBK Booster, lo scooter Yamaha di piccola cilindrata molto in voga negli anni ’90 e 2000. L’MBK Booster è stato prodotto dalla Casa giapponese come BW’S nel 1988, poi dal 1990 prodotto negli stabilimenti francesi di MBK.
    Pavarotti è la dimostrazione che per essere felici non bisogna per forza andare in sella ad una moto di grossa cilindrata, ma basta anche un piccolo scooter neppure tanto costoso, purché sia un meraviglioso compagno di viaggio (e di avventure).
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    Audi, viaggi elettrici senza pensieri con il charging ecosystem

    Corre veloce il processo di elettrificazione, ed è importante, per le Case, riuscire a far percepire l’effettiva fruibilità di piattaforme e infrastrutture sempre più capillari e di facile approccio. Un processo frutto di dinamiche aggregate, che Audi concepisce come un vero e proprio ecosistema (soluzioni di accesso, soluzioni hardware e soluzioni software) al servizio dei guidatori. Nasce così Audi charging ecosystem, rete interconnessa di servizi e stazioni di ricarica, che punta ad assistere i clienti a partire dall’acquisto dell’auto, con una mission ben precisa: eliminare l’ansia da ricarica durante i viaggi e nella vita di tutti i giorni.Una filosofia che abbiamo potuto sperimentare grazie a un’experience lungo le strade del Centro Italia tra Roma, Perugia e Firenze, a bordo di una prestante Audi e-tron S Sportback. Ma prima, approfondiamo i cardini del progetto.
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    Audi, nuova rete di ricarica veloce
    Cuore dell’Audi charging ecosystem è il debutto di un’inedita rete di colonnine HPC presso i dealer del marchio, con potenze di ricarica superiori o uguali a 150 kW (accessibili anche a clienti di altri marchi), che si sommano a numerose soluzioni per il rifornimento domestico (infrastrutture di ultima generazione sviluppate con il partner Enel X) e, soprattutto, pubblico. Il network Audi e-tron Charging Service, infatti, grazie all’integrazione con le reti Enel X e IONITY, a cui la rete Audi HPC si va a sommare, annovera in Italia oltre 24.000 charging point (circa 326.000 in tutta Europa), tutti fruibili con un’unica card e un unico contratto a tariffe vantaggiose. Due i piani tariffari: City, con un canone mensile di 4,83 euro; e Transit, dedicato a chi fa più strada, a 17,51 euro (fatta eccezione per i clienti dei modelli full electric Audi, che per un anno accedono al servizio senza canoni fissi). Ai costi fissi di abbonamento si sommano le tariffe a consumo standardizzate sull’intero territorio nazionale: 0,43 euro/kWh se si ricarica in corrente alternata (AC), 0,54 euro/kWh con colonnine in corrente continua (DC). Tariffe che, purtroppo, dal 19 aprile aumenteranno rispettivamente a 0,55 e 0,60 euro/kWh, a causa dei rincari dell’energia a livello globale.
    I pilastri dell’ecosistema Audi
    Enel X, IONITY e la nuova rete Audi HPC rappresentano dunque l’ossatura di un progetto infrastrutturale destinato a espandersi sempre di più in futuro. Volkswagen Group ed Enel X hanno recentemente costituito in Italia una joint venture finalizzata a realizzare, possedere e gestire entro il 2025 oltre 3.800 punti di ricarica ad alta potenza (sino a 350 kW) in 700 località. Il network sarà aperto a tutti i conducenti di veicoli elettrici di qualsiasi produttore.Audi, inoltre, è anche uno dei membri fondatori di IONITY e sin dagli albori è partner della joint venture votata alla creazione di una rete europea di ricarica ultra rapida HPC con potenze sino a 350 kW. Il network, parte integrante della strategia dei quattro anelli per lo sviluppo della mobilità elettrica, adotta energia 100% rinnovabile e può oggi contare su 20 stazioni attive in Italia. Entro il 2025, si passerà dalle oltre 1.500 unità attuali a circa 7.000 charging point in Europa. In aggiunta, le colonnine IONITY non verranno più collocate esclusivamente in autostrada o nelle vicinanze della rete autostradale, ma anche nelle grandi città e lungo le principali arterie viarie. Il numero delle stazioni aumenterà in modo significativo, passando da 400 a oltre 1.000. 
