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    MotoGp, Dovizioso: “Ho sempre voluto correre con una Yamaha ufficiale”

    ROMA – “Non mi aspettavo questa situazione. Da subito ho notato alcune cose buone, ma anche grossi limiti. È stato un grande shock. Quando provi a cambiare qualcosa che non sei in grado di cambiare, diventa molto difficile. Volevo correre per il team factory dopo il 2012, ma non ne ho avuto l’occasione. Guidare una Yamaha ufficiale è qualcosa che ho sempre desiderato nella mia carriera”. Queste le parole di un deluso Andrea Dovizioso in un’intervista concessa a Speedweek. Il pilota Yamaha RNF non è contento dell’andamento della sua stagione, che al momento lo vede con soli 10 punti in classifica piloti in MotoGp.
    Il rammarico di Dovizioso
    Gli stessi punti li ha guadagnati Darry Binder al suo anno d’esordio in classe regina, mentre Andrea Dovizioso con i suoi 36 anni è il pilota più esperto in griglia. L’ex Ducati prova a spiegarsi così perché questo 2022 si sta rivelando avaro di soddisfazioni: “Ci sono molte ragioni per quello che sta accadendo quest’anno, è deludente. Il mio rapporto con l’azienda è molto buono. Ho partecipato ad alcuni meeting, nei quali ho cercato di proporre come migliorare alcune aree. Questi incontri mi hanno lasciato soddisfatto, ma purtroppo non è cambiato nulla. Non ho avuto la possibilità di lavorare su grandi cose”, conclude. LEGGI TUTTO

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    Khalilah, la perla dorata del mare: lo yacht è in Italia ad un prezzo milionario

    Tutti, una volta nella vita, vorremmo salire a bordo di uno yacht di lusso e farci trascinare da sfarzo ed eleganza mentre nel frattempo il mare ci culla. E magari il pensiero vola proprio a quei superyacht dai prezzi esorbitanti ma che non passano di certo inosservati. Come Khalilah, il superyacht di 49 metri completamente dorato, che a vederlo fa venire “l’acquolina in bocca”. Varato nel 2015 nel cantiere americano Palmer Johnson, è ora in vendita ad un prezzo da capogiro proprio in Italia e si trova a Genova, pronto per essere sfoggiato in tutta la sua bellezza dal suo prossimo (e ricco) proprietario. Se si vuole acquistare il megayacht è bene sapere che  il suo prezzo (esorbitante) è di 28 milioni di euro. Uno yacht non accessibile a tutti.Guarda la galleryKhalilah, il superyacht dorato è a Genova

    Khalilah: a noleggio per 225 mila euro

    Lo yacht, oltre ad avere la particolarità di essere totalmente dorato, è stato realizzato in fibra di carbonio e alluminio e il suo peso è di 490 tonnellate. In termini di grandezza, il suo ponte di poppa ha un’ampiezza di 110 metri quadrati. Passando alle prestazioni, per quanto riguarda la velocità, Khalilah può raggiungere una velocità massima di 26 nodi e inoltre può ospitare un massimo di 12 persone in 5 cabine, escluso l’equipaggio che si compone di 9 membri.

    La particolarità della vendita di Khalilah è che esso viene venduto con un tender d’oro personalizzato di circa 7 metri. Un vero e proprio gioiello che però ha un costo veramente elevato e che, ovviamente, non è accessibile a tutti, se non a gente facoltosa. Questo perché il suo prezzo è di 28 milioni di euro, una cifra altissima. Ma c’è una novità: Khalilah può essere anche noleggiato (per il momento) al prezzo di 225 mila euro a settimana.

