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    MotoGp: nessuna lesione per Bagnaia, correrà a Jerez

    ROMA – Pecco Bagnaia ci sarà nel Gran Premio di Spagna, sesto appuntamento stagionale della MotoGp. Il pilota Ducati, dopo la caduta nelle qualifiche a Portimao, si è sottoposto a controlli approfonditi che hanno escluso lesioni ai legamenti, evidenziando solamente un edema osseo. Condizioni quindi non al 100% ma comunque sufficienti per scendere in pista nel weekend di Jerez, dove Bagnaia proverà a dare continuità alla rimonta dal fondo del gruppo fino all’ottava posizione nella gara in Portogallo.
    Le parole di Bagnaia
    Bagnaia ha parlato ai media ufficiali Ducati in vista del Gp di Spagna: “Dopo la caduta in qualifica in Portogallo, questi giorni di pausa sono stati molto importanti per riposare e recuperare le forze. Nonostante il dolore e il fatto che non avessimo potuto girare molto con le gomme slick, domenica in gara siamo stati veloci e siamo riusciti a centrare l’obiettivo che ci eravamo posti. Questo dimostra che stiamo lavorando bene e che gara dopo gara il mio feeling con la Desmosedici Gp continua a migliorare. Ora arriviamo a Jerez, dove lo scorso anno siamo saliti sul podio, con l’obiettivo di tornare ad essere finalmente tra i protagonisti del fine settimana”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez: “Spero in un weekend più facile a Jerez”

    ROMA – La Honda non ha raccolto quanto sperato in Portogallo. Per questo motivo Jerez rappresenta subito un’opportunità di riscatto, per un Gran Premio di Spagna che spesso ha premiato i piloti dell’Ala dorata in MotoGp. Osservato speciale Marc Marquez, con lo spagnolo ancora a secco di podi in questo 2022: “Ovviamente sono felice di arrivare a Jerez e vedere i tifosi spagnoli. È un circuito molto speciale su cui correre, non solo per la storia ma anche per l’atmosfera del giorno della gara: dopo alcuni anni difficili – ha detto l’otto volte iridato – spero che tutti i tifosi possano venire e divertirsi. A Portimao abbiamo avuto un weekend complicato, quindi spero che a Jerez sia tutto più semplice”.
    Il commento di Espargaro
    Chi invece almeno una volta sul podio con la Honda ci è salito (in Qatar) è Pol Espargaro, che afferma: ”La cosa migliore da fare dopo una gara difficile è tornare a correre, quindi sono felice di arrivare subito a Jerez. Dobbiamo capire qual è la nostra situazione e lavorare per migliorarla, per mostrare la velocità che avevamo prima dell’inizio dell’anno. È fantastico tornare in Spagna e speriamo che domenica correremo davanti al pubblico come prima, perché questo è qualcosa che rende Jerez davvero speciale”. Il pilota di Granollers conclude poi: “Per questa tappa stiamo lavorando molto e ho piena fiducia nel mio team. Loro sanno come scatenare il potenziale della mia moto”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez: “A Jerez spero in una gara più semplice”

    ROMA – La Honda può alzare il livello dopo il weekend complicato a Portimao. La scuderia giapponese punta alla tappa sul circuito di Jerez, in un Gran Premio di Spagna che spesso ha sorriso ai suoi piloti. Sotto i riflettori sempre Marc Marquez, con lo spagnolo ancora a secco di podi in questo 2022: “Ovviamente sono felice di arrivare a Jerez e vedere i tifosi spagnoli. È un circuito molto speciale su cui correre, non solo per la storia ma anche per l’atmosfera del giorno della gara: dopo alcuni anni difficili – ha detto l’otto volte iridato – spero che tutti i tifosi possano venire e divertirsi. A Portimao abbiamo avuto un weekend complicato, quindi spero che a Jerez sia tutto più semplice”.
    Le parole di Espargaro
    Chi invece almeno una volta sul podio con la Honda ci è salito (in Qatar) è Pol Espargaro, che afferma: ”La cosa migliore da fare dopo una gara difficile è tornare a correre, quindi sono felice di arrivare subito a Jerez. Dobbiamo capire qual è la nostra situazione e lavorare per migliorarla, per mostrare la velocità che avevamo prima dell’inizio dell’anno. È fantastico tornare in Spagna e speriamo che domenica correremo davanti al pubblico come prima, perché questo è qualcosa che rende Jerez davvero speciale”. Il pilota di Granollers conclude poi: “Lavoriamo sodo questo fine settimana e mostriamo cosa possiamo fare, ho piena fiducia nella mia squadra: sapranno come sbloccare il nostro potenziale”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marini: “Obiettivo Q2. A Jerez si possono capire i valori in campo”

