More stories

  • in

    MotoGp: Rossi in doppia cifra ad Assen, dieci le vittorie in carriera per il Dottore

    ROMA – La MotoGp riparte dal Gran Premio d’Olanda, valevole per l’undicesima tappa del Mondiale 2022. Ad Assen si arriva pochi giorni dopo la vittoria di Fabio Quartararo in Germania. Il francese della Yamaha è sempre più solo al comando della classifica piloti, con un vantaggio di 34 punti su Aleix Espargaro. Dopo la caduta del Sachsenring, Pecco Bagnaia è scivolato in sesta posizione, e con il secondo zero consecutivo vede allontanarsi sempre più le speranze di una rimonta per, a nemmeno un mese dalla vittoria del Mugello che aveva riacceso l’entusiasmo.
    I dati del Gp
    Il recordman assoluto di vittorie è Angel Nieto, vincitore del Gran Premio d’Olanda in ben quindici occasioni. In tempi più recenti, però, numeri spaventosi li ha fatti segnare anche Valentino Rossi, impostosi in dieci edizioni del Gp tra il 1997 e il 2007. Dopo di lui sono arrivati i successi di Marc Marquez e Maverick Vinales, mentre nel 2020 non si è corso causa Covid. Nell’ultima gara, disputata nel 2021, a trionfare è stato Fabio Quartararo, poi laureatosi campione del mondo. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, l'ira di Bradl: “Honda inguidabile con il caldo, mi sono bruciato”

    ROMA – Stefan Bradl, pilota di riserva Honda – che aspetta con ansia Marc Marquez in MotoGp -, ha concluso a fatica il Gran Premio di Germania e manda un messaggio forte a tutto il box giapponese: “Non riuscivo a frenare perché la leva si scaldava molto e non riuscivo a controllare la moto. Così mi sono bruciato le dita. Con tante curve a sinistra, la mano destra praticamente non aveva aria. Dopo dieci giri anche il piede si è ustionato”. “Di gare calde – ricorda il tedesco – ne ho vissute tante, ma non so come e perché sia riuscito a finire questa tappa”.
    Il messaggio di Bradl
    Per il tedesco la gara al Sachsenring rappresentava il Gp di casa, aspetto che rende ancor più bruciante la delusione di domenica “Il gap dal penultimo – dice Bradl – era più di 21 secondi. Mi sono sentito stupido. La Honda non è stata in grado di sviluppare una carena che permetta ai piloti di sopravvivere con il caldo. Il messaggio mando è che è inaccettabile: non può essere così. La Honda è inguidabile con queste temperature e ci serve una soluzione al più presto”. Ennesima tegola per la Honda, che dal 1982 ha concluso per la prima volta un Gran Premio senza segnare alcun punto. LEGGI TUTTO

  • in

    Porsche, prima “bara” e poi risarcisce: ecco perché ha dato 75 milioni ai suoi clienti

    Sono circa 500mila i modelli, a benzina, immatricolati tra il 2005 e il 2020 coinvolti nell’indagine che riguarda Porsche. La Casa negli Usa potrebbe dover risarcire i suoi clienti con l’accusa di aver distorto i dati su consumi ed emissioni. I querelanti hanno affermato: “Il risarcimento del risparmio del carburante pagherà a tutti i membri una percentuale molto alta dei loro potenziali danni (e alla stragrande maggioranza di loro il 100% dei danni)”. A quanto ammonta il risarcimento? Potrebbe variare da 250 a 1.109 dollari (da circa 236 a 1.048 euro). 
    Il risarcimento
    Porsche, dicevamo, sarebbe accusata di aver distorto i dati su consumi ed emissioni, ciò sarebbe avvenuto effettuando dei test e delle verifiche su modelli che risultavano meno inquinanti rispetto a quello che poi succedeva nelle auto messe in vendita. I proprietari hanno quindi organizzato una class-action che costretto il Gruppo VW a trovare un accordo economico, per un totale di 80 milioni di dollari (all’incirca 75,6 milioni di euro). Tuttavia, manca ancora l’ok definitivo da parte del giudice federale della corte di San Francisco.
    Non è la prima volta che il Gruppo Volkswagen si trova coinvolto in problemi del genere, come lo scandalo del Dieselgate per cui ha dovuto versare ben 15,3 miliardi di dollari (circa 14,5 miliardi di euro).
    Chi paga le tasse fa un giro in Porsche: la trovata di una città giapponese LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Bradl furioso con Honda: “Mi sono ustionato, è inaccettabile”