    Cristiano Ronaldo, vacanze tra amore e lusso sullo yacht da 6 milioni di euro LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Dovizioso su Rossi: “Lui alla guida del comitato piloti? Non si curava di queste cose”

    ROMA – I piloti della MotoGp – a differenza di quelli della Formula 1 – non hanno un comitato piloti per presentarsi ai tavoli decisionali con una sola voce. Questo accordo – sul quale si vocifera da tempo – non è mai stato raggiunto e a rappresentare le istanze di chi guida c’è solo la Safety Commission che si riunisce a ogni venerdì prima dei Gran Premi. Una figura di garanzia attorno alla quale costituire il comitato poteva essere Valentino Rossi, ma il Dottore – come afferma Andrea Dovizioso in un’intervista a Motorsport-Total – in passato preferì declinare l’offerta: “Posso capirlo – afferma il pilota della Yamaha RNF – non si preoccupava di queste cose”.
    Sulla Safety Commission
    Ci si chiede però se la Safety Commission possa coprire tutte le esigenze dei piloti. Questo il commento di Dovizioso a tal proposito: “Ha portato tanti benefici. Ovviamente si può sempre migliorare, ma è produttiva. È anche vero però che non abbiamo riunioni di dirigenti e non sempre parliamo di cose importanti“, ha chiosato il pilota 36enne, il più anziano nella griglia di partenza. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Dovizioso: “Idea Rossi per un comitato piloti? Non si preoccupava di queste cose”

    ROMA – È da tempo che nel paddock dellaMotoGp si vocifera di un comitato piloti stile Formula 1 per portare una voce univoca ai tavoli decisionali. Tuttavia, questo accordo non è mai stato raggiunto e a rappresentare le istanze di chi guida c’è solo la Safety Commission che si riunisce a ogni venerdì prima dei Gran Premi. Una figura di garanzia attorno alla quale costituire il comitato poteva essere Valentino Rossi, ma il Dottore – come afferma Andrea Dovizioso in un’intervista a Motorsport-Total – in passato preferì declinare l’offerta: “Posso capirlo – afferma il pilota della Yamaha RNF – non si preoccupava di queste cose”.
    Le parole di Dovizioso
    Ci si chiede però se la Safety Commission possa coprire tutte le esigenze dei piloti. Questo il commento di Dovizioso a tal proposito: “Ha portato tanti benefici. Ovviamente si può sempre migliorare, ma è produttiva. È anche vero però che non abbiamo riunioni di dirigenti e non sempre parliamo di cose importanti“, ha concluso il pilota di Forlì. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, i fratelli Marquez rendono omaggio a Sainz dopo Silverstone: “Un brindisi per Carlos”

    ROMA – Marc e Alex Marquez festeggiano il primo trionfo del pilota spagnolo della Ferrari in Formula 1. I due piloti MotoGp seguono molto gli altri sport, ma la vittoria del madrileno – arrivata a Silverstone al suo 150° Gran Premio disputato – è stato motivo d’orgoglio per tutti gli spagnoli tanto che sui loro canali social scrivono: “Un brindisi per Carlos Sainz”. Marc Marquez, d’altro canto, è tra i tifosi di Sainz sin dalla prima ora; i due si sono incontrati spesso e hanno firmato assieme molte iniziative promozionali.
    Amici per la pista
    I punti di scambio tra MotoGp e Formula 1 sono molteplici. I piloti di queste due discipline si stimano e si seguono a vicenda. Come succede tra il campione del mondo Fabio Quartararo e il pilota Ferrari Charles Leclerc. I due si seguono sui social, si sono incontrati più volte e si sono anche scambiati i rispettivi caschi. Fernando Alonso è un altro pilota che raccoglie molta stima in MotoGp, così come Sebastian Vettel, quattro volte iridato e ora in forze all’Aston Martin. Un legame, quello tra gli sport motoristici, che sembra avere radici sempre più forti. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, i fratelli Marquez festeggiano la vittoria di Sainz: “Un brindisi per lui”

    ROMA – “Un brindisi per Carlos Sainz”. Scrivono così Marc e Alex Marquez sui loro canali social, festeggiando la prima vittoria del pilota spagnolo della Ferrari in Formula 1. I due piloti MotoGp seguono molto gli altri sport, ma la vittoria del madrileno – arrivata a Silverstone al suo 150° Gran Premio disputato – è stato motivo d’orgoglio per tutti gli spagnoli. Marc Marquez, d’altro canto, è tra i tifosi di Sainz sin dalla prima ora; i due si sono incontrati spesso e hanno firmato assieme molte iniziative promozionali.
    Passioni in comune
    I punti di scambio tra MotoGp e Formula 1 sono molteplici. I piloti di queste due discipline si stimano e si seguono a vicenda. Come succede tra il campione del mondo Fabio Quartararo e il pilota Ferrari Charles Leclerc. I due si seguono sui social, si sono incontrati più volte e si sono anche scambiati i rispettivi caschi. Tra gli altri piloti raccoglie tanto affetto Fernando Alonso, così come Sebastian Vettel, quattro volte campione del mondo. LEGGI TUTTO