    ROMA – Luca Marini ha parlato in vista del Gran Premio di Spagna, valevole per la sesta tappa del Mondiale 2022 di MotoGp, dove dopo il dodicesimo posto ottenuto a Portimao. Il classe 1997 però guarda già avanti e punta la tappa di Jerez. “Jerez de la Frontera è uno di quei tracciati dove possiamo capire esattamente i valori in campo per il campionato – ha detto -. Notoriamente, i distacchi qui sono sempre minimi e sono curioso di capire quale può essere il nostro reale potenziale in questo 2022, dove il livello è altissimo, e quali saranno i tempi per centrare la Q2 che è il nostro obiettivo. Lavoriamo sodo anche per fare uno step in avanti sul passo gara”.
    Il commento di Bezzecchi
    Anche Marco Bezzecchi ha parlato in vista del weekend sul circuito Angel Nieto: “È sempre un piacere tornare a Jerez de la Frontera, e lo sarà anche in sella alla MotoGp. Fino ad ora, è l’unica pista dove ho già girato con la Ducati prima del Gp e questo sicuramente potrà essere d’aiuto. Abbiamo dei dati, dei riferimenti, da poter sfruttare al meglio per continuare il nostro percorso di crescita e avvicinare il gruppo. Speriamo nel meteo, a Portimao abbiamo affrontato la gara in una condizione totalmente diversa rispetto ai turni di prove”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marini: “A Jerez possiamo capire i valori in campo”

    ROMA – “Jerez de la Frontera è uno di quei tracciati dove possiamo capire esattamente i valori in campo per il campionato”. Luca Marini ha parlato così in vista del Gran Premio di Spagna, sesto appuntamento stagionale della MotoGp, dove dopo il dodicesimo posto ottenuto a Portimao. Il classe 1997 però guarda già avanti e punta la tappa di Jerez. “Notoriamente, i distacchi qui sono sempre minimi e sono curioso di capire quale può essere il nostro reale potenziale in questo 2022, dove il livello è altissimo, e quali saranno i tempi per centrare la Q2 che è il nostro obiettivo – ha aggiunto Marini -. Lavoriamo sodo anche per fare uno step in avanti sul passo gara”.
    Le parole di Bezzecchi
    Anche Marco Bezzecchi ha parlato in vista del weekend sul circuito Angel Nieto: “È sempre un piacere tornare a Jerez de la Frontera, e lo sarà anche in sella alla MotoGp. Fino ad ora, è l’unica pista dove ho già girato con la Ducati prima del Gp e questo sicuramente potrà essere d’aiuto. Abbiamo dei dati, dei riferimenti, da poter sfruttare al meglio per continuare il nostro percorso di crescita e avvicinare il gruppo. Speriamo nel meteo, a Portimao abbiamo affrontato la gara in una condizione totalmente diversa rispetto ai turni di prove”. LEGGI TUTTO

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    Harley-Davison Low rider ST e Nightster: la prova