    ROMA – “Non riuscivo a frenare perché la leva si scaldava molto e non riuscivo a controllare la moto. Così mi sono bruciato le dita. Con tante curve a sinistra, la mano destra praticamente non aveva aria. Dopo dieci giri anche il piede si è ustionato”. Queste le parole con cui Stefan Bradl, collaudatore Honda che sostituisce momentaneamente Marc Marquez in MotoGp, inizia il proprio sfogo dopo il Gran Premio di Germania. “Di gare calde ne ho vissute tante, ma non so come e perché sia riuscito a finire questa tappa”.
    Le parole di Bradl
    Per il tedesco la gara al Sachsenring rappresentava il Gp di casa, aspetto che rende ancor più bruciante la delusione di domenica “Il gap dal penultimo – dice Bradl – era più di 21 secondi. Mi sono sentito stupido. La Honda non è stata in grado di sviluppare una carena che permetta ai piloti di sopravvivere con il caldo. Il messaggio mando è che è inaccettabile: non può essere così. La Honda è inguidabile con queste temperature e ci serve una soluzione al più presto”. Una spina in più per l’Ala Dorata, che domenica ha fatto segnare un record negativo, chiudendo il Gp con zero punti tra i quattro piloti. LEGGI TUTTO

  • in

    Honda, ora è buio pesto: in MotoGp mai così male da 40 anni

    ROMA – La Honda è in alto mare. Mai, da 40 anni a questa parte, l’Ala Dorata aveva mancato l’obiettivo di andare a punti almeno con una moto in un Gran Premio. I ritiri di Nakagami, Espargaro e Alex Marquez al Gran Premio di Germania e l’assenza prolungata di Marc Marquez, otto volte iridato in MotoGp stanno facendo affondare il team giapponese, segnando un nuovo record negativo. L’ultima volta che la Honda era rimasta a bocca asciutta è stato nel 1982 al Gran Premio di Francia.
    Parabola Honda
    Messi da parte gli entusiasmi iniziali per il podio di Pol Espargaro in Qatar, la Honda dovuto presto fare i conti con la realtà. Una realtà che racconta di una moto che poco si adatta ai propri piloti e che sembra condizionare sempre più le performance sia dei piloti factory, che dei piloti satellite, con Nakagami e Alex Marquez praticamente mai nel vivo dell’azione. Gli alfieri dell’Ala Dorata hanno dato varie versioni del perché la loro scuderia stia andando così male, ma la verità sembra essere solo una: senza Marc Marquez la casa giapponese sembra essere in seria difficoltà. LEGGI TUTTO

  • in

    La Bugatti di Cristiano Ronaldo finisce contro un cancello

    MAIORCA – Danni gravi per la Bugatti Veyron di Cristiano Ronaldo, che è rimasta coinvolta in un incidente stradale nei pressi di Maiorca. Secondo quanto riportato dal tabloid Ultima Hora, l’auto del campione portoghese (attualmente in vacanza) si è schiantata contro il cancello d’ingresso di un locale. Oltre alla struttura è stato danneggiato anche un deposito di butano che si trovava nelle vicinanze. La Bugatti Veyron, auto da 1200 cavalli, quadriturbo, capace di passare da 0 a 100 in appena 2.8 secondi e con una velocità massima di 410 km/h, ha riportato gravi danni alla parte anteriore.

    Da Ronaldo a Mbappé: chi ancora resiste senza tatuaggi

    Incidente per la Bugatti di Ronaldo, mistero sul guidatore

    Alla guida del mezzo non c’era Cristiano Ronaldo ma un suo dipendente che non è ancora stato identificato. L’uomo avrebbe perso il controllo del mezzo e non avrebbe riportato conseguenze. Gli agenti di polizia stanno attualmente ricostruendo la vicenda. La Bugatti, dal valore di poco più di 2 milioni, è stata acquistata dal campione portoghese nel 2016 dopo la vittoria degli Europei. 