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    Sainz fa felice l'Inter e Steven Zhang: “Congratulazioni per Silverstone”

    Gli sono serviti 150 Gran Premi per poter tagliare per primo il traguardo: e adesso, Carlos Sainz si gode la sua prima vittoria in F.1. Lo spagnolo della Ferrari domenica scorsa a Silverstone è riuscito a centrare il suo primo successo nella massima categoria per auto a ruote scoperte, regalando finalmente una gioia ai tifosi ferraristi. E probabilmente, anche interisti. Recentemente, infatti, al pilota sono arrivati dei complimenti particolari, a tinte nerazzurre.
    Zhang aspetta Lukaku e Dybala con… la bici nerazzurra!
    Zhang e Sainz, che curiosità per l’orologio spesso 1,75 mm
    A Bologna infatti, in occasione di un evento che ha annunciato la nuova partnership Ferrari-Richard Mille, e in cui è stato presentatao l’orologio più sottile al mondo, Sainz ha incontrato Steven Zhang, presidente dell’Inter. Il numero 1 nerazzurro si è presentato a Palazzo di Varignana, sede dell’evento, in quanto egli stesso proprietario di una Ferrari e sicuramente amante del lusso. Protagonista dell’evento infatti è stato l’UP-01, nuovo orologio targato Richard Mille e Ferrari, che ha la caratteristica unica al mondo di avere uno spessore di 1,75 mm. Ne sono stati realizzati soltanto 150 pezzi, e ognuno riporta il Cavallino della Casa di Maranello.
    Zhang, complimenti a Sainz via social

    Tra un’occhiata all’orologio e un’altra, Zhang ha pizzicato Sainz, e ne ha approfittato per scattare una foto pubblicata successivamente sulle stories di Instagram. “Congratulazioni per il sorprendente risultato”, recita il post di Zhang, con i due che appaiono sorridenti. E chissà se adesso in Carlos Sainz, noto tifoso del Real Madrid, possa nascere qualche simpatia nerazzurra.
    Steven Zhang a Milano, bagno di folla con la McLaren Speedtail da 2 milioni! FOTO LEGGI TUTTO

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    MotoGp, incidente Bagnaia: cosa può rischiare ora il pilota Ducati

    ROMA – La legge è uguale per tutti. Anche per Pecco Bagnaia che ora rischia di pagare un prezzo molto caro per l’incidente a Ibiza, causato dall’eccessivo tasso alcolemico presente nel sangue del pilota Ducati. Il limite per passare l’alcool test in Spagna è 0,25, mentre l’italiano guidava con un indice oltre tre volte il consentito (0.87). La legge in Spagna è molto chiara a riguardo: oltre i 0,60 mg/l si va sul penale con una reclusione tra i tre e i sei mesi (traducibili in lavori socialmente utili), una sanzione pecuniaria, oltre al ritiro della patente di guida per un periodo compreso tra uno e quattro anni.
    Multa anche da Ducati?
    Non solo. Anche la Ducati non avrà di certo fatto i salti di gioia una volta appresa la notizia. Nei contratti dei piloti c’è infatti spesso questo tipo di clausole, sia per far “rigare dritto” il pilota, che per salvaguardare l’immagine dell’azienda. Potrebbe essere dunque in arrivo per Bagnaia anche una multa da parte degli uffici di Borgo Panigale. Il torinese, che ha già fatto ammenda per l’episodio, rischia ora di pagare cara la sua “leggerezza” con gli strascichi della vicenda che potrebbe protrarsi ulteriormente. LEGGI TUTTO