    I test effettuati a Girona, in Spagna, hanno sprigionato tutto lo stile Harley Davidson con quel tocco “ribelle tipico degli ultimi modelli prodotti. La Low Riders St e della RH975 Nighster sono quindi pronte per la presentazione ufficiale: la prima mostra chiari rimandi allo stile tipico del marchio americano, la seconda conserva invece l’aspetto più “wild” della rivoluzione Harley-Davidson.
    Ibra passione Harley Davidson: eccolo in sella alla sua V-Rod
    Maggiori dettagli:
    Fascino, fascino, fascino. Descrivere le sensazioni di guida a bordo di una moto come la Low Rider ST non può prescindere da una consapevole presa di coscienza: mezzi come questo sfuggono alle normali logiche di giudizio, per approdare sulle impalpabili sponde delle emozioni. Il regno dell’irrazionale, della pancia, del trionfo della passione sulla ragione. Dove distribuzione dei pesi, quote ciclistiche da catamarano e badilate di newton metro sparse tra i cilindri smettono di essere argomento di discussione e si trasformano in tratti distintivi di personalità e carattere. Qui le concessioni alla modernità sono ancora un tira e molla che trasuda tradizione, nonostante i led delle luci e le vibrazioni mitigate dal doppio contralbero di bilanciamento del motore. Insomma, la Harley che ti aspetti quando compri una Harley, che però si è evoluta. Coerentemente con la sua storia, ma si è evoluta: il doppio disco anteriore frena bene, forte e deciso; il V-Twin Milwaukee-Eight 117 ti tira via dalle curve con una forza bruta, ma sempre controllabile. Senza strappi. Una moto che nel misto la senti nei bicipiti ad ogni cambio di direzione. Che dialoga col corpo di chi la guida in maniera sincera, prevedibile. Senza reazioni inattese. Un gioco gustoso fatto di complicità e sensazioni forti, reso galvanizzante dalle pedane che fatalmente incidono l’asfalto con circonferenze sempre più ardite (il consiglio è di comprarne subito un paio di riserva, si rischia di consumarle in fretta).In velocità, accucciati dietro alla carenatura, si possono coprire lunghe distanze in pieno comfort, con una stabilità eccellente, anche lanciandosi sui curvoni a tutto gas. Mentre un plauso va alle valigie laterali, molto ben concepite e praticissime da usare. E alla strumentazione, minimal ma con tutte le info a portata di sguardo. Bene anche il cambio; solo la leva della frizione, nell’uso più intenso, è risultata un po’ dura. Il prezzo parte da 22.100 euro.

    La RH975 Nightster, al contrario, è la Harley che non ti aspetti. Non solo per la dotazione innovativa, ma anche da un punto di vista dinamico. Innanzitutto è leggerissima (rispetto alla Low Rider sembra di guidare una bicicletta). E la manovrabilità è tale, che insieme alla sella a 700 mm di altezza la rende davvero un mezzo adatto a tutti, dai più esperti ai neofiti. Ma soprattutto, si tratta di una moto moderna, sia nell’impostazione di guida, che nella resa. Le pedane sono centrate, il manubrio, in posizione avanzata, porta a distendere il busto moderatamente in avanti, ma senza esasperare la postura. Tra le curve, la Nightster piega con la sola forza del pensiero. La luce a terra non è elevatissima ma comunque di tutto rispetto per una custom; e così si riescono a godere in scioltezza andature nel misto particolarmente disinvolte. Ottima agilità, ciclistica precisa e stabile, si scende in piega in maniera veloce e altrettanto veloci sono i cambi di direzione.A spiazzare è invece il motore. Che si allontana dalla tipica esplosività ai bassi regimi dei bicilindrici di Milwaukee, per abbracciare un’erogazione più omogenea, che non disdegna la parte alta del contagiri. In altre parole, c’è molto più allungo, anche nelle marce basse, e si usa meno il cambio. E alla fine, quel che si perde in termini di carattere, lo si guadagna in trattabilità.A convincere meno, invece, è la gestione elettronica dei riding mode: “Road” è sicuramente l’opzione più equilibrata ed efficace; “Sport”, diversamente, fa registrare un eccessivo effetto on-off nell’apri e chiudi del comando del gas, mentre “Rain” fiacca fin troppo l’erogazione. Bene, invece, il comportamento di traction control e sistema di controllo dello slittamento, che restituiscono feeling elevato e sensazione di sicurezza anche su fondi molto bagnati.Infine, una considerazione sul prezzo. Venduta a 15.400 euro, la Nightster si avvicina un po’ troppo ai 16.600 della più potente e raffinata Sportster S, che per molti, a questo punto, potrebbe rappresentare un’opzione più allettante. Senza contare poi, che a quella cifra, alcune finiture (posizionamento dei cavi, plastiche “leggerine” e cablaggi a vista) potrebbero far storcere il naso a più di qualcuno.
    Harley-Davidson, il ladro ruba la moto ma lo ferma…una porta LEGGI TUTTO

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    Dott, che successo: in Italia è boom di monopattini elettrici

    Dott registra numeri positivi per il suo servizio di sharing. Il primo trimestre del 2022 si chiude con una crescita significativa nell’utilizzo del servizio. Si segnalano infatti il 400% di corse e il 250% di utenti in più in Italia, facendo il confronto con il 2021. Con più di 40.000 monopattini e 10.000 e-bike, la forte crescita del servizio si espande anche in tutta Europa, dove l’aumento delle corse è del 285%. 
    Dott: i numeri parlano
    Facendo un confronto fra gennaio, febbraio e marzo del 2022 è evidente un incremento degli utilizzi: le corse settimanali sono cresciute del 47% in Europa e del 22% in Italia, probabilmente anche per le temperature miti che hanno incoraggiato i cittadini a passare più tempo fuori. La crescita delle corse deriva anche da un considerevole aumento del numero delle persone che si sono approcciate per la prima volta al servizio: rispetto a gennaio, Dott registra un +85% di nuovi utenti in Europa e +48% in Italia. Durante i primi tre mesi dell’anno, la distanza media percorsa per viaggio è cresciuta di circa il 10% arrivando così ad oltre 2,1 km.
    La scelta della sostenibilità
    Andrea Giaretta, Regional General Manager Southern Europe di Dott afferma: “Le abitudini di viaggio si stanno evolvendo e le persone in Italia, così come nel resto d’Europa, stanno diventando sempre meno dipendenti dall’auto privata, realizzando quanto bici e monopattini elettrici in sharing rappresentino un’alternativa di trasporto efficiente, sostenibile e, allo stesso tempo, conveniente per contrastare i costi dovuti al caro carburante. Con un numero considerevole di nuovi utenti che stanno utilizzando i nostri servizi, speriamo di convincere sempre pi cittadini a scegliere Dott per i loro spostamenti, rendendo così le nostre città meno congestionate e più sostenibili.”
    Le fasce orarie in cui i mezzi Dott sono stati utilizzati maggiormente sono tra le 7 e le 9 e tra le 17 alle 19, a dimostrazione del fatto che sempre più persone preferiscano viaggiare su un mezzo sostenibile piuttosto che inquinare. Il costo medio per corsa è di meno di 2 euro, con un numero sempre maggiore di utenti che utilizza le offerte di abbonamenti per i viaggi abituali (il 45% di corse avviene tramite l’acquisto dei pass).
    Monopattini elettrici, fuori dai centri abitati scatta l’obbligo di circolazione sulle piste ciclabili LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Vinales: “Qualcosa non va, non sono soddisfatto della moto”

    ROMA – Il decimo posto conquistato a Portimao non ha soddisfatto Maverick Vinales. Anzi, il pilota dell’Aprilia vuole di più dalla sua moto, capace già di trionfare in Argentina, ma con Aleix Espargaro, suo compagno di scuderia. “Ci siamo addormentati e non siamo riusciti ad accedere alla Q2 – le parole dell’ex Yamaha riportate da “Motosan” -. Questo ha complicato tutto il fine settimana. Qualcosa non va e dobbiamo capire di cosa si tratta per lavorare meglio. Non sono contento della moto, non sono fiducioso. Sto andando forte anche se non ho buon feeling”.
    Le parole di Vinales
    “Espargaro ha uno stile di guida diverso: è inutile avere fare un confronto con lui, che riesce a ottenere il massimo dalla moto – ha aggiunto Vinales -. Io no, soprattutto con le gomme nuove. Quando avrò le giuste sensazioni andrò forte, non ho dubbi, ma non voglio cambiare il mio modo di guidare perché è quello che mi ha portato qui. Non sono nemmeno al 50% del mio reale potenziale e la moto deve venirmi incontro”. LEGGI TUTTO