    Guarda la galleryCristiano Ronaldo: la collezione di supercar di lusso tra Ferrari, Porsche Bugatti e… LEGGI TUTTO

  • in

    Fiat Panda, a Pandino un raduno da record

    Eterna e amatissima. Celebrata sabato 18 e domenica 19 giugno lnelaa quarta edizione di Panda a Pandino, il raduno dedicato, dopo tre anni di stop a causa della pandemia, è tornato.
    Gli appassionati dell’utilitaria torinese, grazie al tam tam sui social, si sono finalmente ritrovati, giungendo da oltre 20 Paesi da tutto il mondo. Dalle vecchie Panda raffreddate ad aria, nate dalla matita originale e pulita del designer Giorgetto Giugiaro, a quelle più moderne dotate di motore hybrid, dalle versioni più base che si possono incontrare al semaforo ogni giorno alle 4×4 più estreme, dalle Panda perfettamente conservate alle più maltrattate, dalle più originali alle più modificate: nessuna è mancata all’appello.
    L’edizione 2022 è quella di un nuovo maxi record: ben 939 Fiat Panda si sono radunate nell’arena e fuori dalle mura del castello visconteo di Pandino, piccolo centro in provincia di Cremona. Le pre-iscrizioni, chiuse una settimana prima dell’evento erano già numerosissime.

    In mostra anche modelli molto rari come le Panda del Sahara Racing Cup, numerosissime Panda a trazione integrale personalizzate, Panda con impianti stereo esagerati e Panda vestite a festa. È giunta finanche la più assurda delle serie speciali: la Panda Italia 90, con originali copriruota a forma di pallone, che venne realizzata per celebrare i Mondiali svoltisi nel nostro Paese.
    A Pandino un vero e proprio esodo
    I primi 350 equipaggi sono giunti nel piccolo centro del cremasco già sabato pomeriggio e sono stati accolti con numerose attività di benvenuto. Molto scenografico il giro in carovana di circa 20 km attraverso il territorio circostante con sosta a Palazzo Pignano
    Nonostante l’idea di “Panda a Pandino” sia nata come uno scherzo sui social, nel corso degli anni i numeri sono diventati sempre più importanti contando 192 vetture nella prima edizione, 365 nella seconda e 695 nell’ edizione del 2019.
    Diversi i premi assegnati, dalla “Panda meglio consevata” alla “Panda più tamarra”, dalla “Panda più banale” alla “Panda 4×4 più elaborata” fino al premio “Panda Antonio Narducci”, istituito per ricordare il giovane pandista della provincia di Foggia rappresentato dai genitori Grazia e Michele e dal fratello Donato, giunti all’evento con Panda di Antonio, grazie all’impegno della famiglia Pesola-Varva di Buccinasco, meglio nota come “Famiglia Social”.
    Il ricavato della manifestazione, al netto delle spese sostenute per l’organizzazione dell’evento, sarà gestito dall’Associazione Panda a Pandino e ridistribuito alle altre associazioni di volontariato del territorio per sostenerle nella ripartenza a seguito della pandemia. LEGGI TUTTO

  • in

    Poste Italiane, con il noleggio Leasys e Leaseplan la flotta si rinnova

    Poste Italiane ha rinnovato il suo accordo con Stellantis. Il Gruppo continuerà con Leasys a fornire i veicoli a noleggio. In aggiunta, arrivano le soluzioni firmate Leaseplan. E così, complessivamente, su una flotta che vede 17mila unità in totale, già 13mila saranno a disposizione dell’azienda dal mese di giugno.
    Il rinnovamento della flotta sarà all’insegna della sostenibilità ambientale, in un percorso di riduzione delle emissioni che vedrà Poste Italiane operare con veicoli che spaziano dalle Fiat Panda mild hybrid al furgone Peugeot Expert elettrico.
    Poste Italiane, le nuove auto
    Saranno modelli a marchio Fiat (qui trovi i modelli sul mercato dell’usato), Fiat Professional, Opel e Peugeot a offrire soluzioni di mobilità per Poste Italiane, non senza adeguamenti specifici dei veicoli.
    I casi specifici di Panda mild hybrid e Fiat Ducato sono d’esempio. La Panda, infatti, vedrà il sedile del passeggero sostituito da una cassetta portavalori e da uno spazio per ospitare la borsa porta lettere. Nel caso del furgone Ducato, l’ampio spazio di carico è dotato di scomparti funzionali a ospitare la corrispondenza di vario tipo.
    Le motorizzazioni che popolano la flotta a noleggio fornita da Leasys e da Leaseplan prevede l’alimentazione mild hybrid, l’elettrico a batteria e, per i veicoli impiegati nelle grandi città, il bifuel a metano.
    Oltre a Panda e Ducato, spazio al Peugeot e-Expert e alla Opel Corsa elettrica. Entro il mese di giugno è prevista la consegna di 12.761 veicoli sui circa 17 mila complessivamente oggetto del rinnovamento della flotta. LEGGI TUTTO