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    Con Ionity si ricarica superfast
    Col piano tariffario Transit del servizio Audi e-tron Charging Service, la ricarica presso le colonnine ultrafast IONITY godono di condizioni particolarmente vantaggiose: una tariffazione a consumo di 0,31 euro/kWh sensibilmente inferiore allo standard praticato da IONITY, pari a 0,79 euro/kWh. Una riduzione di oltre il 60%, quindi, rispetto al prezzo solitamente applicato dal network di ricarica ad alta velocità.Da dicembre 2021, rifornendo presso la rete IONITY, le Audi e-tron godono di un ulteriore vantaggio grazie al servizio Plug & Charge (PnC), che permette di ricaricare le batterie con un sistema automatico, quindi senza scheda RFID (Radio Frequency Identification) o app. A beneficiarne sono i modelli Audi e-tron e Audi e-tron Sportback, nelle configurazioni 55 quattro ed S, prodotti dal 1 dicembre 2021 e con un contratto e-tron Charging Service attivo. Gli utenti devono semplicemente attivare l’opzione PnC mediante l’app myAudi o l’MMI. 
    Audi HPC, oltre i 150 kW
    La rete infrastrutturale si completa con l’Audi high power charging (HPC) realizzata presso i dealer. Attualmente sono 16 le concessionarie già operative, alle quali se ne aggiungeranno altre 3 entro il mese di giugno, per arrivare all’inclusione di tutti i 54 dealer ufficiali nel 2023 con l’obiettivo di coprire entro il 2025 l’intera rete Audi, inclusi i Service partner. Le stazioni HPC Audi ricaricano con potenze superiori o uguali a 150 kW. Nel caso di Audi e-tron e Audi e-tron Sportback nelle varianti 55 quattro ed S, rifornibili d’energia a 150 kW in corrente continua (DC), ciò significa che è possibile disporre dell’80% dell’autonomia in meno di 30 minuti.
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    Il viaggio tra Roma, Perugia e Firenze
    Abbiamo sperimentato l’ecosistema Audi in un tour di circa 400 chilometri (con una sosta di ricarica intermedia), partendo dalla consegna dell’auto in concessionaria – simbolicamente, come se fossimo al momento del ritiro dopo l’acquisto – per poi proseguire in un tipico tragitto a breve/medio raggio, come una giornata di appuntamenti di lavoro da una città all’altra, o una passeggiata nel week-end. Protagonista della giornata, una e-tron S Sportback; modello che non ha certo bisogno di presentazioni: full electric da 503 CV, capace di accelerare da 0 a 100 km/h in 4,5 secondi e che grazie a un pacco batterie di 95 kWh raggiunge un’autonomia dichiarata di 378 km (ciclo WLTP, in modalità di guida “efficiency” con climatizzatore e riscaldamento spenti).

    PRIMA TAPPA
    Il primo tratto, autostrada e superstrada dalla Capitale (via Appia) fino a Perugia, fila via – ovviamente entro i limiti di velocità – con un buon passo. Oltre 100, i chilometri di autonomia residua all’arrivo, quindi un margine sufficiente a far fronte a imprevisti, varie ed eventuali. In ogni caso, grazie all’e-tron trip planner – e alla possibilità di verificare istantaneamente quante ricariche siano necessarie per raggiungere una determinata destinazione e dove effettuarle – si viaggia sempre piuttosto tranquilli (il sistema, inoltre, si aggiorna costantemente sulla base dello stato del terminale, del traffico e dello stile di guida).
    SECONDA TAPPA
    Un pranzo veloce, il tempo di fare il pieno di elettroni alla colonnina fast (HPC) della concessionaria Audi di Perugia, e si riparte. Stavolta, su strade statali, attraversando piccoli centri e persino un passo: il valico della Scheggia tra Arezzo e Firenze. Qui, tra le geometrie tipiche del misto stretto di montagna, emerge forte il piacere di guidare un’auto con tanta coppia sin da subito, che tira via dalle curve a colpi di bazooka. Una ricerca di sensazioni sportive, quasi motociclistiche, che in genere incide in maniera importante sul consumo dei motori elettici, così come l’ultimo tratto di autostrada fino a Firenze con la paura di perdere il treno del ritorno per la Capitale. Eppure, nonostante questo, al momento della riconsegna della e-tron, un’autonomia residua ancora una volta intorno ai 100 km ci ha permesso di capire che sì, il sistema a elettroni globalmente inteso è ancora assolutamente perfettibile, ma i passi in avanti sono concreti e tangibili; e una giornata “a batterie” non è più quell’incubo da cui non vedevi l’ora di risvegliarti fino solo a qualche tempo fa